AT Magazine nr. 5 - E/ES

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5 * * * * * * * * * * La naturaleza salvaje del viaje Surfing Sardinia La otra Cerdeña La isla de las historias, pensamientos de un Gavoi El país de las cerezas Una semana en Val di Sole YUCATAN: un viaje “responsable” para encontrar a LOS MAYA Kinesava Shadows, oil on canvas Artesanías antiguas del Bel Paese, entre los valles del Trentino AT Decameron: lápiz, goma de borrar y un ratón... Versión en Español AT MAGAZINE Ediciòn IT/UK/ES - Mensual - Año I - Nr. 5 - Marzo 2013

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AT MAGAZINE Ediciòn ES - Mensual - Año I - Nr. 5 - Marzo 2013

Transcript of AT Magazine nr. 5 - E/ES

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La naturaleza salvaje del viaje

Surfing Sardinia

La otra Cerdeña

La isla de las historias, pensamientos de un Gavoi

El país de las cerezas

Una semana en Val di Sole

YUCATAN: un viaje “responsable” para encontrar a LOS MAYA

Kinesava Shadows, oil on canvas

Artesanías antiguas del Bel Paese, entre los valles del Trentino

AT Decameron: lápiz, goma de borrar y un ratón...

Versión en Español

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AT Magazine #1 | 5marzo 2013

web: http://www.atmagazine.item@il: [email protected] [email protected]

Izquierda:Pohutu Geyser, ROTORUA (New Zealand)Abajo:Tourist port (Cagliari)ph. Giampaolo Mocci © AT Photographer

Resumen

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Resumen

La naturaleza salvaje del viaje

Screen shot

Screen shot

Screen shot

Surfing Sardinia

La otra Cerdeña

La isla de las historias, pensamientos de ...

El país de las cerezas

Una semana en Val di Sole

Screen shot

YUCATAN: un viaje “responsable” para ...

Kinesava Shadows, oil on canvas

Artesanías antiguas del Bel Paese: “Trentino”

Screen shot

lápiz, goma de borrar y un ratón...

Editorial

Objectivo AT

Outdoor activity

You Discover

Objectivo AT

You Discover

AT on canvas

AT culturam!

Objectivo AT

AT Decameron

Giampaolo Mocci

Barbara Knapczyk

Andrzej Rusnak

Artur Kaszowski

Stefano Vascotto

Giuseppe Giuliani

Angelo Mulas

Luigi Zuncheddu

Patrizia Giancola

Betty Seriani

Valentina Morea

Kathryn Stedham

Giuseppe Belli

Massimo Cozzolino

Barbara Valuto

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Staff Editor

Da sempre rincorro l’idea di poter diventare parte inte-grante di quel che i cinque sensi attribuiti mi per-mettono, attraverso tele, argille e metalli. Non esito a misurarmi ed esprimermi con diverse passioni, come la fotografia e l’arrampicata sportiva, che mi consen-tono di essere a contatto con le molteplici bellezze della natura...anch’essa come l’arte, infinita ed imprevedibile. Colpevole di un’inesauribile sete di co-noscenza per me, sarebbe difficile scegliere tra tante meraviglie che mi attirano, mi circondano e che vivo!

Barbara Valuto

Sono Gianluca Piras quasi trenta anni che pratico as-siduamente tutto quello che l’outdoor in Sardegna e nel mondo, dalla speleologia al torrentismo, dal trekking alla mountai bike, in primis l’arrampicata in tutte lesue salse, grandi numeri non li ho mai fatti ma mi sento in sintonia con la mia filosofia: “siamo tutti liberi di confrontarci come vogliamo con la parete, nel rispetto del prossimo” .

Gianluca Piras

Giornalista professionista, scrittore, laureato in Scienze della Comunicazione, ha collaborato con diversi periodici (“Il Tempo”, ecc.), agenzie di stampa (Unione Sarda, ecc.) e tv. Editor per network editoriali (Mondado-ri). Attualmente dirige “Dia-rio24Notizie”,”2012 Maga-zine” e “Sardinia Network”. È consulente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e della Associazione della Stampa Sarda (FNSI). Dal 2008 è il responsabile del C.R.E. (Centro Ricerche di Esopolitica) e dell’Associa-zione intitolata al giornalista “José De Larra”. Dal 2011 è il presidente del GUS sardo, il Gruppo di specializzazione della FNSI relativo ai giorna-listi degli Uffici Stampa.

Andrea ConcasChe cos’è un’erbaccia?Una pianta le cui virtù non sono state ancora scoperte [R.W. Emerson].Esistono migliaia di metafo-re e aforismi che concettua-lizzano il mondo e la vita. Forse definire “erbaccia” la vita è irriverente, eppu-re, quanti innanzi ad una pianta officinale, dalle virtù note, sarebbero in grado di riconoscerla? Le esperienze, gli uomini e la vita stessa sono erbacce a cui guarda-re con curiosità e atten-zione, senza fermarsi alla prima impressione e scevri da ogni condizionamento impegnarsi a scoprine le virtù nascoste.

Giampaolo Mocci

Sabina Contu classe 1973 Segno zodiacale Vergine.Vivo e lavoro prevalente-mente a Cagliari. Attual-mente Delegata alla Sport della Provincia di Cagliari. Tra i vari incarichi ricoperti nel 1996 consigliere comu-nale del mio paese natio Jerzu e nel 2004 consigliere di amministrazione dell’ente regionale per il diritto allo studio.Amo la letterattura, la politica ed il diritto, in par-ticolare quello ambientale, sanitario e sui temi della nocività lavorativa sto con-centrando la mia attenzione negli ultimi anni.Film preferito : C’era una volta l’America.Attori: Cleant Eastwood e Meryl Streep. Il mio libro preferito è “L’ar-te della guerra” di Sun TZu.Le mie passioni sono la cucina e l’agricoltura.

Sabina ContuDa turista occasionale e di-stratta, sono diventata una vera appassionata di viaggi dopo il battesimo del clas-sico viaggio zaino+Interrail dopo la maturità. La laurea in Lingue e il tesserino da giornalista sono stati un pretesto per conosce-re a fondo altri mondi, altre culture e soprattutto stringere amicizie durature con anime gemelle erranti in ogni angolo del pianeta. Costretta dal lavoro a fissa dimora e ferie limitate, ho scelto una professione che, dopo l’esperienza in un tour operator e un albergo, mi consentisse di vivere in un ambiente dove il viaggio è insieme fine e mezzo: l’aeroporto. Di appendere la valigia al chiodo, natural-mente, non se ne parla proprio.

Flavia Attardi

Vivo a Oristano, dove sono nato il 20 maggio del 1961. Sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e lavoro come responsa-bile dell’ufficio stampa e Comunicazione istituzionale della Provincia di Oristano, curando anche la redazione e la pubblicazione dei con-tenuti del sito istituzionale.Appassionato sportivo, ho praticato innumerevoli sport ma in modo significa-tivo scherma, calcio, tenni-stavolo, tennis. Ora pratico con impegno agonistico lo sport delle bocce. Sono presidente del Comitato provinciale di Oristano della Federazione Bocce e atleta della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Ori-stano. Di questa gloriosa società, fondata nel 1866, sono stato presidente dal 1999 al 2005 e faccio parte del Consiglio di ammini-strazione dal 1996.

Oscar MiglioriniHo 23 anni e vivo a Carbo-nia, mi sono diplomato al Liceo Scentifico Tecnologico di Carbonia e attualmen-te sto completando il mio percorso formativo come studente in Scienze della Comunicazione a Cagliari.Entrare a far parte della redazione di questa rivista turistica on line mi entu-siasma e spero di dare un importante contributo.

Shawn Serra

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“Porta itineris dicitur longis-sima esse”.I latini dicevano “La porta è la parte più lunga del viaggio”: per iniziare una nuova vita bisogna trovare il coraggio di fare il primo passo, per cambiare biso-gna avere le forze di farlo. Per crescere bisogna volare via dal nido e cogliere al volo tutte le occasioni.Viaggi, musica e la potenza delle immagini per evadere e costruire una chiave che apra tutte le porte che si presentano lungo la strada.

Grazia SolinasHo cinquantasei anni e amo definirmi “diversamente giovane”.Ho vissuto buona parte del-la mia vita aldilà del mare, ma con radici ben salde sulla nostra terra.Sono sentimentalmente legato a una ragazza ben più giovane di me, che non so bene come riesca a sop-portarmi.Dopo trentacinque anni di lavoro, in area commerciale nel settore della comunica-zione pubblicitaria, faccio ora parte della categoria degli esodati.Coltivo molte passioni fra cui l’elettronica, i motori, il volo, la pesca, il modelli-smo, i viaggi e la musica.Nei rapporti umani conside-ro imprescindibile il rispetto reciproco e il mio stile di vita è imperniato sull’osser-vanza di quelle che chiamo “le regole del gioco”.

Ignazio Perniciano

Stefania 38 anni, vivo e lavoro nella bella Cagliari, dividendomi tra gli impe-gni della quotidianità e la ricerca di una dimensione temporale da dedicare alle mie passioni: l’arte con-temporanea, la poesia, il buon vino, le giornate di sole e i viaggi. Da 15 anni mi occupo di comunicazione e marketing. Ho collabo-rato con le più affermate agenzie pubblicitarie di Cagliari curando i progetti web per clienti come Tisca-li. Dal 2001 ho accettato di dedicarmi totalmente all’utility Energit con il ruolo di Marketing & Commu-nication Specialist. “Ora mi sento come se stessi aspettando qualcosa che so non arriverà mai... Perché adoro illudermi e sperare, ti senti più vivo mentre lo fai [C. Bukowski].

Stefania Spiga

Regnum: AnimaliaPhylum: ChordataDivisio: VertebrataClassis: MammaliaOrdo: PrimatesFamilia: HominidaeGenus: HomoSpecies: sapiensSubspecies: sapiensSub-subspecies: sardoaAetas XLIIISexus: aliquando…Mater lengua: Italica, Sar-da campidanensisAliis: Anglica (C1), Hispani-ca Castellana(B2), Batava vel Belgica et Hollandica (B1)Facultas: ars pingendi Aliis: ars de computatris programmandis , histo-ria artium et antiquitatis, astronomia et astrologia, occulta philosophia, my-thologia, hodierni litterae, ars herbaria (botanica et mycologia), photographia.

Paola Angelotti

Maggio 1985, Perito infor-matico (ABACUS), laurean-do in Scienze della comu-nicazione, appasionato di assemblaggio, programma-zione su Personal Computer e la musica rock. Il mio hobby della mountain bike mi ha portato a cono-scere luoghi ed a riscoprire il contatto con gli spazi verdi che la nostra terra ci offre. Le nuove esperienze se rivestite di un sano velo di sfida mi coinvolgono e motivano a cimentarmi con passione in queste nuove avventure.

Marco Lasio

Amo paragonarmi ad un diamante: le sue preziose e molteplici sfaccettature sono come le mie tante sfumature di personalità e di carattere. Anche il mio percorso personale e professionale è piuttosto bizzarro: ho due figli di 28 e 26 anni, un cane di 15, un nuovo compagno, adoro gli studi umanistici, ma ho un incarico di mana-ger presso una società di engineering, un brevetto di sub e amo il nuoto, un amore incondizionato per i libri, per i viaggi e per tutto ciò che è innovazione e tecnologia applicata alla tradizione. In tutto questo cerco il particolare che fa la differenza. Son un ariete e mi butto a capofitto in tutto ciò che faccio, ma tutto ciò che faccio deve divertirmi, deve farmi ridere.Il mio motto è: la vida es un carnaval!

Rosalia Carta

Over 30 years in the IT world.Passionate about new technology and always open to new solution.

Rinaldo Bonazzo

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Patrizia Giancola

Appassionato da sempre per gli sport all’aria aperta come la mountain bike, il kayak, immersioni e tanto altro, ho sempre inteso la parola outdoor come momento di conoscenza. Il percorrere sentieri su due ruote o far scorrere il mio kayak sul mare della nostra Sardegna è sempre occasione di arricchimen-to culturale che soddisfa appieno la mia inesauribile voglia di conoscere. Negli anni ho collaborato con riviste di trekking e outdoor in genere. La fotografia è inoltre l’indiscussa forma di archiviazione dei miei momenti passati tra amici o in solitudine per i monti o per mare.

Stefano Vascotto

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Barbara Knapczyk was born in Cracow in 1960.She studied at Academy of Fine Arts in Cracow.Painting with profes-sor Stanislaw Rodzinski and professor Zbigniew Grzybowski.Drawing with professor Zbylut Grzywacz and professor Józef Zabkowski.Diploma in 1989.Tekstile art with professor Ryszard Kwiecien.All works inspired by the surrounding nature. Fa-vorites: landscapes, still life, portrait, themes of mountains.Her work are in private col-lection in many countries.She likes to travel and takes pictures.

Barbara KnapczykLorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisi-cing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ul-lamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.

Elisabetta Gungui

Staff Editor

Sono Giuseppe Belli, cin-quantatre anni passati tutti nella mia città, Napoli. Essa, oltre ad essere una delle più belle città che io conosca è anche tra le più complesse e caotiche, di quello stesso caos incom-prensibile che contrad-distingue la nostra vita. Amo leggere e scrivere. Soprattutto la scrittura mi da modo di rielaborare la realtà che mi circonda e talvolta la possibilità di comprenderla meglio. Per questo ho pubblicato già due libri… e non c’è due senza tre.

Giuseppe Belli

Il mio nome è Angelo e, sono nato 55 anni fa nella zona più bella della Sar-degna, la Barbagia. Porto sempre con me, ovunque vada la sua natura, i suoi profumi, i suoi sapori, la visione e l’amore della mia gente che sono uniche. Sono ragioniere, divorziato e padre di una splendida figlia. Adoro il cinema e la musica in tutte le loro forme. Amo la poesia e la magia delle parole: quelle ben cantate, quelle ben re-citate e quelle ben parlate. Dalla mia gente ho impara-to l’importanza dei rapporti umani, a costo di deludere, a costo di deludersi perché come qualcuno ha detto: non si è mai soli quando qualcuno ti ha lasciato, si è soli quando qualcuno non è mai venuto.

Angelo Mulas

Cagliaritana di 35 anni, socievole, estroversa, crea-tiva e simpatica (dicono!).Lavoro nel mondo della sicurezza per le aziende, studioScienze della comuni-cazione e gestisco un Bed&Breakfast da circa due anni.Aspettative per il futuro? Esprimere sempre più la mia parte creativa nel mondo del lavoro (e non solo!).Sono appassionata di cine-ma, teatro, arte, musica, viaggi al fine di un arric-chimento culturale/sociale, poco sport ma primo tra tutti il tennis.Le poche righe a disposi-zione son finite per cui con-cludo qui la mia brevissima presentazione!

Denise LaiClasse 1974; Sarda di na-scita e di sangue; Attual-mente impegnata professio-nalmente presso l’aeroporto di Cagliari.Amante della natura, del buon cibo e dei viaggi; riesce ad emozionarmi un tramonto d’estate e allo stezzo modo un gratacielo di una grande metropoli.Faccio mia la frase:...[]”Ac-cettare le sfide della vita significa porsi di fronte ai nostri limiti e ammettere di poterli o meno superare”..e ad oggi credo di avere, an-cora, tante sfide da vincere!

Francesca Columbu

Quattro righe su di me... Giuseppe Giuliani. Giornalista, 45 anni, ama la vita di società e gli appun-tamenti mondani tanto che vorrebbe abitare in Lappo-nia. Invece, vive ad Asse-mini dove, peraltro, pare non abbia mai incontrato una renna. Siamo tutti appesi a un filo. E io sono anche sovrappeso (Franco Zuin)

Giuseppe Giuliani

29 anni, studia nella facoltà di Beni Culturali (curriculum archeologico) dell’Università degli Studi di Cagliari. Giornalista dal 2010, scrive per blog, quotidiani e rivi-ste, anche online.

Marco CabitzaIl mio mondo è una valigia.Inguaribile sognatrice e viaggiatrice per passione; un’irrefrenabile curiosità mi spinge a voler conoscere quel che non so, capire ciò che appare ostico, superare barriere e confini.La sete di novità e l’entu-siasmo nel viverle sono la mia forza motrice, la parola è la mia arma (pacifica peraltro).

Valentina Morea

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8ph. © M. Oviglia

Objectivo AT

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Editorial

Giampaolo Mocci

“Hay mucha gente infeliz, pero no toma la iniciativa para cambiar su situación, ya que está condicionada por la seguridad, por la conformidad, el tradicionalismo, todo lo cual parece garantizar la paz de la mente, pero en realidad para el espíritu aventurero de un hombre no hay nada más devastador que un futuro seguro [...]”.

Leer la siguiente cita podría sugerir un gran filósofo griego llamado de manera característica, Hermógenes, Imerio o Cleantes, del cual nos esperamos leer frases y aforismos de sabiduría profunda y la verdad. En lugar fue escrita por Alexander Supertramp, también conocido como Christopher McCandless, en una carta escrita a un amigo, tenía 22 años de edad. Un niño estadounidense que terminada la universidad deja el mundo “civilizado”, lejos de todo lo conocido, a vivir en contacto con la naturaleza, rodeado por un mundo que se mueve a nuestro alrededor, pero lejos de nuestra atención. El salvaje, incondicionable, incontrolable, siempre maleable a nuestra voluntad, pero te puede hacer feliz más de lo que podía aspirar.

Su historia contada en un libro escrito en el año 93 por el escalador Jon Krakauer, luego en 2007 se convirtió en una película de Sean Penn, Into the Wild, y el mismo año Ron Lamothela convirtiò en el tema de un documental..

Los paralelismos con la experiencia de este “viajero extremo”, como él mismo escribe adoptando el nombre de Alexander Supertramp, es más que evidente, decide tomar un viaje con la curiosidad de hacer frente al futuro incierto del camino tomado como verdaderos buscadores de experiencias, exploradores curiosos de la zona. Esto es para satisfacer el deseo del hombre a abandonar su entorno familiar y de buscar en otra parte, no necesariamente porque excepcional sino porque inusual y lejos. Impulsado por diversas razones, tales como: vuelo, deseo de comunicación, la libertad y la autodeterminación, la curiosidad y el interés por un mundo que no conoce.

Visitar un lugar sin puntos de referencia y la única certeza la voluntad de vivir eventos, reuniones con personas, animales, cosas y lugares no alcanzados por la llanura de la era moderna de la globalización.

“No creo que las alegrías de la vida son especialmente entre las personas. Dios ha puesto a nuestro alrededor. Están por todas partes. En todo lo que experimentamos. Sólo tenemos que cambiar la forma de ver las cosas...” (Chris McCandless)

La naturaleza salvaje del viaje

traducido por Valentina Morea

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Objectivo AT: Polonia

Barbara Knapczyk was born in Cracow in 1960.She studied at Academy of Fine Arts in Cracow.Painting with professor Stanislaw Rodzinski and

professor Zbigniew Grzybowski. Drawing with professor Zbylut Grzywacz and professor Józef Zabkowski.

Diploma in 1989. Tekstile art with Professor Ryszard Kwiecien. All works inspired by the surrounding nature. Favorites:

landscapes, still life, portrait, themes of mountains. Her work are in private collection in many countries.

She likes to travel and takes pictures

© 2012, Barbara Knapczyk all rights reserved

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Barbara Knapczyk was born in Cracow in 1960.She studied at Academy of Fine Arts in Cracow.Painting with professor Stanislaw Rodzinski and

professor Zbigniew Grzybowski. Drawing with professor Zbylut Grzywacz and professor Józef Zabkowski.

Diploma in 1989. Tekstile art with Professor Ryszard Kwiecien. All works inspired by the surrounding nature. Favorites:

landscapes, still life, portrait, themes of mountains. Her work are in private collection in many countries.

She likes to travel and takes pictures

© 2012, Barbara Knapczyk all rights reserved

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Objectivo AT: Polonia

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© 2013, Andrzej Rusnak all rights reserved

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© 2013, Artur Kaszowski all rights reserved

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Objectivo AT: Polonia

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Outdoor activitytexto y fotos por Stefano Vascotto

Surfing SardiniaTraducido por Valentina Morea

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Una tarde fría y el surf que es la banda sonora de una imagen en blanco y negro creada por las nubes sobre el mar. En cuanto a algunos surfistas esperan las propiedades de las ondas en el agua, creo que la suerte de vivir en un lugar donde se puede disfrutar todos los días de estos momentos, es un lujo para unos pocos. Momentos todavía mirando distraídamente los chicos y una palmadita en la espalda me hace saltar. Es Andrea, un surfista experto con el cual en estos días me puse en contacto para una entrevista.

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18Surfing (Sardinia)ph. © Arianna Franzina

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Sólo unos pocos minutos para las presentaciones, y nuestro diálogo se centra exclusivamente en la disciplina, el surf, tan lejos de mi conocimiento habitual. En muchos años de práctica con la junta directiva y de muchas horas de activos marinos, Andrea también ha decidido dar a conocer sus conocimientos en un manual que se está convirtiendo en una biblia para los practicantes de surf en Italia. “Il surf da onda in Italia”, es el título del libro, es un compendio de la historia del surf, la técnica y la orientación de detectar en nuestro país. Tanto el mar, muchos lugares visitados con una unica intención de viaje, montar las olas del mar. Y este es el tema fundamental de su libro. La historia de Andrew ahora es como un río desbordado que revela cómo el deporte es un mundo en sí mismo. “Esta actividad es una manera de vivir en armonía con la naturaleza” - dijo - “y con su mente.” Y sí, antes de hablar porque el aspecto técnico, Andrea se centra en la importancia del estado de ánimo de acercarse a este deporte. “Conocerse en profundidad es la clave para mejorar e ir más allá de sus límites, con la intención de romper las fronteras de nuestros temores cuando se enfrentan a la abrumadora fuerza de la mar.” Y tal vez eso es lo que hace este deporte diferente de muchos otros definidos extremos? Y tal vez esta es la razón por la cual más y más jóvenes e incluso los no tan jóvenes que se acercan a este deporte? “Creo que sí. Sólo un enfoque diferente para el surf ha significado que muchos han empezado a practicar “. Usted lo hace por pasión infinita por el mar, por estar en la compañía de sus amigos y disfrutar de momentos inolvidables en contacto con la naturaleza. También una forma de despertar nuestros sentidos y deshacerse del estrés diario. Lo que me fascina de la historia es el sentido de pertenencia a una comunidad, una tribu, evidente por el modo de vida de las personas de diferentes clases sociales, diferentes idiomas y países que parecían comunicarse con el mismo idioma y con una sola idea en cabeza, montar las mejores olas de su vida.

ph. © Arianna Franzina

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Un esquema de ANDREA NANINacido en 1971 en Iglesias a diez kilómetros de lugares bellos

como Portu Cauli y Buggerru, a unos 50-60 km de Cagliari, Andrea comenzó a navegar por los años 90. Con amigos como Mateo Galzerino, Pani Paolo, Vinci Daniele y otros surfistas talentosos, visitó muchos lugares en toda Italia y más allá. Islas y otros países del mundo han sido el objetivo de sus aventuras, hoy resumido en el libro del que Andrea es autor.

Este libro, entre otras cosas, es la guía práctica más completa para surfear. Todo el que quiera puede encontrar consejos sobre cómo elegir el equipo y llevar a cabo un entrenamiento físico adecuado, aprender a maniobrar fácilmente la principal y la más exigente. Es especialmente útil para la sección que explica en detalle el lugar italiano principal.

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NO SÒLO PARA NAVEGAR LAS OLAS A través de los años hemos desarrollado otras disciplinas como el windsurf y especialmente en el último

período, el kite que consiste en el estar remolcado por una especie de arnés cometa conectado al atleta. Aunque estas disciplinas parecen similares, en realidad son deportes totalmente diferentes con diferentes competencias y reglamentos.

ALGUNAS CURIOSIDADES• El SPOT es el lugar donde rompen las olas adecuadas para practicar surf.

• A partir de una encuesta sobre la altura de las olas hechas recientemente, se encontró que en las

costas de Cerdeña hay aproximadamente 175-185 días ondas surfables. Esto significa que pueden

dedicarse a este deporte durante la mitad del año.

• Un Capo Mannu, siempre en Cerdeña, no es difícil de encontrar olas de cuatro metros y caminar

ellos con una longitud de más de 200 metros.

• Dos niños con orígenes sardos, la Porcella hermanos, son ahora los principales actores mundiales

en el surf, kitesurf y windsurf, estando ahora en el top ten de los mejores atletas profesionales.

• En 1998, Paolo Pani, Iglesias, ha ganado el primer lugar en el concurso “la ola más grande de la

italiana”, organizado por una revista. Fue galardonado con un premio de EE.UU. $ 1000 y un viaje de

15 días a Puerto Escondido en México, así como equipamiento deportivo.

• En el hermoso paisaje de Masua también hay una escuela, la escuela donde MOOD Galzerino

Mateo y Franzina Arianna, ambos maestros federales, organizar cursos para todas las edades.

VIDEOS Y PELICULAS

• El gran miércoles (Big Wednesday) 1978 by John Milius• Point Break (Punto de ruptura) 1991 by Kathryn Bigelow• Riding Giants Pelicula documental 2004 by Stacy Peralta con Laird Hamilton y Greg Noll.

SOME RECOMMENDED SPOT

• Masua – Portu Cauli (Iglesias) • Buggerru • Capo Mannu en el norte de Oristano• Porto Ferro en Alghero • Playa del Poetto en Cagliari

Surfing Sardinia

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NO SÒLO PARA NAVEGAR LAS OLASA través de los años hemos desarrollado otras disciplinas como el

windsurf y especialmente en el último período, el kite que consiste en el estar remolcado por una especie de arnés cometa conectado al atleta. Aunque estas disciplinas parecen similares, en realidad son deportes totalmente diferentes con diferentes competencias y reglamentos.

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You Discover

texto por Giuseppe Giulianifotos por Giampaolo Mocci

La otra Cerdeña

Tripadvisor, un sitio de comentarios importantes, confirmamos lo que ya sabíamos: las playas de Cerdeña se encuentran entre los más populares entre los turistas de todo el mundo.

La clasificación, publicada recientemente por el sitio, dice que la Pelosa de Stintino se encuentra en el octavo lugar en Europa y el segundo en Italia, entre las playas más hermosas y otras cuatro localidades de mar en la isla están incluidas entre los diez primeros a nivel nacional.

Traducido por Valentina Morea

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Lo sabíamos, pero la noticia es especialmente importante debido a que a declarar el orden son los visitantes, personas que viajan, saben y son capaces de evaluar, pero también porque reafirma la validez de la principal atracción para los turistas en Cerdeña.

Lo que en Cerdeña no puede despegar, a pesar de años de intentarlo, es el turismo en las zonas del interior.

En este caso, los visitantes son menos conscientes y es su opinión de que podría pesar más y asegurarse de que punto de inflexión que la isla está esperando en el frente del desarrollo del turismo y su desestacionalización. Pocos de los que saben mucho, se podría decir, ¿por qué ir a la isla es conocer el país, su belleza natural, sino también las tradiciones y costumbres. Esto significa experimentando la historia de una región.

Los dos artículos que siguen son apenas ese propósito: sugerir una razón para conocer a la otra Cerdeña, lejos del mar, pero puede ofrecer oportunidades para visitar. Hay Burcei, pueblo cerrado entre las montañas, que muestra su propio territorio, una parte de la tradición y festivales relacionados con la calidad de los productos agrícolos y ganaderos. Hay Gavoi que los atractivos naturales, sólo el lago Gusana merece ser el destino de un viaje, ha sido capaz de ayudar aún más un festival literario “La isla de las historias”, lo que garantiza un firme llamamiento a la literatura y la cultura añade por sugerencia del evento en vivo en las calles y plazas de la ciudad.

La primera semana de julio, para el nombramiento de Gavoi, el 1 de junio para la Fiesta de la Cereza y el final de agosto y el de la carne de cabra en Burcei. Eventos que se encuentran en el medio

del verano y permiten que aquellos que eligen la isla por mar y las playas para tomar ventaja de la oportunidad de descubrir otros aspectos de la isla en el centro del Mediterráneo.

Pero no sólo la esperanza de que la curiosidad de los turistas tiene la sartén por el mango en el hábito, debe ser cosquillas en la curiosidad, crear un calendario cada vez más denso, interesante y variado. La experiencia de la isla de historias para ser admirado, y no necesariamente en el mismo campo, incluso imitado.

[...] ¿por qué ir a la isla es conocer el país, su belleza natural, sino también las tradiciones y costumbres.

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You Discover

texto por Angelo Mulasfotos por Luca Murgia

La isla de las historias, pensamientos de un Gavoi

Traducido por Valentina Morea

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A mi padre y mi madre le hubiera gustado vivir en este nuevo país y no podía imaginar lo que tiene lugar cada año en sus caminos, qué magia se ha repetido desde hace ocho años.

Mi padre compró nuestra casa actual de la familia de mi madre, eran los años de la posguerra y la reconstrucción apenas había comenzado.

La casa necesitaría una restauración radical, pero mi padre se dejó sólo unas intervenciones claves.

El baño estaba en el patio, la cocina estaba compuesta por algunos muebles y la chimenea se utiliza tanto para el calor y para cocinar.

Esta fue nuestra casa. Muy similar a la de la mayoría de nuestros vecinos y conciudadanos, ricos o nobles excluidos.

Todas esas casas restauradas después de la guerra con grandes sacrificios, todas esas casas transformadas en los años de estar casi nunca han dejado de ser habitado y forman hoy en día uno de los mayores centros históricos y el salón entero.

A mi padre y mi madre le hubiera gustado vivir en este nuevo país y se sorprenderá de la cantidad de personas que acuden cada año en la primera semana de julio.

Resulta extraño que en este período, con el calor, que a veces es insoportable, la cercana plaza Sant’Antioco está llena de gente que escucha a Michele Serra, Carlo Lucarelli o Giovanna Zucconi que entrevistan a Ermanno Olmi, Eugenio Scalfari o Roberto Vecchioni.

La plaza, viendola tan viva, es única. La vista es impresionante, las montañas y la ciudad cercana, todavía cubiertas de vegetación, son su marco.

Desde el balcón de la plaza de S’Antana ‘y Susu, van a empezar a deleitarnos con sus provocaciones Gavino Ledda o con sus recuerdos fuertes y Benedetta Tobagi

Desde el patio de la Casa Maoddi, vienen las voces de decenas de niños que participan en las reuniones y los eventos propuestos por los autores para niños e incluso adultos, la mayoría de las veces que quieran.

Hay tiempo para la hora del almuerzo, una siesta y es hora de volver a la moto. Los jardines de Binza Donnia nos esperan, podemos relajarnos con las lecturas de Geppi Cucciari, Massimo Gramellini o Presta Marco.

En la plaza de la escuela primaria es el momento para los autores jóvenes: Paolo Giordano o Avallone Silvia, en la actualidad hay Piero Dorfles o Lella Costa.

El programa incluye nuevos encuentros en las calles de nombres destacados en Sant ‘como Dacia Maraini, Benni Stefano y Giorgio Faletti.

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La misma plaza, después de la cena, será el teatro del último partido de la jornada, el dedicado a los autores extranjeros ya conocidos en Italia o que se están estableciendo.

Es de noche, recuerdo el día, las calles y callejones de la ciudad perfectamente limpio gracias al personal de la municipalidad, sino también a toda la población que está dispuesto a hacer una buena impresión en una circunstancia como esta.

Se me ocurren decenas de voluntarios jóvenes con sus camisas rojas tradicionales, son un punto de referencia para los visitantes, orientarlos y darles consejos.

En mi cabeza que mi país va a organizar para el noveno año consecutivo esta exposición, sin duda, el orgullo de representar el centro de Cerdeña organizativo y cultural.

No tiene precio ver a las personas que llenaban el escenario, hablar de un libro o de un incendio en un autor determinado.

Durante tres días hubo una pelea, una pelea o una discusión debido a los excesos de alcohol o de otro tipo. Gavoi fue un oasis perfecto.

Al final de cada show estoy cada vez más convencido de que el debate, el diálogo, la cultura ayudará a estar en sintonía y en armonía con uno mismo y el bienestar interior y la cultura cuando conoces a una persona llega a ser diferente y tal vez mejor.

Ir a Gavoi para la Isla de cuentos puede convertirse en una oportunidad para todos de crecer juntos.

Sí, estoy seguro de que a mi padre y mi madre le hubiera gustado vivir en este nuevo país.

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Francesco Sedda Cidu (Coanu)

Visse a Gavoi (21/02/1898 - 05/04/1949)Esordì giovanissimo alla scuola di Demetrio Urru e di Rettore Pira. Combattente della guerra 15/18,

restano di lui accorate poesie e sonetti dal fronte.Visse sempre a Gavoi dove esercitò il mestiere di falegname. Descrisse in versi la vita gavoese degli anni

venti e trenta. Raccolse in diversi quaderni tutte le canzoni e le poesie di Demetrio Urru e di Giovanni Zurru, con i quali ebbe ottimi rapporti.

GAVOI

E’ costruito in candido granitoCircondato da monti e collineIl Gennargentu gli da aria fineCon l’orizzonte vasto e infinito.

Acque perenni, pure e cristalline

Con pescato raro, squisitoRicco di greggi, di fruttetiLaboriose anche le donne.

Con i nuraghi e le domus de jana

L’artistico rosone e campanileTi mostra l’arte antica e la pisana.

Affettuosa al forestiero e gentileRicca di gioventù allegra e sana

Molto attaccata allo stile moderno.

GAVOI

Est costruidu in candidu granituCircundadu de montes e collinas;Li dat su Gennargentu arias finas,Cun s’orizzonte vastu ed infinitu.

Abbas perennes, puras, cristallinasCun su piscadu raru, isquisitu,

Riccu d’armentos, de frutturas situLaboriosas finas sas feminas.

Cun sos Nuraghes e Domos de janaS’artisticu rosone e campanile

Ti mostrat s’arte antiga e sa pisana.

Affettuosa a s’istranzu e gentileRicca de giuventude allegra e sana

Meda attaccada e su modernu istile.

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You Discovertexto por Luigi Zuncheddufotos por Giampaolo Mocci

receta por Rinaldo Bonazzo

El país de las cerezas

Después de salir de la autopista 125 East Cerdeña, quien por la noche sube por la provincial 21 después de la última curva con vistas a la iglesia de Santa Bárbara, un poco menos de dos kilómetros del pueblo se puede ver Burcei, como acostado en un pesebre iluminado.

Extendiendo la mirada a la derecha y la izquierda por el camino recto que conduce al centro, con montañas en el fondo, se puede ver una parte del campo con viñedos, huertos y huertas, mientras usted cumple con las primeras casas.

En la primavera, en el valle delante del pueblo, podrá

disfrutar de un verdadero espectáculo de la naturaleza con las flores de cerezo. Las cerezas son un producto característico de Burcei y son famosos por su calidad, aroma y sabor.

El pueblo de montaña, a casi 700 metros sobre el nivel del mar, está situado en una colina con vistas a Cagliari y la llanura del Campidano, es muy fácil de encontrar, dada la proximidad al Monte Serpeddì.

En el municipio, con un buen ojo son evidencia detectable de los asentamientos nurágica, tiempos púnicos y romanos, para indicar interés en un área con

Traducido por Valentina Morea

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características únicas para el clima, la abundancia de agua y pastos y, por último pero no menos importante, para la presencia de minas. Entre los muchos bosques, esparcidos aquí y allá, en las laderas de las montañas y es famosa la que se encuentra a lo largo del valle del Río Brabaisu, entre los árboles, robles y alisos, muchas especies de animales. A todos los lugares se puede llegar a pie, en bicicleta de montaña o a caballo, a través de los árboles, caminos, muchos de ellos también se puede llegar en coche.

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La historia da noticia de una primera y una liquidación posterior alrededor de Sa Mitza ‘y salixi una fuente situada en el centro histórico, ya en el siglo XVII por los agricultores y pastores procedentes en gran parte de las ciudades vecinas.

En el centro están algunas estructuras importantes de la antigua tradición arquitectónica de Cerdeña pueblos de montaña, además de la belleza y la sencillez encontrado, después de la recuperación de estas viviendas, se puede ver el cuidado de los residentes en la construcción de edificios nuevos y confortables en colores brillantes.

La iglesia parroquial, dedicada a Nuestra Señora de Montserrat, fue construida en el siglo XIX. El edificio, que se acompaña de una alta torre del campanario, muestra un tímpano fachada neoclásica y dividida por columnas, es octogonal, con capillas laterales, muestra similitudes con la iglesia parroquial de Guasila.

Hay otras dos iglesias, dedicadas a Santa Bárbara y San Isidoro: el primero se encuentra al principio de la ciudad, para los que vienen desde la carretera provincial 21, mientras que el segundo se encuentra en el valle de las cerezas y todavía está en construcción.

Los sabores son los de la ciudad de la montaña, con especialidades absolutamente genuinos, preparados de acuerdo con los criterios refinados por la tradición y las nuevas necesidades dietéticas. Se destacan por su calidad y exquisitez de la carne de pastoreo en las montañas cercanas, queso de cabra y de oveja excelente, el pan típico de sémola de trigo duro cocido en horno de leña, las carnes deliciosas, hechas en casa en pequeñas cantidades para una mejor atención de «producto de excelencia. No te pierdas el vino cuyas uvas se cosechan de viñedos de baja tensión, cereales y verduras de los jardines.

Cerezas, de acuerdo con las características de varios tipos, son el identificador del producto también está presente en el escudo de armas Burcei, son capturados durante un mes entre mayo y junio, son algunas de las cualidades adecuadas para la conservación llamado “en espíritu”, de acuerdo con la antigua recetas.

Durante todo el año hay muchas fiestas de los santos. En las procesiones frecuentes a través de las calles del país cantando el rosario en Cerdeña, de acuerdo a la variación local. Entre las partes con relación a los períodos característicos de la agricultura y la ganadería son las de Santa María el 8 de septiembre, Santa Barbara el primer domingo de junio, San Isidro en mayo. Hay, sin embargo, los grandes festivales: cerezas el primer domingo de junio y la pieza de sa ‘y craba a finales de agosto.

El silencio y la serenidad, los elementos de cada pueblo de montaña, Burcei enriquecer y mejorar para ser un único, y para ello, los Angius historiador en su famoso “Diccionario”, ya en los años treinta del siglo XIX escribió: “Me pastores, atraídos por la copia de la pastura, la abundancia de las aguas, el aire limpio, el suave clima allí realizó sus familias“.

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Preparazione

Fase 1 - Preparazione crema di mandorle:In una ciottola versare lo zucchero e l’amido di mais.

Mescolare aggiungendo il latte, dopodichè unire alla panna fresca. Avendo cure di aver ottenuto un’impasto omogeneo aggiungere la farina di mandorle.

Mescolate fino a ottenere una crema densa e senza grumi.

Fase 2 - Riscaldare il forno a 200 gradi.

Fase 3 - Stendere la pasta frolla nelle formine per torta;

Mettete le ciliegie sulla pasta frolla, 2 o 3 per formina;Ricoprire con la crema di mandorle e le scaglie di

cioccolato (a piacere);Infornare e cuocere per 20 minuti.

Ingredienti per 6 persone:

• Pasta frolla• 500 gr di ciliege di Burcei lavate e snocciolate• Cioccolato amaro in scaglie (qb)• Mezzo litro di latte• 1 pizzico di sale• Crema di mandorle: 200 ml di latte 200 ml di panna fresca 125 g di farina di mandorle 75 g di zucchero 15 g di amido di mais ( maïzena) mezzo cucchiaio di acquavite (se piace)

Crostine alle ciliegie di Burcei

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You Discover

texto y fotos por Patrizia Giancola

Enero. Se inicia en una de las semanas de vacaciones más mágica y emocionante del año: la nieve.

Destino: Val di Sole, los Dolomitas de Brenta, la zona de esquí más grande en el oeste de Trentino. Ubicación Di Maro, estación de Folgarida Marilleva: 60 plantas y 150 kilómetros de pistas de diferente dificultad para esquiadores y practicantes de snowboard que, conectado a Madonna di Campiglio y Pinzolo.

Una semana en Val di Sole

Traducido por Valentina Morea

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Esperamos descensos fantásticos en esquís, raquetas de nieve, senderismo y esquí de fondo en un paisaje de cuento de hadas, entre los Alpes y majestuosos abetos cubiertos de nieve.

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Cómo llegar:

• en tren de Trento, el Expreso de Dolomiti: una

hora llegar a la parada Daolasa Commezzadura y

después de un ascenso de 12 minutos en coche de

cable, se llega a la zona de Folgarida-Marilleva_

Madonna di Campiglio;

• en autobús desde Milán, Bérgamo, Brescia, Savona,

Génova, Piacenza, Cremona, Viareggio y La Spezia,

Parma;

• en avión de Verona, Bérgamo-Orio al Serio de

Milán-Linate, Milán-Malpensa, Italia - Montichiari

• en coche de la A22 y SS42 del Tonale.

Información técnica

A partir del teleférico, 8 asientos, Daolasa Val Mastellina, llegamos a Mastellina. A partir de aquí, los más experimentados pueden llegar a la Folgarida negro, hogar de muchos de esquí y competiciones de snowboard: 1854 metros de largo, 35 de ancho, con 600 metros de ascenso.

Todo el mundo debería probar el esquí más larga, con pistas azules y rojas, a unos cinco kilómetros de Monte Vigo hasta el Marilleva: usted va al muy divertido y un rastro rojo grande hasta Orso Bruno Pancianina, Riviera, que está vinculada a Panciana rojo , lo que conduce a Marilleva.

En la cima de la montaña Folgarida están los enlaces a las estaciones de Marilleva y Madonna di Campiglio

Los no esquiadores pueden hacer excursiones en autobús o a pie. No se pierda: Alm Dimaro, la capilla en el cerro de Santa Brígida, cerca de Folgarida, donde había una casa de los monjes dice que fue fundada por los Caballeros Templarios, el Museo de Solandra, en Malé, que alberga una exposición permanente de objetos de la sociedad campesina de los siglos pasados, el Tonale.

Para dormir, se recomienda el Locanda Apricus, en Campiglio, ambiente Dimaro, spa, buena comida y bien cuidado.

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Objectivo AT

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Queenstown (Nueva Zelandia)ph. Betty Seriani © AT Photographer

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You Discover

texto y fotos por Valentina Morea

YUCATAN: un viaje “responsable” para

encontrar a LOS MAYA

Traducido por Valentina Morea

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Un viaje de turismo responsable plantea una reunión con la gente del lugar como el momento central de la experiencia turística, haciendo que el viaje sea una buena oportunidad para la comparación entre las diferentes culturas, el conocimiento de otro pueblo, sus tradiciones, sus costumbres y tradiciones en una perspectiva de intercambio cultural. Vamos a empezar con la Península de Yucatán, localizada al sureste del estado mexicano, para cumplir con los herederos de los mayas, “los yucatecos” que habitar la península, orgullosos de su diferencia con el resto de México.

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Alrededor de la mitad de la población de Yucatán es maya, un resumen elocuente de identidad mestiza: la arquitectura, el idioma, la religión, las costumbres, la gastronomía, la contaminación de la antigua cultura maya y la de los “conquistadores” prevaleció. “Personas que hablan en español y piensan maya” Así que llamó a los habitantes de Yucatán el famoso escritor mexicano Antonio Mediz Bolio. Símbolos y mitos sobrevivieron a la conquista española, esta es la verdadera fuerza de los descendientes de los mayas, que crearon la civilización mesoamericana más avanzada. El elemento más evidente de la continuidad con el pasado es precisamente el lenguaje “maya de Yucatán”,

de ahí el nombre de la península que esta población ha vivido durante miles de años. El origen del nombre se deriva de un malentendido. Los españoles entendieron “u’y than” (Yucatán), pero fue sólo un comentario sobre las primeras palabras de los “conquistadores”, “escucha cómo hablan”, decian los Maya, sin entender el idioma. Sin embargo, el nombre se quedó desde entonces pegado a esta meseta de piedra caliza caliente sin agua superficial, pero cubierto por ríos subterráneos que forman lagunas de agua dulce a los que se accede por medio de pozos naturales muy profundos llamados “cenotes”. Hoy en día, la Península de Yucatán es una de las más ricas zonas arqueológicas de América,

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que se ensancha en Chiapas, Belice, Guatemala, Honduras, El Salvador. Todo el Yucatán está salpicada de un gran número de sitios arqueológicos de Chichén Itzá, una de las “siete maravillas del mundo moderno”, en Tulum, la zona más importante de la costa, dominada por el “Castillo” (una fortaleza con vistas al mar Caribe) hasta Coba en el corazón de la selva mexicana, un sitio de intensa fascinación caracterizada por la presencia del edificio principal, la antigua pirámide “Nohoch Mul”, con sus siete placas de llegar a la impresionante altura de cuarenta y dos metros.

Esta parte de México es actualmente uno de los destinos turísticos más populares es un paraíso para los amantes de la aventura, con formidables oportunidades para el snorkeling y el buceo, una extraordinaria riqueza de antiguos sitios mayas y un montón de sol, arena dorada y aguas cristalinas color turquesa capaz de satisfacer a los amantes más exigentes de la vida en la playa. Sin embargo,

This book is a metapho-rical journey in search of a recompense for childhood abandonment of a son by his father, and for the dramatic interruption of their emotio-nal relationship. The latter sublimates in “fragments” of diary recollections intended to fill a gap. In his story the author portrays Naples as a city that has preserved its relationships, portraying it to the reader with new emotion, perhaps in a bid to overco-me that solitude and longing he has felt for far too long. Ines D’Angelo

for saleat

best libraries

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el turismo de masas, aunque económicamente productivo, puede llegar a ser problemática en algunos casos - una forma real de la contaminación humana - para los lugares a los que se dirige, hay muchos efectos negativos en el turismo, tales como la aprobación de culturas, la desaparición de las lenguas locales y la degradación del medio ambiente. Según el gran experto en cultura maya Michael Coe, la amenaza más grave a la lengua y la cultura de este pueblo está representado precisamente por el turismo. ¿Qué tanto pueden los viajeros ayudar a proteger culturas y ambientes locales en peligro de extinción? La palabra clave es “respeto”, el respeto a los locales, respetar el medio ambiente y la integridad. Viajar “responsable” en esta zona es tener la oportunidad de conocer una cultura tan diferente a la nuestra: vamos acompañados por guías locales para descubrir los pueblos rurales llenos de colores, para ahondar en las profundidades

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de la selva para observar las maravillas de vegetación exuberante y no contaminada. Entre la resina de los árboles venenosos (chen-chen) y sus antídotos (chaca), entre las majestuosas cascadas y lagunas pobladas por cocodrilos, tendremos la oportunidad de conocer, así como todo tipo de animales, los verdaderos descendientes de los mayas, dejandonos involucrar por su “ ritos de purificación “, escuchando las historias de las antiguas creencias. La población local se convierten así en los verdaderos protagonistas de nuestro viaje, así como los beneficiarios directos de los beneficios derivados de esta actividad: apoyo a las economías locales es el verdadero valor de esta forma de turismo. Viajar no es sólo escapar y relajarse, pero también la interacción cultural profundo y sostenible con el medio ambiente en un sentido amplio, viajar “responsables” significa garantizar un futuro mejor para todos.

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AT on canvas

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This painting is of Mt. Kinesava just outside Utah’s Zion Natio-nal Park, and is a place near and dear to my heart. This parti-

cular view is from a friend’s ranch located just above and across the Virgin River which runs parallel to this magic mountain.

Native Americans named Mt. Kinesava after the mischievous “Coyote God of the Canyon.”

© 2011, Kathryn Stedham all rights reserved

commisioned by the Utah State Public Arts

First Light: Kinesava Shadows, oil on canvas (121.92cm. x 243.84cm.)

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AT culturam!

Aquí estamos de nuevo juntos en torno a nuestro país, el redescubrimiento de las obras antiguas que no sólo caracterizan a los lugares que visitamos, que los hace atractivos a nuestro punto de vista, incluso antes de su belleza natural. Después de un breve descanso continuar nuestro viaje, ya partir de Lombardía, que visitamos por última vez, invitamos a nuestros amigos turistas a visitar el Trentino, las regiones italianas más al norte predominantemente montañoso y lleno de hermosos valles intensamente cultivados y bosques variados. Para la segunda etapa de nuestra imaginación nos movemos en esta región rica en historia y tradiciones que gracias a su fuerte sentido de la identidad de la comunidad ha conservado las antiguas tradiciones y artesanías cultivadas y valoradas como cualquier otro lugar. Sin perder nunca de la industria textil, pero ya no encaje nos reunimos en Brianza, aquí, hoy, nos encontramos con los artesanos que participan en la transmisión de antiguas técnicas de “lana”. Esto, además de ser un tejido típico de los Dolomitas se caracteriza por ser uno de los primeros tejidos utilizados por el hombre que luego se ha extendido rápidamente en todos los países del norte de Europa. En el pasado, el procesamiento de la lana era muy agotador. Antes de frotar vigorosamente la lana hay que mojar con agua tibia y jabón hasta obtener una suave compacto, entonces, por un laborioso procedimiento de fibras de lana se restringieron y finalmente jugar hasta que fieltrado. Hoy en día este trabajo es realizado por el batán, máquinas de lavado de grandes dimensiones, y se ha simplificado en gran medida por la introducción de máquinas. Tal como la lana, incluso el Loden es una característica del tejido de Trentino Alto Adige, que traducido del alemán significa precisamente ‘tela gris “, que ha comenzado como un trapo a los agricultores antes de ser utilizado para empacar abrigos, sombreros y varios artículos de ropa. Hoy en día, a pesar de que se ha convertido en un tema de alta costura sin embargo está en la cultura de estos lugares. Caminando por las estrechas carreteras de montaña si miras a tu alrededor con atención, se pueden ver también muchos artículos de madera que muestran cómo estos artesanos que trabajan las partes son muchas. De hecho, es fácil de encontrar en las tiendas de carpintería donde se crean los objetos variados: desde recuerdos hasta muebles. También relacionado con el arte de trabajar la madera también está la producción de arte sacro con el arte tradicional pesebre y crucificado representado por hermosos artefactos que se pueden ver en los diferentes mercados de todo el período de Navidad. Ahí están los famosos grabados en madera de Val Gardena por su valor artístico. Está situado en la parte

texto por Giuseppe Belliilustración por Giampaolo Mocci

Artesanías antiguas del Bel Paese,entre los valles del Trentino

Traducido por Valentina Morea

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noroeste de los Dolomitas en Tirol del Sur se divide en tres tipos comunes de belleza: Ortisei, Santa Cristina in Val Gardena y Selva di Val Gardena. La población es

indígena y ladina el valle es oficialmente trilingüe, de hecho, toda la información que se da tanto en ladino, tanto en alemán e italiano. En este valle el arte de la

talla de madera es muy antigua y en ella los campesinos encontraron un truco para completar los escasos ingresos de trabajar la tierra. Sin desviar mucho en torno a estos hermosos valles, llegamos al encantador paisaje de la meseta de los pueblos de Pine Baselga y Bedollo y Cembra valle en el norte-este de Trento a 900 metros de altura con lagos y Serraia Squares ha sido durante mucho tiempo un destino turístico. Hoy, en estas áreas se puede descubrir el encanto de las capas de pórfido, una piedra que trae la historia de esta parte de Trentino. No se sabe mucho de estas capas no si sus actividades selciare manual de la ‘vela’, o la sección del piso que se va cubierto con cubos de mosaico. Estos artesanos son una de las muchas figuras que caracterizan el tejido social y económico de estas zonas. Ellos son el trabajo duro, al aire libre en las calles, y también son muy conocedores de la piedra y la tierra, y con frecuencia, muchos de ellos son los verdaderos artistas de sensibilidad considerable. Mientras tanto, nuestros amigos turistas, en este recorrido imaginario a través de los valles de Trentino temblaban mientras tanto, podemos recomendar un descanso refrescante en una de las características de los hoteles de montaña y saludar, por el momento según el bilingüe tradicional costumbre que existe en las siguientes partes: Auf Wiedersehen, adiós a la siguiente etapa para otro fantástico viaje de descubrimiento de los antiguos oficios de nuestro hermoso país.

Artesanías antiguas del Bel Paese,entre los valles del Trentino

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Objectivo AT

Cebras, Reserva de Bandia (Senegal)ph. Massimo Cozzolino © AT Photographer

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E’ emozionante scoprire nell’arsa savana dorata, fra le acacie spinose dal fusto ramato e giganti baobab dal battito sordo, zebre, rinoceronti, antilopi, struzzi e giraffe. Avvistarli tra i rami, con stupore e timore avvicinarsi a distanza sicura, quasi a voler carezzare e condividere la tua ammirazione per creature tanto splendide,quanto a rischio di scomparire.

Sorprendente è, vedere la Regina maculata di quasi sei metri d’altezza, con passo elegante e sinuoso sfuggire a sguardi indiscreti.Sconvolgente è, come, nonostante la mole, scompare sotto i nostri occhi, se sosta immobile dietro un acacia.Natura effimera e perfetta.

Massimo Cozzolino

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Objectivo AT

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Antílope, Reserva de Bandia (Senegal)ph. Massimo Cozzolino © AT Photographer

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Objectivo AT

Jirafa, Reserva de Bandia (Senegal)ph. Massimo Cozzolino © AT Photographer

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57Jirafa, Reserva de Bandia (Senegal)ph. Massimo Cozzolino © AT Photographer

AT Decameronlápiz, goma de borrar y un ratón... por Barbara Valuto

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CALZATURIFICIO ZAMBERLAN S.r.l. Sede: Via Marconi, 1

36036 Pievebelvicino di Torrebelvicino (VI)

Tel. ++39 0445 660.999Fax ++39 0445 661.652

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AT MAGAZINECultura, Sport, Turismo, ecc.

TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA PRESSO IL TRIB. DI CAGLIARI nr. 24/12 del 10/10/2012

Luogo e anno della pubblicazione: Cagliari, 2012ANNO I

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Mensual - Año INr. 5 - Marzo 2013

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