Riabilitazione implantare con tecnica 'all on four ... ITA Definitivo.pdf · impianti che ne...

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Riabilitazione implantare con tecnica 'all on four': vantaggi dell'utilizzo di un nuovo sistema di puntamento digitale durante l'inserimento degli impianti angolati 1 2 3 1,4 GRECO G.B. , SCARLAT P. , AROSIO P. , DI STEFANO D.A. 1 2 Libero Professionista, Milano, Italia - Libero Professionista, Milano, Italia e Bucharest, Romania 3 4 Libero Professionista, Vimercate, Italia - Dipartimento di Odontoiatria, Università Vita e Salute San Raffaele, Milano, Italia Scopo Gli autori presentano un caso di riabilitazione implantare di una mandibola totalmente edentula secondo la tecnica “all on four”. Obiettivo di questo case report è illustrare i vantaggi nell'utilizzo di un sistema di puntamento digitale durante l'inserimento degli impianti angolati distali. Presentazione del caso Il caso riguarda la riabilitazione implantare fissa dell'arcata inferiore di un uomo di 54 anni totalmente edentulo secondo la tecnica “all on four”. Costruita una protesi totale, è stata duplicata al fine di utilizzarla come template radiografico e acquisire una scansione tomografica con apparecchiatura Cone Beam (WhiteFox, De Goetzen-Acteon, Olgiate, Italy). Mediante un software di imaging dedicato, sono stati scelti siti, lunghezze, diametri e angolazioni dei quattro impianti. Una volta scheletrizzata la regione anteriore della mandibola fino all'isolamento delle emergenze dei due nervi mentali, è stata eseguita un'osteotomia della porzione coronale della cresta ossea per ottenere uno spessore idoneo all'alloggiamento degli impianti. Una volta localizzati i quattro siti, si è proceduto all'inserimento dell'impianto mesiale sinistro, cui è stato poi avvitato un copyng da impronta per evidenziarne l'asse. Per identificare la corretta inclinazione dell'impianto distale sinistro è stato usato un sistema di puntamento digitale collegato al contrangolo (MAD “Micro Angle Detector”, IDI Evolution, Concorezzo, Italy). La fresa pilota montata sul contrangolo è stata messa in asse con l'impianto ed impostato il valore 0° per calibrare lo strumento; il contrangolo è stato poi spostato nel sito implantare distale sinistro ed impostata l'inclinazione desiderata (30°). Inclinando progressivamente il contrangolo, il sistema emette un segnale acustico intermittente, che diventa continuo quando il manipolo raggiunge l'inclinazione preimpostata. E' stato eseguito quindi il foro pilota e il resto della preparazione del sito proseguito a mano libera. La procedura eseguita sul lato sinistro è stata ripetuta per l'inserimento degli impianti di destra. Dopo tre mesi dall'inserimento degli impianti, si è avviata la fase protesica definitiva; sono stati collegati dei pilastri conici a 0° negli impianti mesiali e inclinati di 30° in quelli distali. Si è quindi proceduto alla rilevazione dell'impronta tipo pick-up in gesso. Risultati I copyng da impronta squadrati avvitati ai quattro pilastri conici rivelano un buon parallelismo e quindi una buona correzione delle angolazioni distali. La CTCB eseguita quattro mesi dopo, rivela il rispetto delle angolazioni implantari definite in fase progettuale. Conclusioni L'inserimento di impianti angolati a mano libera comporta un discreto margine di errore. Le tecniche di posizionamento implantare tramite chirurgia guidata sono in grado di ridurre notevolmente tale margine, ma comportano una dilatazione dei costi e dei tempi necessari alla riabilitazione. L'utilizzo di un sistema di controllo intraoperatorio dell'angolazione implantare può essere una valida alternativa per ottenere precisione e riproducibilità nell'inserimento di impianti angolati. XXII Conferenza Internazionale SIO Milano 7- 8 Febraio 2014 Dott. Gian Battista Greco / tel. +39 02 4452754 / [email protected] / www.dentalnarco.com Il MAD si è rivelato utile ed efficace nel posizionamento degli impianti angolati durante l'esecuzione di una procedura “all-on-four”. Questo strumento può rappresentare una valida alternativa alla chirurgia guidata, rispetto alla quale è meno dispendioso sia in termini economici che di tempo; lo strumento si presta particolarmente in tutte le situazioni cliniche in cui ci siano precisi elementi anatomici sfruttabili come punti di riferimento durante il posizionamento degli impianti. Conclusioni 4. La fresa pilota è stata collegata al contrangolo e messa in asse con l'impianto mesiale per calibrare lo strumento a 0°. 4. Calibrazione del MAD 2. La regione anteriore dell'osso mandibolare è stata esposta e sono state isolate le emergenze dei nervi alveolari inferiori. 2 3. Gli impianti mesiali sono stati posizionati a mano libera. Sono stati quindi avvitati sugli impianti copying a strappo, per evidenziarne l'asse longitudinale. 3 1. Siti implantari, lunghezze e diametri sono stati definiti per mezzo di un software di imaging dedicato (WhiteFox Control, De Gotzen-Acteon, Olgiate, Italy). Secondo la tecnica dell' “all-on-four”, il piano di trattamento prevedeva l'inserimento di impianti assiali anteriormente e inclinati di 30° posteriormente. 1 5. Una volta settato l'angolo di inclinazione desiderato (30°), il contrangolo è stato spostato sul sito implantare distale e inclinato progressivamente. Durante il movimento di inclinazione lo strumento emette un segnale acustico intermittente, che diviene continuo quando viene raggiunta l'inclinazione preimpostata. 30° 5. Identificazione dell'angolo di inclinazione 8. La scansione tomografica Cone Beam eseguita quattro mesi dopo la riabilitazione impiantare mostra che l'angolazione degli impianti rispetta il piano di trattamento definito sul template radiografico. 8 30°20' 30°0' 6 6. Copying a strappo avvitati sui quattro impianti che ne evidenziano la differente inclinazione. 7. (a) Multi-unit Abutments (MuA) a 0° sugli impianti mesiali e inclinati di 30° su quelli distali. (b) I copying da impronta sui quattro impianti dentali ne evidenziano il parallelismo e mostrano la corretta correzione angolare degli impianti distali. 7 a b Gyroscopic Sensor

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Riabilitazione implantare con tecnica 'all on four': vantaggi dell'utilizzo di un nuovo sistema di puntamento digitale durante l'inserimento degli impianti angolati

1 2 3 1,4 GRECO G.B. , SCARLAT P. , AROSIO P. , DI STEFANO D.A. 1 2Libero Professionista, Milano, Italia - Libero Professionista, Milano, Italia e Bucharest, Romania

3 4Libero Professionista, Vimercate, Italia - Dipartimento di Odontoiatria, Università Vita e Salute San Raffaele, Milano, ItaliaScopoGli autori presentano un caso di riabilitazione implantare di una mandibola totalmente edentula secondo la tecnica “all on four”. Obiettivo di questo case report è illustrare i vantaggi nell'utilizzo di un sistema di puntamento digitale durante l'inserimento degli impianti angolati distali.Presentazione del casoIl caso riguarda la riabilitazione implantare fissa dell'arcata inferiore di un uomo di 54 anni totalmente edentulo secondo la tecnica “all on four”. Costruita una protesi totale, è stata duplicata al fine di utilizzarla come template radiografico e acquisire una scansione tomografica con apparecchiatura Cone Beam (WhiteFox, De Goetzen-Acteon, Olgiate, Italy). Mediante un software di imaging dedicato, sono stati scelti siti, lunghezze, diametri e angolazioni dei quattro impianti. Una volta scheletrizzata la regione anteriore della mandibola fino all'isolamento delle emergenze dei due nervi mentali, è stata eseguita un'osteotomia della porzione coronale della cresta ossea per ottenere uno spessore idoneo all'alloggiamento degli impianti. Una volta localizzati i quattro siti, si è proceduto all'inserimento dell'impianto mesiale sinistro, cui è stato poi avvitato un copyng da impronta per evidenziarne l'asse. Per identificare la corretta inclinazione dell'impianto distale sinistro è stato usato un sistema di puntamento digitale collegato al contrangolo (MAD “Micro Angle Detector”, IDI Evolution, Concorezzo, Italy). La fresa pilota montata sul contrangolo è stata messa in asse con l'impianto ed impostato il valore 0° per calibrare lo strumento; il contrangolo è stato poi spostato nel sito implantare distale sinistro ed impostata l'inclinazione desiderata (30°). Inclinando progressivamente il contrangolo, il sistema emette un segnale acustico intermittente, che diventa continuo quando il manipolo raggiunge l'inclinazione preimpostata. E' stato eseguito quindi il foro pilota e il resto della preparazione del sito proseguito a mano libera. La procedura eseguita sul lato sinistro è stata ripetuta per l'inserimento degli impianti di destra. Dopo tre mesi dall'inserimento degli impianti, si è avviata la fase protesica definitiva; sono stati collegati dei pilastri conici a 0° negli impianti mesiali e inclinati di 30° in quelli distali. Si è quindi proceduto alla rilevazione dell'impronta tipo pick-up in gesso.RisultatiI copyng da impronta squadrati avvitati ai quattro pilastri conici rivelano un buon parallelismo e quindi una buona correzione delle angolazioni distali. La CTCB eseguita quattro mesi dopo, rivela il rispetto delle angolazioni implantari definite in fase progettuale. ConclusioniL'inserimento di impianti angolati a mano libera comporta un discreto margine di errore. Le tecniche di posizionamento implantare tramite chirurgia guidata sono in grado di ridurre notevolmente tale margine, ma comportano una dilatazione dei costi e dei tempi necessari alla riabilitazione. L'utilizzo di un sistema di controllo intraoperatorio dell'angolazione implantare può essere una valida alternativa per ottenere precisione e riproducibilità nell'inserimento di impianti angolati.

Gyroscope sensor

5. The pilot drill was connected to the handpiece and aligned with the mesial implant axis for calibrating the instrument at 0°

6. Once setted the desired tilt angle (30°) the handpiece was moved to the left distal implant site and gradually tilted. Bending the handpiece, the device senses changes in orientation emitting an intermittent alarm. When the correct angle is achieved the sound signal becomes continuous.

5. MAD calibration

6. Tilt angle identification

30°

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XXII Conferenza Internazionale SIO Milano 7- 8 Febraio 2014

Dott. Gian Battista Greco / tel. +39 02 4452754 / [email protected] / www.dentalnarco.com

Il MAD si è rivelato utile ed efficace nel posizionamento degli impianti angolati durante l'esecuzione di una procedura “all-on-four”. Questo strumento può rappresentare una valida alternativa alla chirurgia guidata, rispetto alla quale è meno dispendioso sia in termini economici che di tempo; lo strumento si presta particolarmente in tutte le situazioni cliniche in cui ci siano precisi elementi anatomici sfruttabili come punti di riferimento durante il posizionamento degli impianti.

Conclusioni

5. The pilot drill was connected to the handpiece and aligned with the mesial implant axis for calibrating the instrument at 0°

6. Once setted the desired tilt angle (30°) the handpiece was moved to the left distal implant site and gradually tilted. Bending the handpiece, the device senses changes in orientation emitting an intermittent alarm. When the correct angle is achieved the sound signal becomes continuous.

5. MAD calibration

6. Tilt angle identification

30°

4. La fresa pilota è stata collegata al contrangolo e messa in asse con l'impianto mesiale per calibrare lo strumento a 0°.

4. Calibrazione del MAD

2. La regione anteriore dell 'osso mandibolare è stata esposta e sono state isolate le emergenze dei nervi alveolari inferiori.

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3. Gli impianti mesiali sono stati posizionati a mano libera. Sono stati quindi avvitati sugli impianti copying a strappo, per evidenziarne l 'asse longitudinale.

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1. Siti implantari, lunghezze e diametri sono stati definiti per mezzo di un software di imaging dedicato (WhiteFox Control, De Gotzen-Acteon, Olgiate, Italy). Secondo la tecnica dell' “all-on-four”, il piano di trattamento prevedeva l'inserimento di impianti assiali anteriormente e inclinati di 30° posteriormente.

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5. Una volta settato l'angolo di inclinazione desiderato (30°), il contrangolo è stato spostato sul sito implantare distale e inclinato progressivamente. Durante il movimento di inclinazione lo strumento emette un segnale acustico intermittente, che diviene continuo quando viene raggiunta l'inclinazione preimpostata.

30°0°

5. Identificazione dell'angolo di inclinazione

8. La scansione tomografica Cone Beam e s e g u i t a q u a t t r o m e s i d o p o l a riabilitazione impiantare mostra che l'angolazione degli impianti rispetta il piano di trattamento definito sul template radiografico.

8

30°20'30°0'

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6. Copying a strappo avvitati sui quattro impianti che ne evidenziano la differente inclinazione.

7. (a) Multi-unit Abutments (MuA) a 0° sugli impianti mesiali e inclinati di 30° su quelli distali. (b) I copying da impronta sui quattro impianti dentali ne evidenziano il parallelismo e mostrano la corretta correzione angolare degli impianti distali.

7 a

b

Gyroscopic Sensor