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Cinema PINDEMONTE VERONA - Via Sabotino 2/B Tel. 045 913591 www.cinemapindemonte.it Cinema KAPPADUE VERONA - Via A. Rosmini, 1B Tel. 045 8005895 www.cinemakappadue.it Cinema FIUME VERONA - Vicolo Cere, 16 Tel. 045 8002050 www.cinemafiume.it Cinema DIAMANTE VERONA - Via P. Zecchinato, 5 Tel. 045 509911 www.cinemadiamante.it SCHEDA INFORMATIVA N. 8 Stampa: Intergrafica Verona s.r.l. CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2011/2012 TUTTI I NOSTRI DESIDERI (TOUTES NOS ENVIES) FILM N. 28 Cinema PINDEMONTE Martedì 15 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 16 maggio (16,30 - 19,00 - 21,30) Giovedì 17 maggio (15,30 - 18,00 - 21,15) Venerdì 18 maggio (17,00 - 19,30 - 22,00) Sabato 19 maggio (10,00 mattino) Cinema KAPPADUE Lunedì 21 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00) Cinema FIUME Martedì 22 maggio 2012 (15,30 - 18,00 - 21,00) Mercoledì 23 maggio (16,00) Giovedì 24 maggio (15,30 - 18,00 - 20,30) Cinema DIAMANTE Lunedì 28 maggio 2012 (18,30 - 21,00) Martedì 29 maggio (16,00 - 18,30 - 21,00) Mercoledì 30 maggio (15,30 - 18,00 - 21,00) Giovedì 31 maggio (16,30 - 19,00 - 21,30) Regia: Philippe Lioret (Francia, 2011) Interpreti: Marie Gillain, Vincent Lindon, Amandine Dewasmes. Tratto dal romanzo: Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère Genere: Drammatico/Romantico. Durata: 120' Il regista: Philippe Lioret (Pa- rigi, 1955). Inizia occupando- si del suono in più di venti film. Inizia nel 1993 con la regia ot- tenendo numerosi premi e no- mination ai Cesar. “In transito - Caduti dal cie- lo” (1993), “Mademoiselle” (2000), “Je vais ben, ne t’en fasi pas” (2006), “Welcome” (2009). Claire è un giovane magistra- to del Tribunale di Lione. Ha due figli piccoli e una vita fa- miliare serena fino a quando l’individuazione di un tumore la sconvolge. Decide però di tener nascosta al marito la malattia temendo che lui non riesca a sopportare lo choc. Claire si trova inoltre di fron- te a un palese caso di circon- venzione da parte di un istitu- to di credito nei confronti di una giovane madre con cui è entrata in contatto dato che i figli frequentano la stessa scuola materna. Con la colla- borazione di Stéphane, un collega determinato e più in là negli anni decide di procedere affinché la trasparenza nei contratti sia ineludibile. Il tempo però stringe. Philippe Lioret, dopo quel film notevole che è “Welcome” tor- na ad affrontare un’importante tematica sociale passando at- traverso delle storie individua- li e non avendo timore di entra- re nel territorio del mélo. Il te- I FILM VISTI FINORA Carnage di Roman Polanski (USA 2011) Terraferma di Emanuele Crialese (Italia/Francia 2011) Io sono Li (Li and the poet) di Andrea Segre (Italia/Francia 2011) Cirkus Columbia di Danis Tanovic (Bosnia-Erzegovina/Germania 2010) Tomboy di Céline Sciamma (Francia 2011) A dangerous method di David Cronenberg (G.B./Germania/Canada) Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi (Italia 2011) Contagion di Steven Soderbergh (USA 2011) Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati (Italia 2011) Una separazione (Jodaelye nader az simin) di Asghar Farhadi (Iran 2011) Miracolo a Le Havre (Le Havre) di Aki Kaurismaki (Finlandia/Francia/Germania 2011) Scialla! (Stai sereno) di Francesco Bruni (Italia 2011) Midnight in Paris di Woody Allen (USA/Spagna 2011) The artist di Michel Hazanavicius (Francia 2011) Le idi di marzo di George Clooney (USA 2011) Almanya (La mia famiglia va in Germania) di Yasemin Samdereli (Francia 2011) La chiave di Sara (Elle s’appelait Sarah) di Gilles Paquet-Brenner (Francia 2011) J. Edgar di Clint Eastwood (USA 2011) L’industriale di Giuliano Montaldo (Italia 2011) L’arte di vincere (Moneyball) di Bennet Miller (USA 2011) The help di Tate Taylor (USA/India/Emirati Arabi, 2011) Paradiso amaro (The descendants) di Alexander Payne (USA, 2012) The Iron Lady di Phyllida Lloyd (GB, 2012) A simple life (Tao jie) di Ann Hui (Cina/Hong Kong, 2011) Quasi amici (Intouchables) di Eric Toledano (Francia, 2012) The lady - L’amore per la libertà di Luc Besson (Francia/G.B., 2011) Cosa piove dal cielo? (Un cuento chino) di Sebàstian Borensztein (Argentina/Spagna, 2011) n.8_2012 7-05-2012 16:43 Pagina 1

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Cinema PINDEMONTE

VERONA - Via Sabotino 2/BTel. 045 913591www.cinemapindemonte.it

Cinema KAPPADUE

VERONA - Via A. Rosmini, 1BTel. 045 8005895www.cinemakappadue.it

Cinema FIUME

VERONA - Vicolo Cere, 16Tel. 045 8002050www.cinemafiume.it

Cinema DIAMANTE

VERONA - Via P. Zecchinato, 5Tel. 045 509911www.cinemadiamante.it

SCHEDA INFORMATIVA N. 8Stampa: Intergrafica Verona s.r.l.

CINEFORUM: ingresso riservato agli abbonati muniti della tessera 2011/2012

TUTTI I NOSTRI DESIDERI(TOUTES NOS ENVIES)

FILM N. 28

Cinema PINDEMONTEMartedì 15 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 16 maggio (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 17 maggio (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 18 maggio (17,00 - 19,30 - 22,00)Sabato 19 maggio (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 21 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 22 maggio 2012 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 23 maggio (16,00)Giovedì 24 maggio (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 28 maggio 2012 (18,30 - 21,00)Martedì 29 maggio (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 30 maggio (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 31 maggio (16,30 - 19,00 - 21,30)

Regia: Philippe Lioret(Francia, 2011)Interpreti:Marie Gillain, Vincent Lindon,Amandine Dewasmes.Tratto dal romanzo: Vite che non sono la mia di Emmanuel CarrèreGenere: Drammatico/Romantico.Durata: 120'

Il regista: Philippe Lioret (Pa-rigi, 1955). Inizia occupando-si del suono in più di venti film.Inizia nel 1993 con la regia ot-tenendo numerosi premi e no-mination ai Cesar.“In transito - Caduti dal cie-lo” (1993), “Mademoiselle”(2000), “Je vais ben, ne t’enfasi pas” (2006), “Welcome”(2009).

Claire è un giovane magistra-to del Tribunale di Lione. Hadue figli piccoli e una vita fa-

miliare serena fino a quandol’individuazione di un tumorela sconvolge. Decide però di

tener nascosta al marito lamalattia temendo che lui nonriesca a sopportare lo choc.Claire si trova inoltre di fron-te a un palese caso di circon-venzione da parte di un istitu-to di credito nei confronti diuna giovane madre con cui èentrata in contatto dato che ifigli frequentano la stessascuola materna. Con la colla-borazione di Stéphane, uncollega determinato e più in lànegli anni decide di procedereaffinché la trasparenza neicontratti sia ineludibile. Iltempo però stringe.Philippe Lioret, dopo quel filmnotevole che è “Welcome” tor-na ad affrontare un’importantetematica sociale passando at-traverso delle storie individua-li e non avendo timore di entra-re nel territorio del mélo. Il te-

I FILM VISTI FINORACarnagedi Roman Polanski (USA 2011)

Terrafermadi Emanuele Crialese (Italia/Francia 2011)

Io sono Li (Li and the poet)di Andrea Segre (Italia/Francia 2011)

Cirkus Columbiadi Danis Tanovic (Bosnia-Erzegovina/Germania 2010)

Tomboydi Céline Sciamma (Francia 2011)

A dangerous methoddi David Cronenberg (G.B./Germania/Canada)

Il villaggio di cartonedi Ermanno Olmi (Italia 2011)

Contagiondi Steven Soderbergh (USA 2011)

Il cuore grande delle ragazzedi Pupi Avati (Italia 2011)

Una separazione(Jodaelye nader az simin)di Asghar Farhadi (Iran 2011)

Miracolo a Le Havre (Le Havre)di Aki Kaurismaki(Finlandia/Francia/Germania 2011)

Scialla! (Stai sereno)di Francesco Bruni (Italia 2011)

Midnight in Parisdi Woody Allen (USA/Spagna 2011)

The artistdi Michel Hazanavicius (Francia 2011)

Le idi di marzodi George Clooney (USA 2011)

Almanya (La mia famiglia va in Germania)di Yasemin Samdereli (Francia 2011)

La chiave di Sara (Elle s’appelait Sarah)di Gilles Paquet-Brenner (Francia 2011)

J. Edgardi Clint Eastwood (USA 2011)

L’industrialedi Giuliano Montaldo (Italia 2011)

L’arte di vincere (Moneyball)di Bennet Miller (USA 2011)

The helpdi Tate Taylor (USA/India/Emirati Arabi, 2011)

Paradiso amaro (The descendants)di Alexander Payne (USA, 2012)

The Iron Ladydi Phyllida Lloyd (GB, 2012)

A simple life (Tao jie)di Ann Hui (Cina/Hong Kong, 2011)

Quasi amici (Intouchables)di Eric Toledano (Francia, 2012)

The lady - L’amore per la libertàdi Luc Besson (Francia/G.B., 2011)

Cosa piove dal cielo? (Un cuento chino)di Sebàstian Borensztein (Argentina/Spagna, 2011)

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ma è quello, sempre più social-mente devastante, dei prestiticoncessi dagli istituti di credi-to. Accade che in Francia (enon solo) molti vengano attrat-ti ingannevolmente ad accen-dere un prestito per poi ritro-varsi progressivamente indebi-tati in modo esponenziale. An-che se costoro rappresentanomeno del 3% del totale e che lacompensazione grazie ai tassiproibitivi sia più che remune-rativa per le società, esse pro-cedono comunque spietata-

mente nei confronti dei debito-ri per evitare l’emulazione.Cèline, la giovane madre cheClaire si trova di fronte a scuo-la e in tribunale, è ormai sul-l’orlo della miseria. La giova-ne giudice la comprende comemadre e come donna e trova alsuo fianco un giudice capacedi guardare nel profondo aquei desideri, a quei bisogniche sono primari. Lioret, gra-zie a due attori come MarieGillain e Vincent Lindon, rie-sce a offrire umanità a due per-

sonaggi che avrebbero potutofacilmente trasformarsi in duepaladini della giustizia toutcourt. Quella che Claire provaper Cèline è pietas nel sensopiù nobile del termine: vuoleaiutarla senza umiliarla. Per-ché la donna ha la dignità ditanti poveri che affrontanol’ingiustizia della società sen-za piegarsi al mendicare.Lioret però non si accontentadi affrontare il tema sociale.La relazione tra Claire eStéphane rimane nell’ambito

professionale ma è proprio lacondivisione di un obiettivoche sviluppa tra loro una dina-mica che esclude, per sottaciu-ta comune scelta, la sessualitàincludendo però un’intimità‘altra’ e ugualmente forte.È da questa che scaturisce unrapporto che si fa esclusivo ecommovente perché, sembravolerci continuare a ricordareLioret, la società progrediscenon grazie ai supereroi ma aduomini e donne capaci di desi-derare insieme.

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Cinema PINDEMONTEMartedì 22 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 23 maggio (16,30 - 19,00 - 21,30)Giovedì 24 maggio (15,30 - 18,00 - 21,15)Venerdì 25 maggio (17,00 - 19,30 - 22,00)Sabato 26 maggio (10,00 mattino)

Cinema KAPPADUELunedì 28 maggio 2012 (16,00 - 18,30 - 21,00)

Cinema FIUMEMartedì 29 maggio 2012 (15,30 - 18,00 - 21,00)Mercoledì 30 maggio (16,00)Giovedì 31 maggio (15,30 - 18,00 - 20,30)

Cinema DIAMANTELunedì 4 giugno 2012 (18,30 - 21,00)Martedì 5 giugno (16,00 - 18,30 - 21,00)Mercoledì 6 giugno (15,30 - 18,00 - 21,00)Giovedì 7 giugno (16,30 - 19,00 - 21,30)

LE NEVI DEL KILIMANGIAROFILM N. 29

Regia: Robert Guédiguian(Francia, 2011)Interpreti:Ariane Ascaride,Jean-Pierre Darroussin,Gérard Meylan.Genere: Drammatico.Durata: 90'

Il regista: Robert Guédiguian(Marsiglia-Parigi, 1953).“L’ultima estate” (1981), “Kilo sa?” (1985), “Marius eJeannette” (1997), “Lady Ja-ne” (2008).

Il titolo di questo bel film diRobert Guédiguian non ha nul-la a che vedere col raccontoomonimo di Ernest He-mingway e meno che mai colfilm diretto da Henry King nel1952. “Le nevi del Kiliman-giaro” è invece il titolo di unacanzone di Pascal Danel che sipuò ascoltare nel film. Ma so-prattutto esso costituisce unelemento drammaturgicamen-te importante a riguardo dellastruttura narrativa della storia.Si tratta, in altre parole, di unriferimento al regalo che rice-vono Marcel e Marie Claire inoccasione del trentesimo anni-versario del loro matrimonio:un viaggio in Tanzania che, co-me si sa, è dominata dal mon-te Kilimangiaro. E questo re-galo segna il punto di rotturatra la prima e la seconda partedi una situazione personale ecollettiva che è alla base stessadella vicenda. La quale è mol-to semplice ma ricca di risvol-ti sociali e politici, come èsempre accaduto nei film diGuédiguian ambientati, comequesto, a Marsiglia.Marcel è un operaio sindacali-sta che, insieme ad altri dician-nove operai, viene licenziato;Marie Claire, sua moglie, fa labadante di una vecchia signora.Essi hanno un figlio, una figliae tre nipoti, e vivono una vitatranquilla e serena, fino aquando due delinquenti, unodei quali è un giovane operaioanch’egli licenziato, li deruba-no. È questo fatto grave e congravi conseguenze a sconvol-gere quella tranquillità, maanche a mettere in crisi l’ideastessa che Marcel e i suoi ami-

ci sindacalisti avevano dellaclasse operaia e di quella chesi può chiamare la giustiziasociale.Sono passati molti anni dalleloro lotte sindacali e dai risul-tati positivi raggiunti e oggi legiovani generazioni sono benlontane dal potere per usufrui-re di quei vantaggi. In questosenso il giovane che li derubae che era un operaio prima diessere licenziato riesce, pocoprima di essere condannato, amettere in crisi Marcel e a far-gli fare, insieme alla moglie,una scelta umanitaria che con-clude positivamente il film. Ilquale, nel suo sviluppo narra-tivo estremamente lineare -come se si trattasse della sem-plice e persino banale rappre-sentazione di una realtà quoti-diana priva di forti contrasti -riesce ad attirare l’attenzione eil coinvolgimento dello spet-tatore, grazie allo stile di Gué-diguian, privo di ricerche for-mali o di elementi esplicita-mente accattivanti. Anzi, èproprio grazie al suo modo divedere, e di mostrare senzainutili intermediari estetici, larealtà di tutti i giorni e i com-portamenti quotidiani dei sin-goli, che il film è uno dei suoimigliori.

Gianni Rondolino

PROIEZIONE OMAGGIO Il direttivo del Cineforum è lieto di poter offrire ai propri iscritti la proiezione del film

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Martedì 29 - Mercoledì 30 - Giovedì 31 maggio 2012 • Ore 16,00 - 18,30 - 21,00

Regia: Marco Tullio Giordana con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastrandrea, Michela Cescon,Laura Chiatti (Italia, 2012).Genere: Drammatico/Storico. Durata: 129’.

‘Prima di voltare pagina, bisogna leggerla’,dice una didascalia in apertura di ‘Il segretodi Piazza Fontana’, l’enorme tomo di P. Cuc-chiarelli (Ponte alle Grazie) dietro a “Roman-zo di una strage” di Giordana. E rimandiamoa quella lettura per approfondire gli intrica-ti aspetti giudiziari e investigativi del tragi-co evento, di cui il film riepiloga le tappesull‘arco di un triennio e con una scansionea capitoli: l’attentato bombarolo del 12 di-cembre 1969, la pista anarchica delle primeindagini, le occulte trame volte a spianare lavia a un golpe che per fortuna non ci fu, lecollusioni fra membri dell’esercito, servizisegreti ed estremisti di destra, la misteriosa

morte dell’anarchico Pinelli precipitato dauna finestra della Questura, gli attacchi per-secutori di Lotta Continua al commissarioLuigi Calabresi considerato colpevole delladefenestrazione anche se al momento dellacaduta non era neppure nella stanza, fino alsuo assassinio nel maggio 1972.Questi i fatti essenziali, ma un film non è unapagina di storia, ne è l’elaborazione artistica.Allora vediamo che Giordana, pur fedele al-le carte e alla cornice d‘epoca, ha creatoun‘atmosfera cupa di penombre ogni voltache si tratta di covi del potere o di congiura.A dispetto dei ruoli e delle ideologie, ricom-porre la coppia Calabresi-Pinelli non signifi-ca una facile riconciliazione degli opposti: inun cast di ottimi attori, Calabresi/Mastran-drea e Pinelli/Favino (con sullo sfondo il tor-mentato Moro di Gifuni) stanno lì a ricor-darci che, pur in un mondo di menzogne emezze verità, si può tentare di restare uomi-ni integri, degni di questo nome.

Alessandra Levantesi Kezich

ROMANZO DI UNA STRAGE

Martedì 5 - Mercoledì 6 - Giovedì 7 giugno 2012 • Ore 16,00 - 18,30 - 21,00

Regia: Lars Von Trier con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg,Kiefer Sutherland (Danimarca/Francia, 2011).Genere: Drammatico/Fantascienza/Thriller. Durata: 130’.

‘Que’ incisa da Albert Durer nel 1514, è un’a-lata immagine femminile dai chiari capellisciolti, che siede con lo sguardo perso nelvuoto: sullo sfondo, nel cielo illuminato, spic-ca il suo nome, Melancolia. Impersonata daKirsten Dunst, la “Melancholia” del tormenta-to cineasta danese Lars Von Trier è altrettan-to bella, bionda e tristemente chiusa in sestessa. Ma il suo vuoto di valori non è rappre-sentato, come nella stampa cinquecentesca,da inutilizzati strumenti di scienza e alchimia;bensì dal rituale di un ricevimento di nozzeche si svolge nella romantica cornice di un ca-stello svedese. Nel primo capitolo a lei intito-lato la neo sposa Justine approda radiosa allafesta, però nel corso della serata viene risuc-chiata nel buco nero di un’infelicità che nasce

come gesto di rifiuto della cinica, futile so-cietà borghese intorno a lei.Von Trier non teme di farci sapere da subitocome andrà a finire. All‘inizio del film, sullenote dell’Ouverture di ‘Tristano e Isotta’, unprologo ha preannunciato l‘evento apocalit-tico in un susseguirsi di immagini di metafi-sica suggestione. Cosicché lo spettatore, giàedotto può abbandonarsi dentro il vortice diuna conflagrazione cosmica vissuta construggente intimismo dal punto di vista diun minuscolo nucleo familiare. Come qual-cuno ricorderà “Melancholia” è coinvolgen-te e catartico ma è stato penalizzato a Can-nes per le discutibili affermazioni di un regi-sta sofferente, per l’appunto, di depressione.Lontano dalle polemiche resta la qualità as-soluta di un‘opera che - senza spiegazioni epsicologismi - ricompone i fantasmi internidell’autore in una visione di misteriosa bel-lezza iconica, conferendogli una valenzasimbolica e catartica che non può non coin-volgerci tutti.

Alessandra Levantesi Kezich

MELANCHOLIA

D’ESSAI AL CINEMA PINDEMONTEIngresso con biglietto normale. Per chi esibisce la tessera del Cineforum 2011/2012, ingresso 4 euro.

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