Post on 23-Oct-2020
I numerI del comune
RappoRto URbes 2015 Il benessere equo e sostenibile nelle città
L’intero Rapporto e tutte le tavole statistiche sono scaricabili all’indirizzo: http://www.istat.it/urbes2015
a cura dell’Ufficio Statistica e Toponomastica del Comune di Trieste
Capoluogo Provincia
Abitanti* 204.849 235.700
Superficie (km2) 85,11 212,51
Densità (ab. per km2) 2.407,01 1.109,14
* al 1.1.2014
Numero Addetti unità locali
Imprese* 13.348 56.493
Istituzioni non profit* 1.653 3.465
Istituzioni pubbliche* 41 17.522
* al 31.12.2011
Trieste
Comune di Trieste
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IN EVIDENZA
Trieste
Speranza di vita alla nascitaAnno 2013
Fonte: Istat, Indagine sui decessi e sulle cause di morte
75
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Provincia Regione Italia
Maschi Femmine
Tasso di mancata par-tecipazione al lavoro della popolazione in età 15-74 anniAnno 2013
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro
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Provincia Regione Italia
Maschi Femmine
Con il Rapporto UrBes 2015 – il benessere nelle città, il Comune di Trieste in collaborazione con l’Istat presenta i risultati sulle tendenze del Benessere Equo e Sostenibile, analizzati sulla base di oltre 60 indicatori. Questi misurano molteplici aspetti dei domini in cui si articola il concetto di benessere, che ha una connotazione multidimensionale: non si riferisce, infatti, soltanto a lavoro e benessere economico, particolarmente rilevanti in una fase di crisi come questa, ma al complesso della qualità della vita dei cittadini.
La speranza di vita alla nascita rappresenta uno degli indicatori più significativi dello stato di salute di una popolazione. Il valore provinciale, in costante crescita dal 2004 e pari nel 2013 a 79,2 anni per gli uomini e a 83,9 per le donne, è in linea con il trend regionale, ripartizionale e nazionale. La maggior longevità spetta alle donne, anche se negli ultimi anni il divario tra i due sessi è diminuito. Il numero medio di anni di vita risulta, per entrambi i generi, più basso a Trieste rispetto agli altri livelli territoriali.
Tra le cause di morte della popolazione, grande rilevanza assumono i tumori: il tasso standardizzato di mortalità per tumore nella popolazione tra i 20 e i 64 anni, nel 2011, è pari a 10,1 per 10.000 abitanti, superiore al valore regionale, ripartizionale e nazionale.
Nell’ambito dell’istruzione, gli indicatori comunali risultano superiori a quelli regionali, ripartizionali e nazionali sia per la percentuale di persone tra i 25 ed i 64 anni con almeno il diploma superiore, sia per la percentuale di persone tra i 30 e i 34 anni che hanno conseguito il titolo universitario. Anche il dato provinciale relativo al tasso di partecipazione alla scuola dell’infanzia nell’anno scolastico 2012/13, è superiore al valore regionale, del Nord e nazionale. L’analisi dei dati relativi alle persone di 15-29 anni che non lavorano e non studiano (Neet) evidenzia un valore comunale (15,7%) superiore rispetto a quello regionale e ripartizionale. In questo contesto sono le donne ad essere le più svantaggiate in tutti i territori considerati. Il livello comunale di competenza alfabetica e numerica degli studenti (misurata dalle prove Invalsi) delle classi seconde delle scuole superiori è, nell’anno scolastico 2013/2014, più elevato rispetto al dato nazionale.
In riferimento al mercato del lavoro, nel Nord si sono mantenuti, nel 2013, livelli occupazionali superiori alla media, con un tasso di occupazione maschile più elevato di quello femminile e un trend in calo negli ultimi anni. Nella provincia di Trieste risulta occupato il 66,5% delle persone dai 20 ai 64 anni, 6,7 punti percentuali in più della media nazionale; spicca il basso tasso di infortuni mortali sul lavoro, che è circa la metà rispetto agli altri livelli territoriali di confronto. La qualità dell’occupazione di un
Paese è legata anche alla possibilità di conciliare il lavoro retribuito con le attività di cura familiare. L’indicatore, misurato mediante il rapporto tra il tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età prescolare e delle donne senza figli, nel comune di Trieste è migliore rispetto ai contesti territoriali più ampi. Il tasso di mancata partecipazione al lavoro della popolazione in età 15-74 anni, a livello provinciale, registra invece un trend di costante crescita dal 2008 al 2013, passando dall’8,1% al 13,5%.
Nel 2012, il reddito disponibile pro capite delle famiglie nella provincia di Trieste è pari a 23.292 euro; questo valore, in crescita tra il 2009 e il 2011, è risultato in calo nel 2012. La
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IN EVIDENZA
Trieste
Reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatriciAnno 2012
Fonte: Istituto Tagliacarne
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Provincia Regione Ripartizione Italia
percentuale di contribuenti con dichiarazioni inferiori ai 10.000 euro di reddito, che nel comune di Trieste risulta essere del 25,9% nel 2012, è comunque inferiore al resto dei livelli territoriali. Anche le sofferenze bancarie delle famiglie, sebbene in continua crescita dal 2011 e pari nel 2013 al 2,7% degli impieghi, sono migliori rispetto al dato regionale (3,6%), ripartizionale (5,1%) e nazionale (5,6%). L’analisi dei dati censuari ha evidenziato che la percentuale di persone che vivono in famiglie dove
nessun componente lavora o percepisce una pensione da lavoro a Trieste era pari, nel 2011, al 4,9%, valore superiore al corrispondente dato provinciale e regionale ma inferiore a quello nazionale (6,7%).
La sfera delle relazioni sociali si caratterizza per la crescita significativa del settore non profit, nel quale hanno un ruolo rilevante le attività di volontariato, le finalità di tipo solidaristico e il coinvolgimento di soggetti svantaggiati. La presenza di tali istituzioni nel comune di Trieste è aumentata in modo rilevante tra il censimento del 2001 e quello del 2011, passando da 61,6 a 81,8 per 10.000 abitanti, così come il numero di volontari. Aumentato, dal 2001, anche il numero di cooperative sociali e i relativi lavoratori retribuiti; tali tendenze risultano fortemente coerenti con la dinamica di questi fenomeni nell’intero Paese.
Dall’analisi dei dati riguardanti il rapporto dei cittadini con la politica e le istituzioni emerge un significativo calo della partecipazione elettorale dei cittadini; nell’ultima elezione comunale del 2011 si registra infatti, una marcata riduzione nella percentuale dei votanti sugli aventi diritto rispetto alle precedenti elezioni, passando dal 74,5% al 56,7%, con un calo leggermente più accentuato per il genere maschile. Ancora molto bassa a Trieste, molto più che a livello nazionale e di ripartizione geografica, la percentuale di donne presenti nel Consiglio Comunale; più alta invece la loro presenza nella Giunta Comunale. L’età media dei consiglieri comunali e degli assessori comunali è superiore alla media nazionale e di ripartizione. Il Censimento delle Istituzioni pubbliche ha evidenziato che a Trieste il 56,3% di queste ha effettuato almeno una forma di rendicontazione sociale. Con riferimento alla giustizia, l’ultimo dato disponibile a livello provinciale relativo al numero di giorni di giacenza media dei procedimenti civili di cognizione ordinaria di primo grado indica una situazione nettamente migliorata rispetto agli anni precedenti.
Sulla riduzione del livello di fiducia dei cittadini nelle istituzioni possono incidere anche la percezione ed il giudizio su vari aspetti inerenti al contesto in cui si vive, come ad esempio la sicurezza e la qualità dei servizi offerti. Tra gli indicatori riguardanti la misura della sicurezza, ad eccezione del tasso di omicidi - in miglioramento rispetto al 2011 ed inferiore rispetto a quello regionale, del Nord e nazionale - si registra, sia per la provincia di Trieste che per gli altri livelli territoriali, un trend di crescita per il tasso dei furti nelle abitazioni, dei borseggi e delle rapine.
Tra gli aspetti più significativi inerenti alla dimensione della qualità dei servizi si evidenziano, a livello comunale, la disponibilità di aree pedonali, pari nel 2012 a 45,7 m2 per 100 abitanti (12,3 metri quadrati in più rispetto al dato medio nazionale) e , a livello provinciale, la disponibilità di trasporto pubblico locale (misurata in posti-km per abitante), che supera la dotazione media italiana. Sul fronte dell’infomobilità, il comune di Trieste è in media con gli altri principali comuni italiani; i servizi offerti comprendono semafori “intelligenti”, display informativi in strada, paline elettroniche alle fermate urbane del bus e siti internet con informazioni su orari e linee dei mezzi di trasporto pubblico. Penalizzante invece il confronto territoriale in merito alla percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata rispetto al totale dei rifiuti urbani prodotti, sebbene il trend della raccolta differenziata sia in continua crescita
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IN EVIDENZA
Trieste
Famiglie con connes-sione Internet a banda larga (per 100 famiglie)Anno 2011
Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quoti-diana“
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Comune Provincia Regione Ripartizione Italia
dal 2004 al 2012. Non delle migliori nemmeno la situazione in riferimento alla qualità delle strutture scolastiche, misurata tramite l’incidenza delle scuole elementari e secondarie di primo grado con percorsi accessibili interni ed esterni, che nella provincia di Trieste risulta essere di 7,9 punti percentuali inferiore rispetto al dato regionale. L’incidentalità stradale è in costante calo dal 2004, anche se superiore ai corrispondenti valori regionali e nazionali; il dato negativo nel comune riguarda il numero di pedoni vittime di incidenti stradali, più del doppio del dato regionale e quasi quattro volte quello nazionale e di ripartizione geografica.
Nella città di Trieste la densità di aree verdi e parchi urbani di notevole interesse storico o artistico è pari a 5 m2 ogni 100 m2 di superficie di centro abitato, una quota alta rispetto a quanto rilevato per l’insieme dei comuni capoluogo di provincia. Il tessuto urbano storico è caratterizzato da una elevata percentuale (71,4%) di edifici in buono o ottimo stato: si tratta di un valore superiore di 1,8 punti percentuali rispetto a quello regionale, di ben 6 rispetto a quello del Nord e di 9,6 rispetto al dato medio nazionale. Buona la situazione comunale anche in riferimento alla dotazione di risorse del patrimonio culturale quali musei, siti archeologici e monumenti e la relativa utenza, che nel 2011 è stata di 1.944,9 visitatori per 100 abitanti rispetto ai 404,7 visitatori in regione. Tale valore è dovuto fondamentalmente al forte richiamo turistico di alcuni siti, come il Castello di Miramare. Al contrario, per quanto riguarda il numero di biblioteche pubbliche e di utenti, il comune di Trieste risulta nel 2012 in una posizione di svantaggio.
Gli indicatori utilizzati per descrivere aspetti più strettamente attinenti alle condizioni ambientali indicano una buona situazione per il comune relativamente a qualità dell’aria, inquinamento acustico, incidenza di aree di verde urbano e di aree naturali protette. Per quanto concerne la qualità dell’aria, uno degli indicatori più utilizzati è rappresentato dagli sforamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10. L’ultimo dato disponibile evidenzia 17 giorni di sforamento ma il trend è in deciso calo dal 2011. Buona l’incidenza sul territorio delle
aree di verde urbano e delle aree naturali protette, che nel 2013 risulta essere del 41,0 % a fronte del 18,2% nazionale. La disponibilità di verde urbano per abitante è in linea con la media nazionale; al contrario, la superficie destinata agli orti urbani è di ridotta entità. Considerando la qualità del parco veicolare, il numero di autovetture in circolazione rientranti nelle classi euro 0-3 presenta un trend in calo dal 2009 al 2013 e un valore notevolmente inferiore al dato nazionale e regionale. La dispersione di rete di acqua potabile presenta invece nel 2012 un valore superiore rispetto a quello del Nord e dell’Italia. Gli impianti di teleriscaldamento sono tuttora assenti nel territorio comunale.
Per concludere, è importante considerare l’ambito della ricerca e innovazione, che costituisce una determinante indiretta del benessere con una rilevante valenza per uno sviluppo sostenibile e durevole. Si evidenzia che il numero dei brevetti registrati risulta ancora basso, con un indicatore che ha presentato in provincia di Trieste, nel 2009, un valore pari a 40,9 casi per milione di abitanti, dimezzato in confronto al dato del 2006. Anche la comparazione con il valore regionale, ripartizionale e nazionale risulta
penalizzante. Buona invece la posizione del comune sia in riferimento alla specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza sia alla percentuale di famiglie con connessione internet a banda larga.
Raccolta differenziata dei rifiuti urbani (per-centuale sul totale dei rifiuti urbani raccolti)Anno 2013
Fonte: Istat, elaborazione su dati Ispra
0
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Provincia Regione Ripartizione Italia
5
Approfondimenti
I REDDITI DICHIARATI DAI CITTADINI DI TRIESTE L’ufficio statistica del Comune di Trieste analizza da due anni i dati desunti dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche dichiarati nel comune. Relativamente a quelle presentate nel 2013 per l’anno d’imposta 2012, dall’analisi emergono interessanti osservazioni sulla distribuzione territoriale dei redditi, sia in un’ottica di genere che tenendo conto dell’aspetto generazionale e della cittadinanza. Nel 2012 a Trieste sono stati dichiarati quasi 3,4 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef e pagati circa 715 milioni di euro di imposta netta da parte dei domiciliati fiscalmente, per un reddito imponibile medio per ogni contribuente pari a 21.795 euro (tenendo conto di tutti i contribuenti, anche di coloro che non pagano imposta). La percentuale di contribuenti che paga un’imposta è pari all’83%.Il reddito imponibile mediano, ovvero il valore di reddito che divide esattamente a metà la distribuzione statistica di frequenza i cui valori sono disposti in ordine crescente (il 50% dei contribuenti si posiziona sopra tale soglia e il 50% sotto), risulta invece pari a 18.641 euro. L’87,3% delle persone fisiche che hanno presentato un modello di dichiarazione non supera 35.000 euro di reddito imponibile dichiarato mentre il 38,7% non raggiunge 15.000 euro.In termini di genere, il numero di contribuenti di sesso femminile è superiore a quello di sesso maschile (rispettivamente 79.402 e 76.367). Il reddito imponibile medio dichiarato dagli uomini (pari a 26.429 euro) risulta superare del 52% quello delle donne (17.339 euro) analogamente a quanto accaduto nell’anno d’imposta 2011, ma in tutte le fasce d’età è diminuita la differenza percentuale tra i valori medi dei due generi.Le persone anziane presentano gran parte delle dichiarazioni: i contribuenti con più di 60 anni rappresentano nel 2012 il 43% del totale ed il reddito imponibile da esse dichiarato il 42,3% dell’ammontare complessivo.
Interessante il dato sui contribuenti residenti stranieri: il 6,3% dei contribuenti maschi è straniero, il 4,9% delle contribuenti è straniera. Per entrambi i generi al crescere dell’età cala la percentuale di stranieri sul totale dei contribuenti (quella più alta si rileva nella classe 25-29 anni). Il reddito imponibile medio dichiarato dai residenti italiani è sempre superiore a
Trieste
2.586
3.275
4.242
6.015
6.906
7.252
6.239
5.515
5.800
6.185
6.708
5.825
5.138
7.716
3.152
3.911
4.815
6.555
7.534
7.890
6.947
5.989
5.999
6.096
6.283
4.764
3.374
3.058
14.000 10.000 6.000 2.000 2.000 6.000 10.000 14.000
fino a 24
25 - 29
30 - 34
35 - 39
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45 - 49
50 - 54
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60 - 64
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80 - 84
85 e oltre
Maschi Femmine
Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche nel comune di Trieste, per sesso ed età del dichiaranteAnno 2012.
6
Approfondimenti
Trieste
quello degli stranieri con differenze più marcate al crescere dell’età. Poiché per la maggioranza della popolazione l’unità di riferimento per valutare il reale grado di benessere socio-economico non è il singolo individuo ma la famiglia di appartenenza, lo studio analizza, oltre ai redditi del singolo, anche quelli dichiarati dai nuclei familiari, all’interno dei quali si combinano i redditi percepiti da più componenti. Dall’analisi dei dati relativi al reddito medio equivalente pro capite per numero di componenti, ottenuti tramite l’utilizzo di una scala di equivalenza*, le famiglie che presentano migliori condizioni socio-economiche sono quelle composte da due o tre persone, seguite da quelle unipersonali. Effettuando invece l’analisi per tipologia familiare, si rileva che le famiglie che stanno meglio sono quelle costituite da coppie (coniugi o conviventi) senza figli e da padri singoli con un figlio. Le condizioni meno favorevoli si riscontrano invece per le donne singole con uno o due figli1.
1. Usualmente il reddito medio familiare pro capite viene ricalcolato utilizzando delle scale in forma di reddito equivalente. Per reddito equivalente si intende il reddito familiare diviso per un parametro di scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala derivanti dalla convivenza; il reddito così ottenuto è tale da permettere il confronto tra individui che vivono in famiglie diverse per composizione e numero di componenti. La scala utilizzata nel presente studio è quella OCSE semplificata (coefficiente=1 per il capofamiglia e =0,5 per ogni altro componente).
0
5.000
10.000
15.000
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Solo
Sola
Copp
ie
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n 1 f
iglio
Copp
ie co
n 2 f
igli
Copp
ie co
n 3 f
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Padr
e con
1 fig
lio
Padr
e con
2 fig
li
Mad
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n 1 f
iglio
Mad
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n 2 f
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10.000
20.000
30.000
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fino a
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84 85+
Maschi Femmine
Reddito imponibile medio ai fini dell’Irpef per età e sesso (in euro). Anno 2012.
Reddito imponibile medio ai fini dell’Irpef (in euro). Maschi residenti. Anno 2012.
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Italiane Straniere
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60 e
oltre
Italiani Stranieri
Reddito imponibile medio ai fini dell’Irpef (in euro). Femmine residenti. Anno 2012
Reddito medio equivalente per tipologia (in euro). Anno 2012.
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Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE (PER 10.000 NATI VIVI)
SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA – FEMMINE (NUMERO MEDIO DI ANNI)
SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA – MASCHI(NUMERO MEDIO DI ANNI)
0
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 201174
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80
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84
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201374
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER DEMENZE E MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO (PER 10.000 PERSONE DI 65 ANNI E PIÙ)
TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER TUMORE (PER 10.000 PERSONE DI 20-64)
TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER ACCIDENTI DI TRASPORTO (PER 10.000 PERSONE DI 15-34)
0
5
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2006 2007 2008 2009 2010 20110
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2006 2007 2008 2009 2010 20110,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2006 2007 2008 2009 2010 2011
PERSONE CHE HANNO CONSEGUITO UN TITOLO UNIVERSITARIO (PER 100 PERSONE DI 30-34 ANNI)
PERSONE CON ALMENO IL DIPLOMA SUPERIORE (PER 100 PERSONE DI 25-64 ANNI)
PARTECIPAZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA (PER 100 BAMBINI DI 4-5 ANNI)
0
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2001 20110
10
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2001 201193,0
93,5
94,0
94,5
95,0
95,5
96,0
96,5
97,0
2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13
LIVELLO DI COMPETENZA ALFABETICA DEGLI STUDENTI (*). ANNO SCOLASTICO 2011/2012 (PUNTEGGIO MEDIO)
GIOVANI CHE NON LAVORANO E NON STUDIANO (NEET) (PER 100 PERSONE DI 15-29 ANNI)
USCITA PRECOCE DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (PER 100 PERSONE DI 18-24 ANNI)
180
185
190
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200
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Comune Provincia Regione Italia0
5
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2001 20110
5
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15
20
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2001 2011
8
Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO (PER 100 FORZE DI LAVORO E PARTE DELLE FORZE DI LAVORO POTENZIALI)
TASSO DI OCCUPAZIONE 20-64 ANNI (PER 100 PERSONE DI 20-64 ANNI)
LIVELLO DI COMPETENZA NUMERICA DEGLI STUDENTI (*). ANNO SCOLASTICO 2011/2012 (PUNTEGGIO MEDIO)
0
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201354
56
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72
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013180
185
190
195
200
205
210
215
Comune Provincia Regione Italia
REDDITO DISPONIBILE PRO CAPITE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI (IN EURO)
RAPPORTO TRA TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE DI 25-49 ANNI CON FIGLI IN ETÀ PRESCOLARE E DELLE DONNE SENZA FIGLI (*) ANNO 2011 (PER 100)
TASSO DI INFORTUNI MORTALI (PER 100.000 OCCUPATI)
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
20.000
22.000
24.000
26.000
2009 2010 2011 201275
80
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Comune Provincia Regione Italia0
1
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3
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2010 2011 2012
INCIDENZA DI PERSONE CHE VIVONO IN FAMIGLIE SENZA OCCUPATI (*) ANNO 2011 (PER 100 CHE VIVONO IN FAMIGLIE CON ALMENO UN COMPONENTE DI 18-59 ANNI)
INDICE DI QUALITÀ DELL’ABITAZIONE (*) ANNO 2011 (PER 100.000 ABITANTI)
CONTRIBUENTI IRPEF CON MENO DI 10 MILA EURO (*) ANNO 2012 (PER 100)
0
1
2
3
4
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7
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Comune Provincia Regione Italia0
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Comune Provincia Regione Italia0
5
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15
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25
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35
Comune Provincia Regione Italia
ISTITUZIONI NON PROFIT (PER 10.000 ABITANTI)VOLONTARI DELLE UNITÀ LOCALI DELLE ISTITUZIONI NON PROFIT (PER 10.000 ABITANTI)
SOFFERENZE BANCARIE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI (PER 100 IMPIEGHI DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI)
0
20
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2001 20110
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1.400
1.600
2001 20110
1
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6
2011 2012 2013
9
Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
PARTECIPAZIONE ELETTORALE (PER 100 AVENTI DIRITTO)
LAVORATORI RETRIBUITI DELLE UNITÀ LOCALI DELLE COOPERATIVE SOCIALI (PER 10.000 ABITANTI)
COOPERATIVE SOCIALI (PER 10.000 ABITANTI)
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ETÀ MEDIA DEI CONSIGLIERI COMUNALI (ANNI)DONNE NEGLI ORGANI DECISIONALI (PER 100 ASSESSORI)
DONNE NEI CONSIGLI COMUNALI (PER 100 ELETTI)
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
LUNGHEZZA DEI PROCEDIMENTI CIVILI (IN GIORNI)
ISTITUZIONI PUBBLICHE CHE HANNO EFFETTUATO ALMENO UNA FORMA DI RENDICONTAZIONE SOCIALE (*) ANNO 2011 (PER 100)
ETÀ MEDIA DEGLI ASSESSORI COMUNALI (ANNI)
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TASSO DI FURTI CON DESTREZZA (PER 100.000 ABITANTI)
TASSO DI FURTI IN ABITAZIONE (PER 100.000 ABITANTI)
TASSO DI OMICIDI (PER 100.000 ABITANTI)
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2009 2010 2011 2012
10
Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
NUMERO DI MUSEI, GALLERIE, SITI ARCHEOLOGICI E MONUMENTI (*) ANNO 2011 (PER 100.000 ABITANTI)
NUMERO DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE COMUNALI E PROVINCIALI (*) ANNO 2012 (PER 100.000 ABITANTI)
TASSO DI RAPINE (PER 100.000 ABITANTI)
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2009 2010 2011 2012
DENSITÀ DI VERDE STORICO E PARCHI URBANI DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (PER 100 M2 DI SUPERFICIE DEI CENTRI ABITATI DEI CAPOLUOGHI)
VISITATORI DI MUSEI, GALLERIE, SITI ARCHEOLOGICI E MONUMENTI (*) ANNO 2011 (PER 100 ABITANTI)
UTENTI DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE COMUNALI E PROVINCIALI (*) ANNO 2012 (PER 100 ABITANTI)
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Comune Provincia Regione Italia
QUALITÀ DELL’ARIA URBANA (NUMERO DI SUPERAMENTI DEL VALORE LIMITE GIORNALIERO DI PM10)
DISPERSIONE DI RETE DI ACQUA POTABILE (*) ANNO 2012 (PERCENTUALE SUL TOTALE ACQUA IMMESSA)
CONSISTENZA DEL TESSUTO URBANO STORICO (*) ANNO 2001 (EDIFICI ABITATI IN OTTIMO/BUONO STATO PER 100 EDIFICI COSTRUITI PRIMA DEL 1919)
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Comune Provincia Regione Italia
DENSITÀ TOTALE DI AREE VERDI (*) ANNO 2013 (PERCENTUALE SULLA SUPERFICE COMUNALE)
DISPONIBILITÀ DI VERDE URBANO (METRI QUADRATI PER ABITANTE)
INQUINAMENTO ACUSTICO (SUPERAMENTI DEI LIMITI PER 100.000 ABITANTI)
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Comune Provincia Regione Italia05
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11
Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
AUTOVETTURE CIRCOLANTI CON STANDARD DI EMISSIONI INFERIORI ALLA CLASSE EURO 4 (PER 1.000 ABITANTI)
TELERISCALDAMENTO (M3 PER 100 ABITANTI)ORTI URBANI (*) ANNO 2013 (M2 PER 100 ABITANTI)
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Comune Provincia Regione Italia
FAMIGLIE CON CONNESSIONE INTERNET A BANDA LARGA (*) ANNO 2011 (PER 100 FAMIGLIE)
SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA NEI SETTORI AD ALTA INTENSITÀ DI CONOSCENZA TECNOLOGICA (PER 100 OCCUPATI)
PROPENSIONE ALLA BREVETTAZIONE (PER MILIONE DI ABITANTI)
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Comune Provincia Regione Italia0
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CONFERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI IN DISCARICA (PERCENTUALE SUL TOTALE DEI RIFIUTI URBANI)
SCUOLE ELEMENTARI E SECONDARIE DI PRIMO GRADO CON PERCORSI ACCESSIBILI INTERNI ED ESTERNI (*) ANNO 2013 (PER 100 SCUOLE)
PRESA IN CARICO DELL'UTENZA PER I SERVIZI COMUNALI PER L'INFANZIA (PER 100 BAMBINI DI 0-2 ANNI)
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
DENSITÀ DELLE RETI URBANE DI TPL (POSTI-KM PER ABITANTE)
TEMPO DEDICATO ALLA MOBILITÀ (*) ANNO 2011 (IN MINUTI)
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI (PERCENTUALE SUL TOTALE DEI RIFIUTI URBANI RACCOLTI)
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Comune
Provincia
Regione
Italia
LEGENDA
Serie Storiche degli indicatori urBeS
(*) Indicatori per i quali manca la serie storica
Trieste
SERVIZI DI INFO-MOBILITÀ (*) ANNO 2012 (NUMERO DI SISTEMI)
DISPONIBILITÀ DI AREE PEDONALI (M2 PER 100 ABITANTI)
DENSITÀ DELLE PISTE CICLABILI (PER 100 KM2 DI SUPERFICIE COMUNALE)
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2008 2009 2010 2011 2012 2013
TASSO DI MORTALITÀ DEI PEDONI (PER 100.000 ABITANTI)
TASSO DI INCIDENTALITÀ STRADALE (PER 100.000 ABITANTI)
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