27agosto2017 - Toscana Film Commission

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Si gira in Toscana

27/08/2017 p. IX "Ciak" per i film di Sky e di KonchalovskyTirreno MassaCarrara

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27/08/2017 p. XIV Al via le riprese del cortometraggio contro il bullismoTirreno PontederaEmpoli

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27/08/2017 p. 21 DON MILANI Barbiana '65 ciak si gira Alessandra DeLuca

Avvenire 3

27/08/2017 p. 1 L'Argentario set del bunga-bunga Ivana AgostiniTirreno Estate 6

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DOMANI A CARRARA E IN VERSILIA

"Ciak" per i film di Sky e di KonchalovskyI CARRARA

Domani il territorio apuo-versi-liese inizierà ad ospitare le ripre-se dei due film dedicati a Miche-langelo. Alle cave di Torano, ne-gli autentici luoghi in cui l'arti-sta trovò la materia prima idealeper realizzare i suoi capolavori,farà tappa la troupe del registaEmanuele Imbucci, che, già allavoro da fine luglio, sta realiz-zando "Michelangelo - Infinito",una pellicola prodotta da Magni-tudo film per Sky, in cui Miche-langelo è interpretato dall'attorepalermitano Enrico Lo Verso,53 anni, noto al grande pubblicoper aver recitato in film quali "Illadro di bambini" (1992), "Lame-rica" (1994) di Gianni Amelio e"Hannibal" (2001) di RidleyScott. Ivano Marescotti sarà in-vece Giorgio Vasari, autore dellecelebri "Vite" di artisti. Al film diImbucci collaboreranno artigia-ni e maestranze locali, comeDiego Zampolini della Coopera-tiva scultori Carrara, che ha ri-prodotto diverse opere di Miche-langelo, tra cui la Testa di Fau-no, uno dei lavori giovanili delMaestro. Lo stesso giorno, sulversante versiliese, avrà inveceluogo il primo ciak di "Il Pecca-to. Una visione", l'altra pellicoladedicata a Buonarroti, che il re-gista russo Andrej Konchalov-

sy, vincitore di tre Leoni d'argen-to a Venezia, inizierà a girare sulmonte Altissimo di Seravezza, al-la cava Mossa, il ravaneto dellaCabina nera e le cave Cervaiole,con metà cast composto da atto-ri -cavatori provenienti da Carra-ra. La nostra città, però, farà daset per una sola scena del film,che sarà girata tra fine settem-bre ed i primi di ottobre. Le ri-prese interesseranno anche Fo-sdinovo, Massa, Firenze, Arez-zo, Montepulciano, Bagno a Ri-poli, Pienza, Monte Sansovino,Tarquinia, Caprarola e Roma.Nel film di Konchalovsy, una co-produzione russo-italiana, Mi-chelangelo sarà interpretato daAlberto Testone, 54 anni, odon-

Enrico Lo Verso

totecnico della borgata romanadi Fidene, che è riuscito a coro-nare il sogno di diventare attoregrazie ad una somiglianza im-pressionante con Pier Paolo Pa-solini, da lui impersonato piùvolte a teatro e al cinema. Massi-mo De Francovich vestirà inve-ce i panni di papa Giulio II edUmberto Orsini quelli del mar-chese Malaspina, famiglia nobi-liare a cui Michelangelo fu assailegato, avendo ricevuto amiciziae protezione da Alberico, signo-re di Massa e molti benefici daLorenzo, signore di Fosdinovo.Le riprese di "Il peccato", dun-que, si svolgeranno anche nel ca-stello e nella piazza di quest'ulti-mo comune. (d.c.)

Quando nei 151,il Macstro a Carraraacquistava i marmi

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0Foto di gruppo dei protagonisti dei cortometraggio

Al via le ripresedel cortometraggiocontro il bullismo11 EMPOLI

Mattinata di riprese, quelladi ieri, del cortometraggiosulla storia della bambina vit-tima per anni dei bulli. Unaserie di ciak nell'ex zuccheri-ficio a Fontanelle che riper-corrono una triste vicendache si è svolta anni fa in unascuola elementare di Empo-li. "Muro, la storia di Lisa", èun progetto contro il bulli-smo associato a un nome difantasia, ma la storia è tre-mendamente vera.

Derisioni, insulti, violenzesopportate per anni con ilcoinvolgimento della fami-glia e della scuola e un allar-me sociale che non accennaa finire. E che praticamenteogni giorno salta alla ribaltadelle cronache. Per questol'associazione culturale"Punti di vista" ha voluto rea-lizzare questo progetto di cuiil cortometraggio con l'attri-ce Elda Alvigini , nota peraver recitato in numerose fic-tion di rilievo per il grandepubblico televisivo (Un me-dico in famiglia, Commesse,I Cesaroni), ma anche in filmcome Manuale d'amore, èrappresenta uno degli ele-menti più importanti persensibilizzare l'opinionepubblica e i giovani rispettoa un problema molto impor-tante.

ILIUn momento delle riprese

Regista del film girato nel-la località empolese di Fonta-nelle è Costantino Maiani,mentre l'autrice del testo sucui si basa il racconto è di Isa-bella Vezzosi . Un testo a cuiha lavorato anche la regista eattrice Silvia Rabiti . Il lavorosvolto ieri mattina nell'exzuccherificio sarà proiettatoin anteprima al teatro Cestel-lo di Firenze dov'è in pro-gramma lo spettacolo teatra-le legato al progetto dell'asso-ciazione culturale "Punti divista" che comprende spetta-coli serali per adulti, ma an-che il coinvolgimento dellescuole con laboratori e la rea-lizzazione di corti cinemato-grafici che andranno a com-porre un film vero e proprio.

Il corto girato allo zuccheri-ficio completerà lo spettaco-lo in teatro a Firenze.

superpa ter. N, il 0ealcm 20mila spettatori

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DON MILANBarbiana '65ciak si gira

ALESSANDRA DE LUCA

n piccolo tesoro dicelluloide sbucatodal passato, inte-gralmente recupera-to e restaurato, di-venta l'occasione perfar riemergere con

forza l'attualità del messaggio didon Lorenzo Milani, protagonistainsieme agli allievi della sua scuoladi un filmato girato nel dicembre del1965 a Barbiana da Angelo D'Ales-sandro, regista, autore televisivo, do-cumentarista e docente di regia al Cen-tro Sperimentale. Ritrovate dal figlio A-lessandro dopo la morte del padre, quel-le sequenze, le uniche esistenti in cuidon Milani davanti alla macchina dapresa racconta, legge, parla, spiega, so-no il cuore del documentario Barbiana65 - La lezione di don Lorenzo Milani, inprogramma al Festival di Venezia il pros-simo 1° settembre, coprodotto distri-buito da Istituto Luce a 50 anni dallamorte del Priore.Lo vediamo impegnato insieme ai suoi ra-gazzi in alcuni momenti significativi del-la scuola di Barbiana come la scrittura col-lettiva, la lettura dei giornali, il lavoro ma-nuale e la Messa, che don Milani sull'alta-re celebrò "per finta", per la macchina dapresa. Fino a quel momento il Priore ave-va detto di no a tutti i cineasti che gli ave-

vano chiesto di mettersi in scena. D'Ales-sandro, arrivato a Barbiana per un'inchie-sta sull'obiezione di coscienza, tema af-frontato da don Milani in quella Lettera aicappellani militari che gli aveva procura-to un'incriminazione per apologia di rea-to, rimase molto colpito dalla realtà che sitrovò di fronte.Superati una serie di "esami", fu invitatoa filmare le lezioni. Forse perché sentiva lamorte vicina e desiderava lasciare una te-stimonianza ai suoi giovani, don Milani,contro ogni sua abitudine, accettò di di-ventare protagonista. Legge la sua Letteraai Giudici, il testo scritto per difendersidalle accuse nel processo che lo attende-va a Roma, parla di una vita dedicata aipoveri, agli analfabeti che non sono capa-ci di leggere il Vangelo, a quelli che sonolontani dalla Chiesa. Parla di una scuolache deve allenare alla vita, alla libertà, al-la dignità, alla legalità. Parla di educazio-ne e conoscenza capaci di formare citta-dini consapevoli, di sciopero e voto comearmi nobili e incruente. Invita a seguire lavoce scomoda della propria coscienza, aimparare le parole per conoscere la Paro-la, a fare proprio il motto americano I ca-re contro il me ne frego fascista. Individuanel dubbio la via maestra per la ricerca del-la verità, definisce l'obbedienza non unavirtù, ma la più subdola delle tentazioni.Intorno a queste preziose immagini del1965, 40 minuti in bianco e nero, Alessan-dro D'Alessandro, fotografo, regista e au-tore di numerosi programmi per la Rai,sceneggiatore e regista di cortometraggi edocumentari, sviluppa il racconto attra-verso le testimonianze di Adele Corradi,l'insegnante che ha vissuto l'esperienza diBarbiana con don Lorenzo, BeniaminoDeidda, ex Procuratore Generale di Firen-

AnteprimaAlla metà degli anniSessanta il registaD'Alessandro salì

alla scuola del Prioreche, a sorpresa, gliconcesse di filmare

Ora le immaginivengono ripropostecon le testimonianze

di Adele Corradi,Deidda e don Ciotti

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ze che dopo la morte di don Milaniha continuato a insegnare ai ragaz-zi della scuola di Barbiana, e don Lui-gi Ciotti.«Scuola, Costituzione evangelo sonoi tre pilastri su cui si sviluppa il pen-siero milaniano» dice il regista, cheaveva visto per la prima volta il do-cumentario di suo padre nel 1980, du-rante un convegno sull'immagine ci-nematografica e televisiva di don Mi-lani. «In quell'occasione mio padre si

era deciso a riordinare il materiale giratonel 1965, per lo più inedito. Nel 1967, an-

no della morte di don Milani, propose ildocumentario alla Rai, ma i tempi non e-rano maturi. Pochi minuti erano stati con-cessi nel 1971 al rotocalco Rai Boomerang,alcune immagini sono state anche inde-bitamente usate negli anni successivi datanti programmi televisivi che hanno fini-to per decontestualizzare e tradire il mes-

II registaAngelo D'Alessandro

durante le ripresedei docufilm "Barbiana '65"

saggio di don Milani. Il supporto in pelli-cola sembrava perduto, io vivevo negli Sta-ti Uniti e non me ne sono occupato fino aqualche anno fa. Mio padre parlava spes-so di quell'esperienza che lo aveva profon-damente segnato. Aveva una formazionecattolica, per la Rai aveva realizzato pro-grammi come Vangelo vivo e per Cristia-nesimo e civiltà dell'uomo aveva intervi-stato a lungo Pasolini, sostenendone quel-la spiritualità che dava fastidio alla sini-stra. Impegno civile e diritti umani sonosempre stati al centro del suo lavoro».«A Barbiana - prosegue D'Alessandro -mio padre era salito portando con sé Tra-gedia nella miniera di Pabst e Ombre ros-se di Ford che intendeva mostrare ai ra-gazzi. Con l'arrivo della corrente elettricadon Milani si era procurato un proiettore16 mm con cui analizzare i film insieme aisuoi studenti. La Corradi ci ha raccontatoche avrebbe voluto fare lo stesso con i pro-grammi televisivi, ma quelli non poteva-no essere fermati e studiati, per cui vi ri-nunciò. La sua lezione sulla parola che u-nisce è straordinariamente attuale. DonCiotti, in un momento dell'intervista chenon siamo riusciti a montare, parla di unanalfabetismo di ritorno che oggi vedeprotagonisti i cosiddetti eremiti digitali».Alle immagini girate dal padre Angelo,D'Alessandro, aggiunge alcune registra-zioni audio depositate alla FondazioneGiovanni XXIII e gli 8mm. realizzati da A-gostino Ammannati, che testimoniano lavita nella scuola. L'unico allievo che nel1965 non volle farsi riprendere era Miche-le Gesualdi, ora presidente della Fonda-zione don Lorenzo Milani. In chiusura deldocumentario arrivano anche le immagi-ni di Papa Francesco che fa visita alla tom-ba di don Milani, sepolto con i paramen-ti sacri e gli scarponi, per unire idealmen-te cielo e terra.

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L'Argentario setdel bunga bungaArriva Sorrentino per girare il film su Berlusconidi IVANAAGOSTINI

Argentario sarà la Sar-degna. E una delle tan -te, magnifiche ville del-

la vipposa località toscana saràVilla Certosa . Si, proprio la fa-mosa magione berlusconianain Sardegna , teatro di moltedelle avventurose e chiacchie-rate vicende dell'ultimo perio-do del Cavaliere come pre-mier. Questa traslazione suc-cederà fra pochi giorni per ilset di " Loro " il nuovo film diPaolo Sorrentino incentratoproprio sul Silvio Berlusconidell'epopea del bunga-bunga.

Il regista partenopeo , vinci-tore del premio Oscar per "Lagrande bellezza", ha appenaterminato la prima parte delleriprese a Roma. Ora l'interatroupe cinematografica di cuifanno parte Toni Servillo cheinterpreta il Cavaliere e Riccar-do Scamarcio nei panni delprocacciatore di avvenenti fan-ciulle , Gianpaolo Tarantini, ar-riverà all 'Argentario. Sarannocirca 200 persone fra attori,tecnici e staff. Erano attesi giànei giorni scorsi ma le ripresenellaa Capitale si sono prolun-gate più del previsto , e quindil'arrivo in Costa d 'Argento èslittato di qualche giorno.

La maxi troupe alloggerà,smistata , in varie strutturedell'Argentario e della zona diOrbetello. Top secret il giornoesatto del loro arrivo. Le strut-ture ricettive mantengono ilpiù stretto riserbo garantendoal regista , agli attori e a tutti glialtri componenti del cast e del-la troupe la privacy più assolu-ta. «Quando arrivano è notiziariservata», rispondono dai varihotel dove abbiamo cercatoconferme. Le riprese dovreb-bero però iniziare la prossimasettimana e protrarsi fino a cir-ca metà settembre . All'Argen-tario, Sorrentino , che ha trin-cerato tutti nel silenzio , girerà

le scene in cui si riprodurran-no le feste e i festini della villache Berlusconi ha in Sarde-gna. Fra queste potrebbe an-che esserci quella celeberrimadel presidente russo Putin edel suo "lettone".

Trovare una dimora che po-tesse riprodurre la residenzadell'ex presidente del consi-glio non è stato facile. Sembrache la scelta alla fine sia cadutasulla collina vip di Ansedonia,dove trascorrono le vacanze,fra gli altri, Maurizio Costanzoe Maria De Filippi. Le ville po-trebbero però essere anche al-tre, scelte sempre nella zonafra Orbetello e l'Argentario.

Sorrentino racconterà unBerlusconi che, secondo le pa-role del regista, incarna il pro-totipo dell'italianità. Raccon-tando Berlusconi il cineastaracconterà gli italiani con i lo-ro vizi e le loro virtù. In fondoin molti, pur non dicendoloapertamente, avrebbero volu-to essere al posto di Berlusconinelle sue serate con soubrettee soubettrine belle, procaci edisponibili.

Il primo ad essere contentodel film sembra proprio l'expremier. Berlusconi sarebbetanto soddisfatto del fatto cheSorrentino stia girando unfilm su di lui da aver addirittu-ra proposto come location lavera Villa Certosa in Sardegnae la sua dimora di Arcore. In-somma, Sorrentino avrebbepotuto non ricreare gli internima girare le scene fra quellepareti che sono state davverospettatrici delle serate hot eche se avessero labbra per sus-surrare potrebbero raccontar-ne delle belle. Sorrentino, pe-rò, avrebbe rifiutato l'offerta.

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Paolo Sorrentino sul seta Roma dove nei giorni scorsi sono iniziate le riprese di "Loro"

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