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BUON GIORNOBUON GIORNO Buon giorno Bon jour Buna ziuaBuon giorno Bon jour Buna ziua Buenas dias Bona diaBuenas dias Bona dia
Good morning Guten Tag DagGood morning Guten Tag Dag
KalimeraKalimera Dober den Dzien dobry Dobry DienDober den Dzien dobry Dobry Dien Laba diene Lab DienLaba diene Lab Dien Sabah el cherSabah el cher Ohaio GosaimasOhaio Gosaimas
Fiore RicciardelliFiore Ricciardelli Ispettore Scuole EuropeeIspettore Scuole Europee Consigliere NazionaleConsigliere Nazionale della Pubblica Istruzione della Pubblica Istruzione
I PROCESSI DI I PROCESSI DI RIFORMA DEI SISTEMI RIFORMA DEI SISTEMI FORMATIVI IN ITALIA E FORMATIVI IN ITALIA E
IN EUROPA IN EUROPA
Ravello 30 novembre 2007Ravello 30 novembre 2007
INDICEINDICE
1.Globalizzazione 1.1 aspetti economici1.Globalizzazione 1.1 aspetti economici 1.2 sociali1.2 sociali 1.3 culturali1.3 culturali 1.4 educativi1.4 educativi 2.I sistemi educativi e riforme necessarie2.I sistemi educativi e riforme necessarie 3.Le debolezze del sistema italiano3.Le debolezze del sistema italiano 4.Le indicazioni europee4.Le indicazioni europee 5.I processi di riforma in atto5.I processi di riforma in atto 6.Il sistema educativo in Finlandia6.Il sistema educativo in Finlandia
Era dell’ecologiaEra dell’ecologia Le armi di distruzione proliferanoLe armi di distruzione proliferano La biosfera si degrada La biosfera si degrada Vecchie barbarie imperversanoVecchie barbarie imperversano
Fase di passaggio o decadenza di civiltà?Fase di passaggio o decadenza di civiltà? Possibile - sviluppo senza distruzione Possibile - sviluppo senza distruzione della convivenza?della convivenza? - economia sostenibile attraverso - economia sostenibile attraverso rafforzamento dei diritti umani? rafforzamento dei diritti umani?
1.1 Globalizzazione :aspetti 1.1 Globalizzazione :aspetti economici economici
Difficile percezione del futuroDifficile percezione del futuro da parte delle nuove da parte delle nuove generazionigenerazioniDifficile rapporto tra Difficile rapporto tra formazione e sbocchi occupazionaliformazione e sbocchi occupazionaliCOMPETITIVITA’COMPETITIVITA’::Rapida crescita economica in alcune Rapida crescita economica in alcune parti del mondo CINDIAparti del mondo CINDIALavoratori a bassa qualificazioneLavoratori a bassa qualificazioneMigrazioni e cambiamenti demograficiMigrazioni e cambiamenti demograficiNuove povertà e esclusioni sociali Nuove povertà e esclusioni sociali
Caratteri e bisogni delle nuove Caratteri e bisogni delle nuove economieeconomie
Mercato del lavoro Mercato del lavoro Flessibilità Precarietà Contratti a termine Flessibilità Precarietà Contratti a termine
Organizzazione della produzione Organizzazione della produzione Aziende 20 % produzione allocata nei paesi « sviluppati »Aziende 20 % produzione allocata nei paesi « sviluppati » 80 % produzione allocata nei paesi terzi80 % produzione allocata nei paesi terzi
Domanda di competenze tecniche e generali Domanda di competenze tecniche e generali per una alta qualità della produzione per una alta qualità della produzione
BISOGNIBISOGNI Rafforzamento del coinvolgimentoRafforzamento del coinvolgimento dei partneriatidei partneriati Rimozione degli ostacoli per basse qualificazioni Rimozione degli ostacoli per basse qualificazioni Sviluppo di alta qualità di governance Sviluppo di alta qualità di governance di sistemi di informazione di sistemi di informazione Creazione di reti locali di partneriati Creazione di reti locali di partneriati ALTA FORMAZIONE delle risorse umane ALTA FORMAZIONE delle risorse umane
In Italia In Italia Giovani con meno di 24 anni Giovani con meno di 24 anni Molti agli studiMolti agli studi Pochi al lavoroPochi al lavoro Molti abbandoni l’Università Molti abbandoni l’Università Iscrizioni dopo licenza Media Iscrizioni dopo licenza Media 92 studenti a Scuola Secondaria Superiore92 studenti a Scuola Secondaria Superiore 5 a Formazione Professionale 5 a Formazione Professionale 3 non iscritti 3 non iscritti
Non diplomati o non qualificati 21 %Non diplomati o non qualificati 21 % Diplomati o qualificati 79 %Diplomati o qualificati 79 %
Laureati difficile impatto con Laureati difficile impatto con mercato lavoro mercato lavoro Alta domanda di diplomatiAlta domanda di diplomati Non corrispondenza tra formazione e offerta di lavoroNon corrispondenza tra formazione e offerta di lavoro
Bisogni e iniziali interventiBisogni e iniziali interventi
Bisogni di forte orientamento scolastico e professionale Bisogni di forte orientamento scolastico e professionale
collegamento lavoro e formazione collegamento lavoro e formazione ridefinire cosa imparare ridefinire cosa imparare rilevanza dei Licei come dei Tecnici rilevanza dei Licei come dei Tecnici
Misure del governo per motivare all’apprendimentoMisure del governo per motivare all’apprendimento Protocollo 23 luglio 2007 – per stabilizzazione del lavoro Protocollo 23 luglio 2007 – per stabilizzazione del lavoro Credito di imposta Credito di imposta Riscatto della laurea Riscatto della laurea
1.2 Aspetti sociali1.2 Aspetti sociali
Società postmodernaSocietà postmoderna >> mercato mosso dallo sviluppo delle mercato mosso dallo sviluppo delle
CONOSCENZE CONOSCENZE >> tendenza a consultare TECNICI tendenza a consultare TECNICI a porre TECNICA IDEOLOGIAa porre TECNICA IDEOLOGIA
Tecnocrazia PENSIERO UNICOTecnocrazia PENSIERO UNICO
Società in trasformazioneSocietà in trasformazione
Società PLURALESocietà PLURALE Globalizzazione crisi Stato NazionaleGlobalizzazione crisi Stato Nazionale
Diversità crisi Stato/Scuola/SocietàDiversità crisi Stato/Scuola/Società
>>antropologica antropologica **Assimilazione Assimilazione
oo * * Diverso valore Diverso valore
Identità NazionaleIdentità Nazionale
>epistemologica>epistemologica
QUESTIONE ANTROPOLOGICAQUESTIONE ANTROPOLOGICA
Condizione umana ha subito mutamenti Condizione umana ha subito mutamenti
> > trasformazioni tecnologichetrasformazioni tecnologiche
> > relazioni e comunicazioni relazioni e comunicazioni
planetarie planetarie
> > miglioramenti igienico-sanitarimiglioramenti igienico-sanitari
> > percezione vita mortepercezione vita morte
Umanità e giovani alla ricerca di sensoUmanità e giovani alla ricerca di senso
1.3 DIVERSITA’ 1.3 DIVERSITA’ EPISTEMOLOGICAEPISTEMOLOGICA
Proliferazione di conoscenze e tecnologie Proliferazione di conoscenze e tecnologie Molteplicità e diversità stimoli cognitiviMolteplicità e diversità stimoli cognitivi Ampliamento apprendimento informale Ampliamento apprendimento informale solo 20% a scuolasolo 20% a scuola Saperi essenziali Saperi essenziali non contenibili in apprendimenti non contenibili in apprendimenti formaliformali difficile stabilire prioritàdifficile stabilire prioritàMM
1.4 SCUOLA e Società 1.4 SCUOLA e Società
Inscindibilità Cultura Scuola PersonaInscindibilità Cultura Scuola Persona Centralità della Persona Centralità della Persona Conoscenza per tutti base di equità e libertàConoscenza per tutti base di equità e libertà Offerta di servizi educativi di alta qualità Offerta di servizi educativi di alta qualità quale base per rafforzare la democrazia quale base per rafforzare la democrazia
per evitare la esclusione sociale per evitare la esclusione sociale
Interazione con contesto GLO-CALE Interazione con contesto GLO-CALE Apprendimento / InsegnamentoApprendimento / Insegnamento Profonde riforme dei sistemi FunzioneProfonde riforme dei sistemi Funzione Metodologie Metodologie OrganizzazioneOrganizzazione
FUNZIONE della SCUOLAFUNZIONE della SCUOLA
Non unico luogo di apprendimentoNon unico luogo di apprendimento Cooperazione con le altre agenzieCooperazione con le altre agenzie Istruzione e Formazione in EducazioneIstruzione e Formazione in Educazione Funzione nuova Funzione nuova EDUCARE alla CITTADINANZAEDUCARE alla CITTADINANZA IDENTITA’ PLURALE IDENTITA’ PLURALE costruzione di UNIVERSO DI SAPERIcostruzione di UNIVERSO DI SAPERI
favorire la ricerca di SENSOfavorire la ricerca di SENSO Sviluppo delle capacità di interpretare/costruire Sviluppo delle capacità di interpretare/costruire teorie teorie possedere metodo possedere metodo capacità critica capacità critica
2. Innovazioni nei sistemi educativi 2. Innovazioni nei sistemi educativi e formativie formativi
PERCIO’ nuova attenzione dei sistemi educativi su PERCIO’ nuova attenzione dei sistemi educativi su
- apprendere per acquisire competenze - apprendere per acquisire competenze contro un approccio orientato solo sul contro un approccio orientato solo sul
processoprocesso -investire in materiali e metodologie didattiche -investire in materiali e metodologie didattiche in relazione con I bisogni degli studentiin relazione con I bisogni degli studenti -implementare misure per accrescere le qualificaioni-implementare misure per accrescere le qualificaioni e le abilità delle direzionie le abilità delle direzioni -rafforzare la formazione iniziale e continua-rafforzare la formazione iniziale e continua -introdurre strumenti di garanzia della qualità-introdurre strumenti di garanzia della qualità - valutare e acquisire risultati attraverso accurati - valutare e acquisire risultati attraverso accurati monitoraggio e controllo , monitoraggio e controllo , la diffusione di best practicesla diffusione di best practices
La didatticaLa didattica Cambiare lCambiare l a didattica a didattica - Bisogni della Persona- Bisogni della Persona - Uso di input informali - Uso di input informali - Theoria/Praticea Mente/Mano Sapere/Fare- Theoria/Praticea Mente/Mano Sapere/Fare - Apprendere linguaggi verbali e non verbali- Apprendere linguaggi verbali e non verbali - Unitarietà delle differenti materie- Unitarietà delle differenti materie - Unità tra intelligenza razionale e emotiva - Unità tra intelligenza razionale e emotiva - Didattica laboratoriale - Didattica laboratoriale - Autonomia della scuola e flessibilità curricolare- Autonomia della scuola e flessibilità curricolare - Sistema di valutazione e controllo - Sistema di valutazione e controllo AutovalutazioneAutovalutazione
Le innovazioni necessarieLe innovazioni necessarie
Innovazioni non contingenti Innovazioni non contingenti In Italia ancor piu’ necessarie In Italia ancor piu’ necessarie sia per debolezza del sistema sia per debolezza del sistema educativo italianoeducativo italiano sia per le indicazioni della UE sia per le indicazioni della UE Il paradosso dell’educazione: Il paradosso dell’educazione: la scuola esclude non includela scuola esclude non include Don MilaniDon Milani
3. Il sistema educativo in Italia 3. Il sistema educativo in Italia
LE DEBOLEZZE DEL SISTEMA LE DEBOLEZZE DEL SISTEMA EDUCATIVO ITALIANOEDUCATIVO ITALIANO
Il sistema nel suo complesso presenta forti divari …
Canada
Svezia
Giappone
USA
Messico
Finlandia
Spagna
Grecia
GermaniaMedia OECD
Italia
350
400
450
500
550
600
80 85 90 95 100 105 110 115 120
Varianza tra punteggi degli studenti, media OCSE = 100(disparità nelle competenze)
Pu
nte
gg
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003,
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500
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Performance inferiore alla media OCSEMinore variabilità dei risultati
Performance superiore alla media OCSEMiinore variabilità dei risultati
Performance superiore alla media OCSEMaggiore variabilità dei risultati
Performance inferiore alla media OCSEMaggiore variabilità dei risultati
Punteggio medio in matematica degli studenti quindicenni e varianza dei risultati in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte:OCSE-PISA
PUNTI DI CRITICITA’ DEL SISTEMA PUNTI DI CRITICITA’ DEL SISTEMA ITALIAITALIA
SCARSA MOBILITA’ SOCIALESCARSA MOBILITA’ SOCIALE DEBOLE VERTICALITA’ DEL SISTEMA SCOLASTICO DEBOLE VERTICALITA’ DEL SISTEMA SCOLASTICO
E DI FORMAZIONEE DI FORMAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE NON FA SISTEMAFORMAZIONE PROFESSIONALE NON FA SISTEMA DEBOLE RAPPORTO TRA SCUOLA E FORMAZIONE DEBOLE RAPPORTO TRA SCUOLA E FORMAZIONE
PROFESSIONALE PROFESSIONALE QUALIFICHE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DAL QUALIFICHE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DAL
79% (MEDIA U.E. = 85%)79% (MEDIA U.E. = 85%) ABBANDONI AL 17% (MEDIA U.E. = 15,5%) ABBANDONI AL 17% (MEDIA U.E. = 15,5%) 30% ritardi di 1 o 2 anni30% ritardi di 1 o 2 anni deficit competenze di base deficit competenze di base
DISTANZA TRA ITALIA E EUROPACi sono stati significativi progressi nella
quantità di istruzione …
60,0
65,0
70,0
75,0
80,0
85,0
90,0
95,0
100,0
1994
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/06
Centro-Nord Mezzogiorno Italia
Partecipazione all’istruzione secondaria superiore nella fascia di età tipica. Fonte: ISTAT
ma il ritardo storico non è ancora ma il ritardo storico non è ancora stato colmatostato colmato
0
5
10
15
20
25
30
35
Italia UE-25 RegnoUnito
Germania RepublicaCeca
Finlandia Danimarca Francia Spagna
%
Ma soprattutto esiste un problema di qualità:gli studenti italiani “ricchi di competenze” sono
troppo pochi,
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
Italia MediaOCSE
Francia Germania Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada USA Giappone
%
Percentuale di studenti 15-enni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
mentre quelli “poveri di competenze” sono troppo numerosi.
-20,0
-18,0
-16,0
-14,0
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0Italia
MediaOCSE Francia Germania Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada USA Giappone
matematica lettura%Percentuale di studenti 15-enni con competenze in matematica e in lettura inferiori al primo livello in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
Esiste poi un grave divario fra Nord, Centro e Sud …che non è interamente spiegato dal contesto territoriale
del Sud …
-25,0
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
Nord Centro Sud
matematica lettura
media OCSE matematica 8,2%media OCSE lettura 6,7%
%
Percentuale di studenti 15-enni con competenze inferiori al primo livello. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
e la disparità territoriale persiste per tipologia di scuola.
552
520508
483
408
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376
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0
10
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40
50
Licei Istituti Tecnici Istituti Professionali
%
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300
400
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600
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Nord Centro Sud
punteggio medio OCSE 500
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Punteggio medio e percentuale di studenti quindicenni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi per macro-area e tipologia di scuola (media OCSE=500). Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
…e sussiste un’ampia variabilità territoriale, non correlata con la quantità di servizio offerto
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
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12,0
inse
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100
stu
den
ti
% alunni a tempo pieno Insegnanti per 100 studenti
Numero di insegnanti (senza sostegno) per 100 studenti nella primaria e copertura del tempo pieno, a.s.2005-2006.Fonte: MPI
La spesa per l’istruzione non è inferiore in Italia rispetto ad altri paesi …
Spesa per l'istruzione scolastica sul Pil (%)
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
4,0%
4,5%
5,0%
Italia MediaOCSE
Francia Germania GranBretagna
Grecia Spagna Svezia Finlandia Canada Stati Uniti Giappone
… è contenuta la quota in conto capitale ed è più bassa la parte corrente destinata a spese diverse dalla remunerazione del personale.
8,5 7,0 8,1 10,4
73,3 78,068,7 58,5
18,2 15,023,2
31,1
6,75,6
75,180,2
18,2 14,2
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Italia Media OCSE Francia Germania GranBretagna
Finlandia
in conto capitale corrente per il personale corrente non per il personale
Composizione della spesa per l'istruzione scolastica. Anno 2003. Fonte: OCSE
Spesa per studenteSpesa per studente
Spesa per studente e per studente per ora (in euro PPA)
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
Italia MediaOCSE
Francia Germania GranBretagna
Grecia Spagna Svezia Finlandia
per studente per studente normalizzato per le ore di lezione
La distinzione tra organico di diritto e di fatto crea opacità e incertezze e frena l’applicazione
di indirizzi generali
0,4
1,31,2
1,9
3,9 4,0
6,1
4,54,7
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07
sco
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720.000
730.000
740.000
750.000
760.000
770.000
780.000
790.000
nu
mer
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oce
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di
fatt
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scostamento % fatto / diritto organico di fatto
Scostamenti tra organico di fatto e organico di diritto ed evoluzione
L’elevato rapporto insegnanti / studenti dipende, oltre che dalle caratteristiche del territorio, da previsioni
normative (orario scolastico, le modalità per il sostegno ai diversamente abili ...
una rete di oltre 42 mila sedi scolastiche
un impegno orario in aula elevato (tempo pieno in tutta la scuola dell’infanzia e nel 25% della scuola elementare, ritardo nella riorganizzazione di alcuni indirizzi della scuola secondaria superiore)
insegnanti di sostegno per l’inserimento degli alunni diversamente abili
Stima del monte ore curricuare medio annuo lungo tutta la carriera
0
100
200
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900
1000
Italia MediaOCSE
Francia Germania Inghilterra Grecia Spagna Finlandia
... e la dimensione delle classi), ma anche dall’organizzazione della rete scolastica e dalla
sua efficacia,
0,00
2,00
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6,00
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12,00
14,00
16,00
<11 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
scuole studenti
% Comuni con meno di 5 mila abitanti
0
2
4
6
8
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12
14
16
18
<11 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29
%
Distribuzione di scuole e studenti in base alla dimensione media delle classi nel secondo anno della scuola secondaria inferiore, a.s. 2005-06. Fonte: MPI.
Comuni con oltre 250 mila abitanti
0
2
4
6
8
10
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11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27
%
e non vi è convenienza per i soggetti locali a rendere più efficiente la rete, visto che potrebbero ritrovarsi successivamente a sostenere tagli simili a quelli chiesti a territori non virtuosi.
La carenza di un vero sistema di valutazione nazionale ha impoverito gli strumenti degli insegnanti, ha limitato la possibilità di individuare le criticità del sistema e di fissare standard, ha tolto credibilità ai titoli e orientamento per studenti, famiglie, insegnanti
e territorio.
510 511
472
428 423
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
Piemonte, Lombardia,Liguria, Valle d'Aosta
Veneto, Friuli VeneziaGiulia, Trentino, Alto Adige,
Emilia Romagna
Toscana, Lazio, Umbria,Marche
Campania, Molise, Abruzzoe Puglia
Basilicata, Calabria,Sardegna e Sicilia
pe
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250
300
350
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a
Meno di 4 Scarsi 4 e 5 Benino 6 e 7 Bravi da 8 in su punteggio medio
Voti e competenze. Fonte: OCSE-PISA
La valutazione è un tema delicato nel nostro Paese, anche a causa dei fallimenti del passato, dell’assenza
di chiarezza circa i suoi obiettivi e della sottostima dell’impegno di ricerca, organizzativo e professionale
necessario
75%
61%
49%
56%
56%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
… ma é improbabile chesiano introdotte forme di
valutazione condivise
é giusto legarevalutazione e carriera
é giusto legarevalutazione eretribuzione
é possibile elaborarecriteri oggettivi
é necessario peraccertare il proprio
lavoro
Indagine nazionale sull'opinione dei docenti e dirigenti scolastici. Fonte: Gasperoni (2002
4. Le indicazioni europee4. Le indicazioni europee
LE INDICAZIONI EUROPEELE INDICAZIONI EUROPEE
POLITICHE EDUCATIVE della UEPOLITICHE EDUCATIVE della UE
QUALITAQUALITA’’ EFFICIENZAEFFICIENZA COMPETENZE PROFESSIONALI OPERATORICOMPETENZE PROFESSIONALI OPERATORI EQUITAEQUITA’’ PARI OPPORTUNITA’PARI OPPORTUNITA’ COMPETENZE DI BASE PER TUTTICOMPETENZE DI BASE PER TUTTI BISOGNI INDIVIDUALIBISOGNI INDIVIDUALI INCLUSIONEINCLUSIONE INTEGRAZIONEINTEGRAZIONE ISTRUZIONE/FORMAZIONE/EDUCAZIONEISTRUZIONE/FORMAZIONE/EDUCAZIONE SCUOLA/TERRITORIOSCUOLA/TERRITORIO VERTICALITAVERTICALITA’’ SCUOLA DELL’INFANZIA E OBBLIGOSCUOLA DELL’INFANZIA E OBBLIGO ISTRUZIONE DEGLI ADULTIISTRUZIONE DEGLI ADULTI SISTEMATICITASISTEMATICITA’’ F.P. IMPRESEF.P. IMPRESE VALUTAZIONEVALUTAZIONE CONTINUACONTINUA
UE:L’apprendimento permanente UE:L’apprendimento permanente
CONSIGLIO DI LISBONA 2000CONSIGLIO DI LISBONA 2000 OBIETTIVO far diventare l’EUROPA l’economia OBIETTIVO far diventare l’EUROPA l’economia
STRATEGICO più competitiva e dinamica del mondoSTRATEGICO più competitiva e dinamica del mondo 2010 basata sulla CONOSCENZA da 2010 basata sulla CONOSCENZA da acquisire attraverso acquisire attraverso l’ APPRENDIMENTO PERMANENTE l’ APPRENDIMENTO PERMANENTE essenziale per lo sviluppo del CAPITALE UMANO essenziale per lo sviluppo del CAPITALE UMANO
che favorisca la Competitivitàche favorisca la Competitività Occupabilità Occupabilità Inclusione sociale Inclusione sociale Cittadinanza Cittadinanza
Coesione sociale Coesione sociale Sviluppo personaleSviluppo personale
UE:Le DUE FASI dopo il 2000UE:Le DUE FASI dopo il 2000 DUE FASIDUE FASI Fase 2000-2003 Avvio di un Apprendimento Permanente in tutti i paesi Fase 2000-2003 Avvio di un Apprendimento Permanente in tutti i paesi Tendenza a definire principi comuni condivisi Tendenza a definire principi comuni condivisi
sul piano culturale Apprendimento permanente sul piano culturale Apprendimento permanente sul piano qualità Indicatori di valutazione sul piano qualità Indicatori di valutazione
comparatacomparata Crediti formativi per certificazione di competenze Crediti formativi per certificazione di competenze
Fase 2004-2007 Consolidamento delle esperienze educative e formative Fase 2004-2007 Consolidamento delle esperienze educative e formative Definizione di un programma integrato per Definizione di un programma integrato per Apprendimento Permanente Apprendimento Permanente La nuova generazione dei Programmi di istruzione/formazione La nuova generazione dei Programmi di istruzione/formazione
comunitari comunitari Maggiore sinergia fra i diversi campi di Maggiore sinergia fra i diversi campi di
azione azione
Razionalizzazione delle forme di Razionalizzazione delle forme di finanziamento finanziamento
Maggiore identità economico-sociale dell’Europa in mondo multiculturale Maggiore identità economico-sociale dell’Europa in mondo multiculturale
Apprendimento per competenzeApprendimento per competenze
GLI APPRENDIMENTI GLI APPRENDIMENTI Valore a apprendimento FORMALE Valore a apprendimento FORMALE
NON FORMALENON FORMALE INFORMALE INFORMALE Valore all’acquisizione diValore all’acquisizione di COMPETENZE COMPETENZE
non al percorsonon al percorso Memorandum sull’istruzione e la formazione Memorandum sull’istruzione e la formazione
professionaleprofessionale
UE: Obiettivi per i sistemi di UE: Obiettivi per i sistemi di istruzione e formazioneistruzione e formazione
2001 2001 Consiglio di StoccolmaConsiglio di Stoccolma
Gli obiettivi concreti e futuri dei sistemi di Gli obiettivi concreti e futuri dei sistemi di istruzione e formazione istruzione e formazione
aumentare QUALITA’ aumentare QUALITA’ e EFFICACIA e EFFICACIA facilitare l’accesso a TUTTI facilitare l’accesso a TUTTI
APRIRE sistemi al mondo esterno APRIRE sistemi al mondo esterno
UE: Coordinamento aperto UE: Coordinamento aperto e strategia per l’occupazione e strategia per l’occupazione
2002 Metodo aperto di coordinamento 2002 Metodo aperto di coordinamento basato su parametri condivisi e scambio di esperienzebasato su parametri condivisi e scambio di esperienze 2003 SEO Strategia Europea per Occupazione 2003 SEO Strategia Europea per Occupazione Apprendimento permanente fondamentale Apprendimento permanente fondamentale l’OCCUPAZIONEl’OCCUPAZIONE l’INCLUSIONE SOCIALE l’INCLUSIONE SOCIALE obiettivo 2010 70% livello medio di occupati obiettivo 2010 70% livello medio di occupati Riorientamento delle finanze pubbliche verso Riorientamento delle finanze pubbliche verso Istruzione/FormazioneIstruzione/Formazione
Indicatori di comparazioneIndicatori di comparazione 2003 Indicatori per analisi comparativa tra i sistemi2003 Indicatori per analisi comparativa tra i sistemi entro 2010 entro 2010
85% giovani 22enni con fine studi secondari85% giovani 22enni con fine studi secondari + 15% laureati in Matematica Scienze Tecnologia+ 15% laureati in Matematica Scienze Tecnologia 10% abbandono scolastico e formativo10% abbandono scolastico e formativo - 20% 15enni con livelli bassi di capacità di lettura - 20% 15enni con livelli bassi di capacità di lettura e nozioni matematiche e scientifichee nozioni matematiche e scientifiche 12,5% 25-64enni in formazione permanente12,5% 25-64enni in formazione permanente
Programma integrato 2007-2013Programma integrato 2007-2013
Fase 2004-2007 Elaborazione del programma Fase 2004-2007 Elaborazione del programma Rafforzare Apprendimento Permanente per favorire Rafforzare Apprendimento Permanente per favorire sviluppo personale coesione sociale sviluppo personale coesione sociale cittadinanza pari opportunità cittadinanza pari opportunità Contribuire alla Qualità e promuovere l’Innovazione Contribuire alla Qualità e promuovere l’Innovazione
Rendere attraenti le opportunità dell’Appr. PermanenteRendere attraenti le opportunità dell’Appr. Permanente
Innalzare i tassi di partecipazione Innalzare i tassi di partecipazione all’Appren. Perman. ad ogni etàall’Appren. Perman. ad ogni età
Promuovere creatività, competitività,Promuovere creatività, competitività, occupabilità, imprenditorialitàoccupabilità, imprenditorialità
Promuovere Lingue e diversità linguisticaPromuovere Lingue e diversità linguistica Divulgare risultati innovazioni e Divulgare risultati innovazioni e
promuovere scambi di esperienzepromuovere scambi di esperienze Promuovere cooperazione Promuovere cooperazione
nell’assicurare Qualitànell’assicurare Qualità
Certificazione dei titoli e competenze Certificazione dei titoli e competenze acquisiteacquisite
2006 Quadro Unico per la trasparenza delle 2006 Quadro Unico per la trasparenza delle
qualifiche e delle competenze qualifiche e delle competenze Europass attestante Europass attestante conoscenze/competenze conoscenze/competenze esperienze esperienze e i percorsi professionalie i percorsi professionali
Certificazione essenziale per la mobilità Certificazione essenziale per la mobilità dei cittadini dei cittadini
QUADRO EUROPEO delle QUALIFICHEQUADRO EUROPEO delle QUALIFICHE
2006 Raccomandazione della Commissione 2006 Raccomandazione della Commissione EQF/QEQ Quadro Europeo delle QualificheEQF/QEQ Quadro Europeo delle Qualifiche >> Descrizione delle qualifiche Descrizione delle qualifiche >> 8 livelli di qualifiche 8 livelli di qualifiche da livello Conoscenze di base da livello Conoscenze di base a Specializzazioni piu’ elevate a Specializzazioni piu’ elevate >> Corrispondenza dei titoli Corrispondenza dei titoli e delle qualifiche rilasciate a livello e delle qualifiche rilasciate a livello nazionale rispetto agli 8 livelli nazionale rispetto agli 8 livelli definiti a livello europeo definiti a livello europeo
Importante il RISULTATO dell’apprendimento Importante il RISULTATO dell’apprendimento
non il percorso non il percorso
LE COMPETENZE CHIAVELE COMPETENZE CHIAVE
PARLAMENTO/CONSIGLIO U.E 18 dicembre 2006PARLAMENTO/CONSIGLIO U.E 18 dicembre 2006
COMPETENZE CHIAVE per APPRENDIMENTO PERMANENTECOMPETENZE CHIAVE per APPRENDIMENTO PERMANENTE COMPETENZE CHIAVE competenze COMPETENZE CHIAVE competenze da acquisire alla fine da acquisire alla fine dell’obbligo di istruzione/formazione dell’obbligo di istruzione/formazione necessarie per la realizzazione e lo svilupponecessarie per la realizzazione e lo sviluppo della persona capitale culturaledella persona capitale culturale del cittadino capitale socialedel cittadino capitale sociale del lavoratore capitale umano del lavoratore capitale umano
base per un APPRENDIMENTO lungo l’arco della vitabase per un APPRENDIMENTO lungo l’arco della vita per tutti per ulteriori apprendimentiper tutti per ulteriori apprendimenti per i giovani sostegno per realizzare le per i giovani sostegno per realizzare le potenzialità potenzialità per adulti strumento di per adulti strumento di aggiornamento continuoaggiornamento continuo
Competenza Abilità ConoscenzaCompetenza Abilità Conoscenza
COMPETENZACOMPETENZA Comprovata Comprovata capacità di usare abilità e capacità di usare abilità e conoscenze personali, sociali e metodologiche in situazioni conoscenze personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro,di studio,nello sviluppo personale e di lavoro,di studio,nello sviluppo personale e
professionale.E’ una combinazione di conoscenze , abilità e professionale.E’ una combinazione di conoscenze , abilità e attitudini appropriate al contestoattitudini appropriate al contesto
ABILITAABILITA’ Capacità di applicare conoscenze e di usare ’ Capacità di applicare conoscenze e di usare know- how per Portare a termine compiti e know- how per Portare a termine compiti e risolvere problemi. Cognitive e Pratiche risolvere problemi. Cognitive e Pratiche
CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.informazioni attraverso l’apprendimento. Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a un settore di studio o lavoro. Teoriche e Praticheun settore di studio o lavoro. Teoriche e Pratiche
Competenza chiave per Competenza chiave per l’apprendimento permanentel’apprendimento permanente
COMUNICAZIONE (MADRELINGUA E LINGUA STRANIERA)COMPETENZA MATEMATICACOMPETENZA DI BASE SCIENTIFICA (SCIENZE E TECNOLOGIA)COMPETENZA DIGITALEIMPARARE AD IMPARARESPIRITO D’INIZIATIVACOMPETENZE SOCIALI E CIVICHECONSAPEVOLEZZA E ESPRESSIONE CULTURALE
Raccomandazione UE settembre 2006
OBBLIGO DI ISTRUZIONE OBBLIGO DI ISTRUZIONE nei paesi UE a.s. 2006/07 nei paesi UE a.s. 2006/07Fattore Qualità sistema formazioneFattore Qualità sistema formazione Durata obbligoDurata obbligo Inizio obbligoInizio obbligo Unicità del cicloUnicità del ciclo
AUSTRIA 6 – 15 anni 9 anni AUSTRIA 6 – 15 anni 9 anni 4 Primaria +4SecI +1SecII4 Primaria +4SecI +1SecII
BELGIOBELGIOBELGIO BELGIO
Flandre 6 - 18 anni 12 anniFlandre 6 - 18 anni 12 anni 15 - 18 Istruzione Obbligatoria 15 - 18 Istruzione Obbligatoria a Tempo Parziale a Tempo Parziale in SecII a Tp o in FPin SecII a Tp o in FP
Francese 6 – 18 anni 12 anniFrancese 6 – 18 anni 12 anni
15 – 18 Istruzione Obbligatoria 15 – 18 Istruzione Obbligatoria a Tempo Parziale a Tempo Parziale
Tedesco 6 – 15 anni 9 anniTedesco 6 – 15 anni 9 anni 15 – 18 Istruzione Obbligatoria 15 – 18 Istruzione Obbligatoria a Tempo Parziale a Tempo Parziale
Bulgaria Cipro DanimarcaBulgaria Cipro Danimarca BULGARIA 7 – 16 anni 9 anniBULGARIA 7 – 16 anni 9 anni 8ciclo unico+1SecII8ciclo unico+1SecII CIPRO 5 – 15 anni 10 anniCIPRO 5 – 15 anni 10 anni 1 Presc + 6Prim +3SecI1 Presc + 6Prim +3SecI
DANIMARCA 7 – 16 anni 9 anniDANIMARCA 7 – 16 anni 9 anni Istr. Base a ciclo unico Istr. Base a ciclo unico fino a 17fino a 17
Estonia Finlandia Francia Estonia Finlandia Francia Germania Germania
ESTONIA 7 – 16 9 anniESTONIA 7 – 16 9 anni ciclo a struttura unicaciclo a struttura unica di 9 annidi 9 anni
FINLANDIA 7 – 16 anni 9 anniFINLANDIA 7 – 16 anni 9 anni Istr. Base a ciclo unico Istr. Base a ciclo unico fino a 17fino a 17
FRANCIA 6 – 16 anni 10 anniFRANCIA 6 – 16 anni 10 anni 5 Elem + 4 College + 1 Lycee5 Elem + 4 College + 1 Lycee
GERMANIA 6 – 15 o 16 anni GERMANIA 6 – 15 o 16 anni 15-18 Istruzione Obbligatoria a Tempo Parziale 15-18 Istruzione Obbligatoria a Tempo Parziale A 10 anni scelta del livello secondario A 10 anni scelta del livello secondario
Grecia Irlanda Lettonia Lituania Grecia Irlanda Lettonia Lituania GRECIA 6 – 15 anni 9 anni GRECIA 6 – 15 anni 9 anni 6 Prim + 3 SecI6 Prim + 3 SecI
IRLANDA 6 – 16 anni 10 anniIRLANDA 6 – 16 anni 10 anni 6 Prim + 3 SecI + 1 SecII6 Prim + 3 SecI + 1 SecII Scuola Primaria inizia a 4anni Scuola Primaria inizia a 4anni
LETTONIA 5 – 16 anni 11 anniLETTONIA 5 – 16 anni 11 anni 2 Presc + 9 ciclo unico 2 Presc + 9 ciclo unico 15 – 18 Istr. Prof. di base 15 – 18 Istr. Prof. di base
LITUANIA 6 – 16 9 anni LITUANIA 6 – 16 9 anni 3 Prim + 6 Sec I 3 Prim + 6 Sec I
Lussemburgo MaltaLussemburgo Malta
LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO 4 – 15 anni 11 anni 4 – 15 anni 11 anni 2 Presc + 6 Prim + 3 SecI2 Presc + 6 Prim + 3 SecI 12 anni scelta percorso Gen/Tec 12 anni scelta percorso Gen/Tec
MALTA 5 – 16 anni 11 anniMALTA 5 – 16 anni 11 anni 6 Prim + 5 SecI6 Prim + 5 SecI
Paesi Bassi Polonia Paesi Bassi Polonia PAESI BASSI 5 – 17 anni 12 anni PAESI BASSI 5 – 17 anni 12 anni 7 Prim + 3 SecI +2 SecII7 Prim + 3 SecI +2 SecII Primaria inizia a 4 anniPrimaria inizia a 4 anni 18 Obbligo Istr. Tp18 Obbligo Istr. Tp
POLONIA 6 – 16 anni 10 anniPOLONIA 6 – 16 anni 10 anni 1 Presc + 6 Prim + 3 SecI1 Presc + 6 Prim + 3 SecI 16 – 18 Istr. Obbl Tp in SecII16 – 18 Istr. Obbl Tp in SecII
PORTOGALLO 6 – 15 anni 9 anni PORTOGALLO 6 – 15 anni 9 anni Ciclo a struttura unica Ciclo a struttura unica
Regno UnitoRegno Unito INGHILTERRA 5 – 16 anni 11 anniINGHILTERRA 5 – 16 anni 11 anni GALLES 6 Prim + 5 SecGALLES 6 Prim + 5 Sec Key stage 1 5-7 anni Primary Key stage 1 5-7 anni Primary Key stage 2 7 – 11 PrimaryKey stage 2 7 – 11 Primary Key stage 3 11 – 14 Sec InfKey stage 3 11 – 14 Sec Inf Key stage 4 14- 16 Sec SupKey stage 4 14- 16 Sec Sup
IRLANDA DEL NORDIRLANDA DEL NORD 4 – 16 anni 12 anni4 – 16 anni 12 anni 7 Prim + 6 Sec 7 Prim + 6 Sec Key stage 1 4 – 8 anni Primary Key stage 1 4 – 8 anni Primary Key stage 2 8 – 11 PrimaryKey stage 2 8 – 11 Primary Key stage 3 11 – 14 Sec InfKey stage 3 11 – 14 Sec Inf Key stage 4 14- 16 Sec SupKey stage 4 14- 16 Sec Sup SCOZIA 5 – 16 11 anniSCOZIA 5 – 16 11 anni 7 Primaria + 4 Sec7 Primaria + 4 Sec
R. Ceca Romania Slovacchia R. Ceca Romania Slovacchia
Repubblica ceca 6 – 15 9 anniRepubblica ceca 6 – 15 9 anni struttura unicastruttura unica ROMANIA 6 - 16 10 anniROMANIA 6 - 16 10 anni 4 Prim+ 4 SecI+ 2 SecII o FP4 Prim+ 4 SecI+ 2 SecII o FP
SLOVACCHIA 6 – 16 10 anniSLOVACCHIA 6 – 16 10 anni
Slovenia Spagna Svezia UngheriaSlovenia Spagna Svezia Ungheria
Slovenia 6 - 15 9 anni Slovenia 6 - 15 9 anni ciclo a struttura unica ciclo a struttura unica
SPAGNA 6 – 16 10 anniSPAGNA 6 – 16 10 anni 6 Prim + 4 SecI 6 Prim + 4 SecI
SVEZIA 7 – 16 9 anniSVEZIA 7 – 16 9 anni struttura unicastruttura unica
UNGHERIA 5 – 18 13 anni UNGHERIA 5 – 18 13 anni 1 Presc + 4 Prim + 4SecI + 4 SecII 1 Presc + 4 Prim + 4SecI + 4 SecII
Le politiche educative in ITALIALe politiche educative in ITALIA
EMERGENZEEMERGENZE
INNALZARE I LIVELLI MEDI DI INNALZARE I LIVELLI MEDI DI ISTRUZIONE DI BASE ISTRUZIONE DI BASE
Contrastare la DISPERSIONEContrastare la DISPERSIONE la DEMOTIVAZIONE la DEMOTIVAZIONE l’INSUCCESSOl’INSUCCESSO
POLITICA EDUCATIVA IN ITALIAPOLITICA EDUCATIVA IN ITALIA
SINO AD OGGISINO AD OGGI
LOGICA AZIENDALISTICALOGICA AZIENDALISTICA TAGLITAGLI COMPETIZIONECOMPETIZIONE LOGICA ESPANSIVALOGICA ESPANSIVA AUMENTO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALIAUMENTO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI
ATTUALE GOVERNOATTUALE GOVERNO
LOGICA DELLE RIFORME PROGRAMMATELOGICA DELLE RIFORME PROGRAMMATE RIFORME DI ORDINAMENTORIFORME DI ORDINAMENTO PROGRAMMAZIONE A MEDIO TERMINEPROGRAMMAZIONE A MEDIO TERMINE
RIFORME PROGRAMMATE DI RIFORME PROGRAMMATE DI ORDINAMENTOORDINAMENTO
INDICAZIONI PER I CURRICOLIINDICAZIONI PER I CURRICOLI SCUOLA DELL’INFANZIA E I° CICLOSCUOLA DELL’INFANZIA E I° CICLO SAPERI ESSENZIALISAPERI ESSENZIALI BIENNIO DELL’OBBLIGOBIENNIO DELL’OBBLIGO RIORDINAMENTORIORDINAMENTO ISTITUTO TECNICOISTITUTO TECNICO ISTITUTO PROFESSIONALEISTITUTO PROFESSIONALE SISTEMA I.T.S. E POLI TEC-PROF.SISTEMA I.T.S. E POLI TEC-PROF. APPRENDIMENTO PERMANENTEAPPRENDIMENTO PERMANENTE Riforma INVALSI e INDIRERiforma INVALSI e INDIRE LEGGE 296/2006 ARTICOLO 1LEGGE 296/2006 ARTICOLO 1
COMMA 622 – NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONECOMMA 622 – NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE COMMA 631 – ISTRUZIONE TECNICO-PROFESSIONALECOMMA 631 – ISTRUZIONE TECNICO-PROFESSIONALE
COMMA 632 – ISTRUZIONE DEGLI ADULTICOMMA 632 – ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Il cantiere Il cantiere
Innovazioni non contingenti necessitate da forti Innovazioni non contingenti necessitate da forti cambiamenti strutturali economici e socialicambiamenti strutturali economici e sociali e da applicazione strategia europea e da applicazione strategia europea Innovazioni si inseriscono in quadro in movimento Innovazioni si inseriscono in quadro in movimento e non ancora compiuto e non ancora compiuto Testo unico superatoTesto unico superato Nuovo ordinamento L. 53/2003 non a regime Nuovo ordinamento L. 53/2003 non a regime per proroga dei decreti di attuazione per proroga dei decreti di attuazione e per soppressione di alcune norme e per soppressione di alcune norme Nuovo assetto II ciclo diverso dalla L. 53 Nuovo assetto II ciclo diverso dalla L. 53 Nuovo assetto Istr Tecnica e Prof.leNuovo assetto Istr Tecnica e Prof.le Sistema unitario Istruzione e Formazione Sistema unitario Istruzione e Formazione Ricomposizione unitaria del sistema solo nel 2009Ricomposizione unitaria del sistema solo nel 2009 Innovazioni più centrate su assetto organizzativo e didattico Innovazioni più centrate su assetto organizzativo e didattico che su ordinamenti che su ordinamenti Strumenti DISALLINEATI Strumenti DISALLINEATI Non coincidenza anno scolastico e anno finanziario Non coincidenza anno scolastico e anno finanziario per cui risorse disponibili a fine anno per cui risorse disponibili a fine anno
aa
a
CURRICOLO VERTICALECURRICOLO VERTICALE
SAPERI ESSENZIALISAPERI ESSENZIALI UNITA’ DI SAPERE/FARE/ESSEREUNITA’ DI SAPERE/FARE/ESSERE ISTRUZIONE/EDUCAZIONEISTRUZIONE/EDUCAZIONE ACCESSO AL LAVORO DOPO I 16 ACCESSO AL LAVORO DOPO I 16
ANNIANNI TITOLO DI SCUOLA SUPERIORE O TITOLO DI SCUOLA SUPERIORE O
QUALIFICA A 18 ANNIQUALIFICA A 18 ANNI CENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTOCENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTO
Regolamento Adottato con D.M.139 Regolamento Adottato con D.M.139 del 22Agosto2007 in applicazione del 22Agosto2007 in applicazione L.296/2007 art 1 comma 622L.296/2007 art 1 comma 622
IL NUOVO OBBLIGO DI IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONEISTRUZIONE
Innalzamento del livello medio di istruzione Innalzamento del livello medio di istruzione Successo formativo per tuttiSuccesso formativo per tuttiIstruzione non separata da EducazioneIstruzione non separata da EducazioneIstruzione e Formazione (dopo Maastricht) Istruzione e Formazione (dopo Maastricht)
OBBLIGO DI ISTRUZIONE diverso da obbligo scolastico OBBLIGO DI ISTRUZIONE diverso da obbligo scolastico perchè riguarda il diritto di TUTTI a possedere perchè riguarda il diritto di TUTTI a possedere competenze chiave per la cittadinanzacompetenze chiave per la cittadinanza e per la coesione socialee per la coesione sociale Le socle dur/ Baumann Le socle dur/ Baumann e quindi riguarda il sistema educativo unitario di e quindi riguarda il sistema educativo unitario di ISTRUZIONE e FORMAZIONE ISTRUZIONE e FORMAZIONE
OBBLIGO FORMATIVO Qualifica o titolo a 18 anni OBBLIGO FORMATIVO Qualifica o titolo a 18 anni L. 144/99 e poi L. 53/2003 L. 144/99 e poi L. 53/2003
DM 139/22.08.07 DM 139/22.08.07 PRINCIPALI ASPETTI INNOVATIVI PRINCIPALI ASPETTI INNOVATIVI IMPIANTO IMPIANTO Innalzamento Obbligo a 16 anni Innalzamento Obbligo a 16 anni Continuità I e II ciclo Continuità I e II ciclo Equivalenza dei percorsi a Scuola e in FPEquivalenza dei percorsi a Scuola e in FP Non omologazione dell’offerta formativa Non omologazione dell’offerta formativa ma equivalenza dei risultatima equivalenza dei risultati
Non modifica curricoli e ordinamentiNon modifica curricoli e ordinamenti
Non modifica cattedre e ordinamenti Non modifica cattedre e ordinamenti Unitarietà non area comune nei diversi indirizzi Unitarietà non area comune nei diversi indirizzi ma acquisizione di standard minimi di competenze di ma acquisizione di standard minimi di competenze di cittadinanza al termine del biennio obbligatoricittadinanza al termine del biennio obbligatori Possesso non solo di conoscenze Possesso non solo di conoscenze ma soprattutto di competenze ma soprattutto di competenze Non Non
Non certificazione terminale Non certificazione terminale
2 anni sperimentazione2 anni sperimentazione
Obbligo di istruzioneObbligo di istruzioneDecreto 22 agosto 2007Decreto 22 agosto 2007
Rafforzamento dimensione EDUCATIVA della istruzione Rafforzamento dimensione EDUCATIVA della istruzione Attenzione alle COMPETENZE chiave di cittadinanzaAttenzione alle COMPETENZE chiave di cittadinanza Standard minimi competenze di base Standard minimi competenze di base Lavorare per competenze anche nella scuola Lavorare per competenze anche nella scuola Integrazione tra competenze e saperi Integrazione tra competenze e saperi rispetto agli assi culturali rispetto agli assi culturali Riferimento agli assi culturali per facilitare l’orientamentoRiferimento agli assi culturali per facilitare l’orientamento I saperi,i contenuti disciplinari, le competenze I saperi,i contenuti disciplinari, le competenze come tessuto per acquisire le come tessuto per acquisire le COMPETENZE DI CITTADINANZACOMPETENZE DI CITTADINANZA Competenze chiave per apprendimento permanente Competenze chiave per apprendimento permanente Percorsi formativi diversificabili e orientativi Percorsi formativi diversificabili e orientativi Progettazione collegiale Progettazione collegiale per superare frammentazione dei saperi e sostenere per superare frammentazione dei saperi e sostenere processo di apprendimento per competenze processo di apprendimento per competenze Maggiore attenzione ai risultati Maggiore attenzione ai risultati Valutazione risultati in rapporto agli standard Valutazione risultati in rapporto agli standard minimi di competenze minimi di competenze Certificare per competenze (EQF) Certificare per competenze (EQF)
Lavoro complesso e difficile Lavoro complesso e difficile
OBBLIGO DI ISTRUZIONEOBBLIGO DI ISTRUZIONE ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO Sviluppare la esperienza personale di ciascuno e la Sviluppare la esperienza personale di ciascuno e la significatività degli specifici apprendimentisignificatività degli specifici apprendimenti Contestualizzazione integrata dei diversi saperiContestualizzazione integrata dei diversi saperi
DIDATTICA Didattica laboratoriale DIDATTICA Didattica laboratoriale Didattica per compitiDidattica per compiti Declinazione delle conoscenze disciplinariDeclinazione delle conoscenze disciplinari per l’acquisizione delle Competenze chiave per l’acquisizione delle Competenze chiave Assumere punto di vista dell’allievoAssumere punto di vista dell’allievo Consentire pieno sviluppo facoltà allievoConsentire pieno sviluppo facoltà allievo Costruire ponti tra i saperi disciplinari che Costruire ponti tra i saperi disciplinari che unitariamenteunitariamente concorrono a formare le concorrono a formare le competenzecompetenze PERCORSI diversificabili e orientativi PERCORSI diversificabili e orientativi risultato definito nel possesso delle risultato definito nel possesso delle competenze previstecompetenze previste
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONEDELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE DEI LINGUAGGIASSE DEI LINGUAGGI**Padronanza della lingua italiana:Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti:contesti:
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativicomunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativicomunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterarioconsapevole del patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimedialiUtilizzare e produrre testi multimediali
eppure la valutazione è richiesta dalla maggioranza degli insegnanti e molte realtà hanno avviato percorsi di
valutazione autonomi …L’esperienza italiana mostra che: in assenza di riferimenti a livello nazionale, molte realtà
hanno avviato percorsi di autovalutazione, costruito reti fiduciarie fra scuole e con il territorio, ricorrendo in modo esteso a OCSE-PISA o a valutazioni esterne ad hoc
nelle esperienze locali, dove si manifesta l’autonoma volontà delle scuole di ricorrere alla valutazione, anche esterna, vi è grande attenzione alle modalità di circolazione dei risultati
manca una base informativa di riferimento: i risultati delle indagini esistenti non sono tutti facilmente accessibili e in generale si è fatta troppa poca “valutazione degli effetti della valutazione”.
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONEDELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE MATEMATICOASSE MATEMATICO**Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma graficasotto forma grafica
**Confrontare e analizzare figure geometriche, Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioniindividuando invarianti e relazioni
**Individuare le strategie appropriate per da soluzione Individuare le strategie appropriate per da soluzione di problemidi problemi
**Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informaticoapplicazioni specifiche di tipo informatico
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONEDELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICOASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO**Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e artificiale e appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessitàsistema e di complessità
**Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienzatrasformazioni di energia a partire dall’esperienza
**Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicatecui vengono applicate
ASSE STORICO-SOCIALEASSE STORICO-SOCIALE**Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturaliconfronto fra aree geografiche e culturali
**Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambientedell’ambiente
**Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorioterritorio
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIATERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
**L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo delladella
Persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una Persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
**Imparare ad imparareImparare ad imparare: : organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti
e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.proprio metodo di studio e di lavoro.
**ProgettareProgettare: : elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità, definendo strategie di azione e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.e verificando i risultati raggiunti.
**Comunicare:Comunicare: Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti;utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti; Rappresentare eventi, fenomeni,principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, Rappresentare eventi, fenomeni,principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.disciplinari, mediante diversi supporti.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIATERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
Collaborare e partecipare: Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità,
gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
**Agire in modo autonomo e responsabile: Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.responsabilità.
**Risolvere problemi:Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
**Individuare collegamenti e relazioni:Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
**Acquisire ed interpretare l’informazione: Acquisire ed interpretare l’informazione: Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Linee GuidaLinee Guida Linee Guida Confronto con OOSS entro novembreLinee per scuola e per FP Linee Guida Confronto con OOSS entro novembreLinee per scuola e per FP
punti di convergenza in competenze di cittadinanzapunti di convergenza in competenze di cittadinanza Ricerca di equilibrio tra autonomia IS e direzione dei processi Ricerca di equilibrio tra autonomia IS e direzione dei processi di continuità fra scuole I ciclo e II ciclodi continuità fra scuole I ciclo e II ciclo Fase di INFORMAZIONE Fase di INFORMAZIONE Avvio confronto con i docenti Dirigenti ATA Avvio confronto con i docenti Dirigenti ATA Coinvolgimento reale delle scuole ( griglia per lettura)Coinvolgimento reale delle scuole ( griglia per lettura) Raccolta proposte Raccolta proposte Raccolta punti di vista scuole (AgenNaz)Raccolta punti di vista scuole (AgenNaz) Sostegno del processo Sostegno del processo Fase di FORMAZIONEFase di FORMAZIONE Formazione in servizio per tutti i docenti (anche on line)Formazione in servizio per tutti i docenti (anche on line) Fase di ORGANIZZAZIONE MONITORAGGIOFase di ORGANIZZAZIONE MONITORAGGIO Organizzazione di Biblioteca on lineOrganizzazione di Biblioteca on line di Reti territoriali di scuole di Reti territoriali di scuole Referenti x Asse Referenti x Asse Delegato per relazione con altre scuoleDelegato per relazione con altre scuole Coinvolgimento di tutti gli attoriCoinvolgimento di tutti gli attori Docenti Studenti Famiglie ATADocenti Studenti Famiglie ATA RRuolo e funzione della Agenzia Nazionaleuolo e funzione della Agenzia Nazionale
APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO PERMANENTEPERMANENTE
CONSIGLIO U.E.- LISBONACONSIGLIO U.E.- LISBONA CONSIGLIO U.E.-SVILUPPO APPRENDIMENTO PERMANENTECONSIGLIO U.E.-SVILUPPO APPRENDIMENTO PERMANENTE PROGRAMMI U.E. 2007PROGRAMMI U.E. 2007 RISOLUZIONE CONSIGLIO U.E.-LUGLIO 2006RISOLUZIONE CONSIGLIO U.E.-LUGLIO 2006 RACCOMANDAZIONE PARLAMENTO E CONSIGLIO U.E. DICEMBRE 2006RACCOMANDAZIONE PARLAMENTO E CONSIGLIO U.E. DICEMBRE 2006 * LIFE LONG LEARNING* LIFE LONG LEARNING * COMPETENZE CHIAVE* COMPETENZE CHIAVE * RACCORDO EQF* RACCORDO EQF CONFERENZA UNIFICATACONFERENZA UNIFICATA DdL AGOSTO 2007DdL AGOSTO 2007 >> AVVIO QUADRO ORGANICO AVVIO QUADRO ORGANICO * AMBITI* AMBITI * STRUMENTI* STRUMENTI > > CONNESSIONE SISTEMI E SUBSISTEMICONNESSIONE SISTEMI E SUBSISTEMI * ISTRUZIONE* ISTRUZIONE * FORMAZIONE* FORMAZIONE * LAVORO* LAVORO * VOLONTARIATO* VOLONTARIATO * PRIVATO SOCIALE* PRIVATO SOCIALE
DDL APPRENDIMENTO PERMANENTEDDL APPRENDIMENTO PERMANENTE
ADULTIADULTI > 46 ANNI Illetterati > 46 ANNI Illetterati 15-65 ANNI 25% sola licenza elem.15-65 ANNI 25% sola licenza elem. Appr. Perm. Solo 7%Appr. Perm. Solo 7%
ABBANDONI ABBANDONI 17,7%17,7%
DDL APPRENDIMENTO PERMANENTE DDL APPRENDIMENTO PERMANENTE perper
Persona – Cittadinanza – Coesione – OccupabilitàPersona – Cittadinanza – Coesione – Occupabilità IN CONTESTI FORMALI, NON FORMALI, INFORMALIIN CONTESTI FORMALI, NON FORMALI, INFORMALI CONVALIDA DELLE COMPETENZE COMUNQUE CONVALIDA DELLE COMPETENZE COMUNQUE
ACQUISITEACQUISITE DEFINIZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI DEFINIZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI
PRESTAZIONEPRESTAZIONE SISTEMA DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALESISTEMA DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
ISTRUZIONE TECNICA E ISTRUZIONE TECNICA E ISTRUZIONE PROFESSIONALE ISTRUZIONE PROFESSIONALE
** L. 296/2006 Art. 1 comma 631L. 296/2006 Art. 1 comma 631* D.L.vo 31.01.07 Art. 13* D.L.vo 31.01.07 Art. 13
* L. 40/2007 Art. 13* L. 40/2007 Art. 13
D.M. 22.08.07 – COMPETENZE IN USCITA – OBBLIGOD.M. 22.08.07 – COMPETENZE IN USCITA – OBBLIGO FRAMEWORK EUROPEI – ECVETFRAMEWORK EUROPEI – ECVET – – EQFEQF – – KEV COMPET.KEV COMPET. – – ASSIC. QUALITA’ ASSIC. QUALITA’
SUPERARE LA RAPIDA OBSOLESCENZA DELLE SUPERARE LA RAPIDA OBSOLESCENZA DELLE COMPETENZE TECNICHE E RINNOVARE LA CULTURA COMPETENZE TECNICHE E RINNOVARE LA CULTURA TECNICATECNICA
VALORIZZARE TECNOLOGIE IN TERMINI PEDAGOGICIVALORIZZARE TECNOLOGIE IN TERMINI PEDAGOGICI COMPETENZE TRASVERSALI IN CUI CONIUGARE DISCIPLINE COMPETENZE TRASVERSALI IN CUI CONIUGARE DISCIPLINE
E IMPRENDITORIALITA’E IMPRENDITORIALITA’ IMPARARE AD IMPARAREIMPARARE AD IMPARARE
AREA TECNICO – PROFESSIONALEAREA TECNICO – PROFESSIONALEcon due identitàcon due identità
1.1. PREPARAZIONE ALLE PROFESSIONI AUTONOME PREPARAZIONE ALLE PROFESSIONI AUTONOME REGOLAMENTATEREGOLAMENTATE
2.2. PREPARAZIONE AD ATTIVITA’ DI PROFILO NAZIONALE PREPARAZIONE AD ATTIVITA’ DI PROFILO NAZIONALE CON FORTI CONNOTAZIONI LOCALICON FORTI CONNOTAZIONI LOCALI
con obiettivi comunicon obiettivi comuni TECNOLOGIA – PATRIMONIO CULTURALETECNOLOGIA – PATRIMONIO CULTURALE PERSONALIZZAZIONE APPRENDIMENTIPERSONALIZZAZIONE APPRENDIMENTI COMPETENZE TRASVERSALICOMPETENZE TRASVERSALI OBBLIGO 1° BIENNIO CON LINEE DI INDIRIZZOOBBLIGO 1° BIENNIO CON LINEE DI INDIRIZZO PERCORSI DI ORIENTAMENTOPERCORSI DI ORIENTAMENTO RACCORDI CON ALTRI SEGMENTIRACCORDI CON ALTRI SEGMENTI RICONOSCIMENTO CREDITIRICONOSCIMENTO CREDITI TITOLI FINALI (PER PERCORSI ACCADEMICI, IFTS)TITOLI FINALI (PER PERCORSI ACCADEMICI, IFTS) AREE DI APPROFONDIMENTOAREE DI APPROFONDIMENTO QUINQUENNALITA’QUINQUENNALITA’
ECVETECVET – –European Credit System for Vocational Education TrainingEuropean Credit System for Vocational Education Training
Diritto alla capitalizzazione delle competenze acquisite Diritto alla capitalizzazione delle competenze acquisite indipendentemente dagli ambitiindipendentemente dagli ambiti
Centralità delle competenze (non del percorso o del titolo)Centralità delle competenze (non del percorso o del titolo) E’ strumento per convertire i risultati in apprendimento nei E’ strumento per convertire i risultati in apprendimento nei
diversi sistemi nazionalidiversi sistemi nazionali Consiste nell’adozione di un sistema comune di:Consiste nell’adozione di un sistema comune di: - definizione- definizione - attibuzione- attibuzione - trasferimento di crediti- trasferimento di crediti E’ strumento di integrazione E’ strumento di integrazione tra Istruzione / Formazione / Lavorotra Istruzione / Formazione / Lavoro E’ supporto al sistema nazionale e transnazionaleE’ supporto al sistema nazionale e transnazionale Coordinamento aperto (volontarietà e responsabilità) Coordinamento aperto (volontarietà e responsabilità)
I.F.T.S.I.F.T.S. D.L. 436/2000 L. 144/1999 art. 69 D.L. 436/2000 L. 144/1999 art. 69
IFTSIFTS – Percorsi per formare figure professionali a livello – Percorsi per formare figure professionali a livello post-secondariapost-secondaria
PROGRAMMAZIONE REGIONALEPROGRAMMAZIONE REGIONALE – servizi e settori – servizi e settori produttiviproduttivi
PERCORSIPERCORSI – Flessibili e modulari – Flessibili e modulari ACCREDITOACCREDITO – attraverso le competenze acquisite e crediti – attraverso le competenze acquisite e crediti DURATADURATA – Minimo 1.200 ore in 2 sez., Max 2.400 ore in 4 – Minimo 1.200 ore in 2 sez., Max 2.400 ore in 4
sez.sez. ATTIVITA’ATTIVITA’ – Teorica, Pratica, Laboratoriale – Teorica, Pratica, Laboratoriale STAGE e TIROCINISTAGE e TIROCINI – 30% del monte ore – 30% del monte ore SOGGETTI ASSOCIATISOGGETTI ASSOCIATI – Scuola + Formazione – Scuola + Formazione
Professionale + Università + ImpresaProfessionale + Università + Impresa
I.F.T.S.I.F.T.S. MODULIMODULI – Unità capitalizzabile – Unità capitalizzabile – – Competenze riconosciute nel mondo del lavoro e Competenze riconosciute nel mondo del lavoro e
identificate identificate quale risultato formativoquale risultato formativo COMITATO DI PROGETTOCOMITATO DI PROGETTO STANDARD MINIMI DI COMPETENZESTANDARD MINIMI DI COMPETENZE – per accesso e esito– per accesso e esito – – Competenze di base Competenze di base
trasversalitrasversali – – Competenze di base Competenze di base
tecnico-professionalitecnico-professionali CREDITICREDITI – riconoscimento di competenze precedentemente – riconoscimento di competenze precedentemente
acquisite durante, o acquisite durante, o prima, del percorso o da esternoprima, del percorso o da esterno RISORSERISORSE – INTEGRATE (MPI / REGIONI / ALTRI)– INTEGRATE (MPI / REGIONI / ALTRI) CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE – dopo verifica – ATTESTATO QUALIFICA – dopo verifica – ATTESTATO QUALIFICA
PROFESSIONALEPROFESSIONALE MONITORAGGIO E VALUTAZIONEMONITORAGGIO E VALUTAZIONE – NAZIONALE – NAZIONALE
I.T.S.I.T.S. L. 296/2006 Art. 1 comma 631L. 296/2006 Art. 1 comma 631 L. 40/2007 Art. 13L. 40/2007 Art. 13
EVOLUZIONE I.F.T.S.EVOLUZIONE I.F.T.S. – In 5 Microaree industriali nel QUADRO – In 5 Microaree industriali nel QUADRO STRATEGICO NAZIONALESTRATEGICO NAZIONALE
FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONEFONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE – Con PERSONALITA’ GIURIDICA– Con PERSONALITA’ GIURIDICA – – Con i 4 soggetti + EE.LL. + RICERCACon i 4 soggetti + EE.LL. + RICERCA – – Con PROPRI ORGANICon PROPRI ORGANI
FONDI TRIENNALIFONDI TRIENNALI – 70% ITS– 70% ITS – – 30% IFTS30% IFTS
SERVIZIO IN AMBITO NAZIONALESERVIZIO IN AMBITO NAZIONALE
Rapporto Stato/RegioniRapporto Stato/Regioni Nodo Rapporto Stato / RegioniNodo Rapporto Stato / Regioni Impianto del sistema è fortemente articolatoImpianto del sistema è fortemente articolato Mancata intesa su comma 624 su applicazione obbligo Mancata intesa su comma 624 su applicazione obbligo per opposizione Lombardia per opposizione Lombardia diversità di orientamenti tra le Regionidiversità di orientamenti tra le Regioni Problema Problema relativo alle norme di funzionamento della Conferenza Unificata relativo alle norme di funzionamento della Conferenza Unificata a maggioranza o ancora all’unanimità ?a maggioranza o ancora all’unanimità ? alla interpretazione competenze Stato Istruzione alla interpretazione competenze Stato Istruzione Regione Formazione Regione Formazione
Legge 3 Regione ha competenze esclusive su Legge 3 Regione ha competenze esclusive su
PROGRAMMAZIONE della offerta formativa su tutto il PROGRAMMAZIONE della offerta formativa su tutto il sistema di Istruzione e Formazionesistema di Istruzione e Formazione ma non ha poteri sui livelli essenziali ma non ha poteri sui livelli essenziali che lo STATO stabilisce per leggeche lo STATO stabilisce per legge
Competenze ai sensi del Titolo V della Costituzione
Potestà legislativa nelle materie dell’istruzione e della formazione professionale
ESCLUSIVA DELLO STATO
- norme generali sull’istruzione
- livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale
- principi fondamentali a cui si deve ispirare la legislazione concorrente
CONCORRENTE
-istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche
ESCLUSIVA DELLE REGIONI
l’ istruzione e la formazione professionale
La potestà regolamentareallo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega
alle Regioni;alle Regioni in ogni altra materia;ai Comuni, alle Province e alle Città
metropolitane in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite
Per quanto riguarda le funzioni amministrative, l'art. 118 ne prevede l'attribuzione ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98
Competenze dello Stato– art. 137 Restano allo Stato, ai sensi
dell'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59, i compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica, previo parere della Conferenza unificata, le funzioni di valutazione del sistema scolastico, le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato e del personale alle istituzioni scolastiche, le funzioni di cui all'articolo 138, comma 3, del presente decreto legislativo.
di personale
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98
Competenze delle Regioni – art. 138 programmazione dell'offerta formativa
integrata tra istruzione e formazione professionale
programmazione, sul piano regionale della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali
suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98
Competenze delle Province e dei Comuni – art. 139 l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la
soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione
la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche
i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio
il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Province e dei Comuni –art. 139
Attribuzione ai comuni di funzioni concernenti:
educazione degli adulti orientamento scolastico e
professionale pari opportunità di istruzione continuità in verticale e orizzontale
tra i diversi gradi e ordini di scuola prevenzione della dispersione
scolastica educazione alla salute
Si tratta di “attuare una riforma già fatta” seguendo gli indirizzi tracciati dalla Corte Costituzionale.
rafforzamento del ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che, oltre a fissare le norme generali sull’istruzione, definisca indirizzi e obiettivi e stabilisca standard, si ritragga dalla gestione, e supporti l’azione locale attraverso Direzioni regionali del Ministero, rafforzate e incentivate;
l’assunzione effettiva da parte delle Regioni, oltre alla potestà legislativa fissata dalla Costituzione, della competenza nella programmazione territoriale della rete scolastica regionale, a partire da risorse umane e finanziarie stabilite dallo Stato in modo plausibile, fondato e rigoroso; un loro rapporto con le Direzioni regionali del Ministero (secondo un disegno istituzionale peraltro già avviato);
una più piena autonomia economico-finanziaria delle istituzioni scolastiche, accompagnata da capacità e trasparenza contabile e dalla crescente potestà di attuare gli interventi necessari al miglioramento dei risultati.
… e si prefigura un significativo rinnovamento del corpo docente, diversificato per ordine
scolastico e…
0 5 10 15 20 25 30 35
Infanzia
Primarie
Secondarie I grado
Secondarie II grado
ipotesi bassa ipotesi alta
Stima tendenziale dei nuovi ingressi (in migliaia) a 5 anni.…mentre a 15 anni da oggi viene rinnovato tra il 34 e il 44% del corpo docente
I principi generali per una maggiore flessibilità nell’organizzazione del servizio e la valorizzazione
della professione di insegnante sono oggetto dell’Intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza siglata da Governo e Organizzazioni
sindacali il 27 giugno 2007.
innovare il sistema di reclutamento costruire migliori prospettive di
progressione retributiva legate all’impegno e al merito
rafforzare la formazione in servizio affinché rifletta i bisogni
favorire l’incontro fra competenze/aspirazioni degli insegnanti e esigenze delle scuole
Forme di incentivazione (sperimentali, prima, e generalizzate, poi) basate sul raggiungimento di obiettivi prefissati, possono
diventare un mezzo per favorire il lavoro di squadra in ogni scuola e, in prospettiva, una modalità di progressione di carriera.
Il sistema dovrebbe basarsi su obiettivi di progresso - anche in relazione alle competenze degli studenti - identificati sulla base di diagnosi valutative a livello di scuola
Gli incentivi dovrebbero coinvolgere il complesso dei docenti e del personale della scuola in modo da favorire il lavoro di squadra
La stratificazione dei risultati nel tempo possono divenire parte di un “curriculum” che, integrando i crediti formativi cumulati, consenta ai singoli di compiere progressioni di carriera
Intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm
Il diritto a una formazione in servizio organica e di qualità / il dovere di continuare a formarsi per
rispondere alle esigenze di professionalità.
Definire standard di qualità (oggi assenti) e superare la frammentazione dell’offerta formativa
Ridefinire le modalità di accreditamento degli Enti e delle iniziative
Le diagnosi valutative a livello di scuola possono orientare la scelta di formazione in servizio, legandola dalla esigenze riscontrate
Maggiore autonomia finanziaria delle scuole per la formazione
I crediti formativi dovrebbero essere tenuti in conto per la progressione di carriera degli insegnanti
Tra le esigenze formative generali, si avverte la necessità di innovare i metodi insegnamento volti ad avvicinare gli studenti all’indagine sperimentale e alla progettazione
Intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm
Programmare e valutare rappresentano il presupposto necessario per scelte
qualificate al fine di migliorare:
l’organizzazione del lavoro e la valorizzazione della carriera docente
l’organizzazione della rete scolastica sul territorio
Al sistema nazionale di valutazione vanno affidate due funzioni. Da una parte, la realizzazione di una
rilevazione nazionale di alto livello tecnico
Iniziare da subito: completamento del quadro di indicazioni nazionali
e standard sui livelli di apprendimento
una rilevazione annuale di natura censuaria progressivamente estesa a diversi anni di scolarità
per misurare competenze, per cominciare, in 3 aree disciplinari
e raccogliere le informazioni necessarie per la valutazione: i profili socio-demografici degli studenti, le caratteristiche del contesto territoriale e della governance della scuola
misurare, oltre che i livelli di apprendimento, il ” valore aggiunto” dell’azione educativa
.... e, al contempo, un programma permanente di supporto/confronto per le scuole per l’analisi e
l’utilizzo della valutazione e per l’elaborazione di diagnosi valutative a livello di scuola
Team di supporto” nazionali, composti da esperti qualificati, per:discutere i risultati delle rilevazioni nazionali (e internazionali), favorire il confronto tra scuole e la creazione di reti
elaborare una diagnosi valutativa a livello di scuola tenendo conto degli input materiali/immateriali, condizione sociale degli studenti, contesto territoriale, organizzazione della scuola
suggerire azioni per ridurre le criticità e individuare obiettivi di progresso (anche in termini di formazione in servizio e dei profili professionali richiesti)
apprendere dalle esperienze locali per diffondere buone pratiche, l’autovalutazione e migliorare la stessa misurazione degli apprendimenti.
Al riordino dell’INVALSI, con un team di alto livello, bisogna poi affiancare la valorizzazione dell’autovalutazione, il
rilancio della ricerca, il rafforzamento dei titoli e meccanismi di incentivazione modificabili.
Stabilizzazione dell’organico e maggiore flessibilità nel meccanismo che fa incontrare scuola e personale.
Sulla base anche delle esperienze internazionaliLe diagnosi valutative a livello di scuola possono suggerire profili professionali e supportare la scuola nella scelta di candidati non solo “estratti” meccanicamente da una graduatoria
L’adesione a progetti speciali per i quali siano previsti incentivi specifici (scuole in zone disagiate/aree a rischio) prevedono già la rinunzia al trasferimento per la durata del progetto – questa modalità potrebbe essere estesa ad altre scuole volontarie
Intesa per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm
.
Per pervenire a un’organizzazione della rete scolastica più efficace e rispondente ai bisogni, occorre individuare e coinvolgere tutti i soggetti che hanno la responsabilità della sua realizzazione.
I passi già compiuti / 1
Ripristino di un sistema coerente di obiettivi di apprendimento
le indicazioni nazionali per il curriculo per la scuola dell’infanzia e primaria
l’innalzamento dell’obbligo di istruzione la riorganizzazione istituti tecnici e
professionali
Rafforzamento dei sistemi di valutazione interni ed esterni alla scuola
Riforma degli esami di Stato Interventi sui debiti formativi riordino dell’INVALSI
I passi già compiuti / 2
Effettiva attuazione dell’autonomia l’assegnazione diretta delle risorse relative alle
competenze dovute al personale (stipendi esclusi) e al funzionamento delle istituzioni scolastiche
Creazione di presupposti per una migliore organizzazione del lavoro e la valorizzazione personale
immissione in ruolo di 170 mila docenti + ATA l’Intesa Governo-Sindacati di giugno 2007
risorse aggiuntive (nazionali e comunitarie) per il Sud (QSN 2007-2013)
I passi da compiere / 1
Proseguire il percorso avviato per attuare l’autonomia attraverso un rinnovato ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che definisca indirizzi generali e garantisca livelli essenziali di prestazione
Costruire un sistema nazionale di valutazione credibile, articolato in valutazione esterna e interna (autovalutazione), promuovendo diagnosi valutative a livello di singola scuola
Programmare a medio-lungo termine il fabbisogno territoriale di personale e organici, al fine di costruire un quadro di certezze e valutare l’impatto di interventi strutturali alternativi
I passi da compiere / 2
Migliorare l’organizzazione della rete e valorizzare la carriera degli insegnanti
Riorganizzare la formazione iniziale e il reclutamento
Creare meccanismi di incentivazione del personale
Migliorare la formazione in servizio Favorire un più proficuo incontro tra
scuola e insegnante
Occorre SPERIMENTARE PATTI TERRITORIALI
per l’esercizio integrativo delle competenze in materia di istruzione
Regione
Provincia
Comune
Scuola
USR
USP
Riutilizzare a favore dei soggetti del patto territoriale (scuole e enti locali) i risparmi ottenuti
Gestire in modo integrato le risorse destinate alla scuola
.
Servono infatti incentivi appropriati per i diversi livelli di responsabilità, che possono trovare attuazione solo attraverso un confronto tra Stato, Regioni, enti locali e
istituti scolasticiSulla base di previsioni demografiche e la valutazione della
situazione territoriale specifica, un organismo di coordinamento in cui sono rappresentati Stato, Regioni, Enti locali e istituzioni scolastiche definisce:
obiettivi territoriali per il rapporto insegnanti/studenti piano di intervento per il “patto territoriale”
(periodicamente monitorato) priorità per l’utilizzo di risorse che si rendano disponibiliI risparmi conseguiti vengono re-investiti sul territorio a
favore di priorità individuate (per es., innalzamento dei livelli di apprendimento, accoglienza alunni stranieri, tempo pieno, etc. ) ed eventualmente all’incentivazione del personale
da sperimentare anche a partire dalla prossima legge finanziaria.
Una grossa dotazione di risorse “aggiuntive” per il Sud, che può produrre risultati se ben coordinata con le politiche ordinarie, maggiormente mirata alle criticità emerse da processi di valutazione e volta a interventi di sistema ….
ConsapevolezzaConsapevolezza
… è necessaria una nuova consapevolezza da parte di tutti dei rischi conseguenti al mancato raggiungimento degli obiettivi
ObiettiviObiettivi
Gli obiettivi sono ambiziosi. Vanno presidiati con strumenti forti di valutazione:
conseguimento di livelli minimi di competenza per tutti
riduzione della dispersione scolastica maggiore attrattività della scuola,
anche come motore di inclusione sociale e di contrasto all’illegalità
L’istruzione è un servizio deve essere garantito a tutti: studenti e insegnanti hanno bisogno di condizioni
stabili anche in un contesto di incertezze e possibile calo degli studenti ...
Popolazione residente tra 3 e 21 anni (in migliaia). Fonte: Istat
13.189
12.481
12.142
11.607
11.164
11.005
10.758 10.705 10.714 10.728 10.748
12.839
11.875
11.367
10.867
10.500
11.000
11.500
12.000
12.500
13.000
13.500
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Popolazione residente tra 3 e 21 anni (in migliaia): due ipotesi demografiche
8.500
9.000
9.500
10.000
10.500
11.000
11.500
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
Ipotesi bassa ribasata Ipotesi alta ribasata
t
Education in Finland
Historical starting pointHistorical starting point
Comprehensive School Reform 1972 – Comprehensive School Reform 1972 – 19771977
• parallel school system was replaced by parallel school system was replaced by nine year’s comprehensive educationnine year’s comprehensive education
• same basic education for allsame basic education for all• responsibility for organising education responsibility for organising education
to municipal authoritiesto municipal authorities
Ministry of Education
National Board of Education
THE ADMINISTRATION OF EDUCATION
State Provincial Offices (6)
Education providers
Educational institutions
PolytechnicsUniversities
MINISTRY OF EDUCATIONMINISTRY OF EDUCATION
overall responsibility for educationoverall responsibility for education strategy for education and trainingstrategy for education and training preparation for legislationpreparation for legislation proposal for budget in the frames given proposal for budget in the frames given
by the governmentby the government licences for education providers licences for education providers
(including limits for the number of (including limits for the number of students under state finance)students under state finance)
other crucial decisionsother crucial decisions
FINNISH NATIONAL BOARD FINNISH NATIONAL BOARD OF EDUCATIONOF EDUCATION
educational objectives, contents and educational objectives, contents and methods in basic, general upper methods in basic, general upper secondary, vocational education and secondary, vocational education and training and mainly vocational field training and mainly vocational field of adult education (core curricula and of adult education (core curricula and vocational qualifications)vocational qualifications)
evaluation of educational outcomesevaluation of educational outcomes a variety of national and a variety of national and
international servicesinternational services
EDUCATION PROVIDERS / EDUCATION PROVIDERS / MUNICIPALITIESMUNICIPALITIES
basic, upper secondary and basic, upper secondary and polytechnic educationpolytechnic education
allocation of fundingallocation of funding local/school level curriculalocal/school level curriculaevaluationevaluation
5
4
3
2
1
Universities
4
3
2
1
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
3
2
1
School yearsAge
Pre-primary education in schools or
children’s day care centres
Compulsory
education
Basic education
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
Work experience
Workexperience
Specialist vocational qualifications
Further vocational qualifications
3
2
1
Polytechnics
Vocational uppersecondary education and training
General uppersecondary education
The Education System of Finland
Basic educationBasic education
a nine-year basic education (7-16 years)a nine-year basic education (7-16 years) voluntary one-year additional education voluntary one-year additional education
(10th form) (10th form) 99 % of comprehensive schools 99 % of comprehensive schools
maintained by municipalitiesmaintained by municipalities no charges (instruction, learning no charges (instruction, learning
materials, meals, transport…)materials, meals, transport…) no national final examsno national final exams repetition (0,5 %) and drop-out marginalrepetition (0,5 %) and drop-out marginal
Basic education (cont.)Basic education (cont.)
average school size 163 pupils average school size 163 pupils (2004)(2004)– 50 % under 100 pupils50 % under 100 pupils– 20 % over 300 pupils20 % over 300 pupils
no regulations on class sizeno regulations on class size– average 18 pupils (2004)average 18 pupils (2004)
Basic education,Basic education,extractextract from the curriculum from the curriculum
(government decree)(government decree)
11
22 33
44
55
66
77
88
99
tottotalal
Mother tongue Mother tongue and literatureand literature 1414 1414 1414 4242
MathematicsMathematics 66 1212 1414 3232 HistoryHistory 33 77 1010
Special needs Special needs educationeducation
7 % of basic education pupils full-time 7 % of basic education pupils full-time (70 % of them (70 % of them boys)boys)
(2000 – 2004: + 48 %)(2000 – 2004: + 48 %)
22 % wholly integrated22 % wholly integrated
20 % partly integrated20 % partly integrated
33 % in special groups or classes in mainstream 33 % in special groups or classes in mainstream educationeducation
25 % in special schools25 % in special schools 21 % of basic education pupils part-time 21 % of basic education pupils part-time (63 % boys)(63 % boys)
44 % reading & writing difficulties44 % reading & writing difficulties
17 % difficulties in speech17 % difficulties in speech
17 % difficulties in mathematics17 % difficulties in mathematics Source: Koulutuksen määrälliset indikaattorit 2005Source: Koulutuksen määrälliset indikaattorit 2005
Source: Statistics FinlandSource: Statistics Finland
Basic education graduates 2004
COMPREHENSIVE SCHOOL
GRADUATES 63 500
GENERAL UPPERSECONDARY SCHOOL: 54%
VOCATIONAL EDUCATION:38%
BASIC EDUCATION ADDIT.10TH FORM 3 %
DID NOT IMMEDIATELYCONTINUE STUDYING: 5 %
General upper secondary General upper secondary educationeducation
syllabus planned for three years, but syllabus planned for three years, but possible to finish in 2-4 yearspossible to finish in 2-4 years
instruction not tied to year classes, instruction not tied to year classes, but divided into coursesbut divided into courses
national matriculation examinationnational matriculation examination free of charge (except text books)free of charge (except text books)
General upper secondary General upper secondary education,education,
extractextract from the curriculum from the curriculum (Government decree)(Government decree) Compulsory Compulsory
coursescourses Specialisation Specialisation
coursescourses Mother Mother
tongue and tongue and literatureliterature
66 33
A - languageA - language 66 22Mathematics Mathematics (advanced)(advanced) 1010 33
HistoryHistory 44 22BiologyBiology 22 33
Initial vocational qualificationsInitial vocational qualifications qualifications were reformed in 1999-qualifications were reformed in 1999-
20012001 can be completed in the form of school-can be completed in the form of school-
based training or apprenticeship trainingbased training or apprenticeship training scope: 120 credits (3 years)scope: 120 credits (3 years)
– 90 credits of professional studies90 credits of professional studies– min 20 credits of on-the-job-learningmin 20 credits of on-the-job-learning– skills demonstrationsskills demonstrations– final year projectfinal year project
PolytechnicsPolytechnics
higher education in a multi-field higher education in a multi-field environmentenvironment
polytechnic network was built in polytechnic network was built in 1990’s1990’s
maintained by municipalities, maintained by municipalities, federations of municipalities or federations of municipalities or private organisationsprivate organisations
29 polytechnics in the administrative 29 polytechnics in the administrative sector of the Ministry of Educationsector of the Ministry of Education
PolytechnisPolytechnis the scope of education is 3.5 - 4.5 the scope of education is 3.5 - 4.5
yearsyears all degree programmes include on-all degree programmes include on-
the-job trainingthe-job training polytechnic postgraduate degrees, polytechnic postgraduate degrees,
trial period 2002-2005trial period 2002-2005 graduates: 65 % womengraduates: 65 % women no tuition feesno tuition fees
UniversitiesUniversities 20 universities in Finland20 universities in Finland
– 10 multidisciplinary universities10 multidisciplinary universities– 3 universities of technology3 universities of technology– 3 schools of economics and business 3 schools of economics and business
administrationadministration– 4 art academies4 art academies
the first university was founded in Turku in the first university was founded in Turku in 16401640
the most northern university in EU is in the most northern university in EU is in RovaniemiRovaniemi
all universities are owned by the state, but all universities are owned by the state, but the decision-making system of the the decision-making system of the universities is highly independentuniversities is highly independent
UniversitiesUniversities the scope of the lower academic degrees the scope of the lower academic degrees
(Bachelor's) is 180 ECTS (~3 yrs)(Bachelor's) is 180 ECTS (~3 yrs) the scope of higher academic degrees the scope of higher academic degrees
(Master's) is 300 ECTS (~5 yrs) (Master's) is 300 ECTS (~5 yrs) universities select their own students universities select their own students
independentlyindependently a numerus clausus applies to all fields of a numerus clausus applies to all fields of
studystudy graduates: 59 % femalegraduates: 59 % female no tuition feesno tuition fees
Applicants/new students in Applicants/new students in higher education in 2004-05higher education in 2004-05
universitiesuniversities
73 750 / 25 668 (35 %)73 750 / 25 668 (35 %)
(2,4 % with the vocational certificate)(2,4 % with the vocational certificate)polytechnicspolytechnics
89 955 / 41 878 (47 %)89 955 / 41 878 (47 %)
(25 % with the vocational certificate)(25 % with the vocational certificate)
Adult educationAdult education provided by about 1,000 educational provided by about 1,000 educational
institutions, including universities institutions, including universities annual number of students about one annual number of students about one
million, amounting to every other adult million, amounting to every other adult certificate-oriented education at all certificate-oriented education at all
levels levels competence-based examinations competence-based examinations employment trainingemployment training self-motivated trainingself-motivated training so-called liberal adult educationso-called liberal adult education
Educational expenditureEducational expenditure
6.1 % of GDP (2003)6.1 % of GDP (2003)costs per student (2004)costs per student (2004)
– basic education 5 580 € (basic education 5 580 € (variation 4variation 4 170 - 13 390 €)170 - 13 390 €)
– general upper secondary 4 900 €general upper secondary 4 900 €– vocational upper secondary 8 470 €vocational upper secondary 8 470 €– polytechnics 7 020 €polytechnics 7 020 €
Total public expenditure Total public expenditure on education as a on education as a
percentage of GDP in percentage of GDP in 20022002
6,1
7,1 6,9 6,9
6,0
4,9
5,8
4,9
6,0
7,2
4,7
6,3
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
Source: Education at a Glance 2005
Evaluation of education Evaluation of education in Finlandin Finland
• schools are not inspectedschools are not inspected• no national (final) exams in basic no national (final) exams in basic
educationeducation • national, regional and local national, regional and local
evaluationsevaluations
Evaluation at national levelEvaluation at national level
Educational Evaluation Council (est. in 2003):Educational Evaluation Council (est. in 2003):• supports local evaluation by creating supports local evaluation by creating
models and tools for evaluation in basic, models and tools for evaluation in basic, secondary and adult educationsecondary and adult education
• conducts its own national evaluations:conducts its own national evaluations:e.g. e.g. special needs education, remedial special needs education, remedial teaching and student welfare services teaching and student welfare services (2004(2004))
Finnish Higher Education Evaluation Council:Finnish Higher Education Evaluation Council:• independent expert body assisting independent expert body assisting
universities, polytechnics and MoE in universities, polytechnics and MoE in matters relating to evaluationmatters relating to evaluation
Evaluation at national Evaluation at national levellevel (cont.) (cont.)
Finnish National Board of Education:Finnish National Board of Education:• evaluates learning outcomes in basic educationevaluates learning outcomes in basic education• mother tongue and mathematics regularly, mother tongue and mathematics regularly,
other subjects at intervalsother subjects at intervals((English 1999, religion 2001, communication skills English 1999, religion 2001, communication skills 2003, physical education 2003, science 20062003, physical education 2003, science 2006))
• on sample basis, 5 – 10 % of schools are on sample basis, 5 – 10 % of schools are chosen at random to each evaluationchosen at random to each evaluation
• new approach: same age cohorts at new approach: same age cohorts at consecutive curricular transition points (e.g. consecutive curricular transition points (e.g. grades 2, 5 and 9)grades 2, 5 and 9)
• statistical report, assessment and statistical report, assessment and comparison for the schoolcomparison for the school
• no ranking lists are published no ranking lists are published despite of the pressure from mediadespite of the pressure from media
• new variables are being developed new variables are being developed (e.g. relating to socio-economic (e.g. relating to socio-economic backgrounds)backgrounds)
Evaluation at regional levelEvaluation at regional level
Provincial state offices (6)Provincial state offices (6)• conduct regional evaluations conduct regional evaluations • targets: accessibility of education, targets: accessibility of education,
level of educational services, level of educational services, placement of graduates etc.placement of graduates etc.
Self-evaluationSelf-evaluation
• required by law (Basic Education Act):required by law (Basic Education Act):
””education provider shall evaluate the education provider shall evaluate the education it provides and its impact and take education it provides and its impact and take part in external evaluations of its operationspart in external evaluations of its operations””
• no regulations on evaluation methodsno regulations on evaluation methods
TeachersTeachers university-level educationuniversity-level education class teachers: Master’s degree in education class teachers: Master’s degree in education
(~5 years)(~5 years) subject teachers: Master’s degree in the subject teachers: Master’s degree in the
subject taught + pedagogical studies (~5-6 subject taught + pedagogical studies (~5-6 years) years)
teachers in basic education: 85 % female, teachers in basic education: 85 % female, 34 % aged 50+ years34 % aged 50+ years
teachers in gen. upper sec. ed.: 66 % female, teachers in gen. upper sec. ed.: 66 % female, 43 % aged 50+ years43 % aged 50+ years
Selection procedure to Selection procedure to class teacher educationclass teacher education
1. phase1. phase: joint national selection: joint national selection
– student matriculation certificatestudent matriculation certificate– working experience at schoolworking experience at school– previous studiesprevious studies
2. phase2. phase: entrance exams: entrance exams
– depending on institution: written depending on institution: written test, interview, group discussiontest, interview, group discussion
Applicants/ admitted Applicants/ admitted into class teacher into class teacher
educationeducation5363
4671
755 764
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
2001-02 2005-06
Source: Teachers in Finland 2005, FNBE
Admitted 13 % (2001), 16 % (2005)Female 80 %
OPOR25op
KTpä140op
KTsi60op
VALsi75op
AI8op
MAT7op
TAITO13op
HUMAN6op
YMPjaLT12op
Val.osat13op
Class teacher education from 1.8.05
Main: EDUCATION 140 ECTS
COMMUNICATION AND ORIENTATION
25 ECTS
SUBJECT DIDACTICS60 ECTS
OPTIONAL SUBJECT STUDIES60 + 15 ECTS
MT. D 8
Math.D 7.
Arts, crafts, phy. ed. D 13
Science D 12
Humanistics D 6 Source: Prof Matti Meri, Helsinki university
Optional D 14
In-service training for In-service training for teachers in basic educationteachers in basic education
mandatorymandatory– 3 days3 days– outside school’s working daysoutside school’s working days– paid and organised by the education provider paid and organised by the education provider
(municipalities)(municipalities) voluntary - paid by the education providervoluntary - paid by the education provider
– in 2003-04: average 5,8 days / full-time teacherin 2003-04: average 5,8 days / full-time teacher(grades 1-6: 4,6(grades 1-6: 4,6 grades 7-9: 10,4)grades 7-9: 10,4)
– average budget allocation 383 € / full-time average budget allocation 383 € / full-time teacherteacher
voluntary - paid by the teachervoluntary - paid by the teacher
Teaching hoursTeaching hours
Basic educationBasic education– class teachers 24 lessons / weekclass teachers 24 lessons / week– subject teachers 18 – 24 lessons / weeksubject teachers 18 – 24 lessons / week
General upper secondaryGeneral upper secondary– subject teachers 16 – 23 lesson / weeksubject teachers 16 – 23 lesson / week
Meetings etc: Meetings etc:
3 hours / week (basic educ.)3 hours / week (basic educ.)
2 -5 hours / 2 weeks (upper secondary)2 -5 hours / 2 weeks (upper secondary)
Teacher salaries in Teacher salaries in relation to per capita GDPrelation to per capita GDP
(lower secondary)(lower secondary)
0
50
100
150
200
250
300
350
DK DE EE ES CY LV IT MT NL PT SE FI
Min
Max
Source: Eurydice Key Data on Education in Europe 2005
Teacher salaries in relation to Teacher salaries in relation to GDP per capitaGDP per capita
(15 years of experience, lower (15 years of experience, lower secondary)secondary)
0,96 1,001,12
1,211,08
1,42
1,81
1,17
1,40
1,601,75
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1,40
1,60
1,80
2,00
Norw
ay
Sw
eden
Fin
land
Denm
ark
Italy
Spain
Port
ugal
US
A
Austr
alia
Japan
Mexic
o
Source: Education at a Glance 2005
Proposition for new salary Proposition for new salary system for teacherssystem for teachers
Basic salary
Bonus
Increments
Level of demandJob specific
Personal
Proportion of qualified Proportion of qualified teachersteachers
Basic education 85 %Basic education 85 %
– class teachers 91 %class teachers 91 % General upper secondary 91 %General upper secondary 91 %
– subject teachers 97 %subject teachers 97 % VET teachers 73 %VET teachers 73 %
PrincipalsPrincipals principals in basic education: 40 % principals in basic education: 40 %
female, female, 10 % aged under 4010 % aged under 4034 % 40 – 49 years34 % 40 – 49 years56 % over 5056 % over 50
principals in gen. upper sec. ed.: 33 % principals in gen. upper sec. ed.: 33 % female, female, 11 % aged under 4011 % aged under 4021 % 40 – 49 years21 % 40 – 49 years68 % over 5068 % over 50
School-based pupil School-based pupil assessmentassessment
Main responsibility for pupil assessment lies Main responsibility for pupil assessment lies upon teachers:upon teachers:
+ teachers are + teachers are free to choose the methods free to choose the methods to assess and evaluate the progress of to assess and evaluate the progress of pupilspupils
+ + teachers monitor pupils all the timeteachers monitor pupils all the time+ teachers have more freedom to organise + teachers have more freedom to organise
their worktheir work+ focus on learning, not testing+ focus on learning, not testing- - lack of objectivity? lack of objectivity? new National Core new National Core
Curriculum (2004) gives assessment Curriculum (2004) gives assessment criteriacriteria
Main principles of pupil Main principles of pupil assessmentassessment
• is based on various elements (continous is based on various elements (continous assessment, tests, project work etc.)assessment, tests, project work etc.)
• no national tests in basic educationno national tests in basic education• can be verbal or numeric up to 7th can be verbal or numeric up to 7th
grade, then only numericgrade, then only numeric• the scale 4 (failed) – 10 the scale 4 (failed) – 10 • pupils receive a certificate after every pupils receive a certificate after every
school-year and a leaving certificate school-year and a leaving certificate after 9th gradeafter 9th grade
• usually a mid-year certificate at usually a mid-year certificate at ChristmasChristmas
Current debates and Current debates and developmentsdevelopments
• morning- and afternoon activitiesmorning- and afternoon activities• state subsidy for 4 hours / daystate subsidy for 4 hours / day
• prevention of exclusionprevention of exclusion• active participation of pupilsactive participation of pupils
• pupil welfare servicespupil welfare services• early intervention, problem preventionearly intervention, problem prevention• multi-professional teamsmulti-professional teams• research, training, materialresearch, training, material
• anti-bullyinganti-bullying• development programmedevelopment programme
Cornerstones of the Finnish Cornerstones of the Finnish education systemeducation system
• equityequityequal opportunities for everybodyequal opportunities for everybody
• automony and trustautomony and trustauthorities trust that the experts (principals, authorities trust that the experts (principals, teachers) know best how to provide educationteachers) know best how to provide education
• supportsupportnational authorities – municipalities – schools national authorities – municipalities – schools ––principals – teachers – pupilsprincipals – teachers – pupils
Further information on the Further information on the Finnish education systemFinnish education system
Ministry of Education: Ministry of Education: www.minedu.fiwww.minedu.fi//mineduminedu National Board of Education: National Board of Education:
www.oph.fi/englishwww.oph.fi/english Eurybase – Eurydice’s information database on Eurybase – Eurydice’s information database on
education systems in Europe: education systems in Europe: www.eurydice.orgwww.eurydice.org
University of Jyväskylä: The Finnish success in University of Jyväskylä: The Finnish success in PISA: PISA: www.jyu.fiwww.jyu.fi//ktlktl//pisapisa//base.htmbase.htm
Retribuzione pro capiteRetribuzione pro capite
35
24
34
28
56
33
39
20
31
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
Italia MediaOCSE
Francia Germania Inghilterra Scozia Grecia Spagna Finlandia Giappone
Rap
po
rto
tra
ret
rib
uzi
on
e p
ro-c
apit
e al
mas
sim
o d
ella
car
rier
a e
iniz
iale
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Nu
mer
o d
i an
ni p
er r
agg
iun
ger
e m
assi
ma
retr
ibu
zio
ne
Retribuzione dopo 15 anni di insegnamento (OCSE = 100)
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
180,0
Italia MediaOCSE
Francia Germania Inghilterra Scozia Grecia Spagna Svezia Finalndia Stati Uniti Giappone
annua pro-capite per ora
Reasons for the reformReasons for the reform• industrialisation industrialisation need for better trained need for better trained
work forcework force• stronger trade unions stronger trade unions growing demand growing demand
for regional and social equityfor regional and social equity• new democratic values and attitudes in new democratic values and attitudes in
educationeducation
All relevant stakeholders were involved in the All relevant stakeholders were involved in the reformreform
consensus on education policyconsensus on education policy
fiorericciardellifiorericciardelli@@hotmail.comhotmail.com 333.7159183 333.7159183
GRAZIE e ARRIVEDERCIGRAZIE e ARRIVEDERCI Grazie Merci Muchas gracias Grazie Merci Muchas gracias
Obrigado(arigato’)Obrigado(arigato’) Thank you Danke schon Dankje Tak Thank you Danke schon Dankje Tak
Efkaristo’ Efkaristo’ Dzienkuie SpassibaDzienkuie Spassiba
Arrivederci A’ bien tot Adios Arrivederci A’ bien tot Adios AdeusAdeus Goodbye Aufwiedersehen Tot zijnsGoodbye Aufwiedersehen Tot zijns Gheia sou Dasvidania Dovidzenja Gheia sou Dasvidania Dovidzenja