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  • LA STAMPA A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o Alpinismo - Areostatiea Nuoto - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g I p p i e a - A t l e t i c a - S e h e r m a

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    Il principe Borghese, concorrente alla corsa Pechino-Parigi con macchina Itala

    LA SETTIMANA SPORTIVA

    Siamo alla vigilia di una nuova prova Interna-tionale dello sport automobilistico ! Due giorni ancora e poi la folla delle grandi manifestazioni sportive si riunirà per assistere ad una nuova lotta, per salutare altri trionfatori.

    Questa volta il convegno si terrà in Francia e precisamente nella regione nordica, presso Dieppe. Il Grand Prix di Francia riuscirà anche questo anno la prova classica della stagione sportiva. VItalia non mancherà alla nuova lotta e con la Fiat questa volta passeranno l'alpe le vetture del-l'Aquila e della Marchand, altre due ottime rap-presentanti dell'industria automobilistica nazionale.

    Gli italiani vanno in Francia in piccolo numero, ma animati dal solito entusiasmo. Nel nostro caso non ricercheremo nel maggior o minore numero di concorrenti una maggiore o minore probabilità di vittoria. E' nella bontà dei pochi che noi con-fidiamo, è nella valentìa dei guidatori della Fiat, dell' Aquila e della Marchand che noi crediamo. In Francia, come in Sicilia ed in Germania, il valore del piccolo gruppo italiano non scemerà, e svi Circuito di Dieppe come al Taunus ed al Cir-cuito ̂ delle Madonie la vettura nazionale darà movi e convincenti risultati.

    Noi confidiamo nella bontà del concorrente e non ci preoccupiamo del numero. I francesi vor-rebbero già parlare di una probabile nostra scon-fitta nel Grand Prix, ma pare abbiano fatto i tonti senza l'oste. Così vorrebbe spiegarsi qualche giornale che va per la maggiore, che non potendo digerire la sconfitta del Taunus, vorrebbe meno-mare il valore italiano. L'opinione pubblica è però con noi e basterà a tale proposito citare le quote dei bookmakers per convincersene.

    In questi giorni uno dei più conosciuti nel mondo iportivo offriva le diverse case alla quota seguente : Fiat 2/1; Renault 3/1; Brasier, Panhard, Darracq f Biétrich a 6jl; Mercédès, Bayard-Clément a 8/1; Gobron, Motobloc, Germain a 12/1. Le altre vetture a 20 e più.

    L'organizzazione del Gran Prix riuscirà come tempre un onore dei francesi, i quali hanno saputo tnche questa volta ottenere dal Governo ogni più completo appoggio. Ci piace a tale proposito ri-cordare quanto segue:

    L'organizzazione del servizio di sicurezza avrà il suo centro alle tribune e sarà divisa in settori il comando di ufficiali. I soldati saranno disposti « distanza di 100 metri l'uno dall'altro, ma a luineonce, in modo da poter sempre comunicare con la voce. Le poste saranno più numerose alle {asserelle e nei punti ove si agglomera il pubblico. Ina seconda linea di riserva, composta in massima {arte di cavalleria, proteggerà le proprietà private dalle invasioni del pubblico ed eseguirà delle per-lustrazioni. Il servizio d'ordine comprenderà 4000 uomini di fanteria, 400 di cavalleggeri, 300 gen-darmi a piedi e 100 gendarmi a cavallo. La truppa ®Wà un servizio sanitario speciale.

    Il servizio medico consisterà in quindici posti ' soccorso, di cui uno centrale alle tribune e gli

    Utri distribuiti lungo il circuito. t.'M. 0. F. installerà 60 poste di commissari

    ddla corsa che cureranno l'applicazione del Bego-mento e avranno l'incarico di arrestare le vet-

    ture alle cinqui, per mezzo di bandiere gialle. In seguito essi non autorizzeranno la circolazione che nel senso del circuito du-rante la mezz' ora che seguirà la corsa.

    Ritornando al nu-mero dei concorrenti italiani, diremo che esso è scemato in forza dei regolamenti che infor-mano quest'anno le di-verse prove automobili-stiche.

    Ciascuno di essi am-mette infatti una co-struzione di macchina tutta speciale, una pre-parazione diversa assai dispendiosa per le fab-briche, per cui parecchie sono state costrette a fare una selezione dei programmi. Noi che abbiamo sempre insi-stito sull'unità del re-golamento di corse, ci auguriamo che per la stagione prossima l'ac-

    cordo completo su detta questione avvenga fra i dirigenti delle grandi associazioni automobilistiche.

    A titolo di cronaca, ricordiamo che quest'anno le principali formole sono due: quella della cilin-drata — 8 litri di cilindrata complessiva massima del motore — adottata dall'Automobile Club impe-riale tedesco, quella del consumo — 30 litri di carburante per ogni 100 chilometri di percorso — adottata dall' Automobile Olub di Francia.

    Nell'ultima conferenza internazionale degli Auto-mobili Olubs, che si tenne a Eomburg, dopo la Coppa dell'Imperatore, venne indetta per il 15 lu-glio prossimo, a Ostenda, una nuova riunione, la quale dovrà studiare e concretare un' unica for-inola che regoli le corse di automobili nel 1908.

    L'unità fondamentale dei regolamenti di corsa avrà il vantaggio di non costringere i costruttori a fabbricare varii tipi di vetture da corsa, eviterà così un soverchio disperdimento di energie mecca-niche e finanziarie ed anche dal punto di vista tecnico darà buoni frutti, inquantochè ripetute prove dì veicoli di un medesimo tipo, fatte con un medesimo criterio, permetteranno di giungere a ri-sultati più sicuri e più concludenti.

    * » *

    L'automobilismo trova oggi nella corsa Pechino-Parigi una nuova occasione per dimostrare la sua praticità.

    Anche in questa straordinaria prova turistica il nome italiano rifulge. Una sola vettura, un solo. concorrente, ed essa appare sempre alla testa del gruppo internazionale dei viaggiatori.

    Eccoli tutti usciti dal deserto di Gobi, tranne Pons, che tornerà a Kalgan, ove si farà accompagnare per continuare il viaggio, dalla sua scorta di tar-tari.

    I concorrenti hanno traversato il Gobi nei tempi seguenti :

    Principe Borghese (automobile 40 cavalli), in 3 giorni.

    De Dion Bouton (automobile 10 cavalli), in 4 giorni.

    Spyker (automobile 15 cavalli), in 6 giorni, tra cui 4 giorni di fermata e 23 ore di marcia forzata.

    Si può da questi semplici calcoli trarre utili

    Come si vede, l'industria italiana occupa sempre in questa prova il primo posto.

    E' la macchina Itala del principe Borghese che avanza per prima, è essa che vince per la prima, è nella sua bontà che l'intenditore trova la ra-gione di tutto ciò.

    * • *

    L'automobilismo, coinè tutti i mezzi di locomo-zione, ha fatto e farà sempre le sue vittime.

    Il caso sì è ripetuto pur troppo la settimana scorsa nel nostro paese.

    Una nobilissima e gentile dama, la marchesa Maria Bia Buffo Gerini, tre fra i più simpatici gentiluomini dell' aristocrazia napoletana, il prin-cipe di Pescara, il duca di Sant'Angelo a Fasa-nella, il marchese di Mottola Nunziante, un bravo chauffeur, Coppola, hanno trovata la morte sulla via di Cajanello. L'automobile, spinta ad una corsa vertiginosa, ha sterzato, è caduta in un fosso, ha schiacciato tutti e cinque i viaggiatori, spieta-tamente.

    L'alto casato delle vittime, la fine miseranda e fulminea — non si rinvennero che deformi cada-veri — han fatto sì che il tragico avvenimento impressionò maggiormente.

    Dinanzi alla grave disgrazia diciamo pace ai caduti!

    Bssi hanno trovato la morte nella corsa sfre-nata. L'automobilismo ha purtroppo fatto cinque nuove vittime, ma non si deve perciò gridare contro di esso, come una volta ancora hanno voluto sfo-garsi certi vecchi e retrogradi giornalisti.

    No ! La follia della corsa sfrenata sarà domata dal tempo e dall'abitudine per cui nel turbinìo della volata, come ben scrisse un collega napole-tano, potrà non smentirsi quella freddezza che consentirà l'esattezza della manovra ed il giusto esame del pericolo. Biasimiamo pure la follia che vince spesso alcuni giovani guidatori, ma non per ciò schieriamoci contro la trionfale marcia dell' automobilismo. E' una battaglia nuova che si combatte.

    Le vittime non possono mancare!

    GUSTAVO VERONA.

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    Due delle vittime del disastro automobilistieo di Vairano. 1. Il marchese Di Motola, vittima del disastro. - 2. Il ministro Tittoni al Tennis Club di Napoli. - 8. Barin-

    cipe di Pescara, vittima del disastro. — La fotografia che riproduciamo ricorda l'ultima festa data al Tennis Olub di Napoli di cut ti marchese Di Motola era presidente, in onore del ministro Tittoni.

    (Fot. C. Abeniacar - Roma).

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  • FRA SPADE E SCIABOLE d i ultimi tornei

    italiani. Di qaesti giorni si sono

    tenuti importanti tornei un po' dappertutto, a Pavia, a Catania, a Pisa, a Genova, a Roma, ecc.

    La Società Genovese di scherma, che ha per presidente l'instancabile e valente AttilioGardella, effettuòla settimana scor-sa il Campionato regio-nale di scherma, che riu-scì ottimo sia per l'ab-bondanza e l'importanza dei premi, sia per la va-lentia dei numerosi tira-tori che vi hanno preso parte.

    Enrico Bossini, appar-tenente alla sala del forte maestro Ruggero Tiberi-ni, vinse il Campionato di spada e la bellissima me-daglia d'oro regalata da 8. M. il Re.

    Il Bossini è corretto, velocissimo, e ben giusta-mente con l'arte sua sep-pe conquistare l 'ambito onore.

    Egli è pure valente nella sciabola ed ancor più nella spada da combattimento, che predilige e che

    Il nobile Alessandro Lavarello, della Società Genovese di scherma, fu il vincitore del Campio-

    Torneo Ligure di scherma. - Nob. Alessandro Lava-rello, campione ligure di sciabola.

    nato di sciabola e della magnifica Coppa, dono del Municipio.

    Il Lavarello è una vecchia conoscenza della pe-dana, di cui son note tutte le astuzie e i segreti. Vincitore di tornei, perfetto gentiluomo, si dedica ora egli pure alla spada di combattimento con assiduità, e col Bossini formerà nelle venture gare di quest'anno un 'équipe formidabile.

    Ai due forti vincitori le congratulazioni nostre. (A. Grosso).

    Ecco il risultato ufficiale del torneo : Nel girone di fioretto riuscirono : 1. Bossini,

    vincitore del campionato ligure e della grande medaglia d'oro del re ; 2. Gardella ; 3. Valiebona; 4. Ghisoli; 5. Bawer; 6. Lavarello; 7. Vianson ; 8. Marazzi ; 9. Onesti ; 10. Dallarmi.

    Nel girone di sciabola riuscirono: 1. Lavarello, vincitore del campionato ligure di sciabola e della coppa del Municipio di Genova; 2. Gardella; 3. Bawer; 4. Vianson; 5. Tortora; 6. Semino; 7. Bossini; 8. Ollearo ; 9. Onesti; 10. Ghisoli.

    *** Indetto dal Circolo Unione di Pavia, si è svolto in Pavia, in tre giornate di gare, un im-portante torneo di scherma per dilettanti. Le clas-sifiche principali sono le seguenti:

    Prima categoria, girone spada : 1. Cornalba, vin-citore del girone, dono Patronesse; 2. Poggio, primo classificato, dono del Municipio; 3. D'An-

    La squadra schermitori del Regio Convitto Nazionale di Novara, col maestro Tuffoletti ed il censore Valli

    drade, secondo vincitore del girone, dono Banca Popolare ; 4. Belioii, dono dell' on. Rampoldi ; 5. Mangiarotti, medaglia Società Esercenti ; 6. Ber-nucci, dono dottor Boerehio; 7. Ventura, dono dottor Mantovani.

    Prima categoria, girone sciabola : 1. Rovatti, vincitore del girone, medaglia Ministero guerra ; 2. Di Nola, primo classificato, dono colonnello Al-fieri; 3. Tra verta, dono dei signor Beltramini ; 4. Ferretti, dono del cav. Perez ; 5. Bertini, dono del colonnello Rapisardi.

    Seconda categoria, poule spade : 1. Baratta, dono del signor Sauro; 2. Goria, dono del signor Ge-rardo.

    Seconda categoria, poule sciabole: 1. Pracchia, medaglia del Ministero della pubblica istruzione ; 2. Clementi, dono del cav. Rizzotti.

    Nel torneo goliardico riuscirono nella poule di spada : 1. D'Andrade. dell'Università di Pisa, Coppa challenghe e dono Patronesse; 2. Sertoli di Mi-lano, dono del signor Fascina. Nella poule di scia-bola: 1. Torrigiani dell'Università di Parma, Coppa challenge e dono del signor Quirici; 2. Serra-lunga, pure di Parma, dono del senatore Golgi.

    Il Campionato veneto si è chiuso con i se-guenti risultati. Furono classificati nei primi dieci di spada: Cesarano, Valentinis, Carniel, BelloniP., Macerata, Belloni, Del Col, Levi, Graziadei e Ferri ; nei primi dieci di sciabola : Cremaschi, Ce-sarano, Miani, Chiodelli, Borelli, Zamboni, Del Col, Graziadei, Pepe, De Paudis, Ferri.

    Nelle poules di spada e sciabola di prima e se-conda categoria riesce splendido primo il mancino Eomanin Jacur, occupano i secondi posti il Rizzà e il Rossini.

    All'accademia si svolsero brillantissimi assalti fra Secondo Cesarano (che si trova in una forma splendida ed è all'altezza della sua fama) col maestro Gianese e cap. Belloni ; Gino Belloni e Romanin Jacur; maestro Concato e maestro Tam-borra; Chiodelli, Borelli, Valentinis e Macerata, Pepe e Graziadei.

    I premi di squadra furono assegnati : 1° Squadra di Udine del maestro Concato (che

    si prese le migliori premiazioni) ; 2° Squadra di Venezia del maestro Gianesi.

    l'esercito italiano. Vi parteciparono 167 uffi-ciali e 68 sott'ufficiali. R e s t a r o n o classificati nella spada 51 ufficiali e 21 sott'ufficiali; nella sciabola 54 ufficiali e 26 sott'ufficiali.

    Ieri, alla Farnesina, presenti le LL. MM. il Re e la Regina, si è te-nuta l'accademia finale, riuscitissima, a cui par-teciparono 12 ufficiali e 8 sott'ufficiali. Restarono classificati: 1. il colon-nello Cavacciocchi (spa-da), che vinse il premio di S. M. la Regina ; 2. il capitano Romani (scia-bola), che vinse il pie-mio di S. M. il Re.

    Dei sott'ufficiali restò (spada): 1. P a r o l i n i , 2. Brano, 3. Ferretti, 4. Mattioli. (Sciabola); 1. Parolini, 2. Ferretti, 3. Zunni, 4. Pepe.

    A Pisa, domenica 19 giugno, nel salone del R. Teatro, alla presenza di scelto pubblico, ebbe l u o g o l'accademia di scherma fra i dilettanti

    della Scuola del maestro signor Enrico Ruglioni. Sostennero brillantemente ripetuti assalti di

    sciabola e spada i dilettanti signori: Baldi, Pi-nelli, Salvini, Tadini, Zamponi, Morandini ed An-gelini. Quest'ultimo, allievo del Ruglioni, ebbe a vincere nello scorso anno il torneo intemazionale

    # A Roma si è chiusa ieri in modo splendido la gara nazionale di scherma fra gli ufficiali dei-

    Torneo regionale di scherma di Padova. -Conte Senato Graziadei, classificato fra i primi dieci di sciabola.

    Torneo ligure di scherma. - Bossini Eugenio, campione ligure di spada.

    di Trieste, ed in quest'anno fu secondo classifi-cato nel torneo di Milano, testé chiuso, ripor-tandone in premio ben tre grandi medaglie d'oro, quantunque conti solo 17 anni di età.

    Ad onorare il maestro Ruglioni intervennero numerosi maestri, molti dei quali suoi ex-allievi, i quali con elegantissima serie di assalti resero l'accademia molto brillante.

    Ammiratissimo il maestro Pieroni, del th-rew del Giardino di Milano, allievo del Ruglioni, » perfetto riuscì il giuoco di spada del maest Gereschi di Livorno, testé tornato dalla sua Sono» di Algeri.

    I maestri Zanni Ruffo, Tancredi e Galli, regio esercito, non avrebbero potuto essere st rati per vigoria e correttezza, e da ultimo i m;ì6St Nadi di Livorno, Zanni Giovanni, del R. Coileg» di Lucca, sostennero col maestro Enrico Rugho» varii assalti, nei quali, ad onta della loro e» alquanto avanzata, ebbero a dare le migliori prov di assennata scuola e giovanile agilità. _ ,

    II maestro Ruglioni presentò inoltre ì due su più piccoli allievi: Pitigliani Luigi, di anni i e Quercioli Luigi, di anni 7. Quest'ultimo, di o mando la fotografia, riscosse vivissimi appi»11 per l 'ottimo comportamento.

    Alla smarra l'egregio signor Allievi con m«-cortesia e grande competenza.

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    Termiuata l'accademia, un ottimo banchetto in casa Ruglioni riunì gli avversari della pedana, e la festa si chiuse fra gli evviva ed i migliori au-gurii al bravo maestro. (Vottero).

    TURISMO Nei locali dell'Istituto Nazionale di educazione

    fisica a Roma ebbe luogo una riunione promossa dal Comitato centrale dell Istituto stesso per or-ganizzare e dare un largo ed efficace impulso ad un sistema generale e uniforme di segnalazioni stradali, tanto importante sia nei riguardi delle comunicaz oni, così in piano come in monte, sia uei riguardi di Ilo sport e del turismo e del mo-vimento dei forestieri in Italia, sia ancora nei ri-guardi militari della difesa nazionale.

    L'iniziativa dell'Istituto venne accolta con grande simpatia dalle autorità politiche e militari intervenute, riconoscendone l'importanza e la grande praticità sulle traccio già cosi bene av-viate dapprima dal Club Alpino per ciò che ri-guarda le regioni montane, ed ora dal Touring Club per il servizio dei nuovi mezzi di trasporto. Vennero quindi stabilite le prime basi di una in-tesa comune, decidendo di interessarvi anche l'Amministrazione delle ferrovie,lo Stato Maggiore dell'esercito ed il Ministero delle finanze per ciò che si attiene alle zone doganali.

    A Monaco di Baviera si è chiuso il I X Con-Y esso internazionale della Liat, l'associazione tu-ristica internazionale, che tiene vive le questioni riguardanti gli interessi del turismo in tutti i paesi d'Europa.

    Difatti al Congresso partecipavano delegati di associazioni di tutti i paesi, dalla Francia e dal Belgio all'Olanda, alla Spagna, alla Russia. Il Tou-ring Club Italiano era rappresentato dall'avv. Bor-tolo Belotti.

    I delegati internazionali, che hanno ricevuto festose accoglienze dalle autorità di Monaco, hanno generalmente insistito sulla necessità che i turisti abbiano un trattamento uguale in tutti i paesi. E' stato inoltre accettato all'unanimità il prin-cipio che debbano essere soppresse quelle tasse (come, per esempio, quelle di circolazione che in Germania e in Inghilterra sono applicate agli au-tomobili stranieri), che sono un vero impaccio al movimento del turismo internazionale.

    II delegato italiano ha dimostrata la necessità di un miglioramento delle condizioni fatte in Austria ai turisti stranieri, che, per esempio, de-vono ancora pagare il dazio di entrata per le bi-ciclette; ma il delegato austriaco ha risposto che le condizioni del suo paese sono tali da lasciare poche speranze.

    Una proposta notevole, che è stata respinta ìietro opposizione del Touring Club Italiano, è stata quella relativa alla costituzione di un Bureau ;entrale delle varie associazioni ; proposta che vrebbe alterati i rapporti di eguaglianza che sistono ora fra tali associazioni, per favorire lucila di esse presso la quale il Bureau si sarebbe

    Costituito. ha Liat ha pure deciso di sollecitare dai Go-

    erni una conferenza internazionale per lo studio lei problemi riguardanti il turismo, ed ha scelto itoccolma come sede del Congresso per l 'anno enturo.

    l'inaugurazione dei nuoti locali della Forza e Coraggio

    La società Forza e Coraggio, la più antica so-cietà lombarda sorta col nobile scopo dell'educa-zione fisica, fu l'anno scorso sloggiata dal Monte

    Maestro Enrico Buglioni, di Pisa.

    Quercioli Luigi, di anni 7, allievo del M" Buglioni, di Pisa.

    Tabor a Porta Romana perchè nei locali, dove tanto fremito di vita, di gioventù e di gioia erasi sentito, doveva impiantarsi una stazione.. fune-raria! Destino delle cose. I governi, i municipii e tutti gli enti nati e costituiti per il così detto bene pubblico aiutano sempre nello stesso modo quelli che veramente hanno il coraggio e la forza di volerci pensare !

    Ma la vecchia e gloriosa società non si perdette d'animo, raccolse tutto quanto aveva del suo splendido motto, scritto a caratteri indelebili non sulla bandiera, ma nella storia delle discipline ginnastiche, e pensò alla sua nuova sede. Ed essa si è inaugurata domenica 20 giugno.

    Dicono che le inaugurazioni coll'acqua portano fortuna, e l'acqua non mancò, la fortuna non fu però quella dei fotografi certamente, che invano cercarono un raggio di luce nelle tenebre spesse di un acquazzone degno dei tempi di Noè.

    I nuovi locali della Forza e Coraggio sono si-tuati in una strada a sinistra (via Tiraboschi, numero 9) del corso Lodi, in mezzo a costruzioni nuove di questa Milano che continua ad espan-dersi in un modo spaventevole. Essi sono aerati, vasti e comodi. Ho visitato la sala di vestiario, quella della Direzione, quella del lavabo, la doccia, tutte ben disposte, modeste, ma pulite. Il salone, che fa da palestra, è magnifico per grandezza e per altezza.

    L'inaugurazione, tanto per venire alla giornata di domenica, avvenne davanti ad una folla di invitati, moltissime signore, gran numero di rap-presentanze delle altre società consorelle, e di autorità civili e militari. Notai infatti fra le si-gnore: la Bohm, la Redaelli, la maestra Mazzuc-chelli, la Cleofe Pellegrini, ecc., e fra gli uomini il prof. Virgilio Inama, uno dei fondatori della Forza e Coraggio, il cav. Lonati, il tenente gene-rale Costantini, il signor Mari del Consiglio pro-vinciale ginnastico, Cega della Forti e liberi di Monza, Mariutto della Callaratese, Carrisch, il conte Sugana, Mario Cappelli, presidente della Pro Italia, Davide Pessina, Mario Barbesti, l'istrut-tore dei pompieri signor Pozzoli, l'avv. Mojana, assessore municipale in rappresentanza del Co-mune, il rag. Milio, e tanti altri che ora mi sfug-gono.

    Dopo la presentazione delle squadre, che sfila-rono davanti al palco delle Autorità, parlarono l'ing. Redaelli, presidente, indi l'assessore Mojana pel Comune, il Cappelli incaricato dalia Federa-zione ginnastica italiana ed il cav. Lonati per ii Consiglio provinciale ginnastico.

    Seguirono ai brevi ed applaùditissimi discorsi gli esercizi collettivi e singoli degli allievi e dei soci, e sotto un acquazzone terribile, come al principio, fini la festa solenne dell'inaugurazione dei locali.

    X I V B I B L I O T E C A Sono usciti i primi numeri del Bollettino ufficiale del-

    l'Istituto Nazionale per l'incremento dell'educazione fisica in Italia.

    Sotto i più favorevoli auspicii del Governo, diretto da un Comitato centrale di cui fan parte i delegati dei Ministeri interessati e i rappresentanti dei mag-giori sodalizi ginnastici, di tiro a segno e sportivi del regno, organizzato ormai completamente per mezzo dei Comitati locali in tutte le provincie, l'istituto si propone di coordinare e favorire ogni specie e ogni forma di quell'educazione fisica che, tanto apprezzata all'estero, è da noi deplorevolmente negletta sia nelle scuole, sia fra le popolazioni.

    *** Gli SportS di Michelangelo Jerace, edito dalla Società Tipografico Editrice Nazionale (Torino, Bar-riera di Nizza), è un libro utilissimo per la nostra gioventù. Parla sulla scienza e sul modo di educare fisicamente la persona. E'illustrato con 45 incisioni, e fu lodato dai Ministeri della guerra e della marina, dai sottosegretari dei Ministeri della pubblica istru-zione, industria e commercio, e dalla stampa italiana ed estera. Parla della ginnastica libera e ginnastica metodica, la ginnastica e l'arte greca, la ginnastica igienica, la palestra, l'educazione fisica e la ginna-stica educativa in Italia; il momento storico della educazione fisica, il tiro a segno nella educazione fisica, gli sports nella scienza e nella educazione, la ginnastica.

    *** Disturbi nervosi improvvisi e infortuni d'automo-bilismo del dott. Pietro Petrazzini, edito dalla casa Stefano Cablerini e Figlio (Reggio Emilia), è un libro pieno di utili consigli sul modo di evitare e di guarire da disturbi o disgrazie inerenti all'automobilismo. Cita esempi ed è un libro di molta competenza.

    *** I progressi tecnici in relazione all'avanscopèrta del capitano d'artiglieria G. Marietti, edito dalla Casa Editrice Italiana (Roma, via X X Settembre, 121), è un estratto della Rivista di Cavalleria, e tratta molto diffusamente e con abilità sulle varie operazioni della cavalleria impiegata in guerra.

    *** Per l'educazione fisica, di Giuseppe Fortina, edito dalla società ginnastica Pro Vercelli di Vercelli, è il racconto testuale di un conferenza tenuta dal-l'autore nella sede di quella società il 18 novembre 1906, allo scopo di testimoniare all'avv. Luigi Bozino, che da tanti anni esplica la sua attività nella presi-denza della società, tutta la benevolenza della citta-dinanza vercellese e del mondo sportivo italiano.

    *** Athos di San Malato è un libro di Roberto Giannini (stampato in Napoli, vico Lepre ai Venta-glieri, 33, del prezzo di L. 1) che spiega le gesta dell'esimio maestro schermista siciliano. E' un libro scritto in modo facile e piacevole, e di cui ne furono stampate più di mille copie.

    L'Annuaire de Route de l'A. C. F., offertoci dal-1 Automobile- Club di Francia, è un libro utilissimo. Contiene schiarimenti sulle dogane, circolazione, tras-porti terrestri e marittimi, tasse e imposte, battelli a vapore, monete, pesi e misure, tariffe postali e telegrafiche, cartografia, società corrispondenti in Francia e all'estero, sindacato d'iniziative, centro del tounsmo dell'A. C. F., pianta schematica di Parigi, giornali sportivi, nomenclatura delle città e comuni francesi, compreso Monaco e Monte-Carlo, migliori alberghi, garages e posti di rifornimento per auto-mobili, nomenclatura dei paesi all'estero, particolari sul modo di viaggiare in Algeria, Corsica e Tunisia.

    *** Il Catalogo dei Cataloghi è una pubblicazione (prezzo 1 lira) edita dal giornale L'Automobile di Mi-lano, allo scopo di meglio illustrare la cessata Espo-sizione automobilistica di Milano. E' un libro che segnala la potenzialità finanziaria di ciascuna società e dà particolari sulle costruzioni automobilistiche delle differenti Case espositrici.

    Angelini Alfredo, d'anni 17, allievo del M" Bu-glioni, vincitore della Grande medaglia d'oro nel Torneo di Milano del 1907.

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  • 8 LA sTA M FA SFOli 11 VA «un programma sempre vario. ziativa_ nuova e coraggiosa uno al trionfatore.

    Fu veramente uno solo, il conquistò il titolo di cam-Premio Internazionale (bici-clette . professionisti) passando primo il traguardo finale, di-nanzi ai _ forti stranieri, Jac-chaud, Lagar'de ed all'intero gruppo italiano. gare:

    U gruppo dei concorrenti al Campionato italiano dei dilettanti. - Il primo, dafo Campionato Italiano velo-,inistra a destra, è il signor Della Ferrera, campione italiano. '.cità dilettanti. — 1' Batteria

    (Fot. Ditta Ambrosio e C. - Torino » ](m . 1000): 1. Della Ferrera, 12. " ~ "

    *** L'Annuario sportivo 1907, edito dalla Gazzetta dello Sport di Milano, per i suoi abbonati, è una pub-blicazione compilata da Tullio Morgagni e che rievoca felicemente alcune delle migliori fasi sportive del-l'anno precedente. Il volume è illustrato ed è posto in vendita per lire 8.

    *** La Fotografia in pratica del dott. Photophilus è un libretto edito dalla Rivista il Corriere Fotografico di Milano. Contiene dati tecnici sul modo di foto-grafare, parla dell'apparecchio fotografico, dell obbiet-

    " tivo fotografico, ì dei complementi dell'apparecchio fotografico, il fofmatfe, i supporti dello strato sen-sibile, conservazione-Rel materiale fotografico, diffe-renti generi di fotografia, stereoscopia, stenopia, telefotografia, cinematografia per dilettanti, il go-verno della luce, la fotografia aneddotica e turistica e l'educazione dell'occhio, l'evoluzione verso l'arte, l'ortocromatismo, il ritratto, la fotografia ricreativa, la serata di proiezioni.

    L'Annuario 1907 dell'Automobile Club di Torino, dove stanno le fotografie dei nuovi splendidi locali; il re-golamento del disgraziatissimo Concorso di regolarità; 10 Statuto dell'Automobile Club; l'elenco della Dire-zione e dei soci: i vantaggi pei soci dell A. C. sud-detto • i risultati delle diverse corse Susa-Moncemsio; 11 regolamento dell'Automobile Club d'Italia; ed infine una preziosissima tabella delle singole velocità auto-mobilistiche. Il libro utilissimo è stampato dalla I i -pografia Cugini Bara valle e Falconieri, via «ari-baldi 53, Torino.

    m. 1000): I. .2. Buffalo Bill.

    2a Batteria: 1. Zanzottera, 2. Granaglia. 3" Batteria: 1. Ferrari Ernesto, 2. Diana Italo. 4a Batteria: 1. Pesce Mario, 2. Durando Carlo. la Semifinale : 1. Della Ferrera, 2. Pesce. 2a]Semifinale: 1. Durando 2. Ferrari.

    sa, mantenendosi sempre in prima posizione ; 2. Lagarde. Tempo 1' 34" 2/5.

    l a Semifinale : 1. Dnpré; 2. Verri; 3. Carapezzi E. Tempo 2' 24" 4/5.

    2a Semifinale: 1. Jacquelin per due macchine; 2. Doerflinger ; 3. Gardellin. Tempo 1' 31" 4/5.

    Decisiva. — Riesce nna corsa interessantissima che comincia fra il silenzio generale e termina fra gli applausi entusiastici del pubblico che sa-luta il vincitore del gran premio nel forte corri-dore mantovano Verri.

    Unico concorrente italiano egli ha saputo ga-reggiare da grande campione e vincere in uno stile superbo. La corsa ha riunito infatti Verri ed i tre campioni esteri Dupré, Jacquelin e Doer-flinger.

    Jacquelin, subito dopo la campana, parte deciso prendendo la prima posizione. La sua volata im-pressiona specialmente il concorrente italiano Verri, il quale non perde tempo e scatta velocis-simo portandosi all'esterno.

    Jacquelin resiste all 'attacco; Verri aumenta sempre e mantiene il suo vantaggio acquistato sul francese. La posizione dei corridori non muta più e Verri vince per nna buona macchina; 2. è Jacquelin; 3. Dupré; 4. Doerflinger.

    Tempo 1' 41» 4/5. Gran Premio « Italia » Internazionale (tandem

    professionisti) m. 2000. — Primi: Dupré-Doerflin-ger ; secondi : Jacquelin-Carapezzi Anteo; terzi ; Lagarde-Michaud; quarti: Verri-Mori.

    Tempo 2' 42" 2/5.

    Lo sport ciclistico o lo suo manifestazioni Un pubblico numeroso è accorso domenica al

    Motovelodromo Umberto I, dove favorito da un tempo splendido si svolse un programma di sport ciclistico veramente interessante. Vi contribui-vano e la presenza di parecchi campioni stra-nieri e le gare per il campionato italiano. _

    Ogni corsa si svolse ordinata e nessun incidente ebbe a verificarsi.

    Le corse furono per il totalizzatore motivo di ottimi affari. La rittscita delle corse è merito speciale di un giovane gruppo di organizzatori, i qnali si sono proposti di interessare ancora la

    Il Gran Premio Internazionale vinto

    Al Motovelodromo Umberto I. - Edmondo Jacquelin, prossima nuova conquista del-l'automobilismo, mentre Ugge le ultime notizie del Grand Prix di Francia.

    (Fot. Ditta Ambrosio e C. - Torino).

    Il " Repechage : 1. Granaglia, 2. Diana. 2a Repechage: 1. Ferrari, 2. Pesce. 3" Repechage : 1. Granaglia per 5 macchine, 2. • Ferrari. Decisiva (m. 1000): 1. Della Ferrera in 2' 23" 4/5,

    2. Granaglia, 3. Durando. Campionato Italiano velocità professionisti. —

    l a Batteria: 1. Verri Francesco, 2. Mori Luigi. 2a Batterìa: 1. Gardellin,

    2. Carapezzi Anteo. Repechage: 1. Carapezzi

    Anteo. Decisiva 1. Verri, 2. Ca-

    rapezzi Anteo, 3. Gardel-lin. Tempo 1'47" 1/5.

    Match fra i campioni di-lettanti e professionisti : 1. Verri, facile, 2. Della Ferrera.

    Gran Premio Piemonte Internazionale (professio-nisti biciclette), m. 1000 — l a Batteria: 1. D u p r é , 2. Gardellin, 3. Carapezzi Anteo. Tempo 1'24" 4/5.

    2a Batteria : 1. Verri, assai bene; 2. Doerflinger; 3. Michaud. Tempo l ' 2 4 " 4/5.

    3" Batteria: 1. Jacquelin Edmond, bene; 2. Cara-pezzi E.; 3. Piard. Tempo 1' 33" 4/5. QRepechage : 1. Mori che scappa all'inizio della cor-

    do Verri, il primo alla corda. (Fot. Ditta Ambrosio e C. - Torino).

    Sabato e domenica, 29 e 30 giugno, avremo altre due importanti riunioni sportive internazionali. *

    * *

    In occasione dei campionati italiani si è tenuto nei locali del Moto-Club d'Italia il Congresso straordinario dell'Unione Velocipedistica Italiana. Assistevano i seguenti delegati di Società affigliate all'Unione: Cario Salengo (Za Torino), Sauli (Au-dace-Club di Pavia), Alberti (V. O. Ligure), Caz-zaniga ( Unione Sportiva milanese), Resta (Medese di Mede), Boria (Circolo ricreativo di Ciriè), Scala ( Andrea Doria di Genova), Osvaldo Fiorito (Au-dace, di Torino), Perona (C. S. Robur, di Torino), Regge ( Unione sportiva torinese).

    Vi erano inoltre i rappresentanti dell'Unione Velocipedistica, cav. Cavanengbi (presidente), Ca-rozzi, Robutti e Bovio.

    L'assemblea elesse a presidente il cav. Cava-nenghi, ed a segretario il signor Bobbio.

    Venne dalla Direzione dell'Unione spiegata la causa della scelta dei due rappresentanti italiani ai campionati mondiali, nelle persone di Del Rosso e Della Ferrera. Chiudendosi le iscrizioni ai cam-pionati mondiali il 12 giugno, l'Unione fu obbli-gata alla scelta suaccennata, non potendo atten-dere il risultato dei campionati italiani.

    L'assemblea decideva inoltre di pregare il sign«r Carozzi, delegato al Congresso dell' Associafon cicliste intemationale, che si terrà a giorni a Pa-rigi, di ottenere che i campionati mondiali nei 1911 abbiano a svolgersi in Torino.

    Nel 1908 si terranno a Londra le Olimpiadi. Venne costituito in Milano il Comitato italiano,

    del quale fanno parte i presidenti di tutte le r6 ' derazioni sportive, ma non è stato chiamato

  • Jj a a J. A Jm Jr A 8 Jr U ti T1 VA 9

    farvi parte il rappresentante dell'Unione Veloci-pedistica.

    Così l'assemblea decideva di fare pratiche per conoscere la ragione di tale esclusione.

    Venne infine messa in discussione la importante questione dell'assegnazione della Coppa Regina Margherita, disputata nella Oorsa Roma, organiz-zata dal « Veloce-Clnb » di Spezia.

    Dopo una lunga discussione, cui presero parte tatti i delegati, l'assemblea decise di assegnare la coppa al « Veloce-Cinb Ligure •», anziché all'U-nione Sportiva milanese.

    Ancora una corsa importante di resistenza ed ancora una vittoria del campione astigiano.

    La classifica ufficiale della corsa Milano-Voghera-Alessandria-Asti-Torino-Novara-Milano, km. 340, è riuscita come segue: 1. Cerbi, di Asti, ore 12,24; 2. Galazzi, di Busto Arsizio; 3. Cuniolo, di Tor-tona; 4. Gaietti, di Milano; 5. Ganna, di Varese; 6. Chiodi, di Torino; 7. Ponti di Busto Arsizio; 8. Belloni di Milano; 9. Lonati di Musocco; 10. Massironi di lìho; 11. Pavesi di Milano; 12. Raba-ioli di Milano; 13. Della Casa di Milano; 14. Piro-vano di Torino; 15 Vecchi.

    r&posiziotte Turistica Veneta I premiati .

    Ecco l'elenco ufficiale dei premiati: Associazioni sportive nazionali per l'opera da esse

    compiuta nella regione Veneta: Touring-Club Italiano: diploma d'onore. Audax Italiano: diploma e medaglia d'oro. Associazioni alpinistiche. — Sezione di Venezia: di-

    ploma d'onore, medaglia di bronzo e 4 diplomi di be-nemerenza ai signori Arduini Giovanni, presidente ; e diploma di benemerenza ai signori: Tian avv. Carlo, Memmo eomm. nob. Marcello, Chiggiato dott. Gio-vanni

    Sezione di Agordo: diploma di medaglia d'oro e diploma di benemerenza al presidente signor Tomè cav. Cesare.

    Colonia alpina, presentata dalla fondatrice sezione di Vicenza del Club Alpino Italiano: diploma di me-daglia d'argento.

    Società Alpinisti Tridentini: diploma d'onore, me-daglia d'oro del Club Alpino Italiano, e diploma di benemerenza al presidente sig. Lascher rag. Guido.

    Società ginnico-sportiva. — Club di Scherma e Gin-nastica di Padova: diploma di medaglia d'oro e me-daglia di bronzo del Ministero della pubblica istru-zione al suo direttore cav. Federico Cesarano.

    Associazione Ginnastica di Padova: diploma di medaglia d'oro.

    Società per il concorso dei forestieri. — Asso-ciazione Pro Cadore: diploma di medaglia d'oro e medaglia d'argento del Ministero della pubblica istru-zione alla rivista Cadore, organo dell'associazione, e diplomi di' benemerenza ai signori Arnaldo Perini, cav. Giovanni Bombassei, Giuseppe Palatini, Aldo De Gaspari, Menardi e Morpurgo dottor Edgardo ; diploma di benemerenza per collaborazione alla se-zione Cadorina del Club Alpino Italiano.

    Società Pro Asiago : diploma e medaglia di bronzo. Al Comune di Padova, « fuori concorso j>: diploma

    d'onore e diploma di benemerenza agli organizzatori della Mostra, signori Viterbi comm. Giuseppe, Mo-schetti prof. Andrea, dott. Alessandro Bandi e inge-gnere Peretti.

    La Giurìa era composta dei signori Berti dottor Antonio, Meneghini dott. Domenico, e cav. De Giuli.

    Mostre Sport. — I . Automobili-smo. - Chàssis. — Diploma d'o-nore , Curzio Apergi ; diploma medaglia d' oro , Malmignati conte Guido e compagni ; di-ploma medaglia d'argento, Ga-rages riuniti Fiat-Alberti-Sto-rero ; diploma medaglia di bron-zo, Società Anonima Frera ; id. id., Piccoli e compagni ; id. id., Wollmann.

    II. Automobilismo carrozzerie. — Diploma d' onore, Simonetti ; id. id., Fontana.

    III. Ciclismo, motociclismo. — Diploma d'onore, Apergi Cur-zio ; id. id., Wollmann ; diploma medaglia d'oro, Favero Giaco-mo ; id. id., Società Anonima Frera. — Alla ditta Giuseppe Caburlotto, fuori concorso, ven-ne assegnato nn diploma d'onore.

    IV. Accessori, materiali di ri-parazione. — Diploma d'onore, De Andrea Italo, per accumula-tori; diploma medaglia d'oro, Favera Giacomo ; medaglia d'ar gento, Società Anonima Frera;. medaglia di bronzo, Tiso Vittorio.

    V. Carrozzeria. — Diploma medaglia d'oro, Simo-netti ; diploma medaglia d'argento, Modoni Amadio; id. id., Bertoldo Filippo.

    Venne assegnato un premio speciale al complesso delle varie mostre.

    La medaglia d'argento, dono del Ministero di agri-coltura, industria e commercio, venne assegnata ad Apergi Curzio e Simonetti; la medaglia di bronzo a Favero Giacomo, alla Società Anonima Frera, ed alla ditta Wollmann.

    Le Giurie assegnarono infine le medaglie d'oro del Ministero dei lavori pubblici alla Società Pro Touring, per l'organizzazione delle Mostre.

    I componenti la Giuria erano De Lazzara conte Achille, Fanzago nobile Gino, conte Sbroiavacca Attilio.

    Commissione miglioramento Alberghi Questa Commissione, che per naturale deca-

    denza aveva cessato di funzionare con la fine dello scorso anno, si è di recente costituita e in alcune sedute tenute alla sede del Touring ha anzitutto proceduto alla nomina del suo presidente nella persona del signor Luigi Gavirati, che alla questione per il miglioramento degli alberghi de-dicò studi pazienti ed interessamento attivo ed efficace.

    La Commissione quindi, persuasa della neces-sità di esercitare un'azione rapida per la migliore effettuazione del suo programma, passò alla no-mina di un Comitato esecutivo, sempre riservan-dosi la trattazione delle questioni più importanti e di massima.

    Nelle sue linee generali, l'azione della Com-missione dovrà mirare non solo a continuare l'opera precedentemente iniziata, ma anche ad in-tensificare la propaganda dei principii adottati dal Tonring per il miglioramento degli alberghi

    Verri, di Mantova, campione italiano professionista.

    La marcia generale delle Sezioni Liguri dell'Audax Italiano.

    hUglior esito non poteva avere la marcia generale delle Sezioni Liguri dell' Audax Italiano, tanto lodevolmente organizzata dal sig. O. B Rubino, corrispondente della Sezione dì San Remo. Vi parteciparono le Sezioni di Savona, San Remo, Alassio, Oneglia, Finalmarina, con ona ottantina di audaces che dopo un fraterno ban-chetto, svoltosi fra la più schietta allegria, posarono davanti l'obbiettivo fotografico per un gruppo che qui sopra riproduciamo.

    sia mediante una propaganda diretta presso gli albergatori, sia indirettamente col mezzo degli enti più autorevoli in materia, alio scopo di rag-giungere gradualmente ed uniformemente la pro-gressiva trasformazione da quello che l'albergo oggi è a quello che dovrebbe essere.

    E' imminente la pubblicazione del resoconto del Concorso nazionale delle camere d'albergo : la Commissione lia preso occasione da ciò per rias-sumere in pochi capisaldi tutto quel complesso di dati e di norme, di consigli che il Touring è venuto maturando durante più di un decennio di propaganda attiva prò miglioramento alberghi.

    3 canottieri italiani trionfano all'estero In attesa di illustrare nei prossimo numero il

    grande avvenimento nautico di Parigi, diamo i risultati delle regate, che sono riuscite una vit-toria per l'Italia.

    Nella regata di skiff sono giunti: 1. Hermans, di Bruxelles; 2. Brùnialti, italiano, dell'Aritene.

    Nella corsa a quattro remi sono giunti: 1. So-cietà Lario di Como; 2. R. C. Castillonais.

    Nella corsa ad otto remi sono giunti : 1. Società Aniene di Roma ; 2. Circolo Nautico francese.

    J01 mondo commerciale sportivo J *** La Rapid di Torino ha collaudati, sul Po, due splendidi canotti della forza ciascuno di 12 HP. Le due imbarcazioni automobili furono ordinate dal Mu-nicipio di Roma per adibirle al servizio fluviale sul Tevere delle guardie daziarie. Esse sono capaci di contenere dieci persone.

    Presero posto nel canotto in prova il comandante dei pompieri di Roma, l'ing. Spezia del nostro Mu-nicipio, il sig. G. Ceirano, l'ing. Bertolè della Iiapid, ed il signor Corradini, collaboratore della Stampa Sportiva.

    La veloce imbarcazione, benché il Po fosse in grossa, per le recenti ed abbondanti pioggia, risali il corso del fiume, vincendo la forte corrente ad una velocità di circa 12 km. all'ora.

    *** A Lima (Perù) si sono svolte nel golfo di Cho-rilios le regate fra la Società Italia e le Società Pe-ruviane.

    Le gare segnarono un grande trionfo per la Canot-tieri Italia nelle due corse alle quali partecipò con una yole costruita dai cantieri Qallinari di Livorno.

    **ììs A Torino lo Studio Tecnico Industriale inge-gneri Hess e Perino, allo scopo di dare maggiore svi-luppo ai singoli reparti della Ditta — Elettricità ed Automobilismo — ha deciso di costituire due nuove società.

    La prima, sotto la ragione sociale : Studio Elettro-tecnico Generale Ing. Hess e C., continuerà ad occu-parsi della vendita del macchinario e materiale elet-trico.

    La seconda, sotto la ragione sociale: Ingegneri Pe-rino e Fortino, proseguirà nel commercio delle forni-ture generali per automobili ed accessori.

    *** A _ Torino l'assemblea generale straordinaria degli azionisti della Società Italiana carrozzeria per omnibus e camions, anonima, col capitale di L. 300.000, ha deliberato all'unanimità di voti la liquidazione iella Società, ed ha nominato a liquidatore della medesima il rag. Oneglio Ignazio.

    *** A Torino il Consiglio d'amministrazione della Società Torinese automobili elettrici, anonima, col ca-pitale versato di L. 900.000, deliberò di aumentare il capitale sociale a L. 1.200.000 mediante emissione di 3000 azioni al prezzo di L. 100 cadnna.

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    II canotto All'Er

    che facevano gli onori di casa erano davvero rag-gianti per la riuscita della festa.

    Le partenze sono state date a Fiumicino dal socio De Cupis a distanza l'una dall'altra, di modo che il canotto di minor forza è partito primo per ordine.

    l i primo autoscafo è giunto al traguardo alle ore 11,34, compiendo il percorso in ore 1 21' 36" 1/s. Era il Qallinari I, il quale ha vinto il 1" premio della l a categoria (medaglia d'oro del Ministero delle poste e telegrafi e Coppa del Tevere).

    Il 2° premio della 2a categoria (orologio d'auto-scafo, dono del Ministero dei lavori pubblici) è stato vinto dal Qallinari II, il quale ha compiuto il percorso in ore 1 29' 2" ' /3 .

    Sono giunti poi 3" All'Urta, in ore 130'54"4 /5 (medaglia d'oro del Comune di Roma) ; 4° Ibis in ore 2 15' 44" 4/s (1° premio della 3a categoria, porta-sigarette dono della Regina Madre) ; 5° Ondina in ore 41 ' 44" 2/5 (1° premio della 4a categoria, binoc-colo dono del Ministero della marina); 6° Tina in ore 4' 59' 39" 4/s (2° premio della 4" categoria, coppa artistica dono del RR. CC. Anione.

    Non si è avuto ' alcun incidente, solo qualche guasto all'All'Erta che ne ha reso più lenta la velocità.

    La seconda giornata comprendeva una corsa di km. 15 in favore di corrente con giro di boa: partenza da Castel Giubileo, giro di boa a Ponte Milvio e arrivo a Torre di Quinto.

    Sebbene il percorso fosse più breve che nella

    £« grandi prode automobilistiche d e l X 0 O 7

    Due giorni ci separano dal Grand Prix di Francia. Il circuito di Dieppe misura 76 km. e 988 m. ;

    cosicché, secondo il regolamento, i concorrenti al Grand Prix dovranno fare dieci giri, cioè esat-tamente 769 km. e m. 880. Il circuito tocca Dieppe, Loudinières, Eu e ritorna su Dieppe.

    I concorrenti iscritti sono 38, rappresentanti l 'America, l 'Inghilterra, il Belgio, la Francia, l 'I-talia e la Svizzera. L'Italia sarà rappresentata alla corsa da tre vetture della Fiat, che saranno gui-date da Lancia, Nazzaro e Wagner. Lancia par-tirà il 1°, Nazzaro il 18" e Wagner il 29°. Le par-tenze si susseguiranno ogni tre minuti, a partire dalle ore sei.

    Molto probabilmente alla corsa del Grand Prix presenzierà il re Eduardo.

    Ecco l 'ordine esatto di partenza delle vetture iscritte nel Grand Prix e nella Coppa della Com-missione sportiva.

    Grand Pr ix (numeri e lettere nere o bianche).

    1 F., (Lancia) alle ore 6 ; 2 C., Corre (D'Hespel) ore 6,1 ; 3 D., Darracq (Caillos) 6,2 ; 4 L., Lorraine Diétrich (Duray) 6,3; 5 P., Porthos (Stricker) 6,4;

    6 D. M . , Dufaux Marchand (Dufaux) 6,5; 7 B.C., Bayard A. Clément (Garcet) 6,6; 8 M. B., Motobloc (Pierron) 6,7 ; 9. R., Renault (Sitz) 6,8; 10 G. E., Germain (Degrais) 6,9 ; 11 P.L. , Panhard Levassor (Le Blon) 6,10; 12 W . C., .Walter Christie (Christie) 6,11 ; 13 M., M e r c é d è s (Jenatzy) 6,12 ; 14 W., Weigel (Lee Guinness) 6.13; 15 G. B., Gobron Brillié (Rigoly) 6,14; 16 A., Aquila Italiana (Richat) 6,15; 17 B., Brasier (Barillier) 6,16; 18 F., Fiat (Nazzaro) 6,17; 19 D., Darracq (Rigai) 6,18 ; 20 L., Lorraine Diétrich (Rougier ) 6,19; 21 B.C., Bayard A. Clé-ment (Alezy) 6,20; 22 M. B., Motobloc (Page) 6,21 ; 23 R., Renault (Edmond) 6,22; 24 G. E., Germain (Roch Brault fila) 6,23 ; 25 P. L., PaDhard Levassor (Heatli) 6,24 ; 26 M., Mercédès (Salzer) 6,25 ; 27 W. , Weigel (Weigel) 6,26; 28 B. Bràgier (Baras) 6,27; 29 F., Fiat'. (Wagner) 6,28; 30 D. , Darraèq (Hanriot) 6,29; 31 L., Lorrainù D i é t r i c h (Gabriel) 6,30; 32 B. C., Bayard A. Clé-ment (Shepard) 6,31 ; 33 M. B.,

    Motobloc (Courtade) 6,32 ; 34 R., Renault (Richez) 6,33; 35 G. E., Germain (Perpere) 6.34; 36 P. L. , Panhard Levassor (Dutemp.) 6,35; 37 M., Mercédès (W.Poegge) 6,36; 38 B., Brasier (Balbot) 6,37.

    Coppa della Commissione Sportiva (numeri e lettere rosse).

    1. G. F., Gillet Forest (De la Touloubre) ore 9; 2 D., Darracq (de Langhe Foucault) 9,5; 3 H., Her-mès H. I. S. A. (Moulin) 9,10; 4 Porthos (de Fries) 9,15 ; 5 L. B., La Buire (P. Dumaine) 9,20 ; 6 D., Darracq (Demogeot) 9,25 ; 7. H., Hermès H. I . S. A. (De Caters) 9,30 ; 8 L. B., La Buire (Mottard) 9,35; 9. L. B., La Buire (Dessaigne) 9,40.

    L 'A . C. Veneto ha deciso di rimettere in vita la corsa Padova-Bovolenta, che costituì per alcuni anni una delle più classiche prove dell'au-tomobilismo internazionale, che da due anni non si organizzava.

    La gara avrà luogo il giorno 8 settembre, cioè subito dopo il circuito bresciano.

    L 'A . C. Italiano ha deliberato di concorrere al-l'organizzazione del meeting con L. 1000.

    „% La corsa per motociclette leggiere sul per-corso Parigi-Ostenda-Parigi è terminata col se-guente risultato: Oateg. motociclette (1/4 di litro): 1° Moreau (Peugeot); 2° Pean (Peugeot).

    Categoria motociclette (1/3 di litro): 1" Giuppone (Peugeot).

    E vubblico all'arrivo dei canotti concorrenti alla corsa Fiumicino-Roma. * (Fot. P. Sbisà - Roma).

    Le corse di autoscafi nel Tevere Le belle iniziative devono sempre essere coro-

    nate dal successo : e un successo completo ha avuto quella delle corse di autoscafi nel Tevere indette dalla Società Reale Canottieri Aniene.

    Non era facil cosa radunare nel biondo fiume che traversa Roma un numero sufficiente di ca-notti, e di una forza tale da far provare l'illusione di assistere a delle corse vere e proprie, perchè il Tevere presenta una certa difficoltà di naviga-bilità e richiede una speciale maestria nel pilota.

    Ma l 'Aniene ha saputo vincere anche queste difficoltà ed il giorno stabilito per la corsa ha fatto allineare al traguardo di partenza otto au-toscafi: ed altri ne sarebbero giunti da Napoli se non fosse mancato il mezzo di trasporto.

    La prima giornata comprendeva la corsa da Fiumicino a Roma (Ponte Margherita), km. 35, risalendo la corrente. L'arrivo era alla Casina galleggiante dei canottieri Aniene ridotta per la circostanza ad una piattaforma popolata dalle più belle ed eleganti signore della capitale: ed i soci

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    prima giornata, pure l'interesse era grandissimo perchè data la corrente in favore gii autoscafi avrebbero raggiunto delle andature molto più veloci.

    Come la volta precedente, le partenze sono state date ad intervalli, con precedenza alle mac-chine con motori meno potenti. A quest'ultima prova hanno assistito anche le LL. MM. il Re e la Regina, contornate da moltissime signore della nostra aristocrazia, che per la prima volta face-vano risuonare il Tevere delle loro ammirazioni per i bravi e coraggiosi piloti, e per la felice idea dei canottieri Aniene.

    Alle 13 */2 è data la prima partenza da Castel giubileo al canotto Fit, con motore Lozier di 5 HP, pilotato da A. Cardinali-, e ad intervalli di parecchi minuti partono gli altri sei autoscafi.

    L'arrivo a Torre di Quinto è salutato da evviva scambiati dalle rive con i canottieri e piloti. Il Gallinari II ha avuto un guasto ad un cilindro e taglia il traguardo con una velocità non molto forte per la potenza del suo motore. L 'All 'erta, pilotata da 0 . Cardinali, compie nna bellissima corsa e arriva regolarissimamente con una velo-

    , al suo arrivo.

    cità fortissima, coprendo i 15 km. in 20 '6"2[5. La classifica finale è la seguente:

    Categoria I. — 1. All'erta, motore Fiat 48-80 HP, icafo Gallinari, proprietario cav. Letta, pilota 0. Cardinali: cromometro, dono di S. M. il Re. Tempo 20' 6" 2i5.

    Categoria II.— I. Gallinari I, motore Delabaye >0 H P , scafo Gallinari, pilota R. Monteleoni : coppa d'argento del marchese Calabrini. Tempo W 40". — 2. Gallinari II, motore Delahaye 50 HP, 'cafo Gallinari, proprietario Gallinari, pilota D. An-

    elici: medaglia d'argento del Ministero della ma-ina. Tempo 28'59" 2[5. Categoria III. — 1. Ondina, motore Thornicroff

    >1[2 HP, scafo Pattison, proprietario Bertolini, "Iota G. Meloni : orologio artistico della Camera

    " i commercio. Tempo 50' 48" 1(5. — 2. Tina, mo-ore Thornicroff 8-10 HP , scafo Pattison, pro-metano G. Pacifico, pilota Meloni: medaglia di irgento del Ministero della marina. Tempo il' 12" 4x5. E' stato classificato, ma non riceve premio, Fit

    lei cantieri Fit, con motore Lozier di 5 IIP., pi-otato da A. Cardinali. I premi vengono consegnati ai vincitori da M. il Re, il quale si congratula per la beila

    >rova, esprimendo l'augurio che in prossime riu-"oni risalgano il Tevere maggior numero di con-

    correnti. E la sua soddis faz ione e c o m p i a c i m e n t o ha espresso pure al marchese Ca-labrini, presiden-te dell 'Aniene, che ha saputo con geniale iniziativa indire questa ga-ra di autoscafi coronata da successo comple-to e meritato.

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    d'esempio imitabile tosto dalle città consorelle dotate d'una marina o d'un fiume 1

    Pochi sports credo sian così utili al perfetto sviluppo della costituzione femminile, e così ele-ganti come il canottaggio.

    Noi abbiamo uno dei più graziosi e civettuoli ohdlets d'una società canottieri che fu, e fu molto, che ora è quasi abbandonato; non si potrebbe là tentare un assaggio per realizzare la nostra ini-ziativa che mi risulta sin d'ora graditissima al cittadino gentil sesso sportista?

    So che gli entusiasti pel canottaggio nella no-stra città non fan difetto. Entusiasmo e volontà possono far molto. E noi sarem lieti di dare tutto il nostro incondizionato appoggio a chi trarrà sui terreno pratico quella che dai canto nostro non fu, e non poteva essere, che una semplice idea.

    G. C. Corradini.

    La navigazione aerea Spettabile Direzione della

    Stampa Sportiva Torino. Quando, or fa qualche mese, lessi sulla Stampa

    quotidiana, al capitolo: «Costituzione di società, ecc.», quanto segue:

    « Roma. — Sotto la denominazione Società Leonardo da Vinci si è costituita, col capitale di 3 milioni in azioni da L. 250, una società che avrà la sua sede

    Il C o m i t a t o I n t e r n a z i o n a l e Il prof. D. A. de Lancastre, rappresentante

    del Portogallo.

    in Roma e si occuperà principalmente dello studio ed attuazione dei sistemi e dei meccanismi di locomo-zione aerea, ecc.... », avevo creduto che VAssociazione scientifica aereonautica italiana, alla quale accenna il signor Riccio Longhi di Milano, con sua lettera alla Stampa Sportiva del 23 corrente mese, fosse già un fatto compiuto.

    Che questa società sia naufragata al suo sorgere, come tante altre, come dice il signor Riccio Longhi, cagionandone la impreparazione del popolo italiano Per simili ardite imprese?

    Se cosi avvenne, io ritengo ohe la causa non debba ricercarsi nella impreparazione nostra, poiché in questi ultimi tempi, si sono fatte da noi, nel campo indu-striale, delle opere che han quasi del miracoloso, specie in fatto di energia elettrica e di automo-bilismo.

    E non è a dirsi che si tratti dell'impiego di capi-tale estero, essendo noto a tutti che la massima parte

  • Sono viaggianti i nuovi chassis

    della M m OPEL di Riisselsheim che nella Gran Corsa

    COPPA DEIiliìMRTOEE Circuito del Taunus (km. 422) su 39 par-

    tenti arrivarono terzo e quarto battendo un lotto di macchine internazionali e aggiudicandosi la Govva per ta prima dette Vetture Germanie He.

    Nella eOPPA HERK0MER - Km. 1827 su 161 vetture partenti

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    N O T E D ' I P P I C A La caratteristica principale della rinnione d'estate

    di Milano furono i campi sempre numerosi e l'inte-resse altissimo di ogni prova.

    Della prima giornata e del « Gran Premio Ambro-siano » ho già parlato a suo tempo. Mi limiterò oggi a passare in rivista le ultime quattro giornate della riunione, che sono poi anche quelle che chiudono la prima metà dell'annata sportiva, quella particolar-mente importante, perchè in essa si disputano le grandi prove riservate ai tre anni e quelle meglio dotate. Nel prossimo numero farò un bilancio di questa lunghissima primavera spoitiva.

    Nessun senso di stanchezza ha caratterizzato la seconda giornata di giugno, che pure seguiva la prima, tanto importante.

    Nel « Premio Monte Merlo » sui 1000 metri, tre due anni si presentarono allo starter. Armida parti favoritissima, ma fin dai primi metri il pubblico s'avvide di aver troppo ciecamente parteggiato per la figlia di Adelina. La corsa fu facilmente vinta da Paderni, che aveva preso il comando fin dalla par-tenza.

    Rosetta, passata in corse di gentlemen, egregiamente montata dal conte Massei, ha fatto trionfare i colori della Razza Volta. La corsa avrebbe dovuto essere vinta da Volta, ma il suo proprietario, che lo mon-tava, è stato troppo impacciato negli ultimi metri e ha paralizzato i mezzi del castrone, che si trova real-mente in un'ottima forma. Rosetta, infatti, non pre-cedeva l'avversario che di una cortissima testa, davanti ad Ovìlia, Sun, Ada, Blue Boy, La Lu-mineuse.

    (A destra) Waught, allenatore della

    Palermo, vincitore del premio Domodosso'a. (Fot. A.

    Nella corsa a vendere, « Premio Piacenza », sui 1000 metri, Cassandra si staccava facilmente alla par-tenza per vincere con grande facilità davanti a Val-sa lice, che venne negli ultimi 200 metri a farsi luce nel numeroso lotto, secondo l'abituale tattica di Spencer, più proficua sulle corse di 2000 metri ed oltre, che non in quelle di 1000 metri. Era terza Pin-ciana, che precedeva Carmen, Terremoto, Tselse, Le Vengeur e Diana. L'handicap discendente « Premio Lonate » segnò

    la completa sconfitta dei favoriti. Dei sette partenti Petit Ami, Acacia, Palermo e Keller II, sembravano i più indicati. La vittoria invece fu di Voi au Vent, nn figlio di Sansonetto, al quale non fa difetto il fondo venuto in ultimo, abbastanza facilmente, a re-golare Confucio e Domino, che finivano nell'ordine davanti ad Acacia.

    La presenza di Onorio, per quanto gravato del top-ueighh, ha dato uno speciale interesse ali 'handicap discendente « Premio Crema » di 2000 metri. La corsa e stata condotta da San Siro a grande andatura da-manti a Ricordo, al quale il peso lievissimo, kg. 38 1/2, dava una chance particolare. La Razza Gerbido aveva affidato a Jacobs, Excelsior, dimostrando di credere Maggiormente nella vittoria del figlio di Entrevue, «he non in quella del figlio di Huntress. In quanto a vrusquino, che completava il campo, esso fu, fin dap-principio, messo fuori corsa dall'andatura micidiale.

    1 >• vittoria è rimasta ad Onorio, che ha potuto an-cora una volta dimostrare la buonissima condizione attuale. Esso ha lottato nella dirittura d'arrivo con die ardo, il quale ebbe anche a soffrire una collisione ool 0 anni, collisione che lo obbligò ad allargare e fihindi a perdere la probabilità di mantenere il se-condo posto, che fu diviso con San Siro, venuto a Mure fortissimo. W. Bell presentava nn reclamo contro il fantino di Onorio, ma i commissari non "tennero che Ricordo fosse stato danneggiato. _ "Ramon si aggiudicò la corsa a vendere « Premio quarto », nel quale era realmente indicato. La corsa *n guidata da Vulcano, che difetta di velocità. Telamon pero venne in dirittura a regolarlo, seguito da Persie, ™ grigio della scuderia del signor Zafiropulo. Il 'incitore, messo all'asta, fu accanitamente disputato

    Rholand dal signor Max de Rosa, un giovane

    sportsman, che in-t e n d e impiantare una scuderia n u -merosa. Il c o n t e Scheibler però non si lasciò sfuggire il figlio di Wolf'sCrag e Rc yaume e lo ri-comperò per l i r e 12 300.

    Il « Premio de l Resegone » fu un facile successo per Chiaramonte, il qua-le continua a con-fermare quella ec-cellentissima forma che hasempreavuto que»t' anno. Presa la testa alla par-tenza, esso ha for-zato l'andatura, co-sicché nessuno lo potè disturbare mai nemmeno Lock Out, di cui si diceva un gran bene, e che potè solo giungere secondo a c i n q u e lunghezze da Chiaramonte, ch^f irmava, precedendo Fruitière, Tokio, Fiasco, Oost&co.

    Il terzo giorno della Riunione fu ancoia più inte-ressante della giornata precedente. Su sette corse, sei ebbero più di sette partenti e un'alta percentuale di sorprese.

    Nel « Premio Melegnano » Rosetta raccoglieva un secondo successo ancora montata dal conte Massei. La figlia di Rose The era stata acquistata prima della corsa dal signor G. M. Guer-rini, che negli acquisti dimostra di avere della veine. La vittoria fu abbastanza facile: poiché i lea-ders, Sun e Mimmi, cedevano ap-pena entrati in dirittura. Il se-condo posto toccò ad Alzeavx, sul quale il sottotenente Boschi for-niva un ottimo finish, dimostrando di essere realmente un abile ca-valiere.

    L'handicap discendente « Premio Modena » sui 1000 metri è toccato ad Irish Oak, nel quale ben pochi credevano. Slanciatosi alla par-tenza esso prese un considerevole vantaggio che lo portò ind stur-bato al traguardo, invano inse-guito da Rugiada, che pareva do-vesse essere una sicurezza. Fifire fu terza, precedendo Espoir, Fin-ciana, Le Vengeur, Cellino, Tsetse, ultimo Oostaco che aveva perduto la partenza.

    Nel « Premio Bergamo », il terzo handicap della giornata era difficile scegliere un favorito. Finalmente Elsa e Petit Ami- erano quelli che raccoglievano le miglioiisimpatie, Excelsior, che il giorno antece-

    „ .. . . . . , dente, nel «Premio Crema», aveva boli - Milano). u n p o i disilluso, ha potuto sulla

    distanza maggiore (metri 2800) aver ragione degli altri sette concorrenti, con una fa-cilità sorprendente. Picardie, pel grave peso, era finita dopo i primi 2000 metri, Ori flora non fu un minuto pericoloso, Creusa cedette in dirittura al pari di Petit Ami; in quanto ad Elsa, quantunque sollecitata, non potè seguire Excelsior nelle sue meravigliose folate e dovette assistere alla lotta che il grigio della Razza Gerbido ingaggiò dapprima con Acacia, poi con Voi au Vent, che fu secondo ad una lunghezza e mezza,

    Scuderia Sr Rhtland; (a sinistra) Spencer, fantino. (Fot. A. Foli - Milano).

    Sui 1000 metri del « Premio dei Primi Passi », Ve-ronesa ha avuto ragione di otto avversari che forma-vano complessivamente un lotto importantissimo di due anni. Wrigth non ha avuto bisogno di sollecita-zioni per portare in testa la figlia di Melanion e Ve-lika, che una volta allo steccato ha resistito facil-mente all'attacco di Origala, alla quale la vittoria nel « Gran Criterium » di Torino costava nn sopra-carico di kg, 4, oltre ai kg. 2, per essere nata all'estero. Cosicché se il « Premio dei Primi Passi » ha ricom-pensato una puledra veloce come Veronesa, ha con-fermato anche il valore di Origala. Al terzo posto molto forte finiva Crown Princess, sorellastra di King David e Carmen per la madre Corona, precedendo Guido, Montebcllo, Graziella, Ti unpeter, Delia e Ve-spina che, partita in ritardo, non fini che al piccolo galoppo.

    La corsa a vendere, « Premio Vercelli », è rimasto per una incollatura a Larissa, sulla quale Beckwith ha sorpreso con un finish molto energico il fantino di Gigina. Era terza Durindana, poi Dulcinea, davanti ai rappresentanti di sir Rholand, Kadimae e Cadrò, e a Queribei, nn Arconte veloce, man olto bizzarro, che per tutto il percorso non ha fatto che marcare dei gravissimi scarti.

    Chiaramonte, Onorio, Ricordo, Caronte II e Madrée erano rimasti iscritti sui 2400 m. del « Premio San Gottardo » ; cosicché il pubblico si aspettava di assi-stere ad una corsa fra le più emozionanti dell'annata. Ma la generale attesa andò delusa poiché Chiara-monte e Madrée non si presentarono allo starter.

    Fra Onorio e Caronte II i favori erano piuttosto per il primo, anche pel fatto che il figlio di Punchi-nette si trovava a poi tare 2 kg. di più, poiché l'allievo fantino Peicy Smith non può montare a meno di kg. 48.

    Ricordo ha condotto fino ai cancelli, poi ha ceduto appena che Onorio ha forzato l'andatura, intanto Ca-ronte Il era già montato. In curva Onorio precedeva Caronte II e in dirittura è venuto ad attaccare il cinque anni, ma questi si distendeva ancora e vinceva abbastanza nettamente.

    Nella corsa a vendere «Premio Vimercate» erano ammessi a montare i soli allievi fantini dei quali due soli, Varga Lnjos e Percy Smith, non beni fidavano del discarico di tre kg., per aver già vinto 5 corse.

    Grivelée è partita come al solito in testa e ha con-dotto per tutto il percorso : ma in dirittura era seria-mente attaccata da Yama sulla quale Amodio finiva in un supf rbo finish che gli assicurava la vittoria, pro-prio sul palo. Al terzo posto, Ortensia, che precedeva Gleulossera, Libbah, Medea ed Ovilia.

    Onorio, vincitore del premio San Gottardo. Veronesa, vincitore del premio Primi Passi. (Fot. A. Foli Milano).

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  • Il quarto giorno è stato abbastanza regolare nei risultati, fuorché nell'ultima corsa. Nelle altre i fa-voriti hanno sempre risposto all'aspettativa o almeno hanno figurato agli ottimi posti.

    Il «Premio Montevecchio », corsa di hacks, G. R., handicap ascendente, pareva non potesse sfuggire ad Otello. La palma invece spettò a Ohinoiserie, che per la monta del signor Tesio portava 5 kg. in più dei 60 assegnatile à&Whandicapper. Otello e War Dance si sono finiti per prendere il comando, mentre, dietro a loro, Ovilia e Ohinoiserie seguivano nell'ordine. Ottilia dopo 1800 metri era finita e allorché Otello, finalmente, poteva aver ragione di War Dance, Ohi-noiserie venivalo a battere con estrema facilità.

    Kuck Parvani e Cassandra, i meglio indicati nella corsa a vendere, « Premio Treviglio », hanno infatti finito in testa, nell'ordine, separati da una testa e precedendo Rosetta e Medea, che completavano il campo. La lotta fra Kuck Parvani e Cassandra è stata magnifica per oltre trecento metri, durante i quali l'esito è sempre stato indeciso.

    Sui 2000 metri del « Premio Reggio », Rock Out era indicato come una sicurezza, e pochissimi furono quelli che esitarono ad appoggiarlo anche a 2/5 presso i varii bookmakers. La corsa è stata condotta velo-cemente da Confucio e da Petit Ami, ma dopo i can-celli Tokio è passato al comando intanto che Lock Out dalla penultima posizione passava ai fianchi di Tokio, con tale facilità da far presupporre nella sua vittoria finale. Ma in curva Tokio non cedeva e anzi in dirittura, allungandosi allo steccato, si sbarazzava di Lock Out, che non poteva far di meglio che di giungere secondo davanti a Palermo, Confucio, Petit Ami e Domino.

    Lo starter ha impiegato un quarto d'ora ad alli-neare i cinque concorrenti della corsa a vendere «Premio Ceresio», per le irrequietezze e le difese di Sibilla. Al segnale finalmente, Dulcinea si slanciava

    "prontamente, cosicché si assicurava un buon vantag-gio, sul quale poteva vivere fino al traguardo. Dietro ad essa Oigina e Queibei bì disputavano il secondo posto che doveva rimanere proprio sui palo alla pu-ledra della Razza Alchina.

    Dopo il forfait di martedì 18 il campo appariva ri-dotto ed anche modesto nel «Premio Bellagio », nel quale se le performances indicavano chiaramente Ve-spina, le voci di scuderia appoggiavano Pantea, come una certezza.

    All'alzarsi dei nastri Pantea si voltò improvvisa-mente, compromettendo irremissibilmente la sua chance. Vespina e Graziella hanno lottato per tutto il per-corso, fianco a fianco, mentre Taormina e Vleh, rap-presentanti di Sir Rholand, non potevano far di .meglio che seguire a qualche lunghezza.

    Dopo la corsa lo starter marchese Passati fu accolto da una parte del pubblico del prato a fischi e a in-giurie banali. Questa volta, in verità, egli non aveva alcuna colpa e d'altronde il pubblico dovrebbe anche pensare a quante fatalità, che nulla hanno a che fare colla bontà e col volere dello starter, possono com-promettere una partenza.

    Kami allenato espressamente per queste due ultime giornate ha ceduto dopo 1000 metri nel « Premio Bruzzano ».

    Kleber li, sempre irrequieto è venuto alla distanza, dopo tanti scarti, a mettersi in testa, per vincere nettamente davanti a Sun che aveva condotta la corsa.

    La grande sorpresa è stata offerta dal « Premio della Stadera », 2400 metri, nel quale Excelsior, Ca-ronte II, Libbah si presentavano allo starter.

    La maggior parte del betting appoggiava Caronte II, ma il cavallo di Sir Panormy non ha risposto alla aspettativa generale. Il vincitore fu 'Libbah, che qualche fortunato aveva potuto trovare a 15 contro 1 al bookmaker. Excelsior ha preso la testa alla par-tenza per condurre davanti a Libbah, al quale suc-cedeva Caronte II dopo 800 metri. Ai cancelli l'or-

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    dine non era mutato, ma prima dell'entrata in curva, Dye portava Libbah all'altezza del leader e passava, a metà curva, al comando del lotto in un'azione di-stesa, magnifica. Certamente i fantini di Caronte II e di Excelsior errarono stimando poco temibile Libbah e non si preoccuparono subito di raggiungerlo nella convinzione che egli si finisse. Invece Libbah col vantaggio acquistato non fu importunato in dirit-tura dall'inseguimento degli avversàri, che dovet-tero accontentarsi di lottare per il secondo posto, che restò a Caronte II.

    * * *

    Per l'ultima giornata della riunione d'estate il tempo s'è rovinato un'ora prima delie corse. Dopo una mattinata afosa, alle 14, nn violentissimo tem-porale si è scatenato sulla città, impedendo al gran pubblico di accorrere a San Siro. Il temporale ha rovinato tutta la giornata e la pioggia ha cessato di cadere soltanto all'ultima corsa.

    Il terreno quindi, specialmente dopo le prime corse, era ridotto ad un pantano. Per quanto il pubblico non fosse numeroso, il giuoco è stato animatissimo.

    Queibei ha preso il comando nel « Premio Iselle » sui 900 metri, ma non ha potuto resistere all'attacco di Gigina, che fin dalle prime tribune dimostrava di dominarlo. Venilla, una sorellastra di Vulcano, ha perduto subito terreno e non ha potuto più avvan-taggiare.

    Cellino, La Lumineuse, Minerai si disputarono la corsa di hacks « Premio del Toce » sui 1500 metri. La Lumineuse ha scavalcato il suo gentleman sotto-tenente Boschi, prima della partenza, che fu quindi alquanto ritardata. Al segnale Cettina ha preso il comando davanti a Minerai e a La Lumineuse, che al-l'entrata in curva sorpassava la compagna di scu-deria. In dirittura Minerai si avanzava minacciosa e forse avrebbe vinto la corsa, se non le si fosse rotta una staffa, cosicché il signor Caracciolo do-vette trattenere la cavalla.

    L'handicap ascendente « Premio Meina » ha iniziato i successi della scuderia Bocconi. Ad un ottimo se-gnale, Confucio ha preso il comando con ai fianchi Rugiada, davanti al gruppo che si sgranava ben presto. In curva Confucio si distaccava e in dirittura Rugiada scompariva subito, cedendo all'attacco di Rosetta. Alle tribune Kleber lì si portava avanti e passata Rugiada ingaggiava una bella lotta con Ro-setta, che sul palo perdeva il secondo posto. Rugiada manteneva il quarto posto davanti a Lock Out, Dar-dania, Valsalice e Ortensia.

    Sui 1000 metri del « Premio Pallanza » Crown Princess pareva la più indicata, anche per le favore-voli condizioni di peso. Ad un falso segnale il lotto compiva circa 500 metri prima di essere fermato. Al segnale buono Trottola s'è slanciata, assicurandosi nn paio di lunghezze sul gruppo, dal quale alle prime tribune sortiva Vespina che si slanciava ad inseguire la figlia di Tarantella, che dimostra di amare il ter-reno pesante.

    Infatti essa vinceva facilmente davanti a Vespina staccata dagli altri. Delia alla distanza, sotto la frusta, si assicurava il terzo posto, precedendo Crown Princess, Raenoble, ultima Boule de neige.

    L' handicap discen-dente « Premio Domo-dossola » di 2100 metri è stata una eorsa delie

    più interessanti della riunione milanese.

    Nove p a r t e n t i si p r e s e n t a r o n o allo starter: soltanto Equi-zia, fra i rimasti in-scritti, non trovò con-veniente con 63 kg. di cimentarsi in quel terreno fangoso. La partenza fu ritardata per la pessima abitu-dine dei fantini di voler partire col ca-vallo già in azione. Lo starter ha ben fatto a non assecondare questa cattiva abitudine e do-vrebbe usare sempre tale fermezza. I nastri furono rotti ben tre volte, finalmente i nove cavalli si slan-ciarono ad un ottimo start.

    Entrando nella prima curva Ricordo conduceva a grande andatura davanti al gruppo che era chiuso da Fiasco e San Siro. Per tutta la dirittura di fronte, Ricordo galoppava liberamente, precedendo gli altri di tre lunghezze. All'ultima cura pareva ormai che la lotta dovesse limitarsi per il secondo posto fra Voi au vent, Caronte li, Acacia, Fiasco e Palermo, ma entrando in dirittura Ricordo che pareva fosse per rinnovare la sorpresa del «GranPremio del Sem pione » dell anno scorso, cedeva completamente e Palermo si assicurava lo steccato con a fianco Voi au vent e su-bito dietro Caronte II. Al largo si avvicinava anche Acacia che marcava uno scarto alla tribuna da L. 5. Ripresa subito essa si univa nel finish a Palermo e a Voi au vent.

    Per cinquanta metri si videro allora questi tre ca-valli, fianco a fianco, distendersi verso il traguardo senza che alcuno prendesse nn vantaggio: finalmente a pochi metri dal palo Palermo precedeva di una testa Voi au vent, che a sua volta precedeva Acacia di un muso. L'indecisione della magnifica lotta ha vera-mente elettrizzato il pubblico del pesage, che ha di-mostrato il suo compiacimento acclamando all'egregio handicapper, signor Dell'Acqua.

    Lo stato del terreno ha certo contribuito a sfalsare 1 esito di questa prova che avrebbe potuto offrire oc-casione ad un successo per Caronte II.

    Ma dal come si è svolta la corsa specialmente negli ultimi duecento metri, io ho tratta l'impressione che Acacia, senza io scarto, avrebbe vinto la corsa, ohe poi sarebbe stata di Voi au vent se il fantino di Acacia nel riprendere la puledra, non avesse stretto il figlio di Sansonetto e Venus II.

    Malgrado il tempaccio il « Premio Stresa » sui 1000 metri ha riunito undici partenti. Il comando, ad un se-gnaie ottimo, èstato preso da Farnesina, che però veniva attaccata davanti alle tribune da Vulcano, il quale dopo una magnifica lotta di oltre duecento metri non poteva che segnare una incollatura di vantaggio sulla cavalla della scuderia Fiorentina. Terzo era Kami che precedeva un gruppo molto compatto nel quale erano Pmciana, Ada, Terremoto.

    Kuck Parvani e Grivelée sembravano i meglio in-dicati sui 2000 metri del «Premio Varzo». Grivelée si slanciò in testa per condurre velocemente, ma ai cancelli essa cedeva a Kuck Parvani. In curva si av-vicinava Cassandra elle entrava prima in dirittura e si staccava per vincere nettamente di due lunghezze

    davanti a Kuck Parvani, terza Toma, poi Eridano, Glenlossera, ultima Grivelée.

    Cosi è finita la riunione. L'Ippodromo di San Siro si

    riaprirà il 1* settembre, per la prima riunione d'autunno.

    Milano, 24 giugno 1907.

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