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Gran Premio Torino pel tiro ai piccione Lire ventimila.

Domenica nell'elegante stand di tiro al Marti-netto, La avuto termine la Gara del Gran Premio Torino, lire ventimila. Vi hanno partecipato tutti i campioni torinesi ed i migliori tiratori d'Italia.

Dodici tiratori, con 9 piccioni su 9, e 20, con 8 su 9, erano rimasti in gara per disputarsi la finale del Gran Premio Torino (lire 20.000), e dovevano sparare 3 piccioni a metri 27.

Alla fine del terzo giro, soltanto 4 tiratori ri-sultarono con 12 piccioni su 12. Si proseguì fra essi la gara, e la vittoria arrise a] fortissimo nobile Fadini di Crema, con 16 su 16, e ad esso spettò, con l'ingente premio in danaro, la grande medaglia d'oro d'onore.

Divisero secondo e terzo premio i signori: Ga-gliardi e Cacciari, con 15 su 16. Il quaito premio l 'ebbe l'avv. Penati, direttore del Tiro a Volo Martinetto, con 12 su 13.

In seguito, i tiratori classificati con 11 su 12, si disputarono i successivi premi, col seguente risultato: nobile Grasselli, Schiannini e E. Mar-chesi: divisero il quinto, sesto, e settimo premio, con 14 b u 15.

I signori Della casa piccola, Bellone e Calvi, l 'ottavo, nono e decimo premio, con 16 su 18.

vivo interesse nel pubblico che accorre ormai sempre abbastanza numeroso.

Come era prevedibile, il numero dei partenti si è ridotto. Si ritirarono infatti Dedalo, Mimosa, Bonde de Nuit.

Tripoleite dei conte Boisgelin, la piccola puledra francese, è la prima a giungere nel paddock. At -torno ad essa si accalca il pubblico; molti dubi-tano però che la puledra francese possa fare una bella corsa, data la pista molto pesante. Tuttavia su di essa si fanno le maggiori puntate, e la sua quota oscilla fra l ' I e l 'I 1|2. Segue nel favore del pubblico Alcimedonte, offerto a 2. Il rappre-sentante della Razza di Besnate si presenta in ottime condizioni, e la fiducia in lui va crescendo anche per il fatto del ritiro di Dedalo.

Il grigio dei signori Cbimelli-Da Zara: Misraim, è anch'esso molto ammirato. Si parla molto favo-revolmente del puledro che non pochi pronosti-cano vincitore.

Pochi partigiani hanno Garraveen e Bessières. Sambar, di Sir Rholand, si presenta in splendida forma.

Alle ore 17,45 i concorrenti sfilano davanti alle tribune, presentati dal cav. Nasi, nell 'ordine se-guente: Misraim, Bessières, Tripoleite, Sambar, Alcimedonte; Garraveen si porta direttamente allo starter.

La partenza avviene al primo « via » e felice-

Le grandi gare di tiro al piccione al Martinetto (Torino). Gran Premio Torino, di Lire 20.000.

Seguirono due animatissimo Poules. Nella prima, i premi furono vinti dai signori Giussani, Grasso e Galliano.

Nella seconda, il premio fu diviso fra il barone Leo e il signor Fadini.

La settimana ippica Il Gran Premio dell'Esposizione.

Tre giornate della riunione di Torino si sono svolte con la pioggia.

Il tempo non ha voluto risparmiare nessun av-venimento, nemmeno la giornata « clou » dell ' im-portante riunione così bene organizzata dalia nostra Società per le corse dei cavalli.

La moda non ha potuto così, causa il tempo, brillare come si era preannunziato nel mondo femminile, ma le nostre signore lo faranno in occasione della disputa per il Premio Principe Amedeo. Fra le autorità sportive torinesi no-tammo il presidente della Società delle corse, conte Groppello, il vice-presidente comi» . Depanis, i commissari, generale Pugi , conte di Trinità, conte di Pettinengo, avv. Mogna Mario, ingegnere Gotteland, giudice di arrivo, il cav. Engelfred, ispettore di peso, il marchese San Germano, Vhan-dicapper signor Alfredo De Rosa, lo starter signor Palmiro Cazzola e il comm. Marone.

Il Gran Premio dell 'Esposizione ha destato un

— Mentre piove ! - Il nobile Fadini. di Crema, vince il (Fot. N. Foinari - Torino).

mente. Il gruppo è condotto da Garraveen, Bes-sières, Tripolette, Misraim. Distaccati Sambar e Alcimedonte.

Garraveen è ancora in testa al plotone al primo passaggio dinanzi alle tribune, seguito da Bes-sières, Misraim, Tripolette, Sambar e Alcimedonte a parecchie lunghezze.

La eorsa non muta gran fatto. Nel rettilineo, in faccia alle tribune, Alcimedonte e Sambar ten-tano di avvicinarsi ; alla curva Misraim attacca Garraveen, e i due cavalli apparigliati effettuano la curva, mentre la puledra francese può già considerarsi fuori corsa.

Nel rettilineo la vittoria si delinea in favore del grigio dei signori Chimelli-Da Zara, mentre Alcimedonte, venuto forse troppo tardi, tenta di avvicinarsi al leader, che passa il traguardo fa-cilmente.

La vittoria italiana è salutata da grandi ap-plausi, ed i proprietari sono complimentati.

Quindi si ha 1° Misraim (49 1/2, Ryan) di Chi-mtTli-Da Zara.

2° Alcide,monte (47 1/2, Benson), Razza Besnate. 3° Sambar (57. Bla' khqru) di Sir Rholand. Se-

guono: Tripolette (51, Costantin), Bessières (51, Dawis). T e m p o : 3'41" 1/5. Vinto per due lunghezze. Mezza lunghezza dal 2» al 3°. Due dal 3» al 4°. Totalizzatore: Pésage, L . 35, piazzati L . 11-9; prato L . 17, piazzati L . 12-10.

Le " Oaks „ d'Italia. Le successive vittorie della scuderia Sir Rho-

land facevano partire Desta gran favorita nelle

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Brillante debutto dì macchina e aviatore italiani. — A Salussola, nel magnifico campo di aviazione, l'avia-tore Raimondo Maria ha fatto due bellissimi voli di collaudo a bordo dell'apparechio Astèria (Società Astèria, Tesoriera), volando circa 20 minuti sulla campagna circostante ed atterrando con precisione davanti aAYhangar, tra le acclamazioni degli astanti.

L'apparecchio sarà tosto smontato e spedito a Lucca, dove il Marra intende continuare i suoi voli.

Nel mondo commerciale sportivo

Misralm, vincitore del Gran

« Oaks » d'Italia, dove la sorella piena di Desgold corrispondeva pienamente all 'aspettativa guada-gnando la corsa, senza che alcuna delle puledre avversarie tentasse un simulacro di resistenza. Il lotto si presentava in verità ben povero di sog-getti e la monta di Bartlett su Androclea, d imo-strava anche come Dejanira non avesse in corsa alcuna chance. Tersicore ha condot to ad un'anda-tura più che moderata, davanti a Desta, Fragola, Patricia e le altre, con in coda le due rappresen-

I tanti della Razza di Besnate. Le posizioni rima-nevano immutate fino ai cancelli d o v e Fragola retrocedeva, mentre Androclea, trovato un pas-saggio allo steccato, era per un momento seconda; ma in curva, Androclea scompariva di nuovo, battuta, e Tersicore entrava prima in dirittura come una vincitrice. Desta allora usciva dal lotto per superare la figlia di Ktersake e distendersi in una bella azione. Parva Favilla tentava il suo attacco e si avvic inava forte sotto la frusta, senza però poter inquietare la figlia di Desmond, che v inceva per tre quarti di luoghtzz t . Fragola, sulla quale Langham ha indugiato forse troppo, ritornava per occupare, a tre quarti di lunghezza da Parva Favilla, il terzo posto, precedendo di una lunghezza Tersicore.

Seguivano nel l 'o idine Dejanira, Verrocchietta, Patricia e Androclea.

io dell'E-posiziane di Torino. Misralm, (Fot. A . Foli - Milano),

11 " Grande Steeple Ghase „ militare internazionale.

E' terminato con una vittoria francese, per me-rito di La Oadie, che al momento della partenza era la più abbandonata fra i rappresentanti di oltre Alpi .

I dne cavalli dei marchese Doria hanno fatto un'andatura sostenutissima per tutto il pr imo giro e per la prima dirittura dell 'otto, il g ruppo degli ufficiali francesi seguiva a parecchie lun-ghezze, mentre in coda era il vecchio Wandering che seguiva tranquil lamente: entrando p e r l a se-conda volta nell 'otto i cavalli francesi si avv ic i -navano rapidamente, ma al muro Tabellion cadeva: La Cadie appariva già minacciosa alla sella dei due cavalli del marchese Doria qnando Bananier al brook cadeva. La Oadie passava subito allora al comando e Deimaco cercava di sostenere vali-damente gli interessi della scuderia, ma La Oadie si al lungava ancora in ott imo stile e finiva per vincere per tre lunghezze. Deimaco era secondo; Ohamonix, che era terza, scavalcava all 'ultima siepe il gentleman, e allora Grand Gargon era piazzato terzo, mentre Wanderiny finiva al quarto posto.

Applausi calorosi salutavano il vincitore al suo ritorno nel pesage.

tra accompagnalo dal giovane proprietario sig Da Zara. iFot. cav. Zuppis - Tonno; .

Il grande Concorso Ippico di Torino Pochi giorni ci separano da questo importante

c imento sport ivo internazionale, destinato a ri-chiamare novamente a Tor ino un pubbl ico nu-meroso e scelto. L 'avvenimento si svo lge ià nello Stadium da) 27 mags io al 5 giugno, sotto gli au-spici della Città di Tor ino , organizzato dalla So-c ietà Nazionale Zootecnica.

Il concorso è dotato di 80,000 lire di premi offerto dalla Commissione Esecutiva del l 'Esposi -zione. Ecco come si suddiv idono i p r e m i :

Categorie Militari e Vivili. — l .a categoria (In-ternazionale), L. 12,000 — 4.a categoria lunghezza (internazionale), L . 3000 — 5.a categoria eleva-zione (internazionale), L. 3000 — 8.a categoria signore ( internazionali) , L . 3000 — 9.a categoria ( intemazionali ), L . 6000.

L e i s c r i zon i al Concorso Ippico Internazionale sono giunte numerosissime in questi g orni alla Sede di via Carlo Alberto , 40, dove l 'elenco men-ziona già i nomi di più che 300 fra i migliori cavalli conosc iut i .

Sappiamo che al Concorso Ipp i co presenzieranno numerose Commissioni militari estere.

Anche la Scuola di Saurnur sarà largamente rappresentata.

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La Cadie, del tenente francese Dumières, vincitore del Grande Steeple Chase Desta, di Sir Rholand, vincit ice delle « Oaks d'Italia ». Internazionale, m. 4000, L. 10.00O. (Fot, Collari - Roma;. (Fot,, a . Foli - Milano).

Esposialone Internazionale Milano 1906 F U O R I CONCORSO - M E M B R O DELLA GIURIA.

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La Parigi-Bordeaux. — Lapiz), da prineipiolconduee la e orsa,

Francesco Faber, vincitore della corsa Bordeaux-Parigi. (Bicicletta Alcyon).

Le grandi corse su strada La Gorsa Bordeaux-Parigi.

La seconda grande prova ciclistica Bordeaux-Parigi (560 km.) è terminata con la vittoria di Faber . La lotta fu terribile. E se poi vi si aggiunge la pioggia che fino dalle 7 del mattino trasformò le strade in veri stagni, ci si renderà conto degl i sforzi inauditi che dovettero fare i concorrenti .

Su quarantacinque iscritti — fra cui figurano i p iù be i nomi del c ic l ismo internazionale c ome Vanhonwaert , Georget , Lapize, Garrigou, Faber, Lafourcade, Trousselier, l ' italiano Ghislott i ; sol-tanto Pottier e Renaut non si sono presentati. Nella sfilata attraverso la città fino al traguardo di partenza alle Quattro Bandiere, i corridori sono stati di frequente acclamati.

Pr ima di Ruffec, al 169° chi lometro il gruppo di testa comprendeva al gran completo tutte le stelle del cicl ismo. Ma a Ruffec cominciarono gli scatti individuali ed è così che Leone Georget , spaventato dall 'andatura pazza dei c ompagn i , abbandonava la lotta ad A u g o u l è m e ; Vanhon-waert faceva altrettanto prima di Poit iers e al control lo di questa città era imitato da Charpiot. A Chàtellerault Emil io Georget abbandonava pure definit ivamente. Trousselier cadde tre volte prima di Saint-Maur, e scoraggiato abbandonò a sua volta .

D i qui comincia, dietro agli allenatori, la ""ver-tiginosa fuga verso Parigi .

La lotta fra Faber e Lapize, i due inconcil iabil i rivali, è accanita. A Tours arrivano insieme tra grandi ovazioni. Ma subito d o p o Faber fa uno sforzo supremo; energicamente Lapize si d i fende ma la distanza fra i due rivali aumenta, e Lapize si vede costretto ad abbandonare a Lussault ,

19 km. dopo Tours, mentre Faber continua da solo verso Parigi, dove arriva alle 13.33.

Ecco la classifica: 1. Francesco Faber, in ore 18.31' — 2. Garrigou,

in ore 18.51'10" — 3. Masselis, in ore 19.45' — 4. Lafourcade in ore 20.6'30" — 5. Ernesto Paul, in ore 20.23'30" — 6. Léonard in ore 20.54'.

Ecco frattanto schematicamente i risultati delle prove precedenti : 1891 - 1 Wil ls , 2 Holbein, 3 Edge, 26 84'. 1892 - 1 Stéphane, 2 Vigneaux, 3 Hoden, 25 37'. 1893 - 1 Cotterau, 2 Stéphane,*3 Corre, 26 4'. 1894 - 1 Lesna, 2 Lucas, 3 Sanson, 25 11'. 1895 - 1 Meyer, 2 Gonot , 3 d 'Albiez , 25 30'. 1895 - 1 Gerger, 2 Prévost, 3 Carlisle, 2412' . 1896 - 1 A . Linton, 2 Rivierre, 3 M. Thè , 2117' . 1897 - 1 Rivierre, 2 Gordang, 3 Meyer , 20 36'. 1898 - 1 Rivierre, 2 Garin M., 3 Robl , 20 39'. 1899 - 1 Haret, 2 Fischer, 3 Garin M., 16 35'. 1900 - 1 Fischer, 2 Garin M., 3 Garin A., 21 57'. 1901 - 1 Lesna, 2 Ancouturier , 3 Fischer, 21 53'. 1902 - 1 Wattel ier, 2 Frédéric , 3 Garin A., 22 43'. 1902 - 1 Garin M., 2 Lesna, 3 Mailer, 18 41'. 1903 - 1 Ancouturier, 2 L . Georget, 8 Pasqaier,

20 3'. 1904 - 1 L. Georget, 2 Pet it Breton, 3 C. Garin,

18 50'. 1905 - 1 Ancouturier , 2 Pott ier , 3 Cornet, 20 13'. 1906 - 1 Cadolle, 2 Cornet, 3 Troussel ier , 19 28'. 1907 - 1 Vanhonwaert , 2 Ringeval , 3 Garrigou,

19 40'. 1908 - 1 Trousselier, 2 Vanhonwaert , 3 E. Geor-

get , 17 45'. 1909 - 1 Vanhonwaert , 2 Trousselier, 3 E. Geor-

get, 18 50'. 1910 - 1 E . Georget, 2 Trousselier, 3 L . Georget,

18 23'.

La Coppa Bastogi. Alla corsa ciclistica per la coppa Bastogi, hanno

partecipato 19 corridori di varie regioni d'Italia. La corsa si è svolta nei viali delle Cascine, affol-latissimi. Al l 'ult imo giro sono in testa Cuniolo e Fiaschi che lottano accanitamente per contendersi la vittoria, mentre gli altri incalzano, a pochi metri. Fiaschi con uno scatto riesce a tagliare il traguardo con mezzo metro di vantaggio sul cor-ridore tortonese. Seguono a due macchine Cocchi, Fiori e Cervi che tagliano quasi contemporanea-mente il traguardo nell 'ordine, 6 Dradi, 7 Pratesi , 8 Secchio , 9 Sonetti, 10 Giuliazzini.

Appena passato il traguardo, per l 'enorme r af-fol lamento del pubblico , Cuniolo e Giuliazzini cadono producendosi ferite fortunatamente lievi. V i ho dato l 'ordine d 'arrivo , ma i corr idori po-tendo presentare i loro reclami entro le 24 ore, la giurìa pubblicherà la classifica ufficiale domani. Sembra infatti che alcnni corridori abbiano pre-sentato reclami contro altri.

Il traguardo stabilito al 15° g iro è stato vinto da Cuccoli.

I 50 chilometri del c ircuito sono stati coperti in ore 1,31, a una media di 35 chilometri all'ora.

L'abboniBante alla " Stampa Spartiva „ u s t i sola L. 5

I l I I I G i r o d ' I t a l i a

Fiaschi, vincitore della Coppa Bastogi. (Fot, Alemanni - Firenze).

Impress ion i d i partenza. Si racconta che il pr incipe di Condé non dor-

misse la notte prima di quella certa battaglia di cui stamane, in mezzo a questa baraonda di par-tenza, non r i cordo il nome, anche probabi lmente perchè non l 'ho mai saputo.

Orbene, sappia la storia, la quale, c ome tutti sanno, è maestra della vita, che la notte prima della partenza del terzo giro d'Italia a Roma i principi di Condé furono moltissimi. Anche perchè la battaglia che si stava per combattere valeva quella di cui sopra. Ed anche perchè è sempre preferibile un po ' di orgia notturna agli orrori di una levataccia antelucana.. .

Poi , perchè concedersi un ' i l lusione di r iposo con un paio d 'ore di letto 1 Meglio allora una notte bianca ; megl io vegliare paganamente le ore che precedono l 'inizio della lotta.

Perc iò nel cuore della notte, in questa ora ambigua, in cai è troppo tardi per essere ieri e troppo presto per essere oggi , fuori Porta Pia è tutto un pullulare, un fluttuare di umanità im-paziente : un vociare c lamoroso, una confusione da non si dire.

Come è noto, il terzo giro d'Italia s'inizierà a Porta Pia, la porta per cui gli italiani entrarono a Roma il 20 settembre 1870 a compire l 'unità d'Italia.

Le corse al Parco dei Principi in occasione dell'arrivo della eorsa Bordeaux-Parigi.

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Il secondo plotone.

Ora ne escono i corridori. . . Come vedete, la cosa è decisamente s imbol ica assai : qaasi quasi ci sarebbe da cavarne fuori un pezzetto patriot-tico anticlericale...

Ma tiriamo via che... il giro d'Italia è lungo . Man mano che i corr idor i g iungono, vengono ammessi nel l 'ampie atrio della Porta, ai cui due ingressi vigila una triplice schiera di guardie.

Entro. I corridori sono già disposti lungo i quattro lati — mirabile quadri latero ! — e sono divisi nei grappi del le équipes. A l cuni , pacifica-mente seduti a terra, si godono gli ultimi minuti di r iposo. Comincia l 'appello per la firma di par-tenza. Operazione noiosa e lunghissima, anche perchè i corridori in genere d imost fano di aver più domestichezza col manubrio che con la penna. Po i , d o p o aver firmato, si pongono in file d j c inque ciascuna, secondo l 'ordine dei numeri di iscrizione.

Pr imi son quindi Cardani e Manbert, i 'due bonaerensi , taciturni quanto mai. Po i viene la squadra della « Bianchi » , al completo , la più po -derosa forse delle concorrenti . V e d o Beni, sorri-dente c ome sempre, e gli d i co che questa vo l ta bisogna vincere assolutamente. Anche lui è della mia opinione. Però bisognerà vedere che ne pen-sano gli altri : Petit Breton, l 'uomo di Pér ignenx, per esempio , che è lì, agile e sottile e risponde

Lapize. alla partenza.

con cortesia veramente parigina ai nostri (sin-ceri T) auguri. Gli italiani molte cose potrebbero apprendere da lui. Ieri r ispondeva argutamente ad un collega che lo interrogava sulle sue spe-ranze di vittoria : « Ma se sono venuto in Italia apposta per v i n c e r e ! » . Come vedete , il p iccolo brettone corre con la fantasia forse anche più che con la bicic letta. Ma egli è nomo da mantenere le sue promesse. Nell 'aria c 'è il caratteristico odore acre deW'embrocation.

Poi v iene la schiera infinita delle maglie bianche, che sono le più numerose. Maglie bianche, maglie della pace e della modestia, forse

Lapize, abbandona la corsa.

vo i già serrate nel vostro innocente candore l 'eroico petto su cui s 'appunteranno i segni della vittoria !

Ult imo delle maglie bianche è il numero cento, Giovanni G e r b i ; è accigliato, c ome sempre, lo sdegnoso nume dagli occhi gri fagni .

C'è infatti molta tristezza nella disperata te-nacia di quest 'uomo che non vuol rassegnarsi alla visione del propr io astro rapidamente tramon-tante c ome rapidamente era sorto e che avrebbe , ancora la buona intenzione di r innovare gl i epici entusiasmi di certe strepitose vittorie di altri tempi.

Gerbi , il leone dall 'ugna tronca, il veterano di tutte le piU o meno l impide competizioni , veste con alquanta disinvoltura la maglia candida della castità e della purità sportiva !

Questo è troppo, questo non ce lo aspettavamo. Gerbi si è rifatta una verginità. V e lo immagi -nate voi , Napoleone senza il cappel lo a incu-dine 1... E certo agli occhi attoniti dell ' infinita legione dei suoi ammiratori fanatici egli nella sua nuova veste slavata dovrà apparire alquanto grottesco. Andate a dire a tanta buona gente che trattandosi unicamente di spingere con i p ied i sui pedali , il co lore della maglia può avere nella determinazione del successo soltanto un valore assai relativo.. .

= D o m a n d a t e sempre la p r o d a - ra^ jmmm m m m m T ^ r a ^ I B B m » = D I P L O M I - D I S T I N T I V I =

z ione superiore della Casa d ' A r t e • ^ J H W * I I J T ^ • I l W C O P P E - S C U D I D ' O N O R E ===== H U G U E N I N & C . = = = W W | | J k m m ( K w B I M = S M A L T I - I N C I S I O N I =

Catalogo a S E ^ f l K ^ R ^ B ^ - H | ---.••— = ROTA o. B. = = M ^ mmm M I ! 1 J B M mamm, mwm M O D E L L I A R T I S T I C I GENOVA - Via Orefici, u " P E R T U T T I G L I S P Q R T S = L E M I G L I O R I — per tutti gli Sports Invernali

V i r ideranno in facc ia : e n o n hanno poi tutti i torti . Forse m o l t e de l le sue v i t tor ie eg l i le deve al co lore v ivace del la sua magl ia che a c c e n d e v a gli ido latr i c o m e tanti to -rel l i fur ibondi . Gqrbi doveva v incere . E G r r b i vinceva. . . Ma ora in ver i tà il l eone indomab i l e e inv inc ib i le d i altri t e m p i , è un po ' un l eone da serragl io .

L a l eggendar ia magl ia rossa ha e m i g r a t o ora, su altre s p a l l e : la portano i P e t va, g l i Ayrno , i Santhià, i Bailo , i Robe t t i , e pos -s iamo pure aver fede che essi sapranno per -petuare la tradiz ione del la pert inace energ ia p i e m o n t e s e .

E c c o , ora, al le 3,10 l ' ero ica centur ia è pronta , e v ist i co.-ì su veut i file, i c e n t o corr idor i , s ono uu belio spettaco lo . Certo il m a n i p o l o racch iude un m a g o i f i . o tesoro di g i o v a n i e n e i g i e e di fort i vo lontà . S o n o pront i , perc i ò poss iamo partire per la par-tenza.

G à, partire per la partenza... N o n c r e d a il letto , e che codes to sia un g i o c o di paro -le, no, è la s incera espress ione verbale di un s ingolare m o d o in cui a v v e n g o n o , a R o m a , le partenze per il g i ro d ' I ta l ia .

Già fin d a l l ' a n n o scorso l e v a m m o da queste c o l onne una v o c e di protesta c o n t r o tale sistema e a v r e m m o sperato che i nostr i consig l i a v r e b b e r o a v u t o l ' onore di t s se re presi in cons ideraz ione , ma i n v e c e anche ques t ' anno le cose sono andate c o m e l ' anno sci) so, se non peggio . Ta le genere di par-tenze le ch iamammo, l 'anno scorso , partenze in famiglia, e in verità la nostra espress ione fu abbastanza fel ice. Le cose vanno cos ì .

Una volta, quando c 'era qualche corsa c ic l ist ica, c ' e r a m o d o , l e g g e n d o i g iornal i , di sapere l 'ora e il luogo o v e la partenza sarebbe avvenuta . Onde a l l ' onesto amatore di cose spor t ive era l e c i t o c o n -ceders i il lusso di guardai si quanto gl i paresse i corr idor i del la sua s impatia e di assistere ai m o m e n t o d i scre tamente emoz ionante in cui si inizia la ga ia . Ora no. 0 a le operaz ioni pre l imi -nari si c o m p i o n o in luogo rec into o addir i t tura ch iuso a ogn i o c c h i o pro lano c o m e questa volta , c o n sulle porte d 'accesso tanto d i carabinieri e tanto d i poliz otti , e quando tali operazioni sono c o m p i u t e , al lora finaim.nte l ' a u t o m o b i l e degl i o iganizzator i m u o v e l entamente e i corr idor i d ie t ro in lento, mesto e abbastanza di.-o d inato cor teo . Si parte, c ioè , c o m e d i c e v o , per la par-tenza.

Q tal è il p r i m o m o t o i s t in t ivo de l l ' onesto ama-tore d i cui sopra al vedersi s fugg ire la tanto attesa occas ione , e che non sia p r o v v i s t o di un automob i l e , di un areop lano o, per lo m e n o , di una liicicletta per darsi a l l ' i n s e g u i m e n t o ? Quel lo di mettersi a trotterel lare d ie t ro l o s trano cor teo s p e l a n d o che la part nza a v v e n g a b e n presto e quindi cessi l ' inut i le maratona.

Ma sì ! I ch i lometr i s n chi lometr i , e in tutto p o s s o n o d i sporre lì per lì di un paio di gai retti tip.. P .gl iani . Perc iò , ben presto , i p iù. stanchi, sbuffanti e maledicent j , r inunziano , c o m • dir. b b e uu g iornal ista spor t ivo , ad o g n i lotta e r i tornano m a l i n c o n i c a m e n t e s u i

l o ro passi, p o c o persuasi p e r ò che per part i le s a necessar io far tanta stra-da. E infatti v i ass icuro che la cosa non è nò pia-c e v o l e , nè c o m o d a .

A m e n o che non sia c odes ta una n u o v a e ge -nia le trovata dei p ro -pagandist i del podismo. . . C o m e dite ? 0 anche per chè certi a v v e n i m e n t i acquis tano altra sagoma attraverso il r e soconto d e g l i appos i t i g iornal i . . . oli ! no...

Intanto , il mes to cor -teo che ora va a una v e -loc i tà for t iss ima, procede im .erturbabile «. fra le gr ida , le imprecaz ion i , gli s campanel l i i » . A un ce r t o punto si forma. M e n o male, p e n s i a m o , è v e r o che ce la s iamo di -scretamente guadagnata , ma finalmente ce la g u -s teremo questa benedet ta partenza.

I l lusi , n e m m e n o per

Carlo Caletti, vincitore della /" tappa del 3" Ciro d'Italia (bic. Bianchi).

ancora t roppa gente , che sia necessar io correre ancora, l ontano , fugg i re finché anche l 'u l t imo e p . ù accanito intruso si stanchi , si fermi dis fatto sul c ig l io della strada. Ora io d o m a n d o : P o i c h é ? Per chi le fate le c o r s e ? A v i à pur dir i t to d i veder qualcosa questo miserabi le p u b b l i c o che non può permettersi il lusso d 'un automob i l e per correre d ie t ro a quel lo deg l i organizzatori .

Il quale pubb l i c o , non b isogna d iment i care — scr ivevo l ' anno scorso e quest 'anno ripeto — è in f ondo in f o n d o quel lo che paga corr idor i , Case, g iornal i e giornalist i . . . Così dicono che la vera partenza sia avvenuta verso le qu ttro , nel le v ic inanze di Castel G iub i l eo e che il segnale del la partenza sia stato d a t o da Giovanni Raicevich . . .

In ogni m o d o il terzo g i ro d ' Ital ia è c o m i n c i a t o . E noi poss iamo tornare a letto.

T a l e n t i n o Lard i .

3. Beni Dar io , di R o m a , a una lunghezza. 4. D u r a n d o Carlo, di T o r i n o , alle ore 17 25' . 5. Pe t i t Breton, di Parigi , allo ore 17 38'. 6. Corlaita Ezio , di Bo logna , al le ore 17 4 0 ' . 7. Paves i Eberardo , di Mi lano , a una m a c -

china. 8. Brizzi Gino , d i R o m a , a ruota . 9. Azzini Ernesto , di Milano alle ore 17 45' . 10. D i lda Giuseppe di Brescia, a due m a c -

ch ine . 11. S ivocc i A l f r e d o , Mi lano , alle 17 47'. 12. Ganna Lu ig i , Varese , alle 17 49'. 13 Bordin Lauro , R o v i g o , a 2 macch . 14. Gerbi Giovanni , Asti , alle 17 55'.

15. Osuaghi Cesare, Milano. — 16. Santhià Giuseppe , Cavagl ià . — 17. Oriani Carlo, Mi-lano. - 18. T ib i le t t i Alf . , Varese . — 19. D i a d i Fedele , A l f ons ino . — 20. Sala Enr ico , M Inno. — 21. Bruschera Mario, Milano. — 22. Zan-zottera C., L e g n a n o . — 23. L i g n o n H - i i r y , Parig i . — 24. Pesce M., T o ino. — 25. Bol -zoni Galeazzo, Pavia. — 26. Zoft'oli G ino , Mantova . — 27. Fattor i G., Manrova. — 28. A l b i n i P ier ino . L e g n a n o . — 29. Canepari Clemente , P . Morone . — 30. GaLzz i Fe l i ce , Busto Ars . — 31. Contesini Gius. , Mantova . — 32. Cervi G iovanni , Ferrara . — 33. Ga jon i Mario , Mi lano . — 34. Borgare l lo V i n c e n z o , T o r i n o . — 35. Zavatt i Att i l io , For l ì . — 36. D e Michiel A., Mnnsel ice . — 37. Pe t iva Emi l io , T o r i n o . — 38. G a m b e r i m I. , Bo -logna . — 39. Cittera Dum. , L e g n a n o . — 40. Chironi Emi l io , Milano.

In totale gli arrivati f u r o n o 76. Da R o m a erano partiti 89 corr idor i dei 100 iscritt i .

L'ordine d'arrivo della la tappa. 1. G" le t t i Cario, di Mi 'ann, che i m p i e g ò 13 ore

17' e 9 " a c o p r i l e i k m . 349.1, c o n una ve l o c i tà media oraria di k m . 26.281. al le o r e 17 2 4 ' 9 " .

2. Ross igno l i G iovanni , d i Pav ia , a mezza lun-ghezza.

s o g n o ! Pare che ci sia Alla partenza per il Ciro d'Italia (fotografia eseguita alle ore 3 del mattino). (Fot. A . Collari - Roma).

La Romagna sportiva e l 'ultima riunione di Gorse femminili a Lugo.

Nel le v e n e dei r omagno l i il sangue scorre v i o -lentemente. . . A n c h e nel lo sport a b b i a m o degl i an -fibi... a sangue f r e d d o , e dei b i p e d i a sangue ca ldo !

I primi rappresentano l ' ipercr i t ica od il miso -n e i s m o sport ivo , i secondi sono i v iv i f i cator i d i o g n i iniziativa p iù ardita e più generosa. . .

La R o m a g n a , c o m e poche altre regioni d ' I tal ia , ha mostrato in questi ult imi t empi che la sua g i o v e n t ù è tutto un brac iere d i energ ie labor iose , è tutto un f o co lare d i iniziative e d i entus iasmi sinceri per le grandi battagl ie de l l o snort .

U"no dei migl ior i centr i de l l 'at t iv i tà sport iva della forte R imagna è Lugo , un piccolo , ma in -dustr ioso centro , d o v e al l avoro quot id iano si al -ternano b u o n e dos i d i sana r icreazione sport iva domenica le .

Frequent i v i s ono infatti i c o n v e g n i sport iv i , u l t imo fra i quali, in o rd ine c r o n o l o g i c o , è stato quel lo d i d o m e n i c a scorsa, con la riuscitissima

coi sa c ic l ist ica per s i g n o -rine.

L e più note pedalatr i c i a v e v a n o infatt i r i sposto a l l 'appel lo degl i sport-smen di L u g o che s e p p e r o una vo l ta ancora organiz -zare una r iunione monstre per interesse, s impat ica , e che l a s c ò il mig l ior ricordo e la più c o m p l e -ta sodd ' s faz ione alle m i -gliaia d i persone accorse a presenziarla.

La c ivalleria e la c o r -tese imparzia l i tà sport iva del p u b b l i c o di L u g o riuscì gradita assai alle ardi te c i c l i s te c o n v e n u t e che si r ipromisero d i b e n pres to tornarv i .

E c c o per tanto l ' es i to del la r iunione :

Corsa podistica ( chi lo-metr i 6) — G i u n g o n o : 1. R e b e c c h i ; 2. G i s m o n d i .

Corsa ciclistica ( f inale di lettanti ) — 1. C imat i ; 2. Bett i ; 3. Bel lonio .

Corsa di resistenza (per s ignor ine) — N o v e par-tenti ( T e m p o 48 minut i , ch i l ometr i 25). 1 d i s tacch i c o m i n c i a n o dal d e c i m o ch i l ometro . G i u n g o n o : L Gi lardini Anton ie t ta ; 2. Mi lano M a r i a ; 3. Bam-bina A l f i e r i ; 4. Va l secch i Maria.

A . C.

L'esito dei Campionati individuali internazionali svoltisi nello Stadium di Torino.

L'Hellas di Verona vince il campionato ginnastico di foot-ball.

MJE JBT A-ZAJV J L E D m - Milano - Tu Anta Solari, 58 J?"AJELT e lE^AJXTytìLX-iX per Automobili

I P - A - 2 S T ^ X j X e d a r t i c o l i d . 1 l a m p i s t e r i a p e r ^ e r r o - s r ì ©

Pnwì Prc'ni a tutte le Siposmoiii. ihploma d'Onera albi tei 4 i tomibiM XiLuo 1906. Orasi Prii Bmai l e 1910. Oraad Prìx Boesei Ayres, 1910.

L a finale de l «. Pentat lon » , c on l 'ult ima gara , quella di lotta , si svolse sotto uno dei ripari de l lo « Stadium » .

R imasero c lassi f icati : 1. Giardini di Bologna -2. Masprone d i V e r o n a - 3. Butti d i Milano - 4. Brambilla, i dem - 5. Pagani di R o m a .

Salto coli'asta: 1. Lcgat (Virtus, Bologna) , m. 3,10 - 2. Van Brualene (Gami), m. 2,80 - 3. Ventura (Forza e Coraggio , Milano) , m. 2,70.

Corsa 100 m. : 1. Zaccagna (Roma di R o m a ) -2. Briguone (Ginnastica e Sch. ima , Novara) a ljtnictio - 3. Cristani (Bentegodi , Verona) - 4. Arr i (Forti e L iber i di Ast i ) .

Data la catt iva partenza r imasero al lo starter Marchesi di Milano, Sacco di Verona e Croce di Gal arate.

Salto in alto: 1. Brambil la Emi l io (Forza e Co-raggio, Milano) , m . 1 ,65 - 2. Al visi Giul io (S> mpre avanti , Bologna) , m e t i i 1,65 - 3. Sesti - 4. L e g a t Mando - 5. Gnocch i .

Lancio giavellotto leggero: 1. Bela Ker l in (Obu-dai, Budapesi ) , m. 42,91 - 2. Pagani A. (Roma di Roma) , m. 41,82 • 3. Avat taneo D. ( Idem), m. 41,20.

Lancio dilla pietra: 1. Tugno l i Giuseppe (Sem-pre av,.nti, Bologna) , m. 17.75 - 2. Tire l l i Ar turo (Patria, Carpi), m. 15,92 - 3. Butti Carlo (Voluntas , Milano), m . 15,51 - 4. Pasciuti Oreste (Sempre avanti , Bologna) m , 14,88 - 5. Pasqual i A l f r e d o (Virtus, Bologna) m. 14,87.

Salto in lungo: 1. Sacco (Bentegod ' , V e r o r a ) m. 6 22 - 2. Brambil la, m. 5,95 - 3. A r m a t i , m . 5,78 - 4. Zaccagua, m. 5,67 - 5. Pagani , m . 5,65.

Corsa m. 1000: Corsa svoltasi i rrego larmente . G iunsero : 1. Rambald i (Fort i e L iber i , Ast i ) in 2 ' 4 5 " - 2 RnIfa ( P a d o v a ) m 2 ' 4 5 " 2|5 - 3. Casoni (Roma) 2' 51" - 4. Zeni (F ides -Robur , Premazzo) in 2' 53" - 5. Cangiul lo (Napoli ) in 2' 55" .

L'eliminatoria per il macht Piemonte-Lombardia D o m e n i c a a Pavia si d i sputarono le e l iminatorie

L o m b a r d e per il match P i e m o n t e - L o m b a r d i a . V i n s e l ' equipagg io della Milano d i Mi lano ; seconda fu VOlona d i Milano.

Fra gli important i avven iment i sport iv i che si e f fettueranno a T o r i n o durante il per i odo de l l 'Espo-sizione, b isogna r i cordare il nostro c lassico match Piemonte -Lombard ia per outriggers ad otto voga-tori e t imoniere che per il 6° anno si disputa con grandiss imo interesse tra P i e m o n t e e Lombard ia , a l ternat ivamente sul P o e sul lago di Como. L a gara dec is iva quest 'anno si correrà a T o r i n o il 28 magg io .

T r e sono gli equ ipagg i che si presenteranno il 25 magg io per la scelta de l l ' equ ipagg io che d o v r à rappresentare il P i e m o n t e nel c lass ico match e sono A r m i d a , Caprera e Cerea.

G ioved ì del la scorsa se t t imana , nel la pr ima giornata d i gare per il Concorso f edera le g inna -st ico che si tenne nel nostro Stadium, si e f fettua-r o n o i campionat i di g iuochi , fra i quali quel lo del giuoco del calcio, al quale si presentarono una mezza dozz ina di squadre. A d isputare la fi-nale e rano rimaste in gara l'Hellas d i V e r o n a (sezione a u t o n o m a della g lor iosa Ist i tuz ione Ben-tegod i ) e l'Andrea Boria d i Genova .

L e d a e squadre si preseutarono nella seguente f ormaz ione :

Eellas : S ignoroni , Ferrari -Cavallano; G. Guarda-Barbasett i -A. G u a r d a ; C. V i g e v a n o - P . V i g e v a n o -Bianchi-Ba schini -Rossi .

Andrea Boria: Vagge ; Ol ivari -Bagl ietto ; Grosso-Ansa ldo - Berretta, Sanguinetti- Grasso- Corsi-Santa-mariit-Lennaz.

D o p o c inque minut i di g i u o c o , i giallo-bleu d i V e r o n a m a r c a n o il p r i m o goal su di uu lungo ca l c io di Guarda G.

Il p r i m o t e m p o (di mezz 'ora) si ch iude con un serrato at tacco dei genoves i alla porta veronese . Nel la ripresa eccè l le ancor più la classe di al-< uni fra i g ìuocator i venet i , c o m e Baschini e Bianchi . Al 20° m i n u t o V e r o n a segna un secondo goal, ed al 26" nn terzo, co l quale suggel la questa partita dec is iva che termina poco d o p o .

Ot t imo l 'arb i traggio del B o s i d o , ma affarragi-noso , nel c o m p l e s s o , il g iuoco del le due squadre.

E ' da notars i che l'Hellas era al suo terzo match del la g iornata. E fu pure alla sua terza vittor ia . Essa riuscì infatt i a marcare nei tre incontr i ben 11 punti c o n t r o nessuno al passivo.

La B tappa del Ciro d'Italia. • L'arrivo dei ciclisti a Firenze. - N. 1: Oorlaita. (Fot. Al e menni - Firenze).

La prima tappa del Terzo Ciro d'Italia. — A Firenze. I tre moschettieri della Bianchi, smontati dalla macchina, attendono l'arrivo di Durando. (Fot. avv. E. Ghihno).

Giuoco del Calcio

Fetit-Breton, l'unico forte concorrente straniero al Ciro d'Italia (bic. Fiat)

Il Campionato Italiano. — La classifica. D o m e n i c a scorsa si svo l sero vari i ii contr i d i

c a m p i o n a t o : Piemonte ha battuto a G e n o v a il Genoa-Club, 1 - 0 ; il Torino fn v into a Mi lano dal Milan-Olub, 2 - 5 ; Pro Vercelli t r ionfò de l l ' U. S. Milanese, 7-2, ed Andrea Boria battè , 2-1, l ' Inter -nazionale.

L a classifica generale è a tntt 'oggi la s e g u e n t e : 1. Pro Vercelli, con matches 14 e punt i 25 ; 2. Milan Club, 14-18; 3. Andrea Boria, 13-16 ; 4. Genova F. C., 15-14; 5. Torino F. C., 12 12 ; 6. Piemonte (Tor ino ) , 13-10; 7. U. S. Milanese, 13 -10 ; 8. Internazionale (Milano) , 14-9 ; 9. Juventus (Tor ino ) , 14 8.

I l match P i e m o n t e - G e n o v a , c ontrar iamente a quanto altri asserì, si svolse con c o m p l e t a supe-r ior ità dei piemontini che avevano la squadra pr iva di Gavine l l i , Spinogl io e V a l o b r a ; ne l se-c o n d o t e m p o , anzi , il port iere del Piemonte non f a i m p e g n a t o u n solo i s tante , s v o l g e n d o s i il g i u o c o c ont inuamente sot to la porta de l Genoa-C.

Il Concorso federale ginnastico internazionale nello Stadium di Torino. - Durante la prima giornata di gare. Le f

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Durante il Concorso federale ginnastico internazionale. -Le gare a sq taire. A sinistra, la sqitt

(qualche po ' anche acrobatica), ci vo leva lo s fondo d'un anfiteatro, greco romano nelle linee, ma mo-dernissimo nella fattura costruttiva, per scuotere l'apatia del l 'uomo rotto alle emozioni sì da non provarle più, per far provare ad un reporter, nè più blasé, nè meno, di qualche altro, la scossa elettrica della commozione, quel fremito delle fibre nervose che vi conducono, stranissimo fenomeno. . . patologico ! ad estrarre di tasca il fazzoletto ed asciugarvi.. . la furtiva lacrima delle opere del vecchio repertorio ! Proprio cos ì ! Durante le gior-nate di gare al nostro Stadium, con un senso di nostalgia del passato, quando si piangeva tanto volentieri da provarne gioia e ristoro, ho gustato quel sussulto del l 'anima, quel tuffo di sangue che dà al viso le contrazioni del pianto, nel vedere i baldi plotoni della gioventù di mezza dozzina di popoli diversi, fraternizzare nella cara spensie-ratezza della prima età dedicata alla sana educa-zione del fisico e del cuore.. .

Ho sentito i bimbi di Potenza, i piccol i t rom-bettieri di quel Ricreatorio laico, far squillare agli ottoni le note della marcia reale, ed ho visto i saldi ginnasti di Trieste, di Spoleto, di Zara, sol-levarseli fra le braccia, e baciarli c ome mamme amorose... Ho sentito le f fanciul le di L ione gri-

L o S t a d i u m e il Gran Concorso Ginnico Interfederale

Impressioni e commenti.

dare : « Viva l'Italia » con un accento così fran-cese che le belle ginnaste delle nostre palestre pensarono bene, abbracciandole , di gridare con puro accento parig ino : « V i v e la F r a n c o ! » .

le b imbe di Bologna, che in un pomeriggio piovoso, mentre l 'acqua scrosciava sulle scalee de l lo Stadio, s 'erano rifugiate sotto una delle vaste campate, intonare con voce così melodiosa e v i -brante l'Inno di Mameli, da far prorompere dai petti dei cento ginnasti che erano accorsi ad udirle Pèeo sonora dello stesso patriottico canto, intonato in breve da cento voci maschie e pode-rose, in un insieme prepotente di foga e di en-tusiasmo... Ed il pubbl i co gridare u n : « Evviva l ' I -talia » così fragoroso, e così eccitato da far temere.,, una complicazione diplomatica !

Nelle due prime giornate del Concorso, quando nel cielo minaccioso il denso strato di nuvoloni p lumbei non aveva ancora cominciato a sciogliersi in acqua, le squadre poterono prodursi all 'aperto, negli esercizi agli attrezzi e nelle corse collettive... E fu uno spettacolo superbo, di forza, di destrezza e di grazia anche... Le squadre femminil i compi -rono infatti alla perfezione le più difficili evolu-zioni, accompagnando all 'energia delle mosse la flessuosa agilità caratteristica delle fanciulle...

BIANCHI

Ecco . Proprio un novel l ino di cose sportive non lo sono più. Bene o male ho seguito e riferito ai miei lettori avvenimenti di sport, di piccola e

rande importanza ; ho presenziato alla partenza i più d'una corsa automobil ist ica; ho seguito

(bontà mia !) due giri ciclistici d'Italia (oh, perchè, non sto facendo anche il terzo f ) ; di corse dei cavalli , di riunioni podistiche e atletiche, ho ap-preso a perfezione tutto il bel vocabolario dell 'e-sotica terminologia tecnica; mi sono interessato, appassionato anche, a queste gare di forza, di audacia, ma, francamente, tutta questa fantasma-goria di avvenimenti sportivi , i più varii, i più disparati, non hanno mai avuto il potere di com-muovermi soverchiamente, e , a l l ' infuori di qualche telefonata andata a male, di togliermi l 'appetito. . .

Ci voleva una manifestazione esulante dallo sport puro per essere della semplice [ginnastica

eduzioni al salto, agli appoggi Baumann, e gli esercizi elementari che ogni squadra doveva successivamente effettuare. (Fot, cav. Zoppis - Torino),

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Ìf[ì BIANCHI

ungherese; nel centro, una francese; a destra, la « Forza e Coraggio » di Milano agli anelli. (Fot, cav. Zoppis - Torino).

La corsa veloce, sagli 80 m., disputata dalle giovani ginnaste riuscì forse la gara più nuova e attraente del complesso programma. Le due giovinette rimaste in finale si disputarono tanto accanitamente la vittoria, sulla pesante pista sab-biosa, che la più adolescente di esse, per l 'emo-zione, appena passato il traguardo, proruppe in pianto rifugiandosi — quasi avvilita — fra le braccia della sna giovane, amorevolissima maestra.

La vincitrice, una biondina esile e graziosa, si chiama Lea Della Grisa ed appartiene alla Società Francesca Trotti di Alessandria.

Tutte, del resto, le squadre femminili si mostra-rono ottimamente preparate pel concorso. Disci-plinate, attentissime agli ordini, sfilavano alla militare innanzi ai giurati ed al pubblico, solle-vando un vero entusiasmo.

Francamente, non ero convinto che in Italia vi fosse tanto femminismo che praticasse la ginna-stica, eseguendo le più svariate evoluzioni in modo così inappuntabile.

Chi ha osato predire che il nostro Stadium, poche o nessuna gara di educazione fisica avrebbe ospitato, ha ricevuto la sua smentita.

Basterebbe il concorso ginnastico delle scuole prima, e quello federale poi, con la grande gara

finale ginnico-militare, per smentire questi avan-critici !

Lo Stadium di Torino ha avato la sua consa-craz'one di gran palestra di giuochi ginnici. In quindici giorni ha ospitato oltre ventimila gin-nasti d'Italia e stranieri !

Che si voleva di più ? Seguiranno ora il Concorso ginnastico militare

e quello ippico internazionale. Se poi seguiranno altri Concorsi... non perfettamente sportivi come quelli dei pompieri, delle musiche, od anco delle corride de toros non vuol dire.

E ' uno spettacolo che avrà per sfondo le elit-tiche scalee dello Stadium anzi che a contorno un antiestetico assito che si sarebbe dovuto improvvisare, come altre volte avvenne, in man-canza di una capace arena.

Perchè nessuno, credo, arriverà ad una subli -mazione tale di purismo sportivo, da pretendere che, finite le gare ginniche, si debbano mettere i chiavistelli allo Stadium, e possa sembrare pro-fanazione l 'usufruire par altre manifestazioni di indole diversa da qaella per la quale lo Stadium ebbe a costruirsi !

Basterebbe, ripeto, l 'avvenimento del l 'u l t imo recentissimo concorso federale che, per la prima

volta in Italia, e ben rare volte all'estero, riuscì a riunire tante centinaia di squadre fortissime e numerose, per proclamare completamente rag-giunta l'idealità degli iniziatori della gran pale-stra, e gridare alto che il battesimo dell 'educazione fisica allo Stadium l'han proprio dato dei ginnasti, ventimila giovani che son venuti d 'ogni parte d'Italia e di fuori a conoscerlo, ad ammirarlo ri-portando nelle loro lontane regioni un ricordo imperituro del grandioso anfiteatro, una visione superba di quel che possono essere ancor oggi i ginnici certami a migliaia di secoli di distanza dai classici Indi ellenici.

La forza e la bontà d'una razza, la fisica pre-stanza della gioventù della terza Italia, han trovato di questi giorni nella città nostra, nel nostro Sta-dium, un degno teatro alla grandiosità del con-vegno.

I farisei BÌ scoprano ! E si salati la grande arena come ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, la salutano sui pennoni svettanti, cingendola in un grande amplesso, gli orifiammi di tutte le nazioni.

Corredino Corredini,

L . / 1

che su partenti e 5 classificati nelle

Corse Sltodena arriva con DUE vetture non penalizzate

Nella

(14 Maggio 1911)

su m sorteggiate, 1 3 partite e 5 arrivate

arriva 1 a con C&irano

4* con San Donnino

Agente Generale: F . ROLITANO TOSSII?» - Corso Jtfassimo d'jfizeglio, 58 - T O H I VO

Luigi Rovere poppiere della imbarcazione veneta ad 8 voqatori,

della Società Canottieri « Caprera » di Torino.

Il Savoia, di Napoli, vincitore per terza volta della Coppa Lysistrata, dopo una lotta veramente emozionante sost'n'Ita col R. Club Canottieri Italia. — L'equipaggio : Mario Costa, Carrella, E. Lo Gotto, F. Lo Gatto, Arcucci, Contini, Gomez, Panetto. Timoniere : P. Giannini. (Fot. T. Bozza - Napoli)

e i e k i gomme

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La classifica del Quinto Torneo Internazionale Ginnastico

1°. c lassi f icato Ceska O b e c Sokolska (Federaz ione b o e m a ) , g rande c o p p a del c o m u n e di Milano.

2°. U n i o n des Soc ié tés g y m n a s t i q u e s de France , g rande c o p p a , d o n o del c o m u n e di Cagliari .

3°. Federaz ione g innast ica italiana, grande c o p p a di ceramica Sèvres , d o n o d e l l ' U n i o n des Soc ié tés des g y m n a s t i q u e s d e Fi-ance.

4". S o cvenska Sokolska Sveva (Federa -z ione s lovena) , g r a n d e copj .a , d o n o di Achi l l e B r i o s o h i d i Milano.

5°. Un ion des Soc iétés des -gymnast iques d e Luxi m b o u r g , c o p p a , d o n o del c o m u n e d i Savoua.

6°. Fédérat i on b e l g e de gymnast iqt ie , c o ipa del cornane di Napol i .

7». Ervatsk i (Sokolski ) Saves (Croazia), c oppa , d o n o del c o m u n e di P a d o v a .

8°. Federat innea Soc ietat i lor r o m a n e de g innast i ca (Rumenta) , c oppa , d o n o del c o m u n e d i Sestri P o n e n t e .

La squadra dei primi classificati nel Concorso federale ginnastico di (Fot. Strazza -

Torino. Milano).

Figure sputine che vanno scomparendo È una di quelle figure che pur troppo scompaiono

o diventano rarissime, come quel buon dottore, che Renato Fucini, il re dei bozzettisti italiani, incarna in un suo scultorio bozzetto, che impedito a far le scale per certi disturbi podagrici, curava i malati dalla strada, senza visitarli, per induzioni che s'andava formando da certi rumori respiratori, o dal suono che mandava la pancia del paziente facendovi batter su certe pacche a mano piena.

Uomo tutto d'un pezzo, eh» nonostante l'età avan-zata, compie quest'anno il 60° d'età, alla saldezza e all'energia dei muscoli accoppia la gaipzza, a volte fanciullesca, propria dell'uomo sano che ben dige-risce senza stimolo di miscele al bicarbonato o di cachets di tot ; Rovere Luigi è l'archotipo di quei vecchi canottieri matacchioni, che contemperando lo sport alla più sbrigliata e scapata allegria, han fatto di questo un recipe di lunga vita, un ristoratore di nervi, un rigeneratore di forza e energia.

Chi nel mondo canottieresco non conosce il decano dei poppieri dell'alto Po?

Dalla garrula lavandaia che risciacqua il bucato nell'acque del Po, al renaiolo dai possenti, nodosi bicipiti ; dal barcaiolo urbano, al traghettatore su-burbano, tutti conoscono, Btimauo e ammirano il vec-chio ma sempre giovane poppiere, che da trent'anni solca le acque dell'Eridano.

Quanti la domenica dopo pranzo si regalano una passeggiata lungo le rive del Po, per goderci un po' di fresco e per obliare le laboriose cure della vita nella vista di quella gloria di verde e di cielo, di quell'eu-ritmia di sfondi e di spennellate divine, ch'è la col-lina torinese, possono ammirare l'anziano poppiere governare la veneziana a otto vogatori della Caprera, diretta a Moncalieri, mèta delle gite festive. Dall'alto dello scranno, il suo trono, dirige la manovra e go-verna con rara abilità e con mano maestra.

E veramente quell'è il suo trono, perchè di lassù troneggia con la persona e sovrasta agli altri e tro-neggia con la voce neil'impartire gli ordini di ma-novra.

Al suo « Otto > egli ha posto un'affezione paterna. La lunga e massiccia imbarcazione, per sua mano

docile a ogni evoluzione, è una delle sue gioie più pure e più intime, è come una parte integrante del suo essere, un qualcosa di imperiosamente necessario, un qualcosa che rientra nelle abitudini della sua vita e s'impone e di cui non può far a meno, senza la-sciarvi dietro un'onda d'amarezza, un senso di rim-pianto, un frustolo di cuore.

E l'amarezza si dipinge subito sul volto del buon Luigi, quando, per circostanze ineluttabili, sfumi la gita a Moncalieri, ed egli nou possa calcare il suo Otto. Credo che nel calendario del suo umore, quelle giornate si possono segnare in nero.

Rovere Luigi, di cui la Canottieri Caprera festeg-gia il 60° anno d'età, può ben a ragione dirsi il padre del canottaggio turistico. Egli che il Po e parte dei suoi affluenti ha corso dalle scaturigini alle foci, egli che i capricci e le foghe del fiume conosce a un batter di ciglia; maestro nel dar l'assalto alle rapide; duce securo nel salto delle dighe, conscio del benessere che il canottaggio turistico arreca al corpo e allo spirito, di esso s'è fatto cultore appassionato, consi-gliere instancabile, propugnatore fervido.

Il suo invito a coprire nna vacanza sull'Otto è ir-resistibile, e spesso è raccolto anche dai proseliti più arrabbiati del completo riposo festivo.

Di lui voglio rammentare un aneddoto che serve a caratterizzarne tutta la giovialità. Un giorno go-vernava il suo c otto », con mèta a Carignano. Il Po era piuttosto alto, sì che per le rapide del fiume, il passaggio del ponte ferroviaro di Moncalieri,presen-tava una certa difficoltà.

Da un po' di tempo si vogava con lena e non si avanzava d'un palmo. Si schiumava di rabbia. A un tratto rintronò un ordine del poppiere: «tenetfiat!» (tenete il fiato). L'ordine ebbe per ripercussione uno schiatto generale di risa; la barca andò alla de-

riva; ma gli spiriti si calmarono e affron-tata nuovamente la rapida se n'uscì vitto-riosi. L'ordine passò ai posteri, e venne proverbiale.

Due anni or sono, in uno di quegli scapi-gliati piknik canottiereschi che soglionsi fare talvolta all'aperto, nei boschi di Sangone, e in cui l'allegria più sbrigliata, la libertà, la mancanza di convenevolezze e di casa-misdei, il rezzo, l'aria salubre, paiono cen-tuplicare l'appetito: egli si distinse tra tutti per arguzia di barzellette e per energia di moto. E nel giorno se ne fece d'ogni erba fascio, e rammento ancora il buon vecchie-rello gareggiare coi giovani nella corsa nel sacco.

A una certa età simili energie sono da ammirare. Se oggigiorno in cui le arterio-sclerosi, le paralisi, le nevrastenie, le ga-stralgie, i reumatismi affliggono pur anco i giovani, un sessantenne che ebdomadaria-mente abbia la costanza di sobbarcarsi alla non tenne fatica d'una gita a Moncalieri e al governo d'una veneziana per soprammer-cato, è una rarità; fra pochi lustri sarà un fenomeno.

Ho detto che il vecchio lupo padano è una di quelle figure che scompaiono, e con ra^ gione. Purtroppo le tendenze dei nostri giovani sono ormai diverse. Essi preferiscono fossilizzare le loro energie negli éstami-

nets, nelle sale da giuoco delle società, o covare la pigrizia sdraiati sui pliants, facendo tutt'al più qualche passeggiata tra i ponti della città, per ostentare le loro più o meno sode muscolature Forse i caratteri moderni non sono più in grado di nutrire una pas-sione costante; subiscono troppo l'influenza della volubilità.

Una prova; l '«otto» cambierà equipaggio a ogni uscita, ma il poppiere non cambia mai ; sia giornata rutilante di sole, sia giorno grigio per tetro velario di nubi ; di verno, di state, egli è sempre al suo posto, saldo all'attacco della corrente, l'occhio vigile e pre-sto a sventar gli agguati dell'acqua infida quasi a rappresentare nn simbolo, un'incarnazione.

Attilio Viriglio.

La nuova Presidenza della Federaz. Ginnastica Italiana In occasione del Concorso federale svoltosi nella

nostra ciltà, i rappresentanti della Federazione gin-nastica delle varie città d'Italia furono convocati per elegere la nuova presidenza della F. G. N. /., nuova presidenza che risolto così composta :

Presidenza in Roma. — Presidente: on. Vicini An-tonio.

Membri: Fioravanti, Ferreri, Bezzi, Menarini, Racchi, on. Meschini, Jaccarino, Pollio.

Membri della Commissione tecnica, signori: Boiti, Brunetti, cav. Dovati.

Presidenza fuori Roma. — Generale Cappello, Oberti, Zaccaria, Radaelli, Bruttini, Cappelli, M. Sironi, Buzoni, Fenalasco, Paglia.

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Il messaggio delle stalfette romane a Torino

l e feste sportive nel cinquantenario

Nessuna festa grandiosa, patriottica o soc iale , civile o... religiosa, è oramai possibile senza l ' in-tervento del lo sport. Ho detto anche religiosa perchè non vi è sagra di v i l laggio che non abbia in programma la sna b iava corsa ciclistica, o al-meno podistica, e perchè, or non è molto , nei giardini del vaticano sfilarono i ginnasti sotto gli occhi del successor di Piero.

E tutto c iò avviene da un ventennio , da quando cioè tutte le manifestazioni del v igore fisico della g ioventù incominc iarono ad essere considerate qualche cosa di più di un d ivert imento di oziosi, e tutte le invenzioni che tendevano ad annullare le distanze dettarono leggi alla società umana.

Dalla bicic letta al ve l ivo lo è trascorso nn quarto di secolo, ma il pr imo ordigno che servì all ' indi-v iduo a percorrere ve lo ce le distanze tra città e città, non è passato ai musei , ma in questo tempo ha raggiunto la perfezione, è diventato indispen-sabile ed ancora oggi serve e servirà a pretesto per affratellare tra loro uomini del le più lontane regioni di una stessa patria.

Per esso è sorto il Tour ing e per esso è sorto e prospera l 'Audax Italiano che, sorto in Roma, si appresta in Roma a portare il suo contributo alle feste c inqnantenarie che in quest 'anno cele-brano la data gloriosa della nostra Unità nazio-nale.

L' istituzione d e l l ' A u d a x Italiano ha segnato, nella evoluzione del c ic l ismo, un punto saliente dif f ic i lmente sorpassabile. Fu , c o m e il Touring

Le staffette recanti il messaggio di Roma a Torino, pronte per la partenza. (Fot. A . Collari - Roma).

Milano, maggio 1911. Ernesto Barberls.

Mai nome di società fn più appropriato di quello che campeggia sulla sigla dell 'associazione fondata da V i to P a r d o : Audax. Andac i davvero sono i proseliti aggruppati sotto le ali della grand'aquila. D i affermazione in affermazione essi son ginnti in questi giorni all 'apoteosi del la bella istituzione sportiva. Il messaggio portato dalle staffette romane a Torino, attraverso le quattro tappe in cui suddivisero la marcia ciclistica da Roma alla città nostra, ha assunto oltre che nna alta significazione morale e patriottica, il valore di nna superba dimostrazione di energia e di andacia della nostra gioventù. Ricordiamol i questi

ciclistico, nn b i sogno dei tempi ; oltre alle corse, oltre alle gare, si sentiva il b isogno di un'istitu-zione che instradasse i ciclisti ad uno scopo più alto, che invogliasse chiunque avesse nei muscol i un po ' di energia, a usufruirne per Uno scopo più nobi le , ed il turismo ciclistico fece passi da gigante; mentre prima il ciclista non si occupava che di sorpassare chi lo precedeva, preoccupato solo di divorare i chilometri , dopo non si curò più della velocità individuale e si attenne alla resistenza, uni formandosi al compagno e ne venne l 'Audax.

Poche sono le città d'Italia che non posseggano ora nna sezione de l l 'Audax ed anche in Austria ed in Svizzera s ' incontrano ciclisti fregiati del -l 'alato distintivo, e la Francia ha istituito a Pa-rigi un'istituzione consimile .

Ma la maggior gloria de l l 'Audax italiano fn la iniziativa presa nel 1904 per l ' istituzione del corpo nazionale dei volontari ciclisti col pr imo esperi-mento d 'organizzazione di reparti ciclisti vo lon-tari prò difesa nazionale. L ' A u d a x ebbe allora la sua consacrazione nazionale e lo r i conobbero tutti i "per iodic i d ' I ta l i a che alla geniale (associazione dedicarono v iv i e log i .

Ed in quest ' anno che Roma e Tor ino con le loro Mostre intendono palesare quanto si è c om-piuto in Italia dal g iorno che essa è sorta a na-zione, l 'Andax Italiano vuol dare nuove prove non solo della vitalità dell 'associazione, ma anche dei notevol i progressi che anche nel l 'ambito de l lo sport e della educazione fisica ha fatto il nostro paese.

E il contr ibuto sport ivo de l l 'Audax Italiano nelle feste cinqnantenarie si esplicherà in quattro grandi

La firma della pergamena che gli audax di Roma portarono alla città di Torino. 1. Il sindaco Nathan. - 2. L'assessore Tonelli. - 3. Gioacchino Lega, del Messaggero. (Fot. Collari - Roma).

quali, partendo r ispett ivamente dal Campidogl io e^dal Palazzo di Città di Tor ino , val icarono la distanza tra le due città con tre marcie succes-sive di oltre '200 chilometri .

Successivamente verrà effettuata la gran marcia del c ic l ismo nazionale su percorso Torino-Milano-Bologna-Firenze-Perugia-Roma e si dividerà in due squadre : Turistica e Audax .

I volontari ciclisti d ipendent i dal sottocomitato di Roma che fa capo a l l 'Audax saranno pure chia-mati a compiere nn raid c icl istico in compagnia di quattro plotoni di bersaglieri ciclisti. A Roma tntti i p lotoni eseguiranno nn percorso di cam-pagna su terreno vario ed nna gara di tiro.

Ed in Ultimo nn grande convegao-congresso adunerà nello stadio nazionale tutte le forze del-l 'Audax .

Alla geniale associazione, che raccoglie il miglior e lemento c ic lo-turist ico d ' I tal ia , auguriamo un pieno successo del le sue iniziative, certi che dal congresso di Roma partirà il soffio animatore che le infonderà nuova vita.

I I componenti la staffetta Roma-Torino. — In prima fila, da sinistra a destra: Fraschetti Luigi, Abbina Ugo,

De-Silvestri Silvestro. - In seconda fila, da sinistra a destra: Mancini dott. Mario, Varese Ottorino, Ca-prara barone Francesco, Berthelet conte Ettore, Massironi Alberto.

manifestazioni puramente ciclistiche, ognuna delle quali ha una propria caratteristica impronta.

La prima ha consistito in uno scambio di mes-saggi tra Roma e Tor ino a mezzo di staffette o megl io di squadre-staffette di dodic i audaces, le

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L aviatore Manissero, festeggiato dalle signorine dellafycuola tecnica Le signorine delle scuole fiorentine, portano fiori alle aviatrici L'aviatrice Dutneu. accompagnate dalla professoressa Dal Co. (Fot. Alemanni - Firenze).

coraggiosi ed intrepidi ciclisti de l l 'A l ida» romano. Essi sono : il dottor Luigi Fraschetti , severo

direttore di marcia, U g o Albina, Ottorino Varese, Silvestro De Silvestri, Francesco Caprera, Alberto Massironi, Ettore Berthelet, Costantino Tofani , cui s 'erano aggiunti i soci del Circolo Roteano, Barella, Calabria e Lademmann.

Questo manipolo di forti p ida la to i percorse gli 800 km. che d iv idono Roma da Tor ino in poco più di 3 giorni, nelle tappe seguenti : Roma-Civi -tavecchia (km. 85), Civitavecchia-Livorni» (km. 250), L ivorno Genova (km. 210), Genova-Tor ino (km. 190).

Favorit i dal bei tempo nelle prime tappe, al-l 'ultima fuiotio raggiunti dalla pioggia che li ac-compagnò incessante e furiosa, su strade divenute impraticabil i , fino alla città nostra, dove mancò loro quei giusto ed atteso tr ionfo di pubbl ico che il bel tempo avrebbe favorito coll 'entrata nello Stadium dov 'erano aspettati .

Le staffette g iunsero a Tor ino con un forte ritardo sull 'ora preventivata, ma vi giunsero ga-gl iardamente unite, quantunque affrante pel d i -sagio del l 'ult imo percorso. Giunse con loro l 'av-vocato Bertossi, segretario de l l 'A l ida» di Roma, simpatica e colta figura di sportsman, nonché col-lega in giornalismo.

Nel g iorno seguente a quello del loro arrivo, le staffette ebbero festose accogl ienze al nostro Munic ipio dalle autorità, e dai nostri circoli spor-tivi, giusto, anche se inadeguato compenso , al faticoso raid da esse romanamente compiuto .

reporter.

La riunione aviatoria di Firenze L o spazio non ci consente di di lungarci in questo

numero sui risultati della riunione aviatoria di Firenze. A cose fatte, ci sia permessa una parola sincera di lode per chi ha avuto la coraggiosa iniziativa della bella riunione, che, nonostante l 'av-

L'aviatore piemontese Manissero, trionfatore nelle gare di Firenze. ( F o t . A l e m a n n i - F i r e n z e ) .

versità del t empo , è riuscita molto interessante e priva di incidenti .

Il cav. Ulivieri , che è l 'anima dello sport fioren-tino, e che è allo stesso tempo organizzatore fi-nito, uomo fermo e d'azione, perseveri nella sua

opera, che mentre riesce a tutto vantaggio della bella Firenze, occasiona spesso dei c imenti inter-nazionali che non trovano tanti precedenti nelle altre città.

V e n e n d o ai successi, sportivi non possiamo a meno di congratularci col Manissero, l 'av iatore piemontese che megl io non poteva affermarsi con i suoi primi vol i in Italia.

Noi ci o c cupammo forse per i primi delle sue gesta sport ive e siamo oggi ben lieti nel consta-tare il n u o v o strepitoso successo.

Ecco ora i risultati ufficiali che i commissari sportivi Cavicchioni , De Pazzi e V o g e l comu-nicano :

Risultati altezza del 13 maggio : 1 . Renaux, m . 1535 — 2. Manissero, m. 299 — 3. Vedr incs , m. 274 — 4. Frey , m. 176.

Risultati del g iorno 14 m a g g g i o : 1. Tabnteau, voi plani in l ' 53 " .

Gara della Coppa del R e : 1. Dtttrieu, in 3'47", v incendo il m e m i » reato — 2. Cobianchi, in 3'51 '3/5 — 3. F . e y , in 3 53"4/5 - 4. Vedrines , in 4 '7 'T/5 — 5. Ruggerone , in 4'8 '1/5 — 6. Cagno, in 4'18" 2/5 — 7. Renaux, in 4'57' 4/5.

Class fica generale del Gran Premio della tota-lizz zione delle distanzi- : 1. Ruggerone, K m . 400.650 — 2. Cagno, K m . 387.400 — 3. Vedr ines ,Km.308 loO — 4. Renaux. K m . 231.750 — 5. Manissero, K m . 21» — 6. Frey, K m . 95,250 — 7. Tabnteau, K m . 65,400 — 8. Dutrieu, K m . 48 500 — 9. Mario Cobianchi , K m . 35,275 — 10. Cirri, K m . in meno 6,250 — 11. Herveu, K m . in m e n o 15.

CORRISPONDENZA

Genova. A. Frisiani. — In questo momento ci manca proprio lo spazio.

Milano. M. Beretta. — Senza fotografie non può interessare.

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