Sommario Mozambico: cresce la presenza italiana · 2015-01-22 · Diplomazia Economica Italiana -...

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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 3° - 7 agosto 2009 n. 9 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] Il Sistema Italia, un anno dopo la prima missione imprenditoriale in questo Paese, guidata dal Viceministro Urso, torna in Mozambico. L'occasione è fornita dalla Fiera Internazionale di Maputo (FA- CIM), che si terrà dal 30 agosto al 7 di settembre. L'esposizione che ha carattere generale, si estende su oltre 70mila m2 e ha raccolto nel 2008 oltre un miglio di espositori di cui 443 stranieri in rappre- sentanza di 15 Paesi. Il numero di visita- tori ha superato le 47 mila unità. Que- st'anno ICE (Istituto Italiano del Com- mercio Estero) allestirà un padiglione di 500m2 che ospiterà le imprese del nostro Paese. Ed è anche prevista la presenza Mozambico: cresce la presenza italiana alla manifestazione del Ministro dello Svi- luppo Economico, Claudio Scajola che si fermerà nel Paese per una missione di due giorni. L'Italia è un partner strategico per il Mo- zambico. Anche nel 2008 ha superato il Sud Africa, come primo mercato di sbocco all'estero per i prodotti mozambicani. Que- sto grazie alle esportazioni di alluminio del- la Mozal, che è uno dei principali fornitori della filiera di trasformazione italiana dei metalli non ferrosi. Sul versante delle esportazioni si è invece collocata al quarto posto in Europa dietro a Portogallo, Germa- nia e Polonia, con un volume di 32 milioni di dollari. La voce principale delle nostre esportazioni continua ad essere rappresen- tata dai macchinari utilizzati nel settore agricolo e minerario. L'aspetto più rilevante è rappresentato dal- la forte crescita della presenza italiana nel Paese. Nel corso dell'ultimo anno, anche a seguito della missione imprenditoriale dello scorso anno, sono state concluse alcune importanti operazioni commerciali mentre altre stanno per essere finalizzate ed altre ancora sono in fase di trattativa. Tra queste si segnalano: il gruppo Moncada Energy ha ottenuto l'approvazione delle Autorità mozambicane per la messa a coltura di 10.000 ettari di piantagioni di jatropha nell'area di Maputo destinate alla produzione di bio combustibi- le, per un investimento di circa 27 milioni di dollari. Lo stesso gruppo sta inoltre portan- do avanti con le Autorità locali trattative per la creazione di un grande parco eolico nel- la zona di Tofo (centro-sud) che, grazie ad un investimento previsto di circa 53 milioni di dollari, produrrà 30MgW giornalieri di energia. segue a pag. 2 Nuovi investimenti nel settore saccarifero, delle biomasse e nella filiera agroalimentare. Agli inizi di settembre il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola sarà in visita nel Paese in concomitanza con la Fiera Internazionale di Maputo dove il Sistema Italia sarà pre- sente con un grande padiglione organizzato dall’Istituto per il Commercio Estero. Claudio Scajola, il Ministro dello Sviluppo Economico si fermerà in Mozambico per una missione di due giorni ENERGIA SETTORI E AZIENDE Aeronautica Agroalimentare Costruzioni e infrastrutture Informatica Materiali da costruzione pag. 10 Cile Etiopia Hong Kong Malaysia pag 14 PAESI E MERCATI Biocombustibili: in Africa gli italiani puntano sulla Jatropha pag. 6 AUTO A Lisbona il futuro è della trazione elettrica pag. 8 MOZAMBICO Cresce la presenza italiana pag. 1 L'economia rallenta ma il trend resta positivo pag. 3 Le principali esportazioni del Mozambico pag. 3 Pil, rallenta la crescita, ma resta positivo pag. 4 L'economia mozambicana in cifre pag. 4 "Parla italiano" il nuovo ponte che unisce il nord al sud del Paese pag. 5

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 3° - 7 agosto 2009

n. 9

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l'Ufficio sostegno impresedella Farnesina (DGCE) - [email protected]

Il Sistema Italia, un anno dopo la primamissione imprenditoriale in questo Paese,guidata dal Viceministro Urso, torna inMozambico. L'occasione è fornita dallaFiera Internazionale di Maputo (FA-CIM), che si terrà dal 30 agosto al 7 disettembre. L'esposizione che ha caratteregenerale, si estende su oltre 70mila m2 eha raccolto nel 2008 oltre un miglio diespositori di cui 443 stranieri in rappre-sentanza di 15 Paesi. Il numero di visita-tori ha superato le 47 mila unità. Que-st'anno ICE (Istituto Italiano del Com-mercio Estero) allestirà un padiglione di500m2 che ospiterà le imprese del nostroPaese. Ed è anche prevista la presenza

Mozambico:cresce la presenza italiana

alla manifestazione del Ministro dello Svi-luppo Economico, Claudio Scajola che sifermerà nel Paese per una missione di duegiorni.L'Italia è un partner strategico per il Mo-zambico. Anche nel 2008 ha superato ilSud Africa, come primo mercato di sboccoall'estero per i prodotti mozambicani. Que-sto grazie alle esportazioni di alluminio del-la Mozal, che è uno dei principali fornitoridella filiera di trasformazione italiana deimetalli non ferrosi. Sul versante delleesportazioni si è invece collocata al quartoposto in Europa dietro a Portogallo, Germa-nia e Polonia, con un volume di 32 milioni didollari. La voce principale delle nostreesportazioni continua ad essere rappresen-tata dai macchinari utilizzati nel settoreagricolo e minerario.L'aspetto più rilevante è rappresentato dal-la forte crescita della presenza italiana nelPaese. Nel corso dell'ultimo anno, anche aseguito della missione imprenditoriale delloscorso anno, sono state concluse alcuneimportanti operazioni commerciali mentrealtre stanno per essere finalizzate ed altreancora sono in fase di trattativa. Tra questesi segnalano: il gruppo Moncada Energy ha ottenutol'approvazione delle Autorità mozambicaneper la messa a coltura di 10.000 ettari dipiantagioni di jatropha nell'area di Maputodestinate alla produzione di bio combustibi-le, per un investimento di circa 27 milioni didollari. Lo stesso gruppo sta inoltre portan-do avanti con le Autorità locali trattative perla creazione di un grande parco eolico nel-la zona di Tofo (centro-sud) che, grazie adun investimento previsto di circa 53 milionidi dollari, produrrà 30MgW giornalieri dienergia.

segue a pag. 2

Nuovi investimenti nel settore saccarifero, delle biomasse e nella filiera agroalimentare. Agliinizi di settembre il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola sarà in visita nelPaese in concomitanza con la Fiera Internazionale di Maputo dove il Sistema Italia sarà pre-sente con un grande padiglione organizzato dall’Istituto per il Commercio Estero.

Claudio Scajola, il Ministro dello Sviluppo Economicosi fermerà in Mozambico per una missione di due giorni

ENERGIA

SETTORI E AZIENDE

AeronauticaAgroalimentareCostruzioni e infrastruttureInformaticaMateriali da costruzione

pag. 10

CileEtiopiaHong KongMalaysia

pag 14

PAESI E MERCATI

Biocombustibili: in Africagli italiani puntano sullaJatropha

pag. 6

AUTO

A Lisbona il futuro èdella trazione elettrica

pag. 8

MOZAMBICO

Cresce la presenzaitaliana

pag. 1

L'economia rallenta mail trend resta positivo

pag. 3

Le principali esportazionidel Mozambico

pag. 3

Pil, rallenta la crescita,ma resta positivo

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L'economiamozambicana in cifre

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"Parla italiano" il nuovoponte che unisce il nordal sud del Paese

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Il gruppo Nardi (aratri, seminatrici, carica-tori) dopo aver partecipato alla Fiera diMaputo (FAClM), è tornato in Mozambiconegli scorsi mesi, sviluppando ulterioricontatti per l'avvio di un'attività commer-ciale nel settore dei macchinari agricoli.

Rappresentanti dell'azienda Rossi&Ca-telli, assistiti dall'Ambasciata italiana aMaputo, e dalla Simest, hanno avviatocontatti in vista di un possibile investi-mento nel settore del food processing.

Quanto all'ENI, sono state ormai comple-tate tutte le rilevazioni geosismiche preli-minari effettuate al largo delle coste mo-zambicane (bacino del Rovuma a nord).Si stanno ora elaborando i dati raccolti invista di una possibile perforazione da rea-lizzare il prossimo anno.

Un ulteriore impulso all'aumento delleaziende italiane potrebbe poi giungeredall'istituzione di un volo diretto Maputo-Roma per la cui realizzazione sono anco-ra in corso contatti tra Meridiana/Eurofly ela LAM mozambicana (che ha già chiestoil contributo del Ministero delle Finanzeper sostenere l'operazione).

Dalla prima paginaLa SFIR (secondo gruppo saccariferoitaliano) ha già sottoposto alle Autoritàmozambicane un investimento del valo-re di circa 150 milioni di dollari volto allacreazione di una piantagione di cannada zucchero di 10.000 ettari ed all'instal-lazione di una fabbrica saccarifera nellaProvincia di Gaza (sud del Mozambico).L'intero impianto sarà in grado di pro-durre 160.000 tonnellate di zuccherol'anno, creando circa 2.500 posti di la-voro.

La società AVIA ha già avviato un pro-getto - del valore di 16 milioni di dollari -di coltivazione industriale della jatrophache si estenderà su un'area di 10.000ettari nella Provincia di Nampula (nord)e, a regime, darà lavoro a 2.000 dipen-denti.

La MedEnergy di Mazara del Vallo staultimando le procedure amministrativeper la realizzazione di una piantagionedi palme per la produzione di olio, che siestenderà per circa 10.000 ettari ecreerà 1.500 posti di lavoro, per un in-vestimento complessivo di 91 milioni didollari.

Donne al lavoro in una piantagione di zucchero in Mozambico. La SFIR progetta un investimento del valore di circa 150 mln di dollariper la creazione di una piantagione di canna da zucchero di 10.000 ettari e di una fabbrica saccarifera

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Su un piano più generale, gli effetti della crisiinternazionale cominciano a farsi sentire an-che in Mozambico, soprattutto a causa dellariduzione della domanda e dei prezzi mondia-li di quelle materie prime, come l'alluminio,di cui Maputo è uno dei principali espor-tatori. La flessione dell'export si èpoi riflessa negativamente sull'oc-cupazione e sul volume delle entra-te dello Stato. Per cercare di mitigarel'impatto della crisi, il Governo hacreato un "meccanismo di monitorag-gio" incaricato, tra l'altro, di individua-re i settori dell'economia nei qualiconcentrare gli investimenti pubbliciottenendo la maggiore redditività. Sipensa, in particolare, ai settoridell'energia, dell'agricoltura, delturismo e del tessile. Peraltro, a dispetto della la cri-si, gli esperti del FMI (FondoMonetario Internazionale) edella Banca Mondiale riten-gono che le prospettive dicrescita del Mozambico, purse in flessione rispetto allatendenza spettacolare degli ultimi anni,

rimangono assai incoraggianti. Secondo ilrapporto della Banca Centrale di Maputo, la

crescita nel primo trimestre dell'annoè stata del 5%, superiore

quindi di un puntopercentuale alle pre-

visioni (che si attesta-vano intorno al 4%) edinferiore solo dello

0,9% rispetto a quantoregistrato nello stesso

periodo del 2008. Si trat-ta di un dato molto inco-

raggiante, che acquista unvalore ancora maggiore se si conside-

ra che alla crescita sostenuta si è abbi-nata un'inflazione sotto controllo.

In tale contesto le ricadute della crisi interna-zionale si sono avvertite soprattutto sulleesportazioni (-36%), con conseguente peg-gioramento della bilancia commerciale. Ri-spetto al primo trimestre del 2008, il Mozam-bico ha registrato una consistente riduzionedelle esportazioni di alluminio (passate da330 milioni di dollari a 182), cotone (da 15 a7 milioni), anacardi (da 12 a 5 milioni di dol-lari) e legname (da 7 a 3 milioni).

Allo scopo di riassorbire almeno in parte talesquilibrio, la Banca Centrale, riducendo laquantità di dollari immessi sul mercato, sta at-tuando una politica di svalutazione controllatadel metical che nell'ultimo anno si è deprezza-to del 10% rispetto alla divisa statunitense. Asua volta il FMI (Fondo Monetario Internazio-nale) ha deciso di concedere al Mozambico un

prestito di 176 milioni di dollari. La maggior par-te di tali fondi (circa 132 milioni usd), prove-nienti dalla "Exogenous Shocks Facility", sa-ranno resi disponibili immediatamente, metten-do così le Autorità mozambicane nella possibi-lità di proseguire nel loro programma di lotta al-la povertà e riforme, volte essenzialmente almiglioramento del business environment .

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OL'economia rallentama il trend resta positivo

Le principali esportazioni del MozambicoProdotto 2007 milioni 2008 Principali

di dollari Usa (dollari Usa) aziendealluminio 1.480 1.450 Mozal (BHP Billiton)

energia idroelettrica 240 221 Idroelectrica de cahora bassa

tabacco 52 132 Mltc (gruppo Universal

Leaf Tobacco, Usa)

titanio Nd nd Kenmare (Irlanda)

gas naturale 121 152 Sasol (Sudafrica)

cotone 42 48 diversi

Noci di acajù 11 13 diversi

gamberi 62 45 diversi

Totale export 2.410 2.650

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A metà luglio il Fondo Monetario Inter-nazionale ha pubblicato il suo rapportoperiodico sull'economia mozambicana. Ilgiudizio sulle politiche adottate dal go-verno di Maputo è sostanzialmente posi-tivo. Nel 2009 il Fondo prevede un tassodi crescita reale del pil pari al 4,3 percento destinato a risalire al 5 per centonel 2010. Si tratta evidentemente di un

rallentamento rispetto alla media dell'ul-timo decennio che era stata dell'8 percento annuo, ma è la conseguenza ine-vitabile della crisi internazionale. A parti-re dal 2011 però il tasso di crescita delPaese, che sta comunque raccogliendoun flusso contino di investimenti nel set-tore agricolo, minerario ed energetico,dovrebbe ritornare sui livelli del passato.

Pil: diminuisce la crescita, ma resta positivo

L'economia mozambicana in cifre (FMI, giugno 2009)2007 2008 2009 2010

stime proiezioni proiezioniPil in valuta locale 208 239 261 288

(milioni di Metical)

Crescita reale del pil in % 7,4 6,8 4,3 5,0

Pil pro capite in dollari 398 477 440 445

Crescita prezzi al consumo 8,2 10.3 6.1 5.6

Investimenti interni in % sul pil 17,9 18,5 21,9 22,7

di cui pubblici 11,7 11,6 15,6 16,8

Deficit corrente pre-donazioni -19.4 -20,4 -22,9 -23,2

estere in % sul pil

Introiti Stato in % sul pil 15,9 16,0 15,7 16,0

Spesa dello Stato in % sul pil 28,1 27,9 33,1 34,4

Saldo pagamenti correnti -1.576 -2.021 -2.135 -2.229

esclusi doni internazionali

in milioni di dollari Usa

Riserve valutarie 1.520 1.660 1.440 1.294

in milioni di dollari Usa

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Mozambico, il ponte sullo Zambesi

Il primo agosto è stato inaugurato il pon-te sul fiume Zambesi, intitolato al Presi-dente della Repubblica del MozambicoEmilio Guebuza. Erano presenti le piùalte cariche dello Stato mozambicano erappresentanti dei finanziatori. La co-struzione dell'opera (per un totale di cir-ca 80 milioni di euro) è stata cofinanzia-ta dall' Italia, dalla Commissione dell'U-nione Europea e dalla Svezia.Il Governo italiano era rappresentato al-la cerimonia dal Sottosegretario agliEsteri Senatore Alfredo Mantica, ac-compagnato dal Direttore Generale del-la Cooperazione allo Sviluppo, MinistroPlenipotenziario Elisabetta Belloni edall'Ambasciatore a Maputo, Carlo LoCascio. I lavori si sono conclusi a quasi 4 annidopo la posa della prima pietra (era il 20dicembre 2005 quando il PresidenteGuebuza diede l'avvio ufficiale al pro-getto) e a più di trent'anni da quando -ancora in epoca coloniale - fu elaboratoil primo progetto, abbandonato a causadella guerra civile e quindi ripreso e mo-dificato negli anni '90. Lo studio di fatti-bilità definitivo è stato consegnato alGoverno mozambicano nel 2000. La Commissione Europea, (35 milioni dieuro), l'Italia (20 milioni) e la Svezia(18), hanno consentito che con i lorocontributi, si concretizzasse il vecchiosogno mozambicano di unire il nord ed ilsud del Paese, separati dal fiume Zam-besi. L'opera è stata realizzata da un consor-zio portoghese (Soares da Costa/Mota

Gil), ma un grande ruolo ha avuto an-che la società italiana Trevi che ha co-struito le fondazioni dei pilastri. "Per l'Italia è motivo di grande soddisfa-zione aver contribuito alla realizzazionedi una grande opera, continuando unatradizione consolidata in Mozambico",sottolinea l'Ambasciatore italiano a Ma-puto, Carlo Lo Cascio, che aggiunge:"Già in passato, l'Italia ha già finanziatoe realizzato importanti infrastrutture nelPaese. Sono tutte opere importanti chehanno permesso al Mozambico di getta-re le basi per lo sviluppo economico diquesti ultimi anni". È il caso, ad esempio, delle dighe di Pe-quenos Libombos (CMC) e Corumana(Consorzio CoBoCo-Condotte/Bonifi-ca/Cooperative), della ricostruzione dilinee elettriche (SAE/Sadelmi nel Cen-tro-Nord, ENEL nella dorsale CahoraBassa - Sudafrica), di acquedotti (CMBa Beira, CMC a Pemba), della linea fer-roviaria Maputo - Swaziland (ConsorzioIRSA - Ansaldo/Astaldi), di numerositratti stradali (CMC e Astaldi), della rea-lizzazione dei primi collegamenti telefo-nici a fibra ottica (Italtel). Ed ora il ponte sullo Zambesi, che age-volerà i collegamenti tra Nord e Sud econcorrerà ad un ulteriore miglioramen-to economico e sociale del Paese. L'im-pegno italiano, culminato nell'ottobre2005, con l'approvazione del finanzia-mento di 20 milioni di euro da parte del-la DGCS, era cominciato nel giugno2002 quando, a margine del vertice FAOa Roma, l'allora presidente mozambica-no Joaquim Chissano espresse al Pre-sidente del Consiglio, Berlusconi, l'in-teresse di Maputo per il finanziamentodel ponte. Proseguì, poi, con l'impegnodel Senatore Mantica, Sottosegretarioagli Affari Esteri, riaffermato durante lasua visita in Mozambico nell'ottobre2002. Ma la cooperazione italiana nelsettore delle infrastrutture non si ferma:sta infatti iniziando un progetto di più di60 milioni di euro che prevede la realiz-zazione della diga di Nhacangara (nellaprovincia di Manica) e del drenaggio diuna parte della città di Maputo. "E' unatradizione che continua", conclude l'Am-basciatore Lo Cascio.

"Parla italiano" il nuovo ponteche unisce il Nord al Sud del Paese

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Dai semi Jatropha si ottiene un biocombustibile di ottima qualità, secondo all'olio di palma.Si tratta però di una pianta che richiede una quantità notevolmente minore di acqua.

Cresce l'attività in Africa delle aziendeitaliane nel settore dei biocombustibili'sostenibili'. L'iniziativa più recente èquella di Tozzi Renewable Energy(Tre S.p.a), società del gruppo TozziHolding (vedi notiziario Farnesina del26 giugno) che ha avviato in Senegalun progetto per la produzione di ja-tropha, una pianta non commestibileche cresce anche in regioni contraddi-stinte da scarsa piovosità (400 - 800mm di pioggia all'anno)."La nostra società", spiega l'IngegnerZompetta, responsabile dello svilupposettore biomasse in Tre, "ha avviato di-versi progetti per la costruzione di cen-trali a biomasse sia solide che liquide,soprattutto nell'Italia del Sud. A partiredal 2007 si è resa necessaria una stra-tegia di internalizzazione e di approvvi-gionamento del biocarburante per farfronte alle crescenti oscillazioni di prez-

zo dello stesso (in particolare il prezzodell'olio di palma nel 2008 ha raggiuntoun aumento fino al 300 per cento). Inqueste condizioni di incertezza, diventamolto difficile valutare la redditività e iflussi di cassa dei diversi progetti equindi anche negoziare con le banchegli eventuali finanziamenti".Di qui la scelta di gestire in proprio l'ap-provvigionamento del biocombustibilepuntando in particolare sulla jatrophache, rispetto all'olio di palma, presentadiversi vantaggi: non è commestibile,quindi non entra in concorrenza con laproduzione di alimenti destinati alle po-polazioni locali, e può essere coltivatain terreni aridi e di secondo livello altri-menti non utilizzabili. "Nella maggiorparte dei casi l'introduzione della ja-tropha aiuta inoltre a portare occupa-zione e reddito in aree sottosviluppate.Questo spiega come in Senegal, oggi, i

Biocombustibili: in Africa l’Italiapunta sulla JatrophaIl caso esemplare della Tozzi Sud in Senegal. Una risorsaper l'economia locale e un'opportunità per proteggersidalle fluttuazioni dei prezzi dei prodotti tradizionali come l'oliodi palma. Iniziative anche in Madagascar, Thailandia, Vietnam

FONTI RINNOVABILI

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Aree del mondo dove le piante di jatropha si sviluppano meglio

nostri maggiori sostenitori siano pro-prio gli agricoltori".La Tre sta operando oltre che in Sene-gal anche in altri paesi della fascia sub-tropicale dove la coltivazione della Ja-tropha è favorita. La Jatropha apparecome una filiera particolarmente pro-mettente, anche se le relative cono-scenze tecnico-scientifiche sono anco-ra in una fase di sviluppo non comple-tamente maturo. Sono infatti da verifi-care le rese effettive ottenibili nei diver-si Paesi asiatici e africani dove è stataintrodotta, rese che dipendono da di-versi fattori tra cui il clima, le modalitàdi coltivazione e la natura dei semi im-piegati. L'obiettivo minimo delle societàche operano in questo settore, attual-mente, è di rese annue pari a circa 5tonnellate/ettaro. Attorno a questi temisi sta sviluppando anche un'intensa at-tività di ricerca applicata: la Tre, adesempio, lavora in Italia con la facoltàdi agraria di Firenze e anche con uni-versità estere. Un’ulteriore sfida, in molti Paesi, è rap-presentata dal quadro legale - ammini-strativo con cui si devono confrontarele società che iniziano a operare inquesti settori. Sia in Asia che in Africala maggior parte dei Governi si dichiarafavorevole all'estensione delle coltiva-zioni di jatropha e in molti casi hannoanche identificato, almeno a grandi li-

nee, le relative zone geografiche, ma lagaranzia di stabilità nel tempo del regi-me delle concessioni è legato a fattorilocali e necessita di accordi di partena-riato tra i governi interessati."In Senegal comunque ci confrontiamocon un quadro positivo. Stiamo in fasedi avanzato ottenimento di una conces-sione di 50mila ettari (enfiteusi per 99anni)", spiega Zompetta che prosegue,"Possiamo esportare la produzione diolio e il governo si è solo riservato lapossibilità di prelevare parte della pro-duzione ai prezzi del mercato interna-zionale. Il Governo ci ha anche ricono-sciuto la possibilità di importare mate-riali e attrezzature necessarie per av-viare l'attività in esenzione di dazio".Il Senegal, come in altri paesi similari,intende infatti promuovere l'uso localedei biocarburanti. Alcuni paesi già pre-vedono una percentuale obbligatoria di'biodiesel' nella composizione dei car-buranti commercializzati localmente."Ma c'è un’ulteriore opportunità chepossiamo cogliere assieme", aggiungeZompetta, "Con i residui della produ-zione di jatropha possiamo generareenergia elettrica in loco, in quantitativiparagonabili a quelli ricavabili dall'uti-lizzo dell'olio combustibile, contribuen-do così al progresso civile ed industria-le delle aree sottosviluppate interessa-te".

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ricarica 'breve' da circa 30 minuti da rea-lizzare in apposite stazioni. I veicoli do-vrebbero essere immessi sul mercato aun prezzo di lancio compreso tra i 20milae i 30mila euro. Renault-Nissan sta inoltrevalutando la possibilità di installare in Por-togallo una propria fabbrica per la produ-zione delle batterie agli ioni di litio con cuialimentare i nuovi veicoli elettrici.Mitsubishi Motors parteciperà invececon il progetto i-MiEV, veicolo che sarà incommercio in Giappone a partire dall'apri-le 2010 e successivamente disponibilesul mercato europeo. Anch'esso sarà do-tato di un'autonomia di circa 160Km conun costo di caricamento stimato in circa 1euro per ogni 100Km e la possibilità diuna doppia modalità di ricarica della bat-teria. Il prezzo di lancio sul mercato am-

Il Governo portoghese ha annunciato unambizioso programma di introduzione nelPaese di veicoli a trazione elettrica checoinvolge anche la realizzazione di unarete nazionale di ricarica delle batterie.La commercializzazione delle prime vet-ture dovrebbe avvenire a partire dal2011. All'iniziativa hanno aderito diversegrandi aziende europee ed asiatiche.Tra queste Renault-Nissan che, con ilprogetto denominato "Cube", lancerà en-tro la primavera 2011 un veicolo destina-to alle famiglie dotato di un'autonomia dicirca 160Km, un costo di caricamentodella batteria stimato in circa 1 euro perogni 100Km di percorrenza e la possibi-lità di una doppia modalità di ricarica del-la batteria. Sono una ricarica 'lunga' da 6a 8 ore effettuabile anche da casa e una

A Lisbona il futuro èdella trazione elettricaIl Governo ha lanciato un ambizioso programmacoinvolgendo costruttori automobilistici e utilities elettricheA partire dal 2011 ci sarà una rete nazionaleper la ricarica delle batterie dei veicoli

PORTOGALLO

Lisbona, Piazza del Rossio, monumento a Dom Pedro IV

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cui EDP e EFACEC. E' già prevista, inol-tre, l'installazione di distributori di elettri-cità anche presso le stazioni di serviziodella GALP ed i centri commerciali delgruppo Sonae Sierra. Un recente studio della EDP ha provatoad illustrare le conseguenze sulla doman-da di energia a livello nazionale prodottedall'introduzione dei veicoli elettrici in Por-togallo. Più in dettaglio, le stime prodotteindicano come la completa sostituzionedei 4,5 milioni di veicoli oggi in circolazio-ne con equivalenti veicoli elettrici, con-sentirebbe di ridurre la bolletta energeticaportoghese di circa 2 miliardi di euro - pa-ri al 37% rispetto alle attuali spese ener-getiche sostenute dal paese iberico - oltrea determinare una riduzione dell'8% delladipendenza dall'estero nelle fornitureenergetiche del Paese e a rappresentarechiaramente un efficace strumento per ilcontenimento delle emissioni di CO2.Inoltre, la necessità di soddisfare l'incre-mento nei consumi di energia elettrica,garantirebbe un ritorno economico ancheagli investimenti nel settore delle fonti rin-novabili di energia prodotti negli ultimi 5anni e previsti fino al termine dell'attualedecennio.

monterà a circa 33mila euro. A sua voltail Governo portoghese prevede di incen-tivare l'acquisto di nuovi veicoli elettriciattraverso un ampio ventaglio di incentivifiscali: esenzione dall'elevata tassa di im-matricolazione, dalla tassa di circolazio-ne annuale e deducibilità dall'imposta suiredditi. Renault-Nissan è inoltre coinvolta nelprogetto Mobi-E, una partnership tra ilsettore pubblico e quello privato che pre-vede la realizzazione di una rete di distri-butori di energia per i futuri veicoli elettri-ci. Il Portogallo sarà uno dei primi Paesia livello mondiale a disporre di una retenazionale integrata per il rifornimento deiveicoli e lettrici. Il Governo di Lisbona hainfatti programmato, entro la fine del2009, la realizzazione di circa 100 distri-butori di energia elettrica da collocare in21 città portoghesi tra le quali Porto, Li-sbona, Almada, Faro, Leiria, Cascais,Coimbra e Setubal. E' prevista inoltre larealizzazione di altre 200 stazioni di rifor-nimento entro il 2010, e di raggiungerequota 1300 entro la fine del 2011. Le sti-me preliminari indicano in circa 2.500 eu-ro il costo di installazione di ogni singolodistributore.Nel progetto Mobi-E sono direttamentecoinvolte diverse imprese portoghesi, tra www.amblisbona.esteri.it

Mitsubishi iMIEV [Mitsubishi Innovative Electric Vehicle] ha debuttato nel 2009 al NY Auto Show. Le vendite comincieranno dalGiappone nell’aprile del 2010, successivamente saranno disponibili sul mercato europeo

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AGROALIMENTARE

Australia: Parmalat compraasset da National Food

Non è riuscita, nel 2008, ad aggiudicar-si in Australia il gruppo Dairy Farmers,acquisito invece dalla National Food,ma Parmalat potrà ugualmente cresce-re nel Paese. Questo grazie all'obbligo,imposto dalla Australian Competitionand Consumer Commission (ACCC)alla stessa National Food di cedere par-te degli asset. Sono due grandi impiantidi produzione e stoccaggio di latte fre-sco (Lidcomb e Clarence Garden) e lereti di distribuzione nel North South Wa-les (NSW) e nel South Australia (SA) ein più la rete di distribuzione nell'Austra-lia Capital. Si aggiunge una serie dimarchi (Daisy Fresh, Pura, Oak e JustNatural). Il tutto è stato acquisito da ParmalatFood Products Pty ltd, interamentecontrollata dal gruppo di Collecchio, per70 miloni di dollari australiani (circa 40milioni di euro) cash in aggiunta all'as-sunzione di una quota di debiti. Gli sta-bilimenti acquisiti hanno prodotto, nel-l'ultimo anno, un fatturato di 200 milionidi dollari australiani. L'intera operazionesarà finalizzata entro la fine di luglio econsentirà a Parmalat di aumentare dicirca un quarto il proprio fatturato au-straliano, e di portare al 20% la suaquota di mercato nel segmento del lattefresco, collocandosi al secondo postodopo National Foods ed espandendosiin Stati in cui non era ancora presente.National Foods produce anche succhi difrutta, yogurt e formaggi.

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AERONAUTICA

Malaysia: Alenia crea societàper la manutenzionee il supporto degli ATR

Malaysia Airlines, attraverso la sua con-trollata MAS Aerospace Engineeringcontrollata da Malaysia Airlines, ha fina-lizzato con Alenia Aeronautica (Fin-meccanica) un accordo per la creazionedi un centro manutenzione, riparazionee revisione di apparecchi a turboelica.Sarà la base di supporto per gli appa-recchi ATR nell'area ASEAN e nel sub-continente indiano. La nuova società,MAS-Alenia Aeronautica Aerospace En-gineering (MAAE) sarà formata per il51% con capitale malesiano ed il restan-te 49% con capitale Alenia Aeronautica.

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Catena di produzione Parmalat

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COSTRUZIONIE INFRASTRUTTURE

Turchia: cordata con Astaldivince gara per l’autostradache collega Istanbul con Izmir

Il Ministero dei Trasporti ha prescelto ilconsorzio guidato dal gruppo Nurol, dicui fa parte l'italiana Astaldi, la costru-zione della nuova autostrada che uniràIstanbul con Izmir lunga 377 chilometri acui si aggiungono 44 chilometri di rac-cordi. Le opere includono la costruzionedi un ponte sospeso di 3 chilometri perl'attraversamento dello stretto di Izmit,30 viadotti, 4 gallerie, 209 ponti, 7 sta-zioni di ristoro e 7 parcheggi. Il valorecomplessivo dei lavori é di circa 6 miliar-di di dollari. La modalità di finanziamen-to sono su base Build Operate and Tran-sfer (B.O.T.) con una concessione delladurata di 22 anni. Il consorzio, oltre aNurol e Astaldi, include anche Ozaltin,Makyol, Yuksel e Gocay. L'investimen-to in capo al gruppo italiano sarebbe diun miliardo a fronte di ricavi stimati di po-co meno di 4 miliardi. I ricavi attesi dallagestione per tutta la durata della conces-

sione ammontano infatti a 23 miliardi.La nuova arteria garantirà una sensibi-le riduzione dei tempi di percorrenzache dalle 10 ore attuali scenderannoalle 4 ore e mezza e della lunghezzadel tragitto, che sarà ridotta di circa150 chilometri. In particolare la percor-renza del Golfo di Izmit sarà ridotta dai60 minuti attuali con il traghetto ad ap-pena 6 minuti con il nuovo ponte so-speso. I lavori dovrebbero essere com-pletati in sette anni. In Turchia, Astaldiha costruito una tratta del collegamen-to autostradale Istanbul - Ankara ed éora impegnata nella realizzazione dellanuova linea metropolitana sulla spondaasiatica di Istanbul nonchè del terzoponte sul Corno d'Oro (Metro GoldenHorn Crossing Bridge ConstructionProject), che faciliterà il trasporto viametropolitana tra aree altamente con-gestionate dal traffico cittadino.

Oman: alla Federici una commessa autostradale

La società Federici Steerling Batcosi è recentemente aggiudicata la garad'appalto relativa alla realizzazione di17 chilometri di autostrada sull'asseche collega Sohar al confine emirati-no, precisamente da Al-Zaroub a AlBuraimi, per un valore totale di circa46 milioni di euro. Recentemente lasocietà ha inoltre acquisito quattrocommesse, già in corso di realizzazio-ne, per un valore di circa 80 milioni dieuro relative alla costruzione di setteponti, quattro a Mascate e tre a Qu-rayat. A Mascate Federici ha ancherealizzato la strada sul lungomare: ilcosto dei lavori ormai completati, èstato di 40 milioni di euro.

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Istanbul, vista sul ponte Galata

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Azerbaijan: Banca Mondialefinanzia autostrade

Il Gruppo Banca Mondiale ha appro-vato un prestito di 183 milioni di dolla-ri all'Azerbaijan di cui 175 per finanzia-re la seconda fase del 'progetto auto-strade' del Paese (Second HighwayProject). Quest'ultimo 'Pacchetto' ècomposto da un prestito di 62 milioni didollari dall'International Develop-ment Association (IDA) e da 113 mi-lioni di dollari che saranno messi a di-sposizione dall'International Bank forReconstruction and Development(IBRD). I fondi saranno utilizzati in par-ticolare per migliorare alcune tratte'strategiche' dei maggiori corridoi ditrasporto autostradale del Paese conparticolare riguardo alla M6. Sarannoriabilitati 116 km nella tratta tra Hajiga-bul e Bahramtapa e circa 200km distrade locali che collegano la M6 conpaesi e villaggi circostanti. Previsti an-che interventi sulla dorsale Est-Ovest(M4) e Nord-Sud (M3). Una cifra pari acirca 8 milioni di dollari sarà invece de-stinata alla preparazione ed all'imple-mentazione di progetti di investimentoin altri settori dell'economia azera.

Cile: nuovi lavori alla Costanera Norte

Il Ministro delle Opere Pubbliche cile-no, Sergio Bitar, ha avviato una tratta-tiva con il gestore della principale au-tostrada urbana di Santiago (Costane-ra Norte), controllata dall'italianaAtlantia, per la costruzione di un nuo-vo tunnel urbano. I lavori sono collega-ti alla costruzione di altre opere stra-dali, in prossimità della stessa Costa-nera Norte, per un costo complessivodi circa 200 milioni di dollari USA. Lenuove infrastrutture stradali servirannoa rendere più scorrevole il flusso di au-toveicoli in prossimità del CostaneraCenter, complesso immobiliare di pro-prietà del gruppo Cencosud, i cui lavo-

ri di costruzione - interrotti per la crisieconomica - dovrebbero riprendere abreve. Il costo del tunnel sarebbe dicirca 25 milioni di dollari dei quali loStato cileno potrebbe finanziare il25%, un altro 25% verrebbe finanziatoda un sistema di pedaggio ed il restan-te 50% da Costanera Center.

Ansaldo: si aggiudicacommessa per reteferroviaria libica

In luglio Ansaldo ha acquisito daLibyan Railway Authority un contrat-to per la realizzazione delle infrastrut-ture tecnologiche (comunicazioni, se-gnalamento e elettrificazione) delleferrovie tra Ras Ejder (al confine con laTunisia) Sirte e tra Al Hishah e Sebah.Contestuale, la firma di un memoran-dum di collaborazione sulla forma-zione tra Ferrovie dello Stato e Fer-rovie libiche. Opportunità di sostene-re gli interessi delle aziende italianedel comparto ferroviario sulla base del-le previsioni del Trattato di Bengasi.Il contratto ha un valore complessivo di541 milioni di euro. E' da rilevare chedal 2007, l'Ambasciata italiana ha av-viato una strutturata azione di raccor-do tra le aziende italiane del compartoferroviario e le competenti istituzioni li-biche. L'aggiudicazione da parte di An-saldo STS dei lavori per la realizzazio-ne delle prime due tratte della rete fer-roviaria libica rappresenta una positivapremessa per la eventuale realizzazio-ne delle analoghe reti della linea in co-struzione tra Sirte e Bengasi e di quel-la del tratto finale da Bengasi al confi-ne egiziano. La centrale di controllodell'intera rete ferroviaria sarà localiz-zata a Tripoli con la collaborazione diAnsaldo che dovrebbe provvedere an-che alla formazione del personale adi-bito al monitoraggio della rete. Alla ga-ra per la rete libica partecipavano an-che Thales e Siemens.

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INFORMATICA

Vietnam: Datalogicapre stabilimento

Datalogic Scanning, divisione di Data-logic Spa, che opera nel settore del-l'acquisizione automatica dei dati haaperto nel Saigon High Tech Park, unostabilimento per la produzione di letto-ri di codici a barre per una ampia gam-ma di impieghi, tra cui distribuzione aldettaglio, automotive e servizi postali.L'investimento previsto è di 46 milionidi dollari USA. Datalogic prevede diraddoppiare (dal 12 al 25%) la propriaquota di fatturato nella Regione asiati-ca, da qui al 2015. Datalogic intendepoi reclutare manager, ingegneri e tec-nici provenienti da Università ed Istitu-ti tecnici vietnamiti che saranno inqua-drati nell' attività di sviluppo realizzatalocalmente. Con l'iniziativa Datalogic,gli investimenti aggregati delle aziendeitaliane in Vietnam salirà a 155 milionidi dollari USA. Sono già presenti nelPaese Piaggio, Bonfiglioli e Carvico(tessuti elasticizzati).

MATERIALIDA COSTRUZIONE

Malaysia: IK Insulation groupavvia un nuovo impianto

IK Insulation Group (Isolante K-Flex),azienda milanese produttrice di mate-riali isolanti termici e acustici, ha av-viato una joint venture in Malaysia chegestirà un impianto di produzione si-tuato a Klang, nell'hinterland di KualaLumpur. L'impianto, che coprirà oltre10mila m2, produrrà 2mila tonnellatel'anno di materiale isolante destinato adiversi settori del mercato locale e deiPaesi limitrofi. Nel nuovo impianto sa-ranno inizialmente impiegati circa 50addetti con possibilità di significativeespansioni dato il potenziale del mer-cato asiatico. Il gruppo ha stabilimentioltre che in Malaysia e in Italia anchein Usa, Cina (4), Russia, Turchia eIran.

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Saigon, Hi-Tech Park

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CILE

Firma del trattato di liberocommercio con la Turchia

E' stato firmato a Santiago un Trattatodi libero commercio tra il Cile e la Tur-chia. L'accordo prevede l'ingressosenza tariffe doganali per il 98% deiprodotti di entrambi i Paesi. I prodottiinclusi nel restante 2% saranno libera-lizzati entro i successivi 6 anni. Il trat-tato permetterà l'ingresso in Cile dimacchinari, automobili ed elettrodome-stici e beneficerà soprattutto l'industriamineraria, agricola, vitivinicola, fore-stale e della pesca. Nel 2008 l'inter-cambio commerciale tra i due Paesi haraggiunto i 1.122 milioni di dollari e ilnumero di imprese cilene che esporta-no in Turchia è salito a 84 con un au-mento del 25,4% rispetto al 2007. Il Mi-nistro per il Commercio Estero turco,Zafer Caglayan, ha sottolineato chequesto trattato di libero commercio è ilprimo accordo del suo Paese con unoStato del continente americano.Entrambi i Paesi auspicano ora di po-ter fungere da 'piattaforma regionale'per la controparte. In tal modo, per ilCile si aprono potenziali nuovi mercatiattraverso la rete di accordi stipulatidalla Repubblica turca, soprattutto connazioni dell'Asia centrale e del Medio-riente. Il trattato con la Turchia è il ven-tunesimo accordo di libero commerciostipulato dal Cile.

ETIOPIA

Previsioni crescita pil 2009tra il 6,4 e il 10 per cento

Le previsioni di crescita del PIL dell'E-tiopia, nel 2009, variano in una forchet-ta che va dal 6,4 per cento del FondoMonetario al 10 per cento secondo leultime valutazioni del Governo. Il Paesesta puntando fortemente sulle infra-strutture. Grazie a un finanziamento dioltre 326 milioni di dollari della BancaAfricana per lo Sviluppo (AfDB) saràpossibile completare i lavori di costru-zione della nuova strada che collegheràMombasa, Nairobi ed Addis Abeba. Ilprogetto prevede 438 km di stradaasfaltata, di cui 254 in territorio kenyotaed i rimanenti in Etiopia. Lo scopo è diaumentare il volume delle merci etiopi-che in transito dal porto di Mombasa,incentivando il commercio nell'intera re-gione. Ethiopian Road Authority haanche firmato un accordo con un'impre-sa cinese per la realizzazione di unanuova strada tra Addis Abeba ed Ada-ma lunga 80 km, per un costo totale dioltre 8 miliardi birr (circa 526 milioni dieuro). La realizzazione dell'opera per-metterà di snellire il traffico nella princi-pale rotta commerciale del Paese. Siprevede che i lavori saranno completatiin quattro anni. Circa 350 milioni di dol-lari dell'importo totale saranno finanzia-ti dalla Chinese Exim Bank in prestitoe il rimanente dal Governo etiopico.

HONG KONG

Misure anticrisi in aumentosul credito alle piccolee medie imprese

In risposta alla crisi finanziaria interna-zionale, il governo di Hong Kong ha ul-teriormente allargato le misure di assi-stenza straordinarie per le aziende lo-cali e in particolare per le piccole emedie imprese. A dicembre 2008 era

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Hong Kong, skyline della città

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stato varato lo "Special Loan Guaran-tee Scheme" (SpGS). Si tratta di unfondo il cui scopo principale è quello difacilitare l'accesso al credito delleaziende, garantendo il ripagamento deidebiti contratti nei confronti degli istitu-ti di credito partecipanti. Con le nuove disposizioni, il Governosi impegna a garantire, per un periodomassimo che è stato portato da 3 a 5anni, fino all' 80% del prestito (in pre-cedenza era il 70%). L'ammontare ga-rantito è stato elevato fino a 12 milionidi dollari di HK pari a circa 1.200.000euro per prestiti a medio termine ed èstato portato da tre a sei milioni perquelli rinnovabili. La data di scadenzaper la partecipazione allo "Scheme" èstata estesa al 31 dicembre 2009. L'-SpGS garantisce inoltre termini di pa-gamento particolarmente favorevoli.Nel caso dei prestiti a medio/lungo ter-mine, le imprese hanno, ad esempio,la possibilità di pagare soltanto gli inte-ressi nei primi sei mesi senza ammor-tamento. Nel caso dei crediti rinnova-bili invece non viene stabilito un perio-do di pagamento fisso. La risposta all'-SpGS è stata finora positiva. All'inizia-tiva hanno aderito 41 istituti di creditoe si sono iscritte circa 8.800 imprese, il95% delle quali è di piccole/medie di-mensioni. Da segnalare che fra gli isti-tuti coinvolti nell'esercizio c'è anche l'i-taliana Intesa San Paolo. L'AutoritàMonetaria di Hong Kong ha inoltrevarato una serie di provvedimenti voltia mantenere alta la fiducia nei con-fronti del sistema bancario, a incorag-giare i prestiti interbancari e ad assi-stere le istituzioni autorizzate nel lororuolo di intermediazione finanziaria,che include anche la concessione delcredito alle piccole e medie imprese.Infine il Trade and Industry Depart-ment dell'Amministrazione di HongKong ha apportato ulteriori modificheallo SME Loan Guarantee Scheme(SGS), adottato nel 2001. SGS ha l'o-biettivo di aiutare le piccole e medieimprese nell'ottenimento di credito perl'acquisto delle attrezzature e del capi-tale circolante in generale, in modo ta-le da migliorare la competitività e laproduttività dell'azienda. Il governo, inquesto caso, si impegna a garantireper il 50% del credito, fino a 6 milioni.Il meccanismo è stato recentementereso piú flessibile ed è stato esteso ilperiodo massimo di garanzia.

MALAYSIA

La produzione industrialeè tornata a crescere

Dopo aver subito un forte impatto ne-gativo dovuto alla crisi finanziaria, laproduzione industriale in Malaysia tor-na a crescere. Secondo i dati resi notidal Dipartimento di Statistica, in mag-gio l'indice della produzione industrialeè cresciuto dell'1,6% rispetto ad aprile.L'inversione di tendenza insieme ad al-tri segnali incoraggianti rafforza leaspettative sulla ripresa della crescitadel PIL già nel quarto trimestre dell'an-no.La borsa di Kuala Lumpur, dopo aversuperato la soglia psicologica di 1000,è in fase fortemente ascendente. Se-condo uno studio pubblicato dallaHSBC, la "business confidence" dellepiccole e medie imprese malesiane ècresciuta nella prima metà del 2009: ilrelativo indice è passato dai 92 punti(in una scala da 0 a 200) del secondosemestre 2008 ai 107 punti nel primosemestre 2009. Tra gli altri dati riporta-ti nello studio emerge che il 52% dellePMI locali sta pianificando ampliamen-ti ed aumenti di capitale, il 78% man-tiene lo stesso numero di dipendentied il 17% sta pianificando di assumerenuovo personale. Secondo lo studio,ciò confermerebbe la maggior flessibi-lità delle PMI nel reagire alla crisi ri-spetto le grandi aziende, che operanosulla base di piani di durata di 3 o 5 an-ni.

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Kuala Lumpur, le Petronas Towerwww.conshongkong.esteri.it

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